

Cronaca
Incidente sul lavoro alla Reggia di Caserta, è morto un...
Incidente sul lavoro alla Reggia di Caserta, è morto un operaio di 49 anni nel Parco Reale
Nel Parco Reale della Reggia di Caserta, venerdì 29 ottobre 2021 intorno alle ore 15, un operaio di 49 anni di origine nordafricana ha perso la vita a causa di un incidente sul lavoro, durante una consueta attività di manutenzione.
Il quarantanovenne, regolarmente assunto da una ditta esterna, è stato colpito da un ramo di grandi dimensioni mentre effettuava la potatura degli alberi. Inutile l’intervento degli operatori del 118, immediatamente giunti sul posto. La Procura di Santa Maria Capua Vetere ha aperto un’inchiesta, mentre nel Parco sono intervenuti i carabinieri della Compagnia del Capoluogo per far luce e ricostruire l’accaduto.
Il Direttore della Reggia di Caserta, Tiziana Maffei, ha espresso “cordoglio e vicinanza ai familiari e ai colleghi” del 49 enne operaio di nazionalità marocchina morto nel Parco Reale, dopo essere stato colpito da un grosso ramo staccatosi da un albero mentre effettuava lavori di manutenzione. Per Il segretario confederale della CGIL casertana, Matteo Coppola “è l’ennesima morte sul lavoro che registriamo a Caserta negli ultimi mesi, ed è una strage infinita“. “Da mesi – aggiunge Coppola – chiediamo un intervento deciso delle istituzioni, locali e nazionali. Il terrificante dato registrato dalla provincia di Caserta per morti sul lavoro, una delle maggiori incidenze in Italia come certificato anche dall’Inail, non fa che peggiorare. Non si può più attendere che venga rilanciato il tavolo tavolo interistituzionale, con prefettura, enti coinvolti e parti sociali, sulla sicurezza sul lavoro. È necessario che si assumano immediatamente ispettori e medici negli ispettorati sul lavoro.”
“Ero con la mia famiglia, sul viale del Parco intorno le ore 15:00, quando abbiamo sentito arrivare un ambulanza con le forze dell’ordine a seguito. Pensavamo un turista si fosse sentito male. Solo al ritorno, dopo qualche ora, dopo aver visitato il Giardino inglese, ripassando sul viale del Parco, abbiamo realizzato che fosse successo qualcosa di molto grave, notando ancora le auto dei carabinieri e della polizia in sosta in quel punto. Infatti abbiamo poi appreso la tristissima notizia.” Ci spiega un turista, notevolmente sconvolto dall’accaduto.
*La foto di questo articolo è stata scattata in esclusiva sul posto, in tempo reale, dalla redazione di Sbircia la Notizia Magazine.
Cronaca
Giulia Cecchettin, carabinieri: “Ricerche subito dopo...

La ricostruzione dell'Arma: dopo la denuncia, il collegamento con la telefonata del testimone

I carabinieri si sono attivati per cercare Giulia Cecchettin subito dopo la denuncia presentato dal padre della ragazza il 12 novembre. Poco dopo il papà della giovane, uccisa dall'ex fidanzato Filippo Turetta, riceve la segnalazione di un cittadino che nella serata dell'11 novembre ha assistito alla lite tra due persone e ha chiamato il 112. A quel punto, la chiamata viene associata dai carabinieri alla scomparsa della ragazza.
E' la precisazione dell'Arma dei Carabinieri sulle indagini avviate per la scomparsa di Giulia Cecchettin, ritrovata morta il 19 novembre. "In relazione a domande specifiche della trasmissione 'Chi l'ha visto?' i contenuti della chiamata giunta al 112 sono stati partecipati alla Procura, alla quale è stato peraltro trasmesso il verbale con le dichiarazioni rese dal cittadino autore della telefonata", rende noto l'Arma.
"Il collegamento tra i due fatti - viene spiegato - è avvenuto dopo che il padre della giovane, recatosi alle 13.30 del 12 novembre presso la Stazione Carabinieri di Vigonovo per denunciare la scomparsa della figlia, ha pubblicato un post social per chiedere aiuto nelle ricerche, venendo così successivamente contattato da un cittadino di Vigonovo, residente poco distante dall'abitazione di Giulia, che gli riferisce di essere stato testimone di una lite tra due persone la sera prima e di aver chiamato il 112. Il papà di Giulia comunica la circostanza ai carabinieri che risalgono alla chiamata della sera precedente e la associano alla scomparsa, acquisendo formalmente la testimonianza del cittadino".
"La dicitura 'allontanamento volontario', riportata in un documento con voci predefinite, è stata 'barrata' all'inizio della denuncia e successivamente non modificata - chiariscono i carabinieri nella nota - La denuncia, ciononostante, riporta correttamente, nel campo libero, tutte le indicazioni fornite dal padre comprese le apprensioni per l'incolumità della figlia. Tutte le attività poste in essere dai Carabinieri, peraltro nell'immediatezza, in conseguenza del tenore complessivo della denuncia, sono coerenti con un episodio di scomparsa con rischio per l'incolumità della persona (richiesta di positioning del telefono della giovane e del suo ex fidanzato; contatti con gli ospedali della zona; nota di ricerca inserita alle banche dati Sdi e Schengen; richieste alle Polizie Locali della zona e alla 'Società Autostrade' dei transiti dei veicoli; invio immediato di rinforzi per le ricerche)". Inoltre, si legge ancora nella nota, "il sopralluogo sul posto della segnalata lite avviene nella serata del 12, in seguito all'avvenuto collegamento tra la scomparsa di Giulia e la telefonata al 112 della sera dell'11".
Cronaca
Giovani sempre più connessi e isolati: l’indagine

Quattro su dieci tra i 9 e i 19 anni è iscritto a tre social network
Una generazione sempre più connessa e al tempo stesso sempre più isolata. E' quanto emerge dall'indagine dell'Associazione nazionale dipendenze tecnologiche. Il 44% dei ragazzi tra i 9 e i 19 anni è iscritto a tre social network e li utilizza per 2-3 ore al giorno. Il 73% li utilizza per guardare i contenuti altrui e il 34% ha creato profili fake per controllare chi li ha bloccati o per fare nuove conoscenze. Il 75% dei giovani confronta il proprio corpo con quello degli influencer e il 46% ammette che questo ha influito sulla percezione della propria immagine ed è stato motivo di una variazione del comportamento alimentare.
Cronaca
Filippo Turetta “possessivo”, la gelosia...

La famiglia della studentessa sta raccogliendo i messaggi dopo la rottura tra i due: Turetta e l'insistenza ad avere Giulia tutta per sé, lontana dalla famiglia e dalle amiche

Un ragazzo "possessivo" che resta accanto a Giulia Cecchettin con la speranza di convincerla a tornare sui suoi passi. Negli audio che la famiglia della 22enne uccisa sta raccogliendo in indagini difensive, che verranno messe a disposizione della procura di Venezia, emergerebbe l'insistenza dell'ex fidanzato ad avere Giulia, la quale si lamenta di quella insistenza con le amiche, solo per sé. Messaggi e audio delle ultime settimane, dopo la rottura definitiva di fine estate tra i due studenti, che sembrerebbero tratteggiare un Filippo "geloso e possessivo" - al limite dello stalking - di chi vuole Giulia tutta per sé, lontana dalla famiglia e dalle amiche che proprio da quella "gelosia" la vogliono proteggere.