Sinner al Quirinale con gli Azzurri, Mattarella: “Ora nessuna pressione, conta l’impegno”
Il Presidente ai vincitori della Coppa Davis: "Per le Olimpiadi ragazzi siamo certi che farete il meglio"
Jannik Sinner e la nazionale di tennis vincitrice della Coppa Davis, è stata ricevuta oggi, 1 febbraio, dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Quirinale. "Complimenti, 47 anni sono stati un lungo periodo, non è soltanto questo però quello per il quale vi ringraziamo e anche oggi vi ringrazio qui al Quirinale a nome dei nostri concittadini, ma è per quello che avete manifestato in quei giorni costantemente: lo spirito di squadra, la coesione tra di voi, una normalità di comportamento che ha affiancato al successo sportivo un grande valore umano. Complimenti anche per questo", ha scandito Mattarella.
"Complimenti a Sinner - ha poi aggiunto il Presidente rivolto all'atleta vincitore dell'Australian Open - la vittoria a uno Slam è un grande risultato. Devo confidare che ho potuto guardare la tv soltanto all'inizio del quarto set, questo ha giovato al mio buonumore, perché non ho vissuto i primi due set, ma subito ho avuto la certezza che avrebbe vinto, perché vedevo la tranquillità con cui stava rispondendo e giocando. È stato davvero un grande successo. Apprezzo la semplicità e la sobrietà che lei esprime, quindi bastano poche parole per farle i complimenti".
"Molti si attenderanno che lei vinca ovunque, in ogni slam - ha proseguito il Capo dello Stato rivolgendosi al campione altoatesino - quello di cui noi possiamo essere certi è che lei giocherà sempre al meglio, ma è giusto che né a lei né agli altri si faccia nessuna pressione, secondo l'insegnamento saggio dei suoi genitori. Nessuna pressione, quello che è importante è l'impegno con cui ci si cimenta con la realtà, il senso sportivo, la preparazione, i sacrifici che ci sono prima di ogni partita e di ogni incontro. Questo è quello di cui siamo certi ed è quello che conta".
Mattarella ha poi rivolto i complimenti anche "a Bolelli e Vavassori per l'arrivo in finale nel doppio" sempre all'Australian Open. "Quello di chiudere al tie-break e con 7-5 al secondo set significa non aver perso ma essere stati al livello massimo del doppio. Abbiamo altri appuntamenti, i prossimi tornei e le Olimpiadi: anche qui nessuna pressione, naturalmente, però, ragazzi, siamo certi - ha concluso Mattarella - che farete il meglio".
I tennisti e il presidente della Federazione, Angelo Binaghi, hanno donato al Presidente della Repubblica una racchetta - "moderna", l'ha definita il Capo dello Stato - e la cravatta federale: "La indosserò se dovessi venire agli Assoluti di Roma". "Siamo sicuri che ce la farà", ha risposto Binaghi.
Sinner
"Signor Presidente per noi è un onore essere qua, parlo anche a nome di tutta la squadra - ha detto Jannik Sinner nel suo intervento al Quirinale -. Portare un successo dopo 47 anni rappresenta una squadra che ha fatto tanti sacrifici e con tanta voglia di vincere. Siamo tutti ragazzi normali, ognuno ha le sue caratteristiche e siamo riusciti a fare una cosa molto bella e importante per il nostro Paese. Dopo Bologna dove abbiamo sofferto tanto, io purtroppo non c’ero, e grazie a Matteo Berrettini che ha sostenuto la squadra, siamo riusciti a tirarci fuori da un momento difficile. Poi ho provato a dare il mio contributo e siamo riusciti a vincere a Malaga. Abbiamo giocato un ottimo tennis, ma è importante sentirci felici e ridere anche quando le cose non vanno benissimo. Questa Coppa ci ha portato tantissime emozioni, bisogna ringraziare tutta la gente che è qui e soprattutto che ci ha seguito da casa. Quest’anno ci sono le Olimpiadi, saranno molto importanti e ognuno di noi cercherà di fare il meglio lì. Speriamo che vada bene e abbiamo preparato un piccolo regalo per ringraziarvi per tutto quello che sta facendo per noi”, ha aggiunto Sinner.
"Incredibile quanta voglia abbia di imparare la storia del tennis, la conosce meglio di me… - ha poi detto Sinner uscendo dall’incontro al Quirinale- .Oggi ho imparato io tante cose da lui". "Ha una semplicità e umiltà incredibili. Personalmente ha usato parole molto belle e semplici. E quello che mi piace", ha aggiunto.
Binaghi
“A nome dei ragazzi della quadra campione del mondo e della Federazione che ho l’onore di rappresentare la ringrazio per l’onore che ci ha concesso di essere qui per celebrare una vittoria storica, un successo che rincorrevamo da 47 anni - ha detto il presidente della Fitp Angelo Binaghi nel suo intervento - . Le dicemmo nel 2021 vedrà che presto torneremo da lei vincitori anche noi, ce l’abbiamo fatta. E stavamo per prepararci per venire da Lei quando Sinner ha superato se stesso, la storia del tennis italiano, compiendo una impresa che noi italiani non avevamo mai fatto e credo che abbiamo emozionato anche Lei”.
Malagò
A sottolineare che "sta diventando una bellissima consuetudine questo incontro al Quirinale, la casa degli italiani, da parte del mondo dello sport", è stato poi il presidente del Coni Giovanni Malagò. "Questa consuetudine mi permetto di pensare dovuta a due fattori, la sua straordinaria vicinanza e complicità al mondo dello sport e le occasioni che lo sport italiano ha saputo creare per far si che i protagonisti possano esserlo anche qui, Oggi celebriamo qualcosa di speciale”, ha concluso.
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La Lazio batte 2-1 in rimonta l’Empoli e aggancia la...
Allo stadio Olimpico i biancocelesti vanno sotto per il gol di Esposito ma ribaltano la partita con Zaccagni e Pedro
La Lazio batte 2-1 in rimonta l'Empoli, chiude una settimana perfetta con tre vittorie in tre partite e sale al 3° posto in classifica agganciando la Juventus a quota 13. Prima sconfitta in campionato invece per i toscani che restano fermi all'ottavo posto insieme all'Atalanta con 10 punti. Tra le mura amiche dello stadio Olimpico i biancocelesti vanno sotto per il gol di Esposito al 9' ma la ribaltano con Zaccagni, a segno al 4' di recupero del primo tempo, e Pedro al 39' della ripresa. Al 5' del secondo tempo Castellanos si fa parare un rigore da Vasquez.
La partita
La squadra di casa parte in attacco e si rende pericolosa già al 2': bella combinazione al limite dell'area tra Zaccagni e Dia, che si scambiano la palla nello stretto, il passaggio di ritorno dell'azzurro per l'ex Salernitana è un po' lungo ma mette ugualmente in apprensione la difesa dell'Empoli che concede subito il primo corner. Al 6' Guendouzi apre a destra per Lazzari, libero di prendere campo e poi crossare a centroarea. Zaccagni di testa la gira ma colpisce male, quasi con la spalla e palla a lato. All'8' ancora Lazio, sull'asse Lazzari-Zaccagni. Nuovo cross dalla trequarti destra, Zaccagni stavolta ci va in rovesciata. Palla però colpita male anche in questo caso e l'azione sfuma. Al 9' al primo affondo la squadra toscana passa in vantaggio. Pezzella avvia l'azione, scambia con Solbakken e da sinistra crossa in mezzo. Esposito salta sovrastando Romagnoli e di testa manda in porta, Provedel è sfortunato e scivola proprio in quel momento, guardando la palla entrare senza poter far nulla.
Al 14' la reazione della Lazio. Punizione dalla fascia destra, posizione molto defilata. Isaksen se ne incarica e con il sinistro cerca ugualmente la porta, con un tiro diretto verso il primo palo. Vasquez è bravo a proteggerlo con un intervento a terra. Al 22' Zaccagni parte da sinistra, si accentra una volta arrivato sulla trequarti e cerca il tiro da fuori, palla alta. Al 23' Castellanos viene incontro sulla trequarti per ricevere palla, si gira immediatamente e scarica un destro fortissimo in porta. Vasquez è un po' sorpreso e devia sopra alla traversa come può. Al 26' occasione per gli ospiti: Tavares sbaglia in uscita, Gyasi recupera e avvia la ripartenza dell'Empoli, che con tre passaggi arriva a servire Anjorin che dal limite prova a piazzarla col destro a giro, palla a lato ma non di molto. Al 36' la Lazio perde Lazzari per un problema muscolare, entra Marusic.
Al 40' bella accelerazione di Isaksen che a destra scatta, arriva alla linea di fondo e ingaggia un duello con Viti che prova a chiuderlo. Nuovo scatto del laziale che riesce a entrare in area, con Viti che rischia tantissimo intervenendo da dietro e sporcandogli il pallone. Al 44' capitolini vicini al pari: Castellanos tra le linee riceve palla e con un bel filtrante nello spazio lancia Isaksen verso la porta, il suo diagonale incrociato con il destro si spegne a lato. Al quarto minuto di recupero arriva il pari: cross da sinistra di Tavares e Zaccagni di testa la gira alla perfezione superando Vasquez.
Al 5' della ripresa Ayroldi assegna un rigore alla Lazio, ripartenza di Tavares, che serve in mezzo all'area Dia, Pezzella ingannato da una finta dell'attaccante biancoceleste lo prende in pieno. Dagli 11 metri Castellanos si fa parare la conclusione da Vasquez. Al 9' giallo per Castellanos che entra duro sul piede di Ismajli. Al 20' doppio cambio per D'Aversa: Ekong e Henderson per Anjorin e Fazzini. Al 28' primo cambio per Baroni con Pedro al posto di Isaksen. Al 33' ammonizione per Gyasi che mette giù Zaccagni che ripartiva a metà campo. Al 35' proprio l'ex Verona è pericoloso: stoppa, si aggiusta la palla e calcia immediatamente, tiro a lato alla sinistra di Vasquez.
Al 39' il neo entrato Pedro decide il match: Castellanos lo serve in profondità in area, sul versante destro, lo spagnolo stoppa e poi scarica un destro impressionante che sbatte sulla parte inferiore della traversa ed entra in porta. Al 41' triplo cambio nella Lazio. Fuori Tavares, Dia e Zaccagni, entrano Noslin, Castrovilli e Luca Pellegrini. Nel recupero doppia chance della Lazio nel giro di pochi secondi, entrambe ispirate da Guendouzi. Prima serve davanti alla porta Castellanos, che gira a colpo sicuro e trova la risposta di Vasquez, con il piede, poi appoggia per Castrovilli, destro da fuori a lato.
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Antonella Palmisano vince la 10 km di marcia a Madrid
L'azzurra: "Era importante esserci e divertirmi, dopo il Covid di Parigi, e ci sono riuscita"
Torna con una vittoria a livello internazionale Antonella Palmisano. La fuoriclasse azzurra della marcia domina a Madrid nella gara di 10 chilometri su strada, tappa Gold del circuito mondiale della specialità, in 44:02.
È un bel modo per concludere la stagione che l’ha vista conquistare l’oro nella 20 km agli Europei di Roma e anche per ritrovare il sorriso al rientro agonistico dalle Olimpiadi di Parigi dove nella prova individuale è stata costretta al ritiro, da campionessa uscente, e in staffetta non è andata oltre il sesto posto. Sul percorso impegnativo in saliscendi della Gran Via, nel pieno centro della capitale spagnola, la portacolori delle Fiamme Gialle mette subito in fila le avversarie con la sua tipica azione elegante. Prova a resistere l’ucraina Mariia Sakharuk ma si stacca dopo tre chilometri.
A metà gara (parziale di 21:45) ammonta già a 23 secondi il vantaggio di ‘Nelly’ che fa il vuoto dietro di sé per chiudere in solitaria con un minuto abbondante di margine nei confronti della meno lontana delle avversarie, seconda in 45:03, mentre è terza la costaricana Noelia Vargas (45:17) a precedere la spagnola Raquel Gonzalez (46:35) e la colombiana Sandra Arenas (47:03), argento olimpico nel 2021 alle spalle della tarantina. Riprende così il cammino della capitana azzurra, bronzo iridato l’anno scorso, in vista della nuova stagione che culminerà con i Mondiali di Tokyo a settembre.
“Per me è una bella giornata - le parole di Antonella Palmisano - in un contesto unico, di fronte a tanto pubblico, su un percorso difficile ma ci vogliono eventi come questo per la crescita della marcia e per avvicinarla alla gente. Era importante esserci e divertirmi, dopo il covid di Parigi, e ci sono riuscita. Non cercavo un crono, volevo vedere quanti stimoli ho ancora. Sono stata bene con me stessa durante i 10 chilometri, senza pensieri negativi. Esco contenta da questa gara, adesso farò una settimana di riposo, poi si riparte verso Tokyo che per me è un luogo speciale”.
C’è l’Italia sul podio anche tra gli uomini con la seconda posizione di Francesco Fortunato (Fiamme Gialle), autore di un altro piazzamento di prestigio a Madrid dopo la vittoria dell’ultima edizione. Stavolta viene superato soltanto dal giapponese Toshikazu Yamanishi, bicampione mondiale della 20 km, che prende il largo al settimo chilometro e si impone in 40:00 davanti al 40:18 del pugliese di Andria, in testa al gruppo nelle fasi iniziali e l’ultimo ad arrendersi al forcing del vincitore. “Ho avuto belle sensazioni - racconta Fortunato - e sono contento della mia gara, con un buon secondo posto dietro a Yamanishi, uno dei più forti di sempre”. Finisce terzo lo spagnolo Diego Garcia Carrera (40:44), promotore della manifestazione, seguito dall’altro azzurro Gianluca Picchiottino (Fiamme Gialle) che è quarto in 40:49 e dal brasiliano Matheus Correa (41:15).
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Sinner si sposa? Kalinskaya: “Tutto falso”
Le voci sulle nozze vengono cancellate
Jannik Sinner si sposa? In arrivo il matrimonio con Anna Kalinskaya? Macché. Le voci sugli imminenti fiori d'arancio non hanno nessun fondamento. L'azzurro, numero 1 del mondo, e la tennista russa non stanno per sposarsi. Il gossip rimbalza dalle pagine di un magazine fino al profilo Instagram di Kalinskaya, che si fa una risata virtuale e smonta i rumors: "Per chiarire le cose riguardo a voci false: tutto questo non è vero", scrive in una storia in inglese e in russo. Niente proposta di matrimonio di Sinner a New York, niente nozze in vista. Nulla.