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Rischio attacco Teheran, gli arsenali di Iran e Israele a confronto
Aerei, missili e droni: ecco le differenze tra i due Paesi
In attesa di un ormai sempre più imminente attacco iraniano contro Israele, gli esperti mettono a confronto le capacità missilistiche dei due Paesi. La Repubblica islamica dispone di nove tipi di missili in grado di coprire i mille chilometri che separano il paese da Israele: i Sejjil, Khaibar, Emad, Shahab 3, Ghadr, Paveh, Fattah-2, Kheibar Shekan e Haj Qasem sono tutti in grado di superare questa distanza. Israele dispone da parte sua di un arsenale in grado di rispondere, anche se nessun sistema di difesa è totalmente infallibile.
Missili, aerei e droni: il confronto
Un eventuale confronto - escluso quello diretto tra forze dei due paesi ed escluso il ricorso alle forze navali - implicherebbe l'uso di aerei, missili e droni. Secondo il Daily Mail l'aviazione israeliana è superiore a quella iraniana grazie, tra le altre cose, ai caccia forniti dagli Stati Uniti, tra questi gli stealth F-35 e gli ultimi caccia F-15 e F-16. Israele ha anche almeno 100 aerei in più rispetto all'Iran.
Per contrastare le capacità missilistiche di Teheran, Israele dispone di un sistema di difesa aerea a più livelli che include l'Iron Dome, la Fionda di David e l'Arrow 2 e 3. L'Iron Dome può intercettare droni, missili balistici e da crociera e ha una portata fino a 120 chilometri. La Fionda di David, con una portata fino a 250 chilometri, può anche intercettare i droni, compresi quelli lanciati ad una distanza di 2mila chilometri. Di recente ha abbattuto un drone sul Libano.
L'Arrow 2 è in grado di intercettare minacce fino a 1.500 chilometri, compresi i missili balistici. Il più avanzato Arrow 3 può intercettare missili dotati di testata nucleare o chimica fino a 3mila chilometri. Dall'inizio della guerra, il sistema Arrow ha intercettato tre missili lanciati dagli Houthi in Yemen e l'Arrow 3 ha intercettato un missile balistico terra-terra sparato dagli Houthi.
Il portavoce delle Forze di difesa israeliane, il contrammiraglio Daniel Hagari, ha dichiarato ieri che le difese missilistiche israeliane hanno intercettato e neutralizzato con successo migliaia di minacce in arrivo "ma non esiste difesa sigillata ermeticamente".
Esteri
Re Carlo e la malattia, le news sul re: “Piano per i...
Per The Daily Beast condizioni peggiori di quanto trapeli
Come sta Re Carlo III? Il sovrano si sta sottoponendo alle terapie per curare il cancro individuato all'inizio del 2024 dopo una procedura di routine alla prostata. A delineare un quadro più preoccupante di quanto non riportino le comunicazioni ufficiali è The Daily Beast: "Non va bene", riporta la testata, che fa riferimento a cicli di radioterapia per il sovrano.
The Daily Beast cita le parole di un anonimo amico di famiglia: Carlo "ovviamente è determinato a battere la malattia e sta dando tutto. Tutti rimangono ottimisti, ma lui sta veramente male. Più di quanto dicano".
Al Daily Beast risulta, inoltre, che i piani per i funerali di Carlo - che in codice sarebbero indicati con la definizione Operazione Menai Bridge, il ponte che colega lì'isola di Anglesey al Galles - vengano regolarmente aggiornati. Sarebbe stato redatto anche un documento per evidenziare gli aspetti positivi, a livello organizzativo, relativi ai funerali della regina Elisabetta e per sottolineare i dettagli da migliorare in una prossima cerimonia.
Un'altra fonte evidenzia che "i piani sono stati tirati fuori e vengono aggiornati. Nulla che non ci aspetti dato che al re è stato diagnosticato un cancro. Ma il fatto che i piani abbiano iniziato a circolare fa riflettere". Gli insider si moltiplicano e un'altra persona sottolinea che "stanno esaminando ogni aspetto del Menai Bridge. Al funerale della regina ha funzionato tutto in maniera perfetta, l'asticella è stata fissata altissima. Non è una questione emotiva, è un lavoro che va preso molto sul serio". Da ambienti militari si evidenzia che la questione non va enfatizzata. "Prepararsi al peggio è ciò che fanno i militari" normalmente.