Esteri
Maxitunnel Hamas a Gaza, l’esperto: “Costato...
Maxitunnel Hamas a Gaza, l’esperto: “Costato milioni di euro, fiumi di soldi da fondi dirottati”
Claudio Bertolotti, analista dell'Ispi esperto di Medio Oriente e Nord Africa: "Gruppo trattiene fondi destinati all'enclave palestinese, anche quelli Ue"
Il "più grande tunnel di Hamas" nella Striscia di Gaza "potrebbe essere costato qualche milione di euro". Ed è "solo uno" dei tanti. Si parla di "decine, centinaia di milioni di euro investiti da Hamas nella costruzione delle infrastrutture sotterranee" nell'enclave palestinese "nel corso degli ultimi dieci anni in particolare". Fiumi di euro, di dollari che Hamas è riuscito a "investire" perché per il gruppo - che dal 2007 controlla la Striscia di Gaza ora martellata dalle operazioni israeliane dopo il terribile attacco del 7 ottobre in Israele - "è facile trattenere i fondi" destinati all'enclave e "riuscire a dirottarli", "anche i fondi Ue", poiché il gruppo "ha la responsabilità della gestione di quei fondi essendo la forma di governo della Striscia di Gaza". Parla così con l'Adnkronos Claudio Bertolotti, analista dell'Ispi esperto di Medio Oriente e Nord Africa, di radicalizzazione e terrorismo internazionale e direttore di Start InSight, già Capo Sezione Contro Intelligence e Sicurezza della Nato in Afghanistan.
E puntualizza: "Non si può dire che quel singolo euro di provenienza Ue sia stato usato per la costruzione di tunnel o la fabbricazione di razzi Qassam, ma del totale" che arriva nelle casse di Gaza (da più parti e da più Paesi) "buona parte è stata investita da Hamas in spese militari e l'altra buona parte in servizi per il sociale per creare consenso". Anche se lo scorso 21 novembre il collegio dei commissari europei, riunito a Strasburgo, ha approvato la revisione degli aiuti Ue alla Palestina ordinata dopo il 7 ottobre, concludendo che "non ci sono indicazioni che soldi Ue abbiano prodotto benefici, diretti o indiretti, per l'organizzazione terroristica di Hamas", come spiegava il vicepresidente esecutivo della Commissione Valdis Dombrovskis.
La dimensione sotterranea dell'enclave palestinese è un lungo labirinto di cunicoli. Come ha fatto Hamas a costruire quello che è stato descritto come il più grande tunnel scoperto dai soldati israeliani a Gaza? "Con grande difficoltà all'inizio, ma con crescente facilità e maggiore manovrabilità all'aumentare della profondità", dice Bertolotti, spiegando che il terreno in cui sono stati scavati i tunnel è caratterizzato da carbonato di calcio. Si parla "di tre metri al giorno, con una manovalanza specializzata, dotata di martelli pneumatici elettrici, quindi minore emissione rumorosa, ma al contempo minore capacità di rompere lo strato di carbonato di calcio".
Materialmente, spiega, "sono scesi giù come un pozzo in verticale e poi progressivamente si sono spostati in orizzontale" e "hanno iniziato a spostarsi dall'area di frontiera verso l'interno di Gaza, utilizzando strumenti di facile reperibilità perché proviene tutto dal mercato civile".
E tornando alle risorse? "Il grosso proviene da fondi, da aiuti umanitari che Hamas dirotta sulle proprie opere e sulle spese per la realizzazione di opere strutturali", rimarca Bertolotti. "La maggior parte viene spesa per le armi, ma - precisa - una parte ancor più consistente per la costruzione di tunnel usati come linee di movimento dei combattenti per muoversi verso obiettivi da colpire".
All'interno di questa dimensione sotterranea "sono stoccate armi, sono state allestite una serie di strutture che consentono di usare quei tunnel come infrastruttura di movimento dalla base di partenza all'area operativa e anche per ricoverare eventuali feriti o alloggiare combattenti".
E in particolare quell'enorme tunnel (oltre quattro chilometri con 'ingresso' nei pressi del valico di Erez, secondo le forze israeliane), "ma è solo uno", era "dotato di fognature, di un impianto elettrico, di un sistema di comunicazione interna, consentiva il transito di veicoli di media capacità e al suo interno c'erano arsenali di armi leggere e armi medie", evidenzia l'esperto.
Poi sottolinea un altro aspetto: "L'utilizzo intensivo di sovrastrutture in cemento armato, archi in cemento utilizzati in funzione della capacità di distruzione dell Idf". E', rimarca, un'opera che "potrebbe essere costata qualche milione di euro" nel contesto di una "attuale infrastruttura sotterranea di Hamas che parte da quella usata negli anni '80, '90 e 2000 dai palestinesi con finalità di contrabbando, per l'ingresso di beni a Gaza, anche di armi".
Poi quei cunicoli "sono stati usati per rapire soldati israeliani" e, dice Bertolotti, "la vera rivoluzione che ha imposto Hamas è che oggi sono diventati infrastrutture belliche a tutti gli effetti". E c'è "una rete estremamente intricata di tunnel che portano verso l'Egitto, che appartengono alla storia, ma che comunque vengono ancora utilizzati".
Esteri
Russia, il generale in manette: il messaggio di Putin a chi...
Popov arrestato per una truffa, un anno fa criticò le operazioni militari
Un generale arrestato per truffa. Un avvertimento di Vladimir Putin a tutti. Il generale Ivan Popov, comandante della 58esima armata interforze e protagonista della guerra che la Russia ha scatenato in Ucraina, è stato arrestato. Responsabile della difesa davanti alla controffensiva ucraina nell'estate 2023 nella regione di Zaporizhzhia, è finito in carcere il 17 maggio al termine di un'inchiesta che sarebbe durata 8 mesi. E che, secondo gli analisti e gli osservatori, nasconde un'altra verità.
La vicenda monopolizza l'attenzione dei 'milblogger' russi, ex militari e esperti che diffondono news sul conflitto dai propri seguitissimi canali Telegram. Popov sarebbe stato coinvolto in una truffa da 100 milioni di rubli (1,1 milioni di dollari), architettata con la vendita di materiali metallici che avrebbero dovuto essere utilizzati nella costruzione di barriere difensiva. Nel caso sarebbero implicati anche un imprenditore e un ufficiale impegnato finora nel distretto militare meridionale.
L'Institute for the study of war (Isw), think tank americano che monitora quotidianamente il conflitto, ricostruisce la vicenda. Popov è stato sostanzialmente rimosso dal proprio ruolo un anno fa, con una decisione legata a 'errori militari' e non alla truffa. Per i milblogger, Popov è sempre stato un comandante di alto livello: le qualità riconosciute negli ambienti militari avrebbero dovuto portare ad un reintegro.
Invece, Popov è stato silurato a luglio 2023 dal comandante delle forze armate, Valery Gerasimov. Il provvedimento drastico è stato adottato dopo le critiche del generale nei confronti della gestione degli uomini nell'oblast di Zaporizhzhia. In un audio attribuito a Popov, spiccano accuse dirette all'ex ministro della Difesa Sergei Shoigu: l'alto ufficiale era convinto che il suo accantonamento fosse la vendetta di Shoigu per le critiche mosse all'apparato militare a Zaporizhzhia.
L'arresto appena scattato, secondo l'Isw, chiuderebbe il cerchio: il carcere sarebbe la replica del Cremlino alle accuse mosse da Popov quasi un anno fa. Le autorità russe non hanno voluto punire pubblicamente Popov nel luglio 2023 per paura di un'ondata di sostegno pubblico al comandante. Silurare Popov nel'estate 2023 avrebbe gettato ulteriore benzina sul fuoco già alimentato dalla rivolta -rientrata- della Wagner di Evgeny Prigozhin.
L'arresto formalmente si inserisce ora in una ampia campagna anticorruzione che il Cremlino 'sponsorizza' nell'ambito del ministero della Difesa. Il provvedimento nei confronti di Popov, al di là delle carte bollate e delle firme dei magistrati, rappresenta un avvertimento per tutti i big delle forze armate: prima o poi, chi si allontana dalla linea del Cremlino dovrà affrontare le conseguenze delle proprie azioni. "Il presidente russo Vladimir Putin preferisce la lealtà alla competenza", riassume l'Isw.
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Elezioni Regno Unito 2024, Sunak annuncia la data:...
Il premier parla davanti al numero 10 di Downing Street: "Il 5 luglio o io sarò primo ministro o lo sarà Keir Starmer"
Il Regno Unito "terrà elezioni generali il 4 luglio", un giovedì. Lo conferma il primo ministro britannico Rishi Sunak, parlando sotto la pioggia fuori dal numero 10 di Downing Street a Londra. "Il 5 luglio o io sarò primo ministro o lo sarà Keir Starmer", il leader del Labour Party, aggiunge.
"Ho in precedenza parlato con Sua Maestà il Re per chiedergli la possibilità di sciogliere il Parlamento. Il Re ha accordato questa richiesta e avremo elezioni generali il 4 luglio", ha affermato. Il Parlamento sarà sciolto il 30 maggio. Mentre, dopo le elezioni del 4 luglio, il 9 si terrà la seduta inaugurale del nuovo Parlamento per eleggere lo 'speaker' e il giuramento dei deputati. Il 17 luglio è prevista l'inaugurazione di Stato, con il discorso del Re.
Sunak nel suo intervento non ha tuttavia spiegato le ragioni della sua decisione di tenere il voto in estate. Voci su un possibile voto anticipato si erano infittite nelle ultime ore e il premier in risposta a una domanda diretta del capogruppo dell'Snp (Scottish National Party), Stephen Flynn, alla Camera dei comuni non aveva escluso l'ipotesi di una competizione elettorale "nella seconda metà dell'anno".
"Le speculazioni sono diffuse, quindi penso che il pubblico meriti una risposta chiara a una semplice domanda. Il Premier intende convocare una elezione generale in estate? O ha paura?", lo aveva incalzato Flynn. "Come gli ho detto ripetutamente, ci sarà, spoiler alert, una elezione generale nella seconda metà dell'anno", aveva anticipato Sunak ridendo. Nel pomeriggio è arrivato l'annuncio ufficiale.
La mossa di Starmer
Pochi minuti dopo l'annuncio del Premier conservatore, il leader del partito Laburista Starmer, in netto vantaggio nei sondaggi, ha lanciato il video della sua campagna elettorale con una colonna sonora di musica techno, per non lasciare dubbi sui principali destinatari del suo messaggio. La parola chiave è "cambiamento" e lo slogan "stop al caos politico e al declino". Fra le priorità, quella di un rinnovamento nazionale, risanare il servizio sanitario nazionale, rompere le barriere delle opportunità e di riportare sicurezza nelle strade. "E' arrivato il momento di cambiare. Dopo 14 anni di governo Tory, niente sembra più funzionare. La risposta, non sono altri cinque anni di Tory. Hanno fallito. Il partito Laburista è cambiato", annuncia Starmer.
Snp: "È ora di cacciare il governo Tory"
"Non vedo l'ora di guidare lo Scottish National Party in queste elezioni. Questo è il momento di rimuovere il governo Tory e mettere la Scozia al primo posto votando Snp. Gli scozzesi sanno che li difendiamo e li proteggiamo dai danni arrecati da Westminster", ha commentato via social il primo ministro della Scozia e leader dello Scottish National Party John Swinney, via social.
La reazione della stampa inglese
"Sunak si è inzuppato ed è apparso miserabile. Se credete negli dei del meteo, hanno chiaramente votato Laburista", ha commentato il Guardian denunciando che con l'annuncio di oggi "abbiamo una data, ma il Premier non ha cercato di spiegare perché ha convocato le elezioni il 4 luglio quando fino a molto di recente pianificava un'elezione autunnale". "Non c'era un bisogno reale di una spiegazione, ma sarebbe stato carino averne una", sottolinea il quotidiano progressista.
"L'annuncio di Sunak è stato soffocato dall'inno dei laburisti per le elezioni del 1997", titola a piena pagina il conservatore Daily Telegraph, dopo che alcuni attivisti laburisti hanno sparato, poco dopo l'inizio del discorso di Sunak, a tutto volume “Things Can Only Get Better” di D:Ream, il brano usato da Tony Blair per le elezioni del 1997, a pochi metri di distanza dal Premier.
"La battaglia sarà complicata. Sunak pretenderà che l'economia ha svoltato e che il suo piano per il Paese funziona, che la gente deve dargli fiducia per completare l'opera. I laburisti avranno un messaggio semplice: cambiamento. Il partito sosterrà che il piano del governo non funziona e che è arrivato il momento per qualcosa di nuovo. Ma ci saranno molte altre battaglie", prevede la Bbc, citando il Sistema sanitario nazionale, l'immigrazione, la sicurezza, la Scozia.
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Ucraina, Londra accusa la Cina: “Abbiamo le prove,...
Shapps, ministro della Difesa: "Le intelligence militari di Usa e Gb sono in grado di rivelare che aiuti letali volano ora dalla Cina alla Russia"
Il ministro della Difesa britannico Gran Shapps accusa Pechino di fornire armi alla Russia per la guerra in Ucraina, citando "prove" raccolte dai servizi di intelligence Usa e Gb, informazioni che contraddicono le assicurazioni della Cina. In un intervento alla London Defence Conference, Shapps sollecita la Nato a "svegliarsi" e a stimolare le spese per la difesa in tutti i Paesi alleati. "Russia e Cina stanno collaborando, ora abbiamo le prove. Le intelligence militari di Usa e Gb sono in grado di rivelare che aiuti letali volano ora dalla Cina alla Russia e quindi all'Ucraina", ha dichiarato, citando anche l'aumento del 64 per cento dell'interscambio fra i due Paesi. La Russia, come è noto, riceve da mesi armi e munizioni dalla Corea del Nord, che invia soprattutto forniture utili per l'artiglieria di Mosca.
La Francia, intanto, apre "all'idea di mobilizzare" i ricavi degli asset russi congelati in favore dell'Ucraina "nel pieno rispetto del diritto internazionale", come ha detto il ministro delle Finanze francese Bruno Le Maire in un incontro con la stampa a Parigi in vista del G7 finanziario di Stresa. Indebolire l'ordine finanziario internazionale mondiale di Bretton Woods "non è nell’interesse di nessuno", ha chiarito.
"Gli americani hanno fatto delle proposte che si inscrivono nel quadro del diritto internazionale", ha sottolineato Le Maire. "Lavoreremo in modo aperto e costruttivo con l’obiettivo di arrivare a un accordo su questo tema fondamentale del sostegno all’Ucraina per una posizione comune al G7 di Stresa".
"Nelle questioni strategiche il G7 deve esprimere una posizione comune - ha incalzato il titolare di Bercy - l'unità del G7 fa la forza ed l’efficacia delle sue posizioni". "Ci sono discussioni tecniche ancora da fare ma l’obiettivo è raggiungere una posizione comune” al G7 di Stresa.