Bollettino Coronavirus dell’8 Novembre 2020
In data 8 novembre l’incremento nazionale dei casi è +3,61% (ieri +4,61%) con 935.104 contagiati totali, 335.074 dimissioni/guarigioni (+6.183) e 41.394 deceduti (+331); 558.636 infezioni in corso (+26.100). Elaborati 191.144 tamponi (ieri 231.673); 32.616 positivi; rapporto positivi/tamponi 17,06% (ieri 17,18% ). Ricoverati con sintomi +1.331 (26.440); terapie intensive +115 (2.749).
Nuovi casi soprattutto in: Lombardia 6.318; Campania 4.601; Piemonte 3.884; Veneto 3.362; Lazio 2.489; Toscana 2.479; Emilia Romagna 2.360. In Lombardia curva +2,48% (ieri +4,72%) con 38.188 tamponi (ieri 46.099) e 6.318 positivi; rapporto positivi/tamponi 16,5% (ieri 24,9%); 260.754 contagiati totali; ricoverati +412 (6.225); terapie intensive +40 (650); 117 decessi (18.343).
Abbiamo sottolineato più volte come il vero, enorme pericolo che stiamo correndo sia la saturazione del sistema sanitario: che a quel punto sarebbe impossibilitato a rispondere alle esigenze di terapia della popolazione. Non è solo una questione di posti letto, che si possono creare in tempi rapidi, ma anche e soprattutto di persone la cui formazione richiede anni. Per verificare la situazione in Italia non ci vengono in soccorso i numeri quotidiani delle Regioni, del ministero della Salute e dell’Iss.
Possiamo però utilizzare i dati pubblicati da Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali): un organo scientifico del SSN sottoposto alla vigilanza del ministero della Salute. Quindi, dati ufficiali. Con l’ultimo aggiornamento, alle ore 17.00 del 7 novembre, a livello nazionale risultava occupato il 32% dei posti totali di terapia intensiva (soglia di allerta 30%). Vediamo il dettaglio delle singole Regioni, in ordine crescente: Calabria 13% (dato messo in dubbio dopo le vicende degli ultimi giorni che hanno portato alla sostituzione del Commissario alla Sanità regionale); Sicilia 18%; Veneto 18%; Basilicata 23%; Lazio 24%; Molise 24%; Abruzzo 25%; Friuli 26%; Puglia 26%; Campania 28%; Emilia Romagna 33%; Sardegna 33%; P.A. Trento 35%; Liguria 37%; Marche 39%; Toscana 42%; Valle d’Aosta 47%; Piemonte 49%; Lombardia 52%; Umbria 55%; P.A. Bolzano 56%. Per i posti letto in area medica (malattie infettive, medicina generale, pneumologia) la saturazione a livello nazionale è del 47% (soglia di allerta 40%).
Le singole Regioni in ordine crescente: Molise 13%; Friuli 22%; Veneto 22%; Basilicata 24%; Calabria 28%; Sardegna 28%; Sicilia 29%; Puglia 31%; Toscana 35%; Abruzzo 37%; Campania 40%; Lazio 46%; Emilia 47%; P.A. Trento 47%; Marche 49%; Umbria 52%; Liguria 69%; Lombardia 70%; Valle d’Aosta 89%; Piemonte 93%; P.A. Bolzano 99%. Come promesso abbiamo ricalcolato, alla sera del 7 novembre, i valori di Rt con il metodo semplificato Kohlberg-Neyman: Italia 1.71 (1.80 il 6 novembre); Lombardia 1.80 (da 1.90); Milano 1.50 (da 1.53). L’obiettivo è riportare stabilmente i valori sotto quota 1.0.

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