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Milan-Cagliari 5-1, cinquina rossonera e Lecce salvo
Il Cagliari resta fermo a 33 punti mentre i salentini a 37 punti sono già matematicamente salvi
E' un risultato pesante per i sardi ma importante per il Lecce il 5 a 1 con cui il Milan sconfigge il Cagliari, che resta fermo a 33 punti mentre i salentini a 37 punti (e con una partita in meno) sono già matematicamente salvi (grazie anche alla sconfitta del Frosinone ad opera dell'Inter).
La partita
A San Siro i ragazzi di Pioli vanno in vantaggio con un tap in di Bennacer, al 35mo su respinta del portiere del Cagliari. Nel secondo tempo Pulisic insacca su assist di Leao al 59mo ma poco dopo Nandez prova a riaprire la partita al 63mo anticipando tutti su cross di Zappa. Al 74mo però il Milan ristabilisce le distanze con un fenomenale tiro da lontano di Reijnders. Il Milan trova il poker con Leao all'83mo su un passaggio di Bennacer. Il risultato definitivo viene fissato all'86mo da Pulisic che mette a segno la sua doppietta su cross di Okafor.
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Thiago Motta, addio al Bologna: lo aspetta la Juve
L'allenatore comunica la decisione al club felsineo
Thiago Motta dice addio al Bologna e si prepara a diventare allenatore della Juventus. Il tecnico italo-brasiliano, che ha portato i rossoblu alla qualificazione in Champions in una stagione strepitosa, stamattina ha comunicato la propria decisione ai vertici del club. "Nella mattinata di oggi Thiago Motta ha comunicato alla Società l’intenzione di non rinnovare il contratto con il Bologna FC 1909. Preso atto della decisione, il Club ringrazia il tecnico per lo straordinario lavoro svolto e gli augura le migliori fortune per il prosieguo della carriera", rende noto il Bologna.
“In questi due anni ho conosciuto un allenatore preparato e vincente”, dichiara il Presidente Joey Saputo, “che ha dato alla squadra un’identità di gioco brillante. Il traguardo della qualificazione in Champions League consegna lui e tutti i giocatori alla storia del nostro Club. Avrei voluto che rimanesse al Bologna, ma non posso che ringraziare lui e il suo staff per queste stagioni meravigliose e augurargli il meglio per il futuro”.
Per Motta, secondo i rumors di mercato, pronto un contratto biennale - con opzione per il terzo anno - alla Juventus. In bianconero, l'ex centrocampista sostituirà Massimiliano Allegri, appena esonerato dal club torinese.
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Berrettini non sarà al Roland Garros: “Tornerò per la...
L'annuncio su Instagram: "Non mi sento ancora pronto per giocare più partite al meglio dei cinque set". L'8 maggio scorso il ritiro dagli Internazionali d'Italia
Matteo Berrettini non sarà al Roland Garros. L'annuncio del tennista arriva attraverso un reel pubblicato su Instagram. "Nonostante mi stia allenando intensamente, non mi sento ancora pronto per giocare più partite al meglio dei cinque set", scrive.
"Per questo - spiega lo sportivo - ho deciso, con il mio team, di ritornare per la stagione sull'erba. Grazie, come sempre, per il continuo supporto, dobbiamo avere solo un altro po' di pazienza".
Solo l'8 maggio scorso, il tennista si era ritirato dagli Internazionali Bnl d'Italia. "Non sono pronto per giocare a Roma, spero di esserlo per Parigi", aveva detto il 28enne in una conferenza stampa. A Roma, l'azzurro avrebbe dovuto affrontare al primo turno Stefano Napolitano in un derby italiano.
"Non sono semplicemente pronto per competere e rischio di farmi male e stare fermo, ed è l'ultima cosa che voglio. Ho dovuto mettere da parte il cuore con quello che voglio fare a quello che devo fare. Mi sembra di aver già vissuto questa cosa. Spero che il 2025 per Roma sia l’anno buono", aveva spiegato. "Nella mia testa è difficile, se non ci fosse stato il mio team…Quando rientrerò? E' difficile da dire, spero prima di Parigi o per Parigi. Mi serve allenarmi, rientrare con ritmo, con i passi che è giusto fare. Non sono lontanissimo ma non sono pronto per domani", le parole di Berrettini.
"Cosa mi sento? E' difficile da spiegare. Non è un trauma, è la sensazione che potrebbe succedere qualcosa che non sono pronto. Ho preso medicinali che mi hanno debilitato e non mi sento pronto. Io questo torneo lo voglio giocare per essere competitivo e vincerlo, per la mia storia e per quello che sto provando a combattere. Non c’è niente di rotto, solo grandissima tristezza, è il torneo che mi ha fatto scegliere questo mestiere e sono tre anni che me lo portano via, provo solo tristezza per la mancata partecipazione", aveva detto ancora.
Il 2024 di Berrettini
Berrettini sta cercando la condizione migliore dopo un lungo periodo di stop per problemi fisici tra la fine del 2023, chiuso agli Us Open con una distorsione alla caviglia a inizio settembre, e l'inizio del 2024. Il romano ha aperto la sua stagione a Phoenix, arrivando in finale nel Challenger in Arizona a marzo. Nel Masters 1000 di Miami, sul cemento, è stato sconfitto al primo turno dallo scozzese Andy Murray. Quindi, lo squillo a Marrakech: sulla terra rossa in Marocco, l'azzurro ha trionfato conquistando il titolo. A Montercarlo, nel Masters 1000, eliminazione immediata. Ora, dopo Roma, il nuovo stop.
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Tiro a segno, Rugiero: “Mi candido alla presidenza...
"Tra le priorità il rapporto empatico e costruttivo tra sezioni di tiro a segno nazionale e Presidenza, dare una sede nazionale per la preparazione degli atleti e promuovere disciplina nelle scuole”
Dopo i Giochi di Parigi 2024 si dovrà andare a votare per un nuovo ciclo olimpico con il rinnovo delle cariche federali. Per guidare la Uits ha annunciato la sua candidatura Igino Rugiero, che è stato nel 2019 commissario straordinario "Ho deciso di candidarmi alla presidenza per il prossimo quadriennio olimpico”. "Da commissario straordinario il ruolo ricoperto mi ha imposto, su mandato governativo, di uniformare la Uits alle nuove normative Coni e quindi di rivedere lo statuto puntualizzando aspetti normativi fermi da anni che probabilmente hanno un po’ disorientato l'Uits", ha spiegato Igino Rugiero in una intervista all'Adnkronos. "Sono stato il primo ad avanzare la candidatura ma immagino che ne seguiranno altre e già ora auguro loro buona fortuna. Io penso a me, la squadra la sto già impostando, insieme ad un gruppo di persone, che sono quelle con cui ho continuato a mantenermi in contatto, stiamo lavorando a livello nazionale, sul territorio, per far passare il nostro messaggio e per farmi conoscere per quel che sono oggi, non in veste di commissario straordinario ma di iscritto al tiro a segno di Spoleto. Serve una visione 'politica' del presidente".
Rugiero, romano classe '65, colonnello dell'esercito, ricorda poi di non aver "mai smesso di seguire con discrezione e molta attenzione le diverse problematiche che continuano a impensierire Uits" e di seguire anche "le vicende a livello sportivo" nella speranza che si possano "migliorare i risultati olimpici e paralimpici". "Una delle mie idee, se venissi eletto presidente, è quella di valutare tutti insieme la possibilità di dare alle squadre nazionali una struttura unica federale dove svolgere tutte le attività di preparazione propedeutiche alle diverse tipologie di eventi da affrontare. Mi darei subito da fare per riaprire contatti con Difesa servizi per verificare la disponibilità di aree demaniali idonee per l'obiettivo che, non potrà sarà immediato, ma che in prospettiva futura darebbe però finalmente lustro alla squadra nazionale olimpica e paralimpica in Italia e nel mondo”.
Tra le altre questioni importanti che Rugiero porterà avanti nella sua campagna ci sono: "rivedere insieme ai presidenti di sezione l'aspetto normativo territoriale che soffre della mancanza del contatto 'base-vertice, e riaprire tavoli di lavoro con il Ministero degli Interni per affrontare storiche problematiche mai risolte riferite alla attività Istituzionale molto a cuore a me e credo a tutti i presidenti delle sezioni Tsn a livello nazionale che vorrò ascoltare uno ad uno per capire insieme come gestire e risolvere". Inoltre sulle strutture che sono tutte di proprietà della difesa bisogna "iniziare a rivedere anche le modalità di gestione, verifica e controllo dell'agibilità degli impianti, in coordinamento con i responsabili dell'Esercito. Ciò vuol dire che quando c'è da ottenere un'agibilità o rinnovarla bisognerà fare in modo che la Uits possa offrire anche dei tecnici strutturati ed aggiornati da affiancare ai reparti infrastrutture dell’esercito competenti per territorio per sensibilizzare le verifiche alle reali necessità sportive ed istituzionali delle sezioni che di certo sono oggi molto più emancipate del passato a cui si riferiscono le normative di riferimento". C'è inoltre anche un discorso da fare e da affrontare con Sport e Salute "legato alla necessità di riassorbire o riallineare normativamente e giuridicamente il personale della Uits che si spera finalmente possa trovare la giusta strada verso la soluzione".
Altro punto importante è come ampliare la base dei praticanti. "Vorrei individuare un responsabile, con esperienza consolidata del settore sportivo che, con la collaborazione dei comitati regionali, possa finalmente reimpostare la promozione dello sport del Tiro a Segno presso le scuole, per far capire che si utilizzano armi non pericolose e che l’avvicinarsi dei giovani al nostro sport darebbe loro una possibilità in più di inserirsi socialmente in un contesto esterno e avvicinarsi a uno sport in cui l’aspetto mentale e individuale di certo porterebbe benefici anche dal punto di vista psico-fisico, e sicuramente distoglierebbe i ragazzi da altre cose che sono molto più pericolose delle nostre armi, senza sottovalutare oltretutto il fatto che c'è anche la possibilità di entrare nei gruppi sportivi militari, un altro aspetto fondante di una disciplina come questa". “'Insieme a Voi e con Voi'” su questo imposterei il mio mandato se fossi eletto".