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Tajani: “Non ci facciamo intimidire da minacce...
Tajani: “Non ci facciamo intimidire da minacce Houthi, se attaccati risponderemo”
Il vicepremier: "Noi difendiamo il traffico mercantile, non attacchiamo nessuno, ma non vogliamo essere attaccati da nessuno. Gli Houthi sono un'organizzazione terroristica"
''Non ci facciamo intimidire dalle minacce degli Houthi'' e ''se attaccati risponderemo, questo deve essere chiaro''. Lo ha dichiarato il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine dei Med Dialogues in corso a Roma, dopo che un leader del gruppo yemenita, Mohamed Ali al-Houti, ha minacciato di colpire l'Italia "se parteciperà all'aggressione contro lo Yemen". ''Noi difendiamo il traffico mercantile, non attacchiamo nessuno, ma non vogliamo essere attaccati da nessuno'', ha aggiunto Tajani sottolineando che ''c'è una libera circolazione marittima e se ci saranno degli attacchi risponderemo''. ''Gli Houthi sono un'organizzazione terroristica'', ha affermato il ministro degli Esteri.
Sospensione Schengen
"Abbiamo scelto di tutelare la frontiera orientale, chiedendo la sospensione di Schengen, perché c'era il rischio ci fosse un incremento della migrazione irregolare e vista la situazione che si è venuta a creare in Medio Oriente, che può provocare la presenza di terroristi lungo la rotta balcanica. Abbiamo chiesto di verificare in maniera più scientifica l'ingresso di stranieri in Italia", ha detto inoltre il ministro degli Esteri in conferenza stampa alla Farnesina in occasione della riunione ministeriale sui Balcani Occidentali.
Ilaria Salis
"Ho incontrato in maniera riservata il padre della signora Salis, accompagnato dal suo avvocato. E' stato un incontro riservato e cordiale", ha dichiarato poi Tajani aggiungendo: "Quello che fa l'Italia è noto, non c'è nulla da aggiungere, continuiamo a impegnarci perché possa essere rispettata la normativa comunitaria per la tutela dei diritti dei detenuti, continuiamo in questa direzione".
"Non c'entra nulla" e non ha riflessi sul caso Salis l'eventuale adesione del partito del primo ministro ungherese, Viktor Orban, al gruppo dei conservatori Ecr, di cui fa parte Fratelli d'Italia, ha dichiarato ancora. "Il Parlamento europeo non è il governo italiano, qualora dovesse essere veritiera questa notizia (l'ingresso di Fidesz nell'Ecr, ndr), se e quando accadrà, non vedo cosa c'entri con il trattamento di detenzione della Salis", ha aggiunto Tajani.
Cosa ha detto leader Houthi
In un'intervista a 'La Repubblica' Mohamed Ali al-Houti, uno dei leader del movimento Ansar Allah (gli Houti) e cugino dell’attuale leader Abdul-Malik al-Houti, ha avvertito: "L’Italia diventerà un bersaglio se parteciperà all’aggressione contro lo Yemen. Il suo coinvolgimento sarà considerato un’escalation e una militarizzazione del mare, e non sarà efficace. Il passaggio delle navi italiane e di altri durante le operazioni yemenite a sostegno di Gaza è una prova che l’obiettivo è noto".
"Il nostro consiglio all’Italia è di esercitare pressione su Israele per fermare i massacri quotidiani a Gaza. Questo è ciò che porterà alla pace. Consigliamo all’Italia di rimanere neutrale, che è il minimo che può fare - ha aggiunto - Non c’è giustificazione per qualsiasi avventura al di fuori dei suoi confini".
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Ferragni, Fedez e l’amore per Paloma: segnali di...
Le immagini social che fanno sognare i fan della coppia
Una foto con Paloma, il golden retriver arrivato in casa dopo la morte di Matilda, che ritrae Fedez mentre lei lo lecca festosamente, e una scritta eloquente: "Miss You", con un cuore spezzato e una faccina che piange. Così il rapper, che nelle stories di Instagram sorprende i fan postando un'immagine 'nostalgica' della vita quotidiana quando era ancora in casa con la sua famiglia e con la moglie Chiara Ferragni. Una foto che non è usuale e che fa sognare i fan che sperano ancora in un ritorno di fiamma tra i due. Come se non bastasse, poco dopo è Chiara Ferragni a postare, nelle sue stories, un video in cui, senza parlare, accarezza dolcemente lo stesso cagnolino.
Dopo la rottura tra i due, della cagnolina color miele si erano perse le tracce, tanto da far sorgere in più di un fan l'interrogativo sulla sorte che le era toccata. Ora è chiaro che sta benissimo, e continua ad essere amata da entrambi allo stesso modo. Che siano piccoli segnali di disgelo? I fan, intanto, sognano.
Cronaca
Monastero sotto sfratto nel Lazio, Sos dei monaci...
Un monastero sotto sfratto. Se non cambierà qualcosa i monaci del monastero ortodosso di Campo di Carne, a sud della capitale, dovranno sgomberare a giorni, dopo avere celebrato la Pasqua ortodossa. Padre Luca Monti, il Superiore del monastero, all’Adnkronos lancia un sos: “Si sta cercando di forzare i tempi per cedere l’immobile. Chiediamo soltanto che si attenda l’udienza del Tribunale di Latina fissata per il 3 luglio prossimo”. La chiesa ortodossa oggetto di sfratto esecutivo è’ stata fondata nel 1991 da mons. Antonio De Rosso, una sorta di ‘eminenza grigia’ di Giovanni Paolo I. De Rosso venne consacrato prete cattolico da Albino Luciani e alla sua morte si fece consacrare vescovo ortodosso, continuando la sua attività nella chiesa a Campo di Carne.
“Questo monastero - spiega il padre superiore - è la nostra sede legale ed è la sola chiesa che possediamo in Italia. Poco prima di morire, mons. De Rosso ha acceso un mutuo, non a nome della chiesa, ma della diaconia Onlus tuttora esistente”. Le cose, come spiega padre Monti, sono filate lisce sino al 2014 quando, in assenza di disponibilità , il mutuo non e’ stato più pagato. “La chiesa - spiega padre Monti subentrato successivamente come superiore del monastero - è andata all’asta giudiziaria come luogo di culto”.
Le aste giudiziarie per un po’ si conclusero con un nulla di fatto. “All’epoca - spiega il padre superiore - non avevamo la disponibilità economica che ora invece avremmo . Due anni fa pare abbiano comprato degli indiani per 124 mila euro a fronte di un edificio che occupa mille metri quadrati : la cosa strana è che si sono palesati per avere i loro diritti solo qualche mese fa”. Nel frattempo il monastero ha continuato ad essere attivo con le funzioni religiose. Padre Monti segnala quelle che definisce 'anomalie’: “Noi non abbiamo mai ricevuto alcuna notifica; probabilmente perche’ si riteneva che la chiesa fosse vuota e sconsacrata ma non e’ così. Ho chiesto al tribunale di sospendere la vendita in attesa dell’udienza fissata per il prossimo 3 luglio. In teoria fino a quella data tutto dovrebbe restare fermo invece ora è arrivata una mail che comunica che lo sfratto esecutivo avverrà il 6 maggio, il giorno dopo la Pasqua. Il che significa che dovremmo smontare la chiesa l’indomani le celebrazioni pasquali in poche ore per liberare tutto. Se il 3 luglio avremo torto lo deciderà il giudice, nel frattempo non si capisce il perché si stiano forzando i tempi ”.
Il Vaticano a quanto risulta a padre Monti non sarebbe al corrente della questione. Intanto, spiega, “stiamo pensando di fare una manifestazione davanti al Tribunale di Latina il 2 maggio . Il paradosso è che l’ufficiale giudiziario scavalca il giudice . E’ vero che lo sfratto è esecutivo ma il rischio è che ci buttino fuori ora per farci rientrare a luglio se il giudice ci darà ragione. Non chiediamo la luna. Ora noi abbiamo i mezzi per pagare e in tribunale riproporremo l’acquisto, rendendo i soldi agli indiani in maniera trasparente”. Lamenta il superiore del monastero ortodosso:”Si sta cercando di forzare i tempi per cedere l’immobile a persone che non si sa che ne faranno. Garantiranno il luogo di culto e poi quale culto?”.
Politica
Crosetto: “Vannacci candidato? Vittoria di Lega ed...
Dopo le parole del ministro, la replica del candidato: "Crosetto sarcastico? Il sarcasmo lo lascio a lui"
"Era chiaro da mesi che lo avrebbe fatto. Sarà certamente eletto e le istituzioni europee potranno godere del suo contributo di idee e valori. Sono certo che la sua presenza aiuterà elettoralmente la Lega. Una scelta win-win, come si dice. Per lui, per la Lega e per l'esercito". Con queste parole il ministro della Difesa Guido Crosetto commenta con Affaritaliani.it la candidatura da indipendente del generale Roberto Vannacci nelle liste della Lega, in tutta Italia, alle elezioni europee del prossimo 8-9 giugno.
La replica di Vannacci
"E' una sua opinione, se ritiene che sia così buon per lui. Non vorrei deluderlo però. Sembrava sarcastico? Il sarcasmo lo lascio al ministro. Lui è molto criptico quindi non saprei", replica a Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1, il generale candidato intervistato da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari. La sua candidatura ha suscitato critiche anche dai suoi compagni di partito. "Sono problemi loro, io vado avanti per la mia strada, discutano tra di loro all'interno del partito, io non ho la tessera" della Lega "al momento, sono un candidato indipendente". Centinaio però ha detto chiaramente che non la voterà mai. "Molto bene. Gli faccio un in bocca al lupo e tanti auguri". Fedriga ha detto, poco fa ai nostri microfoni, che sceglierà i tre candidati del suo territorio. "E io - ha concluso Vannacci - faccio tanti auguri anche a loro".