Economia
Innovazione, HiFuture si consolida nell’alta...
Innovazione, HiFuture si consolida nell’alta ingegneria italiana con i sistemi embedded
L'ad Luigi Zoccolante: "Siamo un vero e proprio ‘laboratorio’ di tecnologie per il futuro"
HiFuture rafforza il posizionamento nel panorama dell’alta ingegneria italiana come eccellenza per sistemi embedded, un mercato che nel 2031 varrà oltre 160 miliardi di dollari nel mondo. La società del Gruppo Teoresi ha annunciato di voler espandere le "operazioni a livello internazionale" e ricorda di avere "attivo un laboratorio di eccellenza nel campo della progettazione, test di funzionamento e certificazione di sicurezza di sistemi embedded". La realtà milanese è tutta made in Italy e ricorda che può "vantare competenze di alto livello uniche in Italia". HiFuture, inoltre, nel 2023 è entrata a far parte di Teoresi, gruppo internazionale di ingegneria con headquarter a Torino, per questo, la società milanese ha annunciato anche di avere avviato il rebranding per valorizzare il proprio messaggio 'Embedding Excellence' proponendosi "di soddisfare le esigenze più specifiche in qualunque contesto progettuale".
Attraverso strumenti all’avanguardia e sistemi operativi di ultima generazione, HiFuture sottolinea di lavorare "a 360 gradi sia su sistemi hardware e software embedded, che su sistemi di collaudo, per offrire ai clienti un servizio completo". L’azienda sviluppa i suoi sistemi "in ambienti normati, assicurando massimi livelli di sicurezza, necessari soprattutto nei settori avionico, ferroviario, medicale". Inoltre, i software sviluppati "offrono un elevato livello di integrazione e flessibilità, adattandosi agilmente alla fase del ciclo in cui vengono impiegati, grazie anche all’approccio del design for manufacturing che riduce i costi di implementazione" evidenzia ancora.
L'ad Luigi Zoccolante sottolinea che "grazie a competenze uniche nell'integrazione di sistemi, HiFuture è in grado di soddisfare le esigenze più specifiche, sia in campo software che hardware, in diversi settori per tecnologie di frontiera". "Questo - aggiunge - ci ha permesso nel tempo di diventare un vero e proprio ‘laboratorio’ di tecnologie per il futuro che accompagna le aziende dallo sviluppo dei prodotti tecnologici fino alla validazione e certificazione della sicurezza dei sistemi, fase finale di fondamentale importanza anche per il costo economico paragonabile a quello di sviluppo".
L'ad Zoccolante aggiunge inoltre che "in quanto parte di Teoresi, nel 2024 puntiamo a rafforzare ulteriormente l’offerta tecnologica del Gruppo in ambito embedded, con importanti applicazioni in settori altamente strategici e di impatto sociale come i trasporti, le tecnologie per la salute, la mobilità connessa e sostenibile, la digitalizzazione dei processi industriali. Per questo anno abbiamo l’obiettivo di espandere le nostre operazioni a livello internazionale".
Economia
Nucleare, Pichetto: “Ipotesi al 2030 in Italia con...
Il ministro: "L'obiettivo al 2050 è la decarbonizzazione totale, la scala è lunga bisogna fare uno scalino per volta
"L'obiettivo al 2050 è la decarbonizzazione totale, la scala è lunga bisogna fare uno scalino per volta. Il primo è quello del carbone, poi il petrolio e poi produrre energia pulita con le rinnovabili, che sono il biotermico, l'idroelettrico, il fotovoltaico e l'eolico e, per dare continuità, il percorso è anche il nuovo nucleare". Ad affermarlo il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ospite della trasmissione radiofonica 'Non stop News' su Rtl 102,5.
Quanto alla produzione di energia nucleare in Italia per Pichetto non bisogna ripartire da zero. "Da zero proprio no, - ha risposto - perché la cosa rilevante è che il Paese di Enrico Fermi ha mantenuto livelli alti di conoscenze, nelle nostre università, nei nostri centri di ricerca. Abbiamo continuato con imprese private importanti a lavorare sia sul fronte della fissione, quindi sul nucleare di nuova generazione con piccoli reattori, sia che su quello della fusione".
"Non arriveranno più le grandi centrali, le tecnologia sta andando avanti così velocemente che saranno piccoli moduli e per fare una grande quantità sarà una somma di moduli" ha spiegato "riguardo all'ipotesi che facciamo al 2030 e dopo, non voglio certo fare l'indovino" ha precisato Pichetto Fratin.
G7
"E' un'agenda fittissima perché copre tutti i campi, quello che stiamo vivendo è un momento di forte cambiamento climatico, di rischio di perdita biodiversità, di inquinamento e dobbiamo svolgere azioni prima di tutto di mitigazione che significa di decarbonizzare e ridurre a livello mondiale le emissione di CO2, e il ruolo del G7 che rappresenta i 7 Paesi industrializzati, può essere determinate per le scelte a livello di Cop per accelerare percorsi di decarbonizzazione nel tentativo di evitare che le temperature della Terra superino un grado e mezzo", ha affermato ancora il ministro a proposito del G7 Ambiente, Clima ed Energia che si svolge in questi giorni a Venaria (Torino).
Economia
Fincantieri: Folgiero, ‘focus subacquea, puntiamo a...
“Il mar Mediterraneo è il mare più geopolitico, dove passano più cavi sottomarini, cavi per le telecomunicazioni e gasdotti e l'attenzione di Fincantieri per il dominio subacqueo punta innanzi tutto a sviluppare sistemi di protezione di queste infrastrutture critiche. Produrremo sommergibili più piccoli, droni di 9 metri e di 3 metri con equipaggio e senza equipaggio che serviranno con la Marina militare italiana a definire quelle missioni di protezione delle infrastrutture critiche, ma svilupperemo questi prodotti anche per l’utilizzo in settori diversi come l’energia, esplorazione mineraria dei fondali marini, l’acquacoltura. I nuovi prodotti tecnologici funzioneranno solo se ci saranno dei sistemi di telecomunicazione che funzioneranno sott’acqua, dove si propaga solo l’ottico e l’acustico: stiamo lavorando con aziende del settore per creare delle reti di telecomunicazione subacquee che consentono a questo ecosistema di svilupparsi”. Così Pierroberto Folgiero, amministratore delegato di Fincantieri, nel suo intervento alla conferenza programmatica di Fratelli d'Italia.
Economia
Nucleare, Corvaro: “Abbiamo know how, doveroso...
Così l'inviato speciale del governo per il cambiamento climatico
Sul nucleare “la volontà del Governo è quella di non lasciare indietro nessuna tecnologia che possa permetterci di arrivare all'obiettivo di zero emissioni, qui dobbiamo essere molto tecnici”. Così Francesco Corvaro, inviato speciale del governo per il cambiamento climatico, che a margine del ‘Transitioning to net zero: energy technology roadmaps’ in corso a Torino ha osservato: “noi abbiamo un comparto industriale e un know-how elevatissimo nel settore”.
“In questo momento, e la Cop l'ha messo tra le possibili soluzioni tecnologicamente vantaggiose per arrivare a Net Zero nel 2050 - ha proseguito - è doveroso pensare e valutare l'ipotesi di rientrare in questo settore perché abbiamo il know tecnologico, aziende che già lavorano in questo settore con queste nuove tecnologie di nucleare E poi in prospettiva - ha aggiunto - lavoriamo sulla fusione, che è l'energia che ci permetterà probabilmente dopo il 2050 o a ridosso del 2050 di fare un decisivo passo avanti verso il completo abbandono dei combustibili fossili”.
“Noi dobbiamo aver chiari gli obiettivi. Se gli obiettivi sono chiari, mettere in pista tutto quello che abbiamo è doveroso perché gli obiettivi che abbiamo sono ambiziosi, il tempo che abbiamo è poco quindi tutto quello che è utile per poter arrivare a quello scopo, che sono i target dell'accordo di Parigi, cioè l'1.5 gradi, va preso in considerazione - ha concluso - e direi che il governo ha una visione molto pragmatica, realistica della situazione”.
“Non esiste per il governo il negazionismo per il cambiamento climatico. Ce ne rendiamo conto. A volte viene confusa l’idea di pragmatismo con l’idea di negazionismo, non hanno niente a che fare. Il governo - ha aggiunto - è per un futuro sostenibile partendo da un presente che sia altrettanto sostenibile perché il cambiamento climatico riguarda principalmente la vita dell’uomo sulla terra oltre che la natura”.