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Cancro e malattie rare: nel Lazio corsa a ostacoli per...
Cancro e malattie rare: nel Lazio corsa a ostacoli per l’accesso alle terapie innovative
•L’esempio delle Car-t: in tre anni 74 procedure al Policlinico Umberto I
•Difficoltà per tutte le regioni, il deficit di bilancio condiziona la governance: serve una riforma
A mettere a fuoco opportunità e urgenze di una riforma regionale e nazionale del modello di accesso alle cure innovative nel nostro Paese è stato il tavolo di lavoro “L’accesso regionale alle terapie innovative. L’esempio della regione Lazio”, organizzato a Roma da Motore Sanità, presso la Sala della Piccola Spezieria, Asl Roma 1, tappa laziale del tour tra le regioni messo in campo per scavare nelle realtà dei singoli territori.
5 dicembre 2023. Nel Lazio circa il 78 per cento dei pazienti eleggibili riesce ad accedere alle Car-t, terapia innovativa introdotto in clinica da alcuni anni e confermatasi capace di cambiare il destino e la storia clinica di malati affetti da vari di tipi di tumori del sangue in stadio avanzato. Grande la variabilità di accessibilità dei pazienti arruolabili nel confronto tra le regioni: in Toscana la cura è assicurata al 90 per cento dei malati, ma si scende al 28 per cento in Abruzzo passando per il 56 per cento in Campania e ancora meno nel Lazio dove peraltro i dati sono incerti. A guardare poi il tasso complessivo della disponibilità di farmaci innovativi rimborsati dal servizio sanitario nazionale nel 2023, si va dal 4% in Sardegna al 96% in Lombardia, con una media italiana del 50%. Tra le regioni virtuose, sopra la media dopo la Lombardia c’è la Campania (80%), poi Liguria e Piemonte (71%), Sicilia (67%), Puglia e Toscana (63%). Regioni in cui esiste anche un fondo regionale ad hoc per sostenere la tagliola che scatta allo scadere dei tre anni e che sposta dal fondo nazionale ai bilanci regionali i costi delle terapie innovative. La Regione Lazio dunque, condizionata dal deficit di bilancio, si colloca a metà del guado ma c’è piena disponibilità di Giunta e Consiglio a voltare pagina per imboccare la strada di una riforma complessiva su una materia che tocca la carne viva dei malati e delle famiglie.
LE CAR-T
“L’Ematologia è un settore chiave per l’uso delle nuove terapie a disposizione dei malati di cancro o affetti da malattie rare – ha sottolineato Claudio Cartoni, ematologo presso il Policlinico Umberto I di Roma – e l’esempio delle Car-T è emblematico: stanno scadendo i tre anni che ne definiscono l’innovatività ma si sono aggiunte nuove indicazioni (ad esempio nel mieloma e nel trattamento di pazienti adulti con linfoma diffuso a grandi cellule B e linfoma a cellule B ad alto grado refrattario) in cui hanno migliorato notevolmente la prognosi. Ciò allargherà la platea dei beneficiari, ma si pone il problema da della sostenibilità e della riorganizzazione dei centri autorizzati”.
In Italia sono 45 ma ognuno con soluzioni organizzative diverse: hub e spoke in Lombardia, mono hub in Emilia Romagna, in rete in Toscana. Nel Lazio funzionano 3 centri: il Policlinico Umberto I, il Gemelli e il pediatrico Bambin Gesù: “Finora al Policlinico Umberto I abbiamo valutato 74 pazienti – aggiunge Cartoni - infusi 45 e 5 inviati al Gemelli perché non ce la facevamo a farle tutte. Ciononostante non riusciamo a rispettare il fabbisogno che è destinato a crescere e supererà le 800 richieste nel 2025 solo per le attuali 6 patologie autorizzate mentre altre stanno per varcare questa soglia”. Come negare questa terapia che, nel 40% dei pazienti trattati, privi di altre opportunità di cure, a 40 mesi dall’infusione sono vivi e stanno bene?
I nodi da sciogliere sono le differenze di accesso alle Car-t tra le regioni, la necessità di una governance tra i vari centri, la condivisione di protocolli tra i centri autorizzati in ogni regione, il reperimento di risorse economiche adeguate e dedicate (regionali ed aziendali) oltre che l’adeguamento del Drg.
Loredana Bertazzo, Direttore della Farmacia territoriale Asl Roma 4, ha puntato il dito sulla mancanza di un coordinamento regionale nel Lazio capace di incrociare i dati, le attività, le residenze dei pazienti e i rispettivi recapiti a fronte di patologie molto impegnative e impattanti sul piano clinico ed economico.
Ad accendere i fari sulla necessità di una riforma complessiva del modello di accesso ai farmaci innovativi è stato Paolo Marchetti, Ordinario di Oncologia medica alla Sapienza di Roma e Direttore scientifico dell’Irccs Idi: “L’Aifa è l’unico ente pubblico che definisce la spesa di nuovi farmaci senza prevedere una specifica copertura economica rispetto al fabbisogno – spiega - e ciò determina disparità regionali: chi ha meno risorse tende a dilazionare nel tempo la disponibilità per il paziente”. L’altro scoglio è quello dei centri prescrittori: “Potevano valere quando non esistevano le reti oncologiche ma oggi sono solo un danno per il paziente che deve girovagare da un ospedale all’altro per recuperare il farmaco che gli occorre”.
I PASSAGGI CHIAVE
Il Professor Marchetti suggerisce dunque alcuni passaggi chiave: definire le risorse necessarie per ciascun anno di autorizzazione, prevedere una disponibilità di cassa dedicata per il privato accreditato, garantire l’accesso al farmaco di prossimità dopo la conferma da parte dei gruppi oncologici multidisciplinari. Tutto ciò definendo a monte una chiara volontà politica di affrontare le difficoltà attuali che ricadono su pazienti e famiglie. “Indispensabile su questi temi – avverte Marchetti - un confronto tra Aifa, Ministero della Salute, Mef e Regioni”.
LA PROFILAZIONE GENOMICA
Da risolvere anche la confusione generata sul fronte della diagnostica: la tecnica di NGS (Next generation system), è erroneamente identificata con l’esame di laboratorio a cui serve (la profilazione genomica). Qui mancano tariffe specifiche e un criterio omogeneo per identificare i centri regionali deputati ad eseguirle. Marchetti suggerisce di prevedere la standardizzazione e diffusione di piccoli pannelli di profilazione genomica a disposizione dell’attività clinica routinaria degli oncologi per la prescrizione di farmaci già autorizzati da Aifa o comunque disponibili per uso compassionevole riservando, invece, la profilazione genomica estesa nell’ambito di specifici percorsi alla cui definizione è deputato il Molecular tumor board con fini di ricerca clinica.
In Italia sono stati istituiti 8 Molecular tumor board il cui ruolo va chiarito. “Il problema – spiega ancora Marchetti - non è chi paga il test di profilazione Ngs in esteso ma chi paga il farmaco che emerge come opportuno e necessario dopo la profilazione”.
I compiti del Molecular tumor board? Identificare quando e in quali pazienti effettuare la profilazione genomica, integrare le informazioni cliniche con i dati di profilazione genomica, definire una raccomandazione terapeutica, discutere le diverse opzioni, garantire percorsi di formazione, ricerca e innovazione non solo tecnologica verificando in un ristretto numero di casi perché lo stesso farmaco indicato in una determinata mutazione agisce con effetti diversi se il cancro si sviluppa in organi diversi.
Quanto all’accesso ai farmaci al di fuori dell’indicazione registrativa (off label) esiste una selva di norme ma nessuna è stata pensata per governarne l’impiego derivante dalla profilazione genomica. La proposta è attuare un nuovo modello regolatorio sperimentale per l’oncologia mutazionale cosiddetto “sub judice” in cui il farmaco viene fornito senza oneri a carico del Ssn per un numero definito di pazienti e per un periodo di tempo concordato. I dati emergenti dalla ricerca clinica condotta al Molecular tumor board costituiranno la base per la richiesta ad Aifa della rimborsabilità e per la negoziazione del prezzo che non sarà lo stesso di un farmaco che segue la via autorizzativa ordinaria ma molto più basso. Una proposta unica al mondo che unisce ricerca clinica, Intelligenza artificiale a nuovi modelli regolatori con l’obiettivo di curare pazienti che oggi non rispondono alle nuove terapie e per garantire più facilmente l’accesso ai farmaci sperimentali nella routine clinica a cui tutti hanno diritto.
Tutti nodi che presuppongono una nuova governance complessiva dell’accesso alle cure innovative in Italia. “La sostenibilità economica non è una condizione ma è una scelta politica e serve una programmazione adeguata per i farmaci innovativi: spostando l’asse dal costo del farmaco all’investimento in salute, mentre il risparmio e l’appropriatezza sono conseguibili eliminando cure obsolete, prestazioni diagnostiche inappropriate, sprechi diffusi – avverte Elio Rosati, Segretario regionale Cittadinanzattiva Lazio -. I fondi per le cure innovative devono essere vincolati. Lo chiedono i malati cronici e rari che hanno voglia di partecipare e hanno conoscenza della loro malattia e delle opportunità di curarsi meglio e di sopravvivere più a lungo”.
Il dato di fondo è insomma che una confusa programmazione complessiva della partita dei farmaci innovativi nel nostro Paese - al netto delle buone pratiche espresse in alcune regioni – pesa sul destino di migliaia di pazienti.
La tavola rotonda e il confronto si è svolto con il contributo incondizionato di Bristol Myers Squibb, Lilly, Astellas, Takeda e Gsk.
Ufficio stampa Motore Sanità
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Il Solito Dandy
"Irresistibile" è l’inno di un nuovo inizio che risuona d'amore e rinascita
Milano, 26 aprile 2024 - Dopo il successo di X-Factor il Solito Dandy torna oggi con Irresistibile, il nuovo singolo per Neverending Mina con distribuzione ADA/Warner. Questo brano rappresenta un viaggio intenso di rinascita, ricco di speranza e di nuovi inizi.
"Irresistibile" si immerge nelle profondità dell'esperienza umana, toccando le corde delle nostre ferite più profonde e della nostra intrinseca capacità di rinascita. Il Solito Dandy, attraverso questo singolo, invita ad accogliere la nuova primavera della vita, trovando bellezza e forza nel processo di guarigione e rinnovamento.
Il videoclip del brano, diretto da Valerio Desirò e prodotto da Bad Boss Production, è una rappresentazione visiva di questo messaggio. Ambientato in un castello barocco, il video narra la storia d'amore tra Il Solito Dandy e la Donna Aragosta, che liberatasi dalla sua maschera di crostaceo rivela il volto di una ragazza ferita ma libera di amare di nuovo. Tra elementi surreali, come una discoteca di fiori e occhi psichedelici, emerge un racconto di rinascita e di amore redentore.
«In questo mondo distratto e rumoroso mi piace immaginare una rivoluzione gentile, fatta di persone che rispondono alla rabbia con comprensione” dice l’artista. “Un’incredibile rivoluzione dove tutti puntiamo al bene altrui, oltre gli individualismi augurandoci il meglio.”
"Irresistibile" non è solo un singolo, ma un invito a credere di nuovo nell'amore, a lasciarsi alle spalle le corazze del passato per abbracciare con coraggio e dolcezza un futuro. È una canzone per tutti coloro che, nonostante le battute d'arresto, continuano a cercare la bellezza e la gentilezza in questo mondo.
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SNAI – Serie A: Juve-Milan vale il secondo posto, Allegri a...
Bologna in casa con l’Udinese per alimentare le speranze Champions: un altro successo per Motta a 1,60. A San Siro festa Inter con il Torino: tre punti nerazzurri a 1,55
Milano, 26 aprile – Assegnato lo scudetto, con l’Inter che ha già festeggiato il tricolore nel derby di lunedì scorso, le ultime cinque giornate del campionato di Serie A valgono per gli altri obiettivi: la qualificazione alle coppe europee e la salvezza. Il big match si gioca sabato alle 18 allo Stadium tra Juventus e Milan, con in palio il secondo posto. La Juventus, che in settimana ha raggiunto la finale di Coppa Italia, cerca tre punti per tornare a contatto con la seconda posizione e le quote Snai sono dalla parte di Allegri, favorito a 2,05. Per il pareggio si sale a 3,35, con il «2» in favore di un Milan in grande difficoltà a 3,60. Equilibrio tra Under (1,80) e Over (1,90), con il Goal a 1,70 che si fa preferire al No Goal a 2,00. Vlahovic e Milik a 3,25 sono i marcatori più probabili, seguiti da altri due juventini come Chiesa e Kean a 3,50, stessa quota di Giroud. Subito dietro, Leao, Yildiz e Jovic a 4,50.
Sfida Champions L’altra sfida da seguire è quella di domenica alle 18 al ‘Maradona’ tra Napoli e Roma, con i giallorossi che arrivano dalla vittoria nel recupero a Udine che li ha avvicinati alla Champions League, il prossimo anno riservata alle prime cinque. Per la squadra di Calzona, invece, è l’ultima chiamata. Le quote pendono però dalla parte della vincitrice dello scudetto 2023: segno «1» a 1,95, pareggio a 3,35, «2» a 3,90.
Così come per Juventus-Milan, anche per Napoli-Roma poca distanza tra Under (1,87) e Over (1,80), con il Goal a 1,65 che ha un’offerta più bassa rispetto al No Goal a 2,10.
Sogno Bologna In zona Champions c’è anche il Bologna, reduce dal successo proprio contro la Roma all’Olimpico. I rossoblù, domenica alle 15, ospitano un’Udinese beffata dai giallorossi nel recupero: lavagna tutta sbilanciata dalla parte degli emiliani, favoriti a 1,60. Il pareggio vale 3,75, mentre la prima vittoria dei friulani nella gestione Cannavaro vola a 6,00. A sperare nella qualificazione alla Champions c’è anche l’Atalanta, reduce dall’impegno infrasettimanale in Coppa Italia contro la Fiorentina che è valso l’accesso alla finale: al Gewiss arriva l’Empoli, con Gasperini avanti a 1,45 rispetto a Nicola a 6,75; a metà strada il pareggio a 4,50. Più attardata la Lazio, che comunque non vuole arrendersi: dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia, il riscatto contro un Verona in salute nel match in programma sabato sera paga 1,60. Impresa di Baroni a 5,50, «X» in mezzo a 3,80.
Festa Inter La partita di domenica alle 12.30 sarà invece una passerella per l’Inter che riceve il Torino. Dopo l’aritmetica certezza di conquistare lo scudetto, le quote Snai restano tutte dalla parte della squadra di Simone Inzaghi: altri tre punti a 1,55, con il pari a 3,90 e il colpo granata a 6,25.
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Anatomia di un attacco phishing
Kaspersky spiega come i criminali informatici prendono di mira le e-mail aziendali
Milano, 26 aprile 2024. Il phishing è tra le tecniche più diffuse ed efficaci utilizzate dai criminali informatici per colpire le aziende. Questi attacchi mirano a ingannare i dipendenti, spacciandosi per fonti legittime e inducendoli così a rivelare informazioni sensibili, come le credenziali di accesso o i dati finanziari. Gli attacchi di phishing si presentano in varie forme, ma spesso prendono di mira i sistemi aziendali di posta elettronica per la quantità di informazioni sensibili contenute. Kaspersky svela l’anatomia di un attacco di phishing per aiutare le aziende a rafforzare le difese contro possibili violazioni.
Secondo il report "The State of Email Security 2023" di Mimecast, l'83% dei CISO intervistati considera la posta elettronica come la fonte principale di attacchi informatici. Il recente caso Pepco Group ha dimostrato le gravi conseguenze aziendali degli attacchi di phishing. A fine febbraio, l'azienda ha comunicato che la sua filiale ungherese era stata vittima di un sofisticato attacco di phishing, che ha causato la Perdita di circa 15,5 milioni di euro. Questo incidente evidenzia la crescente minaccia rappresentata dai criminali informatici, sottolineando la necessità per le organizzazioni di rafforzare le proprie difese di sicurezza informatica. In risposta a questo problema, Kaspersky svela l'anatomia di un attacco di phishing per aiutare le aziende a proteggersi in modo efficace da potenziali violazioni.
1. Motivazioni dei cyber criminali
Gli attacchi di phishing sono riconducibili a criminali informatici motivati da vari fattori. In generale, cercano un guadagno economico acquisendo illegalmente informazioni sensibili come i dati della carta di credito o le credenziali di accesso, che possono essere vendute o utilizzate per transazioni fraudolente. Inoltre, alcuni sono mossi da motivazioni politiche o ideologiche, o ancora a scopo di spionaggio; qualsiasi sia la ragione, gli attacchi comportano sempre gravi rischi per le aziende.
2. L'approccio iniziale
Gli attacchi di phishing iniziano tipicamente con la creazione di e-mail fraudolente da parte dei criminali informatici, concepite per indurre i destinatari ad agire. Queste e-mail spesso imitano comunicazioni legittime provenienti da fonti affidabili, come colleghi, partner commerciali o organizzazioni note. Per aumentare la credibilità, gli aggressori possono utilizzare tecniche come lo spoofing degli indirizzi dei mittenti o la riproduzione del marchio aziendale. La situazione è ulteriormente aggravata dall'emergere di attacchi di phishing basati sull'intelligenza artificiale, che sfruttano algoritmi sofisticati per creare e-mail di phishing altamente convincenti e personalizzate. Questo rende ancora più difficile individuare e combattere tali minacce.
3. Contenuti e tecniche ingannevoli
Il successo degli attacchi di phishing è legato allo sfruttamento dei punti di debolezza delle persone. I criminali informatici fanno leva su tecniche di manipolazione psicologica, costringendo le vittime ad agire d'impulso senza valutare a fondo la legittimità dell'e-mail.
Le e-mail di phishing utilizzano varie strategie per ingannare i destinatari e ottenere le risposte desiderate. Le tecniche più comuni includono:
• Falsi pretesti: le e-mail possono sembrare urgenti o importanti, invitando i destinatari ad agire rapidamente per evitare presunte conseguenze o approfittare di opportunità che possono sembrare reali.
•Social engineering: gli aggressori personalizzano le e-mail e adattano i messaggi in base a interessi, ruoli o esigenze dei destinatari, aumentando la probabilità di attirare la vittima.
•Link e allegati dannosi: le e-mail di phishing spesso contengono link a siti web fraudolenti o allegati malevoli per raccogliere credenziali, installare malware o avviare transazioni non autorizzate.
4. Eludere il rilevamento
Per evitare il rilevamento da parte dei sistemi di protezione delle e-mail e delle soluzioni anti-phishing, i criminali informatici affinano costantemente le loro tattiche e si adeguano all'evoluzione delle misure di cybersecurity. Possono utilizzare tecniche di offuscamento, metodi di crittografia o reindirizzamento degli URL per eludere il rilevamento e aumentare l'efficacia degli attacchi.
5. Conseguenze degli attacchi di phishing riusciti
Quando gli attacchi di phishing hanno successo, le conseguenze per le aziende possono essere gravi. Le violazioni dei sistemi aziendali di posta elettronica possono causare accessi non autorizzati a dati sensibili, perdite finanziarie, danni alla reputazione e mancata conformità alle normative. Inoltre, gli account di posta elettronica compromessi possono fungere da punto di partenza per ulteriori attacchi informatici, come Business Email Compromise (BEC) o esfiltrazione dei dati.
Strategia di mitigazione
Per proteggersi dagli attacchi di phishing che colpiscono i sistemi aziendali di posta elettronica, le aziende devono implementare solide misure di cybersecurity ed formare i dipendenti per aumentare la consapevolezza e le best practice in materia di phishing. Le strategie di mitigazione efficaci includono la formazione dei dipendenti, l'introduzione dell'autenticazione a più fattori, la formulazione di piani di risposta agli incidenti e l'implementazione di soluzioni avanzate di filtraggio e sicurezza delle e-mail.
"Nell'attuale panorama dinamico delle minacce, le aziende si trovano ad affrontare una serie sempre crescente di rischi informatici con attacchi basati sulle e-mail, che rappresentano una minaccia particolarmente insidiosa. In Kaspersky riconosciamo l'importanza fondamentale di dotare le aziende di solide soluzioni di cybersecurity per aiutarle a difendersi da queste minacce in continua evoluzione. Kaspersky Security for Mail Server combina funzionalità avanzate di filtraggio dei contenuti con una tecnologia di apprendimento automatico all'avanguardia per fornire una protezione senza precedenti ai sistemi aziendali di posta elettronica, anche contro gli attacchi di phishing basati sull'intelligenza artificiale. Sfruttando le nostre soluzioni, le aziende possono difendersi in modo proattivo dagli attacchi di phishing e da altre minacce dannose, garantendo la sicurezza e l'integrità dei loro dati sensibili", ha commentato Timofey Titkov, Head of Cloud & Network Security Product Line di Kaspersky.
Informazioni su Kaspersky
Kaspersky è un’azienda globale di sicurezza informatica e digital privacy fondata nel 1997. Le profonde competenze in materia di Threat Intelligence e sicurezza si trasformano costantemente in soluzioni e servizi innovativi per proteggere aziende, infrastrutture critiche, governi e utenti in tutto il mondo. Il portfolio completo di sicurezza dell’azienda comprende una protezione leader degli endpoint e diverse soluzioni e servizi di sicurezza specializzati e soluzioni Cyber Immune, per combattere le sofisticate minacce digitali in continua evoluzione. Oltre 400 milioni di utenti sono protetti dalle tecnologie Kaspersky e aiutiamo 220.000 aziende a tenere al sicuro ciò che più conta per loro. Per ulteriori informazioni è possibile consultare https://www.kaspersky.it/
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