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Chi era Joe Barone, addio al braccio destro di Commisso
Il dirigente della Fiorentina aveva 57 anni
Joe Barone non ce l'ha fatta. Il direttore generale della Fiorentina è morto all'età di 57 anni - ne avrebbe compiuti 58 domani 20 marzo - dopo il malore accusato domenica a Bergamo. Il club viola perde un pilastro, il punto di riferimento e braccio destro del patron Rocco Commisso. Barone lascia la moglie Camilla, che lo ha seguito a Firenze, e quattro figli, Pietro, Salvatore, Giuseppe e Gabriella.
Dalla Sicilia a Brooklyn, il binomio con Commisso
Giuseppe Barone, detto Joe, nasce a Pozzallo, ex provincia di Ragusa, il 20 marzo del 1966. All'età di 8 anni si trasferisce con la famiglia a Brooklyn. Dopo gli studi economici lavora in diversi istituti bancari ed è in questo periodo che incontra Commisso, che individua l'uomo a cui affidare incarichi operativi nell'azienda Mediacom. Il binomio rimane solidissimo anche nel calcio, dopo l'acquisto della Fiorentina nel 2019.
L'esperienza nel soccer con i New York Cosmos
Barone arriva in viola dopo l'esperienza ai New York Cosmos, acquistati da Commisso nel 2017 e in cui ricopre il ruolo di vicepresidente. Dopo l'acquisto della Fiorentina Barone torna stabilmente in Italia e gestisce tutti i dossier più rilevanti per la proprietà, fino al gioiello finale del Viola Park, un preludio al sogno di Commisso ovvero il nuovo stadio della Fiorentina.
Barone è stato una figura molto amata dai tifosi viola, che a lui hanno dedicato svariati cori. Le qualità manageriali di Barone vengono riconosciute anche con il Premio Maestrelli per il suo lavoro nella stagione 2022-2023.
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Sinner travolge Sonego, Jannik vince derby a Madrid
Il numero 2 del mondo domina la sfida al secondo turno
Jannik Sinner travolge Lorenzo Sonego nel derby azzurro al secondo turno dell'Atp Masters 1000 di Madrid. Sinner, testa di serie numero 1, al debutto sulla terra rossa madrilena batte Sonego per 6-0, 6-3 in 1h10'. L'altoatesino, numero 2 del mondo, non concede sostanzialmente nulla al connazionale, costretto al ruolo di sparring partner nel quinto confronto diretto. Sinner non lascia per strada nemmeno un game nel primo set. Nel secondo, Sonego cancella lo zero dal tabellone ma nel quarto gioco subisce il break che virtualmente fa calare il sipario.
Sinner archivia la quinta vittoria in altrettanti faccia a faccia. Il numero 2 del mondo vola al terzo turno dove attende il vincente della sfida tra il russo Pavel Kotov e l'australiano Jordan Thompson, numero 32 del tabellone.
Sinner: "Cercato di mettere da parte l'amicizia con Sonego, gli auguro solo il meglio"
"Giocare contro Lori non è semplice, abbiamo una bella amicizia fuori dal campo, ci alleniamo spesso insieme e abbiamo giocato la Coppa Davis insieme. Ma ho cercato di mettere da parte tutto questo", ha detto Sinner dopo l'esordio vincente a Madrid. "Sono partito bene, ho giocato una partita molto solida da dietro. Lui andava un po' di fretta, ha fatto tanti errori. Io ho cercato di restare calmo. A Lori faccio in bocca al lupo, so che sta passando un momento diverso della sua carriera. Gli auguro solo il meglio".
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Atp Madrid, Tsitsipas k.o. a sorpresa
Il greco battuto al'esordio dal brasiliano Monteiro
Stefanos Tsitsipas k.o. a sorpresa al debutto nel Masters 1000 di Madrid. Il greco, testa di serie numero 6, viene sconfitto all'esordio dal brasiliano Thiago Monteiro, proveniente dalle qualificazioni, che si impone per 6-4, 6-4. Il verdeoro, numero 118 del ranking, apre una voragine nella parte bassa del tabellone principale. Tsitsipas va al tappeto sulla terra rossa di Madrid dopo 2 settimane quasi perfette: il greco era reduce dal trionfo nel Masters 1000 di Montecarlo e dalla finale raggiunta a Barcellona. In entrambi i casi, il suo avversario è stato il norvegese Casper Ruud.
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MotoGp Spagna, Marquez torna in pole e Bagnaia indietro
Sul podio con lui Acosta e Quartararo
Jorge Martin vince la gara Sprint di Jerez in Spagna al termine di una gara costellata dalle cadute, quasi tutte nella stessa curva tanto da far sospettare un problema all'asfalto. A cadere, tra i tanti, anche il campione del mondo Pecco Bagnaia, ritirato, e il suo rivale Marc Marquez, quest'ultimo mentre era in testa alla corsa poi chiusa al settimo posto. Dietro Martin arrivano sul podio Pedro Acosta e Fabio Quartararo.