Economia
G7, Gallo (Italgas): “Auspico si ascoltino tutte le...
G7, Gallo (Italgas): “Auspico si ascoltino tutte le voci per valutare tutte le soluzioni”
Così il ceo di Italgas a margine del ‘Transitioning to net zero: energy technology roadmaps’ in corso a Torino
Dal G7 su clima, ambiente ed energia in programma il via da domani a martedì a Venaria Reale “mi aspetto che vengano sentite tutte le voci e che se faccia una sintesi. Noi cerchiamo di trovare sempre la soluzione ma per un problema così complesso come il sistema energetico non c’è la soluzione, c’è una molteplicità di soluzioni che devono essere applicate”. E’ l’auspicio espresso dal ceo di Italgas, Paolo Gallo, a margine del ‘Transitioning to net zero: energy technology roadmaps’ in corso a Torino. “L’obiettivo è quello di discutere in maniera aperta sulle varie tecnologie e sulle vari percorsi per arrivare agli obiettivi - ha aggiunto Gallo - crefo che bisogna essere aperti ad ascoltare tutti, gli argomenti di tutti perché solo andando a scegliere il meglio delle varie tecnologie potremmo arrivare a obiettivi di decarbonizzazione”.
“Se uno ha un approccio ideologico - ha proseguito il ceo di Italgas - significa che ha già scelto la strada per raggiungere l’obiettivo e l’errore che e’ stato fatto fino a qualche anno fa e’ stato quello di confondere gli obiettivi da raggiungere con la strada per raggiungerli nel senso che la strada per raggiungerli tante volte e’ diventata l’obiettivo” “Credo che questo sia un errore oltre che ideologico che non ci permetterebbe di raggiungere gli obiettivi di transizione energetica. Noi dobbiamo in questi anni a venire esplorare tutte le strade, fare leva sull’innovazione e sulla ricerca, magari il percorso non sarà esattamente lineare ma le probabilità di raggiungere gli obiettivi al 2030 e poi al 2050 sono decisamente superiori se adottiamo un approccio olistico al problema”, ha osservato ancora Gallo.
“Bisogna esplorare tutte le tecnologie, non si deve a priori metterne da parte qualcuna. E' chiaro che determinate tecnologie, ed è il caso del nucleare che noi non abbiamo, avranno certamente bisogno di più tempo per arrivare in Italia".
Economia
Ponte sullo stretto, società chiede sospensione di 4 mesi
Servono approfondimenti per rilievi faunistici terrestri, batimetrici e subacquei
La società Stretto di Messina, nell’ambito della procedura in corso di valutazione di impatto ambientale del progetto del ponte, di concerto con il Contraente Generale Eurolink, ha ritenuto opportuno di richiedere al Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica - Mase, ai sensi della normativa vigente (D.lgs 163/2006) una sospensione di 120 giorni dei termini per la presentazione della documentazione integrativa richiesta che, con i nuovi termini temporali, sarà consegnata entro metà settembre 2024.
"La decisione – spiega l’Amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci - è motivata dalla eccezionale rilevanza dell’opera e riflette la volontà e il massimo impegno della Società nel fornire puntuali ed esaurienti risposte alle richieste di integrazioni e chiarimenti sugli elaborati tecnici del progetto definitivo del ponte sullo Stretto di Messina, presentate dalla Commissione Via e Vas del Mase. Alcuni approfondimenti prevedono indagini di campo, come ulteriori rilievi faunistici terrestri, batimetrici e subacquei, ai quali la Società intende dedicare la massima attenzione utilizzando pienamente i tempi consentiti dalla normativa".
"Il 2024 sarà l’anno del Ponte sullo Stretto: con senso di responsabilità, è stato ritenuto opportuno fare tutte le verifiche del caso, andando oltre i doveri previsti dalla legge, perché un’opera così rilevante a livello mondiale merita massima scrupolosità. È l’ennesima prova della serietà del progetto e delle intenzioni del governo. I lavori partiranno comunque nei prossimi mesi, dopo l’approvazione del Cipess", si legge in una nota del Mit.
Economia
Falck (Larry spa): “Interlocutore credibile e coinvolto per...
“Per avere una buona trasmissione di eredità emotiva, è necessario che l'interlocutore abbia un livello di credibilità e di coinvolgimento molto alto”. Afferma Enrico Falck, presidente e amministratore delegato di Larry spa, a margine della prima delle due giornate del Family Business Forum, in svolgimento a Lecco presso la Camera di commercio.
Economia
Family Business Forum, Taccani Gilardoni: “Primo...
Il presidente e ad di Gilardoni Spa al Family Business Forum: ‘Aziende familiari hanno grande importanza per tessuto economico locale e non”
Il primo errore da non fare quando si gestisce un’impresa familiare “è non pensare al ‘dopo sé stessi’, qualcosa che anche i miei ragazzi hanno iniziato a capire”. Lo ha detto Marco Taccani Gilardoni, presidente e amministratore delegato di Gilardoni spa, intervenuto durante il Family business forum di Lecco, nella sede della Camera di commercio, raccontando la storia della sua famiglia e della sua azienda. “L’azienda di cui sono presidente e amministratore delegato ha 75 anni di storia - aggiunge Taccani Gilardoni - siamo alla terza generazione e anche la quarta generazione è già presente in azienda. Nell’87 mia madre prese le redini dell’azienda. Successivamente è stata premiata cavaliere del lavoro, in un momento in cui essere donne e dirigenti d’azienda era tutt’altro che facile. Ma l’età è importante, gli imprenditori pensano di saper riconoscere quando non sono più ‘validi’ ma in realtà è qualcosa di difficile da fare. A mia mamma, ad esempio, è stata diagnosticata la malattia di Alzheimer, anche se nessuno se n'era accorto. Successivamente uno dei due soci ha deciso di fare causa contro mia mamma, perché ormai, seppur la malattia non era conclamata, era evidente che c'era qualcosa che non andava”.
“Io ho avuto la fortuna, ma anche la sfortuna, di essere chiamato come amministratore giudiziario dal tribunale - spiega Taccani Gilardoni - A questo punto mia mamma non poteva più entrare in azienda, ma era pur sempre mia madre. Quindi ho vissuto una posizione psicologica molto difficile da gestire, anche con i colleghi. Il coinvolgimento della famiglia è stato importante e portare questi problemi in famiglia ci ha rafforzato. “Ho immediatamente scelto di dare molto potere ai manager esterni molto competenti e per un certo periodo sono stato l'unico rappresentante della famiglia in azienda - precisa - ho voluto creare una struttura che fosse indipendente, dove la famiglia fosse azionista e portasse avanti la morale che ha sempre mantenuto in questi anni. Credo che le aziende familiari abbiano una grande importanza per il tessuto economico locale e non solo - conclude l’ad di Gilardoni spa”.