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Terremoto, anche l’Ue monitora i Campi Flegrei: “Pronti ad aiutare in caso di necessità”
Palazzo Chigi: situazione costantemente sotto controllo. De Luca: "Dobbiamo essere preparati a tutto" e raccomanda di predisporre vie di fuga e centri di accoglienza

Occhi puntati sui Campi Flegrei anche dall'Unione europea, per le frequenti scosse di terremoto che stanno interessando tutta l'area. Il Centro di Coordinamento della risposta alle emergenze (Ercc) dell’Ue "sta monitorando da vicino la situazione" e "come sempre - ha riferito un portavoce della Commissione Europea - la Commissione è pronta a fornire assistenza in scenari di catastrofi naturali e in altri casi attraverso il Meccanismo di protezione civile dell’Ue, qualora uno Stato membro colpito richieda sostegno".
Monitoraggio costante da Palazzo Chigi
La situazione attuale "è costantemente monitorata" anche da Palazzo Chigi "dando attuazione a quanto stabilito dal decreto legge n.140 del 2023", che riguarda misure urgenti di prevenzione del rischio sismico connesso al fenomeno bradisismico nell'area dei Campi Flegrei. "Quanto alla prevenzione, andrà definita a largo spettro con priorità sulla messa in sicurezza delle scuole e sulla garanzia di continuità dei servizi essenziali", è stato sottolineato ieri al termine del vertice convocato da Giorgia Meloni.
Paura per evento che costringa alla fuga
Dopo la scossa più forte di magnitudo 4.4 registrata lunedì scorso, seguita da quella di ieri mattina di magnitudo 3.6, sono attesi terremoti anche più forti ma non superiori a magnitudo 5, secondo quanto prospettato dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Ma la tensione tra la popolazione resta alta. A Pozzuoli sono state segnalate diverse famiglie che si sarebbero affrettate a fare la spesa, saccheggiando i vari punti bancomat: resiste il timore di un evento tale da costringere alla fuga.
De Luca ai Comuni: "Predisporre le vie di fuga"
E del resto anche la macchina organizzativa si sta predisponendo al peggio. "Apertura centri d'accoglienza in caso di evacuazione dei cittadini, perché servono strutture di alto livello e non siamo ancora del tutto adeguati e poi le vie di fuga: invito i comuni a concentrare l’attenzione su questi due obiettivi”, ha sollecitato ieri il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. “Non ci devono essere cantieri che blocchino la percorrenza, dobbiamo preparare al meglio i servizi per i nostri cittadini”, ha raccomandato auspicando collaborazione a tutti i livelli. "Dobbiamo lavorare tutti uniti e mi auguro tutti impegnati a bruciare i tempi, a non perdere un minuto. Dobbiamo essere preparati a tutto", ha affermato il governatore.
"Problemi nel piano di evacuazione"
"Chi ha scelto di vivere nell'area dei Campi Flegrei sapeva di vivere in un'area difficile che presenta rischi - ha detto nella serata di ieri il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci, al termine del vertice a Palazzo Chigi. "Si tratta di luoghi complessi, una caldera particolarmente pericolosae in quell'area - ha aggiunto Musumeci - sono stati realizzati migliaia di edifici, unità abitative, ci vivono circa 80mila persone e questa eccessiva antropizzazione di quel territorio andava impedita nel passato. Ora potrebbe creare problemi sul piano di evacuazione". Piano al quale "il governo lavorerà nei prossimi giorni", ha annunciato il ministro, mentre sul territorio sono già in atto le procedure per predisporre un'eventuale fuga dall'area.
Tendopoli a Bagnoli e Pozzuoli, evacuate 160 persone
Per ora comunque la situazione resta sotto controllo. Continue le verifiche dei vigili del fuoco sulle strutture colpite dal sisma. A Pozzuoli e Bagnoli sono state montate le tendopoli da parte della Protezione Civile, presto ne saranno montate altre. In tutto le persone evacuate sarebbero al momento circa 160.

Cronaca
Madonna di Trevignano, sulla statua il Dna della...

L'avvocato di Gisella Cardia: "Aspettiamo la perizia. Nessuno sa quale sia il Dna di Maria. Al di là delle questioni di fede, non abbiamo comparazione"

"Sembrerebbe che il sangue" analizzato da un laboratorio e prelevato dalla statua della Madonna di Trevignano "appartenga a una donna, ma è ovvio che sia stato ritrovato quello di Gisella perché la signora è la proprietaria di quella Madonnina e, come tale, basta solo il contatto per rilevare il Dna". Così all'Adnkronos l'avvocato Solange Marchignoli, legale di Gisella Cardia commenta la consulenza genetica di laboratorio effettuata sui campioni presi dalla statua che sarebbero riconducibili alla sua assistita: la Cardia, alias di Maria Giuseppa Scarpulla, è la 'veggente' di Trevignano che dice di parlare con la Beata Vergine.
Consulenza che, specifica l'avvocato, "ancora non è nelle mani di nessuno. Chi ha diffuso la notizia, se l'ha rilasciata qualcuno, lo ha fatto prima che venissero formalmente avvisate la difesa e i consulenti di parte". "Lanciare la notizia sul ritrovamento del dna di Gisella è pericoloso, perché allo stato attuale non abbiamo gli atti, non abbiamo la consulenza, non ci sono notizie ufficiali: potrebbe quindi essere una notizia verosimile che però lascia il tempo che trova".
"Sarà fondamentale leggere questa perizia - spiega Marchignoli - affinché si capisca se la traccia è singola o mista: se fosse singola, il sangue sarebbe di Gisella. Se la traccia invece risultasse mista, bisognerebbe vedere se i tecnici sono in grado di discernere se le tracce del dna provengono dal sangue, da contatto o dalla saliva. Una traccia mista in cui ci sono vari dna, anche fossero solo due tra cui quello di Gisella, significherebbe solo ciò che già sappiamo: che sulla statua c'è il suo dna. Il che vorrebbe dire tutto e niente. Non sappiamo chi possa essere l'altro, potrebbe essere di 'ignoto uno' come della Madonna. Nessuno sa quale sia il dna di Maria, al di là delle questioni di fede. Non abbiamo comparazione". (di Lorenzo Capezzuoli Ranchi)
Cronaca
Tridico: “Nel mondo disuguaglianze insostenibili,...

L'europarlamentare del Movimento 5 Stelle interviene all'evento "Justice and Solidarity" in Vaticano: "Dodici persone possiedono la stessa ricchezza di 3,5 miliardi di persone del pianeta. Abbiamo bisogno di una tassazione sulla ricchezza"

"Il mondo è diviso: 12 persone possiedono la stessa ricchezza di 3,5 miliardi di persone del pianeta. Ciò è insostenibile". L’ha detto l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Pasquale Tridico, nella sua relazione all’evento 'Justice and Solidarity. Towards an Inclusive and Sustainable Common Home', promosso dall’Icrict nella sede della Pontificia accademia delle scienze sociali, con la partecipazione di Papa Francesco e, tra gli altri, di Luiz Inácio Lula da Silva, Pedro Sánchez, Antonio Guterres, Joseph Stiglitz, Cyril Ramaphosa e molti altri leader ed economisti impegnati nella lotta per una fiscalità più equa.
"Negli ultimi decenni la ricchezza si è già accumulata enormemente. Quando intendiamo tassarla? La vera questione – ha proseguito Tridico – è la distribuzione, anche in un contesto di bassa crescita. Con il capitalismo finanziario, la disuguaglianza è aumentata enormemente: non solo a causa della tassazione, ma anche per le politiche del mercato del lavoro, per la flessibilità e la riduzione dello Stato sociale. Il mantra è stato applicare politiche a favore della crescita, al prezzo della disuguaglianza. Alla fine, non abbiamo ottenuto crescita e la disuguaglianza è aumentata, tranne nei Paesi come la Cina, che non hanno praticato queste politiche. Abbiamo bisogno – ha sottolineato l’europarlamentare M5s – di una tassa sulla ricchezza per compensare gli squilibri che il capitalismo finanziario ha creato. Negli Stati Uniti, i libertari premono per il ritiro dagli accordi Ocse: per non implementare il Pilastro I e per uscire dal Pilastro II. L’Unione europea ha la responsabilità di mantenere questa agenda e di usare il mercato unico come leva contro le politiche aggressive degli Usa, aderendo ai due Pilastri e richiedendo una tassazione digitale".
"Oggi le Pmi, specie nel sud e nel centro dell’Europa, sopportano costi elevati del lavoro, che generano salari molto tassati. I conservatori devono capire che, se vogliamo alleggerire il carico fiscale su queste imprese, dobbiamo introdurre – ha proposto Tridico – una tassa digitale e implementare la tassazione sulla ricchezza. Ogni anno perdiamo un trilione di dollari – ha ricordato – a causa dello spostamento dei profitti verso i paradisi fiscali che dipendono da altri Paesi ricchi. Anche alcuni Paesi dell’Unione europea hanno comportamenti simili. Fortunatamente, la Corte di Giustizia dell’Ue ha recentemente multato Apple, imponendole di pagare 13 miliardi di tasse non versate all’Irlanda. Per questo – ha concluso – dobbiamo esaminare le nostre giurisdizioni europee".
Cronaca
Studentessa violentata a Roma, Borgese condannato a 5 anni

Rito abbreviato per il 39enne accusato di violenza sessuale aggravata

Il gup di Roma ha condannato a 5 anni di carcere, in rito abbreviato, Simone Borgese, accusato di violenza sessuale aggravata ai danni di una studentessa. Il 39enne, l'8 maggio scorso, aveva fatto salire sulla sua auto, con la scusa di chiedere indicazioni stradali la ragazza, assistita dall’avvocato Federica Brancaccio, che stava aspettando l'autobus in via della Magliana. L'uomo, secondo quanto ricostruito dalle indagini, aveva poi raggiunto una zona isolata costringendola a subire una violenza. Infine l'aveva riaccompagnata nei pressi di Villa Bonelli. Nella condanna di oggi, il giudice ha valutato anche la recidiva per Borgese, che ha già due condanne, di cui una definitiva, per le violenze commesse su una tassista e su una ragazza molestata in ascensore.