Intervista esclusiva ad Emanuela Tittocchia: «CentoVetrine è stata l’avventura più bella, importante e duratura»
È reduce dall’esperienza intensa de L’Isola Dei Famosi, dove è entrata in corsa come “arrivista”, ma il pubblico televisivo la conosce maggiormente nelle vesti di attrice e opinionista tv. Parliamo di Emanuela Tittocchia, nota soprattutto per essere stata Carmen Rigoni nella celebre soap opera CentoVetrine. Un percorso artistico incominciato fin dalla giovane età, che ha dato a Emanuela tantissime soddisfazioni. Proprio come ci ha raccontato in questa intervista esclusiva, a cura di Roberto Mallò, in collaborazione con l’agenzia di stampa e PR Massmedia Comunicazione di Sante Cossentino.
Emanuela, sei reduce dall’esperienza all’Isola dei Famosi. Che sensazioni hai provato?
“La prima sensazione, quando mi hanno chiamato per dirmi che sarei entrata all’Isola Dei Famosi, tra l’altro in corsa perché il programma era già iniziato, è stata di terrore. Ho detto: ‘Oddio no, che vado a fare? Aiuto, è difficile. Ce la farò?’. In seguito, c’è stata la curiosità e poi, quando sono arrivata lì, tantissimo divertimento. Ci sono state sfide, difficoltà e quant’altro. La sensazione che mi è rimasta è stata però quella della bellezza del posto, del gioco con gli altri, anche delle arrabbiature. Alla fine, però, mi è rimasto il divertimento nel gioco e nello stare tra di noi. Sono stata e sono molto contenta di aver fatto questa esperienza. La sensazione che ho oggi è che ho affrontato una prova non facile per nessuno, perché non si mangia, si dorme a terra e con gli insetti, con coraggio. Mi sento molto più forte adesso. Non ho mai avuto un cedimento, né fisico, né psicologico, né intimo interno e umorale. Sono stata sempre molto lucida e forte. Questa cosa mi ha dato tantissima forza”.

Chi tra i naufraghi ti ha deluso di più? E chi, invece, hai apprezzato maggiormente?
“I naufraghi che mi hanno deluso di più, penso che si sappia, sono Roberto Ciufoli e Isolde Kostner per vari motivi. Un po’ sono stati detti, un po’ li abbiamo visti. Non voglio andare nei particolari, ma non sono stati leali. Spesso mi hanno detto: ‘Va beh, ma Isolde è una sportiva, sarà stata leale’. Non lo è stata. Ci sono anche delle altre cose, che io non dirò mai, in cui si sono rivelati molto sleali. Non voglio di certo essere come loro, per questo non le rivelerò mai. Posso dire però che il pubblico non li ha conosciuti per come sono, perché naturalmente certi fatti non li ho detti per non arrivare ai loro livelli. Sono due persone che non stimo per niente. Al contrario, la persona con cui ho legato di più è Rosaria Cannavò. E’ una ragazza stupenda, meravigliosa, che conosco da 15 anni. Ci eravamo un po’ allontanate perché la vita ci ha portato in posti diversi. Lei ha vissuto quattro anni a Lugano e io ero troppo presa dal lavoro. Ci siamo ritrovate: è una bella amicizia che continua. Le voglio molto, molto bene”.
Quando è nata in te la passione per il mondo dell’arte?
“La passione per il mondo dell’arte è iniziata veramente tanti anni fa. Mamma mi dice che quando ero piccola, avevo circa 2 o 3 anni, correvo verso il televisore indicando Totò. Ho sempre avuto questa grande passione per lui. Quando ho iniziato a scrivere, a 6 o 7 anni, riportavo su un foglio le frasi di Totò e le facevo ripetere alle mie amiche. Era una sorta di teatro, cinema, a modo mio. A 13 anni ho fatto poi un corso di recitazione, finché alle medie non sono stata la protagonista di uno spettacolo in teatro. Subito dopo il liceo, mi sono iscritta all’Università di Architettura, che ho finito laureandomi, ma nel frattempo ho frequentato la scuola di recitazione del Teatro Nuovo. Ho lavorato nelle televisioni private durante gli anni di Università e di scuola di teatro. Insomma, diciamo che la passione per l’arte mi accompagna da sempre”.

Sicuramente, un punto di svolta fondamentale della tua carriera è stata CentoVetrine. Che ricordi hai di quel periodo?
“CentoVetrine è stata l’avventura più bella, importante e duratura. Ha segnato la mia vita da ogni punto di vista. Ho un ricordo meraviglioso di quei 14 anni e del mio personaggio, Carmen Rigoni. Mi ha arricchito tantissimo quella esperienza. A livello professionale tanto. Stavo sul set tutte quelle ore, per recitare tutto il giorno e tutti i giorni dodici scene. Cambiavo i vestiti, lo stato d’animo in modo veloce da una scena all’altra, visto non c’era il tempo di ripeterle trenta volte, come al cinema o nelle fiction. Nelle soap è veramente tutto velocissimo; devi essere preparato. Per questo, CentoVetrine mi ha insegnato tantissimo. Ci stavo riflettendo anche l’altro giorno. Sono una che dice le cose in faccia, si sa. Non ho paura di scontrarmi, se devo dire qualcosa. Stavo invece pensando che, nei 14 anni della soap, non ho mai avuto una discussione, un problema con nessuno dei miei colleghi. Questo è perché, quando si fa un certo tipo di lavoro, bisogna affiancarsi a dei professionisti, così hai meno possibilità di discussione. Anche perché, di solito, si litiga con i cretini e con quelli che non sanno fare il loro lavoro, o almeno per me è stato così, ma lì a CentoVetrine ho sempre trovato gente molto preparata. Sono nate grandi amicizie, intese. Quando ci si incontra, anche se non capita spesso, è come vedere un cugino, un fratello. E’ proprio rimasto un rapporto strettissimo. Mi è dispiaciuto tantissimo quando CentoVetrine ha chiuso. Mi è dispiaciuto per noi attori, ma anche per gli addetti ai lavori. Alla fine, eravamo in duecento a lavorare lì. Secondo me si poteva davvero continuare”.
Hai altri ruoli, tra quelli interpretati, che ti sono rimasti di più nel cuore?
“Tutte le donne che ho interpretato in questi anni, nelle fiction, nel cinema, nelle soap e nel teatro, mi sono rimaste nel cuore. Sono una parte di me. Sandra Colombo di Non Smettere di Sognare, che era la conduttrice del talent omonimo della fiction, è stata davvero figa. Soprattutto perché rappresentava quello che io vorrei fare, ossia la conduttrice di uno show, di un varietà. E, in fondo, Non Smettere di Sognare rappresentava quelle caratteristiche, perché c’erano dei ragazzi che ballavano e cantavano. Se parliamo di fiction, anche Ombretta di Un Posto al Sole, una canaglia vera, mi è rimasta nel cuore. A teatro, invece, forse il personaggio che più mi fa commuovere è Corie, la protagonista di A Piedi Nudi Nel Parco di Neil Simon, che nel film è interpretata da Jane Fonda con Robert Redford che faceva Paul. Era una donna ingenua che all’inizio non riusciva a far funzionare il matrimonio con il suo uomo. Non capiva veramente come si faceva ad amare, a stare insieme con una persona, a rendere concreto un sentimento e viverla. E’ una storia divertente, ma anche bella e molto profonda. Per questo, Corie mi è rimasta nel cuore”.

Il pubblico ti conosce anche nelle vesti di opinionista. E’ un ruolo che pensi ti si addica?
“Fare l’opinionista mi piace molto. Non è semplice come può apparire. Lo faccio da tredici anni con Mediaset e credo di funzionare perché, altrimenti, non mi riconfermerebbero. Per essere opinionisti, intanto, bisogna avere un’opinione. Spesso le persone leggono delle cose e si fanno delle idee sugli altri. Invece, avere un’opinione propria è già la prima caratteristica che un’opinionista deve avere, così come bisogna che la esponga, che non abbia paura di dirla. Forse mi salva questo, il non avere timore del giudizio delle persone. Non mi importa di quello che gli altri pensano per quello che dico. Mi interessa chi sono io, conoscere me stessa, andare avanti e dire la mia quando me la chiedono. E se diventa un lavoro, ancora meglio. Tra l’altro, mi diverte il fatto, così come mi dicono i miei capi, che riesco a dare delle letture diverse da quelle più classiche e che danno tutti gli altri. Riesco a vedere una cosa da un altro punto di vista, che è la mia caratteristica come persona. Do una lettura un po’ più interessante, diversa”.
Spesso sei stata anche al centro del gossip. Ti è dispiaciuto che si parlasse della tua vita privata oppure no?
“Sinceramente, ho dato tantissimo spazio al gossip. Sono stata la prima a raccontarmi e a raccontare quello che stavo vivendo. Certe volte l’ho anche esasperato, perché sono fatta così. Questo è il mio carattere. In ogni caso, penso che sia giusto che le persone, se interessate, sappiano quello che viviamo al di là del lavoro. Credo sia doveroso per chi fa il mio mestiere. Non basta far vedere soltanto i film che faccio. Mi sembra giusto dire se sono fidanzata, come vivo le relazioni e con chi. Anche nella difficoltà, nei litigi e nei dissapori si può essere d’esempio, dare dei consigli e una chiave di lettura diversa a chi mi guarda e mi segue. Ho tante persone che mi chiedono consigli, che mi scrivono, che mi seguono dal punto di vista amoroso. Fanno parte dell’avere una passione verso un certo tipo di persona e di personaggio. Per questo, a me piace raccontare la mia vita privata”.
Ci sono dei progetti in ballo per il futuro?
“Ci sono tanti e bei progetti, che riguardano il mio lavoro. Ce n’è uno in particolare, che speriamo vada in porto. L’anno scorso, il 28 ottobre, dovevamo debuttare in teatro io, Pablo e Pedro e Marco Todisco al Teatro Tirso de Molina con lo spettacolo ‘Zoro… con una ere sola’, che è la parodia romana di Zorro. Un’opera molto divertente; loro sono bravissimi. Io faccio tre personaggi. Dovremmo riprendere le prove a metà ottobre e debuttare il 3 novembre. Speriamo quindi che tutto vada bene. E poi ovviamente tornerò come opinionista in tv, mentre ci sono delle cose che riguardano la fiction non ancora sicure, motivo per il quale non scendo nei particolari”.

Hai qualche sogno nel cassetto da realizzare?
“Ne ho tanti. Credo che avere dei desideri, dei sogni, sia quello che alla fine ci spinge ad andare avanti, a lottare, a non arrendersi mai. Ho tanti programmi nel cassetto; spero che uno di questi si riesca a fare. E’ un programma condotto e scritto da me. Questo è il primo grande sogno da realizzare. Inoltre, voglio tornare a cantare. Ho sempre cantato, ma non mi sono esibita tanto. Vorrei fare con la mia band uno spettacolo da portare in giro”.
Cosa ti piace fare nel tempo libero?
“Nel tempo libero, mi piace riposarmi un po’. Lo devo fare per forza, perché sto sempre in giro e a quando sono a casa devo rilassarmi. Mi piace molto andare alle terme, fare dei messaggi. Inoltre, adoro leggere e scrivere. La mattina, quando ho tempo, mi metto al computer a scrivere, dopo colazione. Certe volte mi sveglio presto perché ho l’esigenza di farlo”.
Ti saluto con un’ultima domanda. Hai appena compiuto gli anni. Come hai festeggiato?
“Ho festeggiato con la Nazionale Attori, fondata nel 1971 da Pier Paolo Pasolini e Livio Lozzi, che celebrava appunto i suoi 50 anni di attività alla Contea Blu del Sunset Beach, un luogo bellissimo a Fiumicino, sul mare. C’erano tanti ospiti: da Ninetto Davoli a Luca Capuano, passando per Franco Oppini, Raffaello Balzo, Stefano Masciarelli, Edoardo Velo, Stefano Orfei, Mago Heldin e le amiche Ada Alberti, Rosaria Cannavò, Eliana Michelazzo. È stata una serata bellissima, ma ho festeggiato il mio compleanno tante altre volte in questi giorni. Ho proprio voglia di stare con amici, di condividere momenti insieme alle persone a cui voglio bene”.
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