Mentre si auspicava la riapertura l’11 settembre di Bali, regina dell’Indonesia, quest’ultima annuncia che i suoi confini, rimarranno chiusi fino alla fine del 2020 a causa della pandemia.
Il turismo internazionale in Indonesia rimarrà fermo, quindi, fino alla fine del 2020. Mentre si sperava che almeno Bali riaprisse ai turisti stranieri per l’11 settembre, le autorità indonesiane hanno finalmente deciso di mantenere le loro frontiere chiuse ai turisti internazionali per molti altri mesi, annullando di fatto la riapertura di Bali. Di fronte alle sfide, l’Indonesia preferisce avere pazienza per darsi i mezzi idonei e giusti per riuscire nel suo prossimo rilancio, spiega in sostanza in un comunicato il governatore di Bali.
“Gli sforzi per rilanciare il turismo a Bali non devono fallire, poiché ciò avrà un impatto negativo sull’immagine dell’Indonesia e di Bali a livello internazionale, che sarà controproducente per le iniziative di rilancio futuro del turismo. Il governo centrale sta infatti dando indicazioni al governo provinciale di Bali per perfezionare la procedura, il sistema e le infrastrutture in modo che gli sforzi per rilanciare il turismo a Bali possano essere implementati con successo, mantenendo il controllo sul Covid-19. La data di riapertura del turismo internazionale dipenderà fortemente dalla valutazione della situazione nazionale e internazionale…”
Questo è quanto specificato nel comunicato dal governatore di Bali, nel quale si sottolinea anche, che alcune riaperture non ci sarebbero state comunque a causa delle continue restrizioni di viaggio emesse da molti Paesi nell’attuale contesto di crisi sanitaria.
Allo stesso modo, anche gli indonesiani stessi non possono viaggiare all’estero, almeno fino alla fine del 2020.
Nel frattempo Bali intende quindi capitalizzare sul turismo interno nel tentativo di limitare un già massiccio impatto economico.
L’impatto della pandemia sull’economia di Bali è evidente, vale a dire la cessazione del turismo, il calo del reddito di vendita per micro, piccole e medie imprese e cooperative, il calo delle vendite di prodotti agricoli e artigianato Tutto ciò ha causato una alterazione della normale crescita economica di Bali in crescita negativa.
Nel primo trimestre del -1,14% e nel secondo trimestre del -10,98%.
Circa 2.667 lavoratori del settore turistico sono stati licenziati e circa 73.631 sono in congedo non retribuito.
L’Indonesia aveva già deciso di chiudere i propri confini agli stranieri, il 2 aprile scorso. Ricordiamo che nel 2019, circa 16 milioni di turisti stranieri da tutto il mondo, hanno visitato l’Indonesia…
Per chi non conoscesse l’Indonesia, eccovi una nostra brevissima sintesi…
Possiamo definirla un mosaico dalle mille sfaccettature e colori, di popoli ed etnie in cui si incontrano musulmani, cristiani, buddisti, indù e animisti. Ognuno vive al proprio ritmo naturale, dal più tradizionale al più frenetico.
L’Indonesia è una moltitudine di isole, sparse nel mezzo dell’Oceano Indiano con acque capricciose. La natura non è da meno, nelle giungle incontaminate impenetrabili di Sumatra vivono tigri, elefanti, serpenti e oranghi. A Giava, le montagne vulcaniche competono per paesaggi straordinari mozzafiato. Java, Sumatra, Nusa Tenggara e Sulawesi sono isole straordinarie, che si proteggono ferocemente dalle surrogate culture straniere.
Profumi ammalianti, abitanti sorridenti ed ospitali, vegetazione lussureggiante è affascinante. Generosa e multiculturale, l’Indonesia invita il viaggiatore ad un cambio radicale di scenario dal comune allo straordinario.
Riguardo il fuso orario, 6/8 ore in avanti rispetto all’Italia dipende dall’ora legale e in quale regione dell’Indonesia ci si trovi.
Ecco per voi alcune alcune parole indonesiane basilari, che potrebbero interessarvi:
SI: YaN
NO: Tidak
BUONGIORNO: Selamat pagi
GRAZIE: Terima kasih
PREGO: Sama Sama