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Cristiano Malgioglio: “Ho scritto una canzone...
Cristiano Malgioglio: “Ho scritto una canzone d’amore per Cristiano Ronaldo”
L'annuncio a Verissimo: "Lui ancora non lo sa"
"Ho scritto una canzone con una dedica d'amore a Cristiano Ronaldo. E' una dichiarazione d'amore che faccio a Ronaldo". Cristiano Malgioglio, ospite oggi di Verissimo su Canale 5, in una lunga intervista a Silvia Toffanin svela, tra l'altro, di aver composto un brano dedicato al fuoriclasse portoghese. "E' una dichiarazione d'amore viscerale", dice Malgioglio. Ma Ronaldo, che in carriera ha giocato anche nella Juventus e ora milita in Arabia Saudita, è stato informato? "Lui ancora non lo sa".
"Non ho paura di invecchiare. Ho paura solo di non avere più la mente lucida", dice rispondendo alle domande dopo il recente compleanno festeggiato il 23 aprile.
Sostenibilità
Il credit management come driver di sostenibilità
L'analisi di Fire rivela un trend in crescita
Le istituzioni finanziarie stanno abbracciando sempre più consapevolmente l'importanza dell'ESG nelle loro operazioni, specialmente nel campo del credit management. Una recente indagine condotta da Fire, leader indipendente nel settore in Italia, ha evidenziato un cambiamento significativo nella percezione delle attività di gestione del credito affidate a terzi. I risultati sottolineano il potenziale impatto positivo di tali servizi sia a breve che a lungo termine, non solo sul sistema finanziario, ma anche sulla riabilitazione finanziaria dei clienti in difficoltà.
Impatto sociale del credit management
Secondo l'indagine, il 97% delle aziende considera il credit management un catalizzatore di sostenibilità economica. Inoltre, il 92% riconosce il ruolo critico svolto dalle società di gestione del credito nel reintegrare i clienti in difficoltà nel sistema finanziario. Questo è particolarmente rilevante in un contesto in cui il 65% delle aziende prevede di adottare nuovi schemi retributivi basati su parametri qualitativi legati all'ESG.
L'attenzione verso le performance non finanziarie delle società di credit management è in costante crescita, con l'80% delle aziende che le considera rilevanti nella fase di selezione dei servicer. Un trend destinato a consolidarsi nel futuro, con quasi il 100% delle aziende che prevedono di valutare questo aspetto nei prossimi 5-10 anni. Inoltre, il 78% delle aziende ha già istituito ruoli manageriali dedicati esclusivamente alla sostenibilità.
Tecnologia e sostenibilità
Il profilo ESG delle società di gestione del credito è ora considerato un aspetto cruciale per la sostenibilità dell'intera catena del credito. L'80% delle società intervistate ritiene che le performance non finanziarie dei servicer siano rilevanti durante la fase di selezione, e questo dato sale quasi al 100% se si considera la proiezione a 5-10 anni nel futuro. Il 65% delle aziende prevede di adattare gli schemi retributivi delle attività di gestione del credito secondo parametri qualitativi legati agli aspetti ESG. Inoltre, il 78% delle aziende ha già una figura manageriale dedicata esclusivamente alla sostenibilità.
La survey ha anche esplorato il legame tra il miglioramento dei servizi di gestione del credito e la tecnologia. Gli strumenti digitali sono considerati fondamentali per rendere più sostenibile l'esperienza del cliente finale dall'85% del campione, mentre il 71% è a favore di una maggiore integrazione dell'intelligenza artificiale nei processi. Attualmente, la formula di customer journey che combina consulenza umana e intelligenza artificiale è preferita dal 78% delle aziende.
Sostenibilità
Ambiente: Lorenzo Casini (Lega Serie A): “Le partite...
"Una partita di calcio in un impianto non attrezzato sotto il profilo dell'ambiente e dell'efficientamento energetico, con 60mila spettatori, produce da sola lo stesso inquinamento di un automobile che fa 40 volte Rona-Hong Kong andata e ritorno. Per compensare le emissioni di CO2 prodotte da una singola partita c'è bisogno di ben 2.500 alberi in un anno". Lo ha detto il presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini, a margine dell'European Innovation for Sustainability Summit, in corso a Palazzo Taverna a Roma.
"Il calcio, come tutti i settori industriali, produce inquinamento. Questo ha portato, a livello internazionale con il Uefa e poi anche a livello nazionale con la lega di seria A, a porsi il problema di intervenire in modo integrato e strategico", riferisce Casini. "Come? Correggendo il più possibile con interventi di tutela dell'ambiente, sull'illuminazione, sul riscaldamento, sui trasporti. Basta considerare che il 40% dell'inquinamento di una partita - continua Casini - è prodotto dal trasporto che parte da quello delle squadre fino ai tifosi. In Italia, il prossimo 15 maggio, nella finale di Coppa Italia a Roma, per la prima volta ci sarà una partita di calcio disegnata per ridurre le emissioni sotto tutti gli aspetti: dal trasporto alla filiera alimentare fino alla raccolta dei rifiuti. Si tratta di un progetto che si chiama 'Road to zero'. E' il percorso per la realizzazione del sogno di arrivare a una partita di calcio a zero emissioni", conclude.
Salute e Benessere
Giornata infermieri, sondaggio Nursind: “L’80%...
'Per colpa del lavoro il 30% rinuncia alla maternità'
Stipendi bassi, difficoltà di conciliare tempi di vita e lavoro, ma anche carenza di personale condizionano pesantemente l'operato delle infermiere. "Il 30,62% delle donne senza prole imputa al lavoro la colpa della mancata maternità. Senza contare che, tra le madri, ben l'83,81% dichiara di non pensare ad un altro figlio. Segnali spia delle condizioni in cui opera oggi la categoria, che dovrebbero scuotere le nostre istituzioni e spingerle tanto per cominciare a riconoscere il nostro lavoro come usurante". Sono dati che, soprattutto in tempi di inverno demografico, "devono far riflettere". Così Donato Cosi, responsabile del Centro studi e membro della direzione nazionale Nursind, commenta i risultati della survey lanciata la settimana scorsa tra le iscritte al sindacato, in vista della Giornata internazionale dell'infermiere, il 12 maggio, che quest'anno coincide con la ricorrenza della festa della mamma.
In soli 7 giorni - si legge in una nota - hanno risposto al sondaggio 1.962 professioniste, di cui 1.874 (95,6%) infermiere, 58 (3,3%) ostetriche e 17 (1%) operatrici sociosanitarie. Il 95,67% del campione lavora nel Servizio sanitario nazionale e il 78,70% è mamma: oltre la metà ha almeno due figli, un terzo ne ha uno solo. Sempre per questioni economiche, emerge dall'indagine, la metà delle madri (53%) rinuncia all'astensione dal lavoro notturno e quasi 3 su 10 ha detto no al congedo parentale. "Risposte che, è inutile girarci intorno, sono solo un'ulteriore prova di quanto denunciamo da anni - sottolinea il segretario nazionale Nursind, Andrea Bottega - e cioè che gli stipendi degli infermieri in Italia, oltre ad essere al di sotto della media Ue, sono tutto tranne che dignitosi. E non serve un particolare acume per capire che anche le basse percentuali odierne di lavoro part time per le infermiere madri siano dovute in gran parte alle difficoltà di far quadrare i conti. Oltre che, naturalmente, a ragioni aziendali di tipo organizzativo, visto che il Ssn è piagato da una cronica carenza di organico".
Dal sondaggio si evidenzia inoltre che il 17,7% delle lavoratrici madri è in part time (di cui solo il 2,91% è in part time al 50% e il 7,38% al 75%), mentre tutte le altre lavorano a tempo pieno. Sempre sul fronte organizzativo, inoltre, non sfugge che da un lavoro a turni qual è quello infermieristico conseguono anche altre difficoltà di conciliazione con i tempi di vita: anche se il 45,92% delle mamme, terminato il periodo di gravidanza, ha affidato i propri figli all'asilo nido, il 38% ha comunque riscontrato problemi di incompatibilità tra gli orari dei nidi e quelli di servizio.