Esteri
Usa, Urbinati (Columbia): ”La rettrice ha scatenato...
Usa, Urbinati (Columbia): ”La rettrice ha scatenato l’inferno, senza dialogo salta il semestre”
La docente di Teoria politica difende la protesta pacifica degli studenti e sostiene il dialogo senza toni aggressivi in spazi dedicati. Occorre portare avanti una trattativa che permetta il ritorno alla normalità ed eviti un grave danno di immagine per il campus, sostiene.
E' stata una ''reazione folle'' quella della rettrice della Columbia University, Nemat Shafik, di chiamare la polizia per rimuovere la manifestazione studentesca contro Israele. ''Era una protesta pacifica, fatta a suon di rap con giochi, canti e balli'', ma lei ''l'ha trasformata in un inferno''. Per fortuna, anche grazie ''a un documento di appello al dialogo che ho firmato anche io'', ora ''il clima è molto cambiato'' e si è aperto ''un tavolo di trattativa e negoziazione tra i rappresentanti degli studenti, il corpo docente, i dipendenti e l'ammnistrazione dell'università''. L'obiettivo è quello di rientrare in un ''clima di trattativa per riportare la normalità'', altrimenti ''c'è il rischio che salti il semestre'', ma ''nessuno vuole che si arrivi a tanto, sarebbe un danno di immagine incredibile, una rovina enorme''. Nadia Urbinati, che dal 1996 insegna Teoria politica alla Columbia University di New York, racconta ad Adnkronos dall'interno le contestazioni. ''Si tratta di un accampamento pacifico, gli studenti sono molto più moderati della rettrice, ma sono stati trattati da criminali e questo non è possibile'', ha aggiunto Urbinati.
Lei stessa ha avuto contatti con gli studenti, ''hanno scritto un documento bellissimo e molto moderato rivolto alla rettrice che ho firmato insieme a colleghi del mio dipartimento. Un documento in cui chiedevano di tenere in considerazione il problema della violenza che si amplifica se si chiama la polizia''. Tra i suoi studenti, racconta, ''uno che aveva fatto con me un corso sulla retorica è stato arrestato ieri per uso sconsiderato del linguaggio. Ha detto che i sionisti dovrebbero sparire dalla faccia della terra... Ma a parte questo caso nessuno mio studente è stato sospeso o arrestato''. Sottolineando che ''il 20 per cento degli studenti della Columbia arrestati sono ebrei'', Urbinati racconta anche il caso di ''uno studente ebreo israeliano che ha chiesto di non venire in classe per non attraversare il campus in quanto si sente a disagio''. La sua richiesta è stata accolta, ''un caso eccezionale risolto permettendogli di seguire le lezioni tramite Zoom''.
Urbinati racconta poi che in questi giorni hanno visitato la protesta al campus ''il rappresentante repubblicano e quello democratico. Entrambi sono stati ottusamente arroganti. L'esponente repubblicano ha proposto di chiamare guardia nazionale, il che avrebbe riportato il campus a livelli raggiunti solo nel '68''. Secondo la politologa, quindi, è stata ''la rettrice che ha radicalizzato'' la manifestazione. Shafik, spiega Urbinati, ''è alla Columbia da nove mesi e si è dimostrata molto inadeguata. Viene dal mondo delle finanza e ha dimostrato totale incapacità di comprendere che qui non si tratta di dipendenti di una banca, ma di persone varie con le quali occorre entrare in contatto''. E invece, durante la protesta, ''la rettrice è rimasta sempre chiusa nel suo ufficio o nella sua casa. Non ha mai interagito con gli studenti''.
L'auspicio, ora, è che ''vengano messi a disposizione degli spazi, delle aule, dove poter proseguire il dibattito sulla guerra e sui rapporti con Israele''. Perché, prosegue Urbinati, ''se c'è libertà di insegnamento, se si studiano argomenti come la guerra e la pace, gli stati nazione, è evidente che ne esca un dibattito''. Anzi, aggiunge, ''ben venga il dialogo e la riflessione promossi dagli studenti, certo senza usare toni aggressivi''.
Esteri
Arrestato ‘Scorpion’ il più ricercato...
L'annuncio del Kurdistan: l'arresto frutto del lavoro congiunto di forze di sicurezza, intelligence e Interpol
Arrestato Barzan Majeed alias 'Scorpion', il più ricercato trafficante di esseri umani d'Europa. Lo hanno annunciato le forze di sicurezza curde. L'uomo era stato di recente intervistato dalla Bbc in un centro commerciale in Iraq.
Secondo Kurdistan24, l'arresto di 'Scorpion' è stato eseguito ieri a Sulaymaniyah, nella regione del Kurdistan iracheno. La notizia è stata annunciata dal governo regionale del Kurdistan, parlando di un'operazione che ha visto il coinvolgimento delle forze di sicurezza, dell'intelligence e dell'Interpol.
Esteri
Ucraina, attacco Russia funziona: Kiev cambia comandante...
Le forze di Mosca ottengono "successi tattici" nella regione
L'attacco della Russia nella regione di Kharkiv produce risultati. L'Ucraina, dopo giorni caratterizzati da comunicazioni 'neutre', deve ammettere i "successi tattici" ottenuti dalle forze di Mosca nell'offensiva in corso ormai da 4 giorni. Se l'obiettivo dichiarato è la creazione di una zona cuscinetto che impedisca all'Ucraina di colpire territori controllati dalla Russia, gli attacchi rischiano di spingere l'Ucraina a concentrare nell'oblast di Kharkiv reparti attualmente impiegati sul fronte orientale, che verrebbe quindi esposto al rischio di una spallata russa.
La trappola per Kiev
L'ipotesi diventerebbe pericolosamente concreta se il trend delle ultime ore si amplificasse. "Il nemico sta ottenendo in questo momento successi tattici'', ha riferito lo Stato Maggiore dell'esercito ucraino sui social media. Dopo la conquista di diversi insediamenti nell'oblast di Kharkiv, gli scontri sono ora in corso attorno al villaggio di Vovchansk, che dista solo cinque chilometri dal confine con la Russia, ha precisato. Il villaggio di Vovchansk era stato occupato dai russi all'inizio della guerra, che si erano poi ritirati nell'autunno del 2022 dopo la controffensiva lanciata da Kiev.
Il cambio al vertice
"La situazione è difficile" a Kharkiv e c'è il rischio che "i combattimenti si estendano ad altri insediamenti", ha affermato il governatore di Kharkiv Oleh Syniehubov, sottolineando che ''i russi stanno cercando di allungare la linea del fronte''. Syniehubov ha parlato di un "massiccio bombardamento" della città di Vovchansk, con attacchi anche ad altri insediamenti dell'oblast di Kharkiv come Lukyantsi e Bugruvatkata.
Davanti all'avanzamento dell'offensiva, le forze armate di Kiev hanno annunciato di aver sostituito il comandante responsabile della linea del fronte a Kharkiv. Il portavoce dell'esercito ucraino Nazar Voloshyn, ha spiegato che è stato deciso di nominare il generale di brigata Mykhailo Drapatyi a capo delle truppe a Kharkiv al posto di Yuriy Galushkin. Non è stata resa nota la motivazione che ha portato al cambio.
Esteri
Ucraina, droni e missili dalla Russia: perché Kiev non...
La capacità delle forze di difesa aerea ucraine di fermare gli attacchi missilistici di Mosca si è ridotta al 30% secondo il WSJ
E' crollata negli ultimi mesi, rispetto all'inizio della guerra, la capacità delle forze di difesa aerea ucraine di fermare gli attacchi missilistici della Russia, che nelle ultime settimane si sono intensificati anche con l'utilizzo di droni e vettori balistici. E' quanto emerge da un'analisi del Wall Street Journal basata sui dati quotidiani resi noti dal Comando dell'Aeronautica ucraina.
Secondo il giornale economico americano, negli ultimi sei mesi l'Ucraina ha intercettato circa il 46% dei missili russi, rispetto al 73% dei sei mesi precedenti. Ad aprile il tasso di intercettazione dei missili è sceso ulteriormente al 30%, mentre quello dei droni 'kamikaze' Shahed, più facili da abbattere, è calato di solo un punto percentuale - all'82% - negli ultimi sei mesi.
Sul peggioramento delle capacità di difesa ucraine, come ha confermato di recente alla Cbs il segretario di Stato, Antony Blinken, sta incidendo il ritardo di mesi con cui il Congresso ha dato il suo via libera agli aiuti militari. Secondo un funzionario dell'intelligence militare europea, i prossimi due mesi circa saranno cruciali per Kiev, che dovrà ancora pazientare prima di ricevere le nuove forniture per la difesa aerea dall'Occidente.
Intanto Mosca sembra voler approfittare delle difficoltà ucraine. Secondo i dati citati dal Wsj, negli ultimi sei mesi ha lanciato circa il 45% in più di droni e missili rispetto al semestre precedente ed oltre 2.600 droni ovvero quasi il doppio. Gli aerei senza pilota, come evidenziano gli analisti, vengono in parte utilizzati per testare le difese aeree prima dell'invio dei missili. Le forze russe hanno inoltre lanciato 114 missili balistici e 46 vettori ipersonici Kinzhal e Zircon, rispetto rispettivamente ai 33 e ai 27 dei sei mesi precedenti.
Negli ultimi sei mesi, l'Ucraina ha abbattuto solo il 10% dei missili balistici lanciati dalla Russia e finora quest'anno non ha intercettato nessuno dei missili S-300 e S-400.
I Patriot sono gli unici mezzi affidabili per abbattere missili balistici, S-300 e ipersonici. Ma Kiev ne ha pochi ed il presidente Volodymyr Zelensky ha dichiarato che il Paese ha bisogno di minimo altri sette sistemi Patriot. L'Ucraina può contare anche su altri sistemi di difesa missilistica, tra cui Nasam e Iris/T, ma non sono ritenuti altrettanto efficaci contro i missili balistici o ipersonici ed i missili antiaerei riconvertiti per l'attacco.