Bollettino Coronavirus dell’11 Gennaio 2021
In data 11 gennaio l’incremento nazionale dei casi, con il solito calo post weekend, è +0,55% (ieri +0,82%) con 2.289.021 contagiati totali, 1.633.839 dimissioni/guarigioni (+16.035) e 79.203 deceduti (+448); 575.979 infezioni in corso (-3.953). Elaborati 91.656 tamponi totali (ieri 139.758) con 42.553 casi testati (ieri 63.105); 12.532 positivi (target 4.311); rapporto positivi/tamponi totali 13,67% (ieri 13,32% – target 2%); rapporto positivi/casi testati 29,45% (ieri 29,51%, target 3%). Ricoverati con sintomi +176 (23.603); terapie intensive +27 (2.642) con 168 nuovi ingressi del giorno.
Nuovi casi soprattutto in: Emilia Romagna 1.942; Veneto 1.715; Sicilia 1.587; Lombardia 1.488; Lazio 1.254; Campania 1.021. In Lombardia curva +0,29% (ieri +0,65%) con 13.356 tamponi totali (ieri 25.011 ) e 5.224 casi testati (ieri 9.791); 1.488 positivi (target 1.000); rapporto positivi/tamponi totali 11,14% (ieri 13,06% – target 2%); rapporto positivi/casi testati 28,48% (ieri 33,36% – target 3%); 502.246 contagiati totali; ricoverati -76 (3.522); terapie intensive +3 (462) con 23 nuovi ingressi del giorno; 25.849 decessi (+62). Negli ultimi 30 giorni (periodo mobile chiuso il 10 gennaio 2021) in Italia sono stati rilevati 386.726 nuovi casi di Covid-19, 14.510 dei quali (il 3,75%) tra gli operatori sanitari. L’Iss sottolinea come questo dato sia riferito alla professione e non al luogo di esposizione al contagio, che quindi potrebbe essere avvenuto anche al di fuori dall’ambito professionale.
Il tasso di letalità nello stesso periodo è del 2,89%, calcolato includendo tutti i decessi degli ultimi 30 giorni indipendentemente dalla data di diagnosi. L’età mediana dei contagiati si conferma a 48 anni, mentre si inizia a osservare una lievissima variazione verso i contagi che vedono coinvolti soggetti di sesso maschile: da 47,5% di fine dicembre a 47,7%. Un effetto che abbiamo già osservato a marzo e ottobre, in occasione dell’inizio della prima e seconda fase di forte crescita dell’epidemia. Secondo le rilevazioni dell’Iss il maggior numero dei contagi (il 42,9%, pari a 166.085 nuovi casi) si è verificato nella fascia di età 19-50 anni; a seguire quelle 51-70 (28,2%, 109.168 nuovi casi) e oltre i 70 (16,9%, 65.508 nuovi casi).
Resta bassa, sotto al 12%, l’incidenza tra i soggetti più giovani (45.956 nuovi casi): ma il dato potrebbe essere sottostimato, anche in modo consistente, in una fase in cui vengono eseguiti test soprattutto ai soggetti sintomatici, mentre questa fascia di età è caratterizzata da un alto numero di positivi asintomatici (oltre il 70% sulla base delle rilevazioni disponibili). Un breve aggiornamento sullo sviluppo dell’epidemia di influenza stagionale, che per ora non si manifesta con il vigore degli anni scorsi in sovrapposizione alla Covid-19. La 53esima settimana del 2020 (rilevata dal monitoraggio InfluNet tra il 28 dicembre 2020 e il 3 gennaio 2021) è stata caratterizzata da 1,4 casi per 1.000 assistiti, con una stima di 85.000 casi, contro i 4,9 della stessa settimana 2019-2020.
Il valore si mantiene sotto la soglia basale in tutte le Regioni italiane che hanno attivato la sorveglianza sulla diffusione delle sindromi simil-influenzali: ma il dato a livello nazionale potrebbe essere sottostimato a causa del ritardo di Calabria, Campania, Sardegna, P.A. di Bolzano e P.A. di Trento che, al termine della 53 settimana, non avevano ancora avviato l’attività prevista. Dall’inizio delle rilevazioni InfluNet (42esima settimana dello scorso anno) in Italia sono stati stimati 1.313.000 casi totali di sindromi simil-influenzali.

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