Entra in contatto con noi

Lavoro

Rapporto Svimez, Vito Grassi (Confindustria): “Italia ancora a due velocità”

Pubblicato

il

“Dal Rapporto Svimez che fotografa la ripartenza delle economie regionali post-pandemia viene fuori l’immagine di un’Italia ancora a due velocità, con Nord e Sud che rischiano di allontanarsi ulteriormente. Confortano la possibilità di recupero e le prospettive ottimistiche per il futuro in relazione ai nuovi strumenti economici a disposizione mai visti prima: la crescita del pil nel mezzogiorno del +3,3% nel 2021, seguita da un +3,2 nel 2022, certo è ancora lontana da quella delle Regioni del centro-Nord (con una media del +5,1% nel 2021 e del +4,3% nel 2022) ma spiccano le performance di Abruzzo e Campania (rispettivamente +4,6% e +4,2%) che si avvicinano ai livelli di molte regioni del Centro e le buone previsioni per Molise, Sardegna, Calabria e Sicilia, uniche regioni, sulle venti italiane, a evidenziare una maggiore crescita nel 2022 rispetto al 2021”. Così Vito Grassi, vicepresidente di Confindustria e presidente del consiglio delle rappresentanze regionali e per le politiche di coesione territoriale, commenta le anticipazioni del Rapporto Svimez 2021.

“A fare la differenza – spiega – naturalmente sarà il buon utilizzo dei fondi pnrr, il 40% dei quali destinati al Mezzogiorno: si tratta di circa 82 miliardi di euro, ai quali si devono aggiungere poi le risorse dei Fondi Strutturali europei, le altre risorse europee per la ripresa come React-Eu, e le risorse della politica di coesione nazionale”.

“Abbiamo la possibilità – fa notare – di invertire un trend che ha caratterizzato questi ultimi anni di calo continuo degli investimenti pubblici (soprattutto in infrastrutture e soprattutto al Sud) in cui i fondi strutturali europei hanno perso il loro carattere di addizionalità per diventare sostitutivi delle politiche ordinarie. L’errore da non commettere è quello di tentare di effettuare interventi a pioggia, basati su aprioristiche scelte di consenso geografico e che rispondano esclusivamente a criteri di uniformità quantitativa”.

“Occorre, invece, adottare – sottolinea Vito Grassi – un approccio basato su meccanismi rigorosi di impiego tempestivo e di eventuale redistribuzione temporanea delle risorse inutilizzate, mantenendone l’allocazione territoriale, ma avendo la possibilità di trasferire gli stanziamenti alle amministrazioni (locali o statali) più efficienti e capaci di impiegarli tempestivamente. Vanno utilizzati poteri sostitutivi e, se necessari, straordinari nella realizzazione degli interventi, ma è essenziale attivare meccanismi competitivi che spingano le amministrazioni destinatarie delle risorse a utilizzarle nei tempi e nelle entità finanziarie programmati”.

“Per avvicinare il nostro Sud al resto del Paese e tutto il Paese all’Europa – suggerisce – servirà un grande sforzo sia nell’attuazione dei progetti previsti dal piano sia e soprattutto nell’implementazione efficace delle riforme, che rappresentano la precondizione essenziale per l’avvio degli investimenti e per la creazione di un contesto favorevole alle imprese e alla stessa vita dei cittadini”.

“Servono – auspica – una pubblica amministrazione efficiente, una giustizia certa, un fisco giusto e procedure semplificate, un apporto in prima linea della nostra classe dirigente pronta a fare la propria parte. E ci servono ora, se vogliamo veramente riprenderci dalla crisi pandemica e affermare il nostro ruolo di leader in Europa”.

In base ai contenuti di questo articolo, potrebbero interessarti i seguenti argomenti:

Sbircia la Notizia Magazine unisce le forze con la Adnkronos, l'agenzia di stampa numero uno in Italia, per fornire ai propri lettori un'informazione sempre aggiornata e di alta affidabilità.

Lavoro

Sostenibilità, Marchi (Prometeon Tyre): “Importante comunicare con Bilancio e social”

Pubblicato

il

Così il Chief Internal Audit&Sustainability Officer Prometeon Tyre Group, intervenendo al Forum Comunicazione Italiana presso il Palazzo dell'Informazione a Roma

“La nostra brand awareness va trasmessa anche grazie alla sostenibilità e questa nostra sostenibilità, suddivisa nella dimensione sociale, ambientale, economica e di governance, viene raccontata in modo strutturato nel nostro Bilancio di Sostenibilità. Ma è importante comunicare quello che si fa anche attraverso i social in un modo meno strutturato o formale come lo è un Bilancio”. Così Nicolas Marchi, Chief Internal Audit&Sustainability Officer Prometeon Tyre Group, intervenendo al Forum Comunicazione Italiana presso il Palazzo dell’Informazione a Roma.

“E’ importante poter raccontare il prodotto, nel nostro caso la gomma, dal punto di vista della performance ma anche della sostenibilità”, dice ricordando che “Prometeon Tyre Group nasce nel 2017 come spin off del gruppo Pirelli; sostanzialmente Pirelli si dedica al mondo consumer e noi ci dedichiamo al mondo industriale”.

Continua a leggere

Lavoro

Sostenibilità, Cavallo (Altroconsumo): “Cittadini pronti a fare la loro parte”

Pubblicato

il

Così lo Head of Public Affairs&Media Relations di Altroconsumo, introducendo il panel 'Verso un mondo sostenibile? Il ruolo cruciale della comunicazione d'impresa per il conseguimento degli obiettivi Esg' al Forum Comunicazione Italiana presso il Palazzo dell'Informazione a Roma

Da parte dei cittadini “c’è un’assunzione di responsabilità: le persone sono disposte a fare la propria parte, chiedono di avere strumenti e soluzioni per inserire nei comportamenti di vita, compreso il consumo di beni e servizi, elementi di sostenibilità e sono disposti a premiare chi ha la capacità di mettere a disposizione questi strumenti e di comunicarlo con trasparenza e veridicità. Disponibili, quindi, anche a corrispondere un valore economico, reputazionale e a dare fiducia a chi va in questa direzione”. Così Federico Cavallo, Head of Public Affairs&Media Relations di Altroconsumo, introducendo il panel ‘Verso un mondo sostenibile? Il ruolo cruciale della comunicazione d’impresa per il conseguimento degli obiettivi Esg’ al Forum Comunicazione Italiana presso il Palazzo dell’Informazione a Roma.

“Perché andare verso un mondo sostenibile? Potrebbe apparire scontato ma perché dobbiamo: ci stiamo approssimando, ci dicono gli scienziati, al punto di non ritorno, quello oltre il quale le trasformazioni già in corso saranno irreversibili”, dice Cavallo citando i segnali della crisi climatica. “Di fronte a questa situazione c’è bisogno di una presa di consapevolezza. E i cittadini la stanno cominciando ad avere”, spiega.

Continua a leggere

Lavoro

Sostenibilità, Frigerio (Sorgenia): “Ambiente e società devono andare insieme”

Pubblicato

il

Così la Head of Brand&Communication Sorgenia, intervenendo al Forum Comunicazione Italiana presso il Palazzo dell'Informazione a Roma

“Non possiamo pensare di occuparci delle persone senza occuparci dell’ambiente quindi ambiente e società devono andare insieme”. Così Miriam Frigerio, Head of Brand&Communication Sorgenia, intervenendo al Forum Comunicazione Italiana presso il Palazzo dell’Informazione a Roma nel panel ‘Verso un mondo sostenibile? Il ruolo cruciale della comunicazione d’impresa per il conseguimento degli obiettivi Esg’.

“In Sorgenia siamo chiamati a responsabilità di tipo ambientale, industriale e anche sociale in quanto azienda che si muove nell’ambito della società – dice – Per anni abbiamo condotto una campagna di sensibilizzazione contro la violenza di genere ma abbiamo anche una testimonial che è Bebe Vio che di suo è un emblema di sostenibilità sociale e stiamo cercando di portarla ad essere anche emblema di sostenibilità ambientale”, coinvolgendola in attività di piantumazione e pulizia delle spiagge.

Continua a leggere

Lavoro

Sostenibilità, Colle (Cap): “Condividere approccio di responsabilità collettiva”

Pubblicato

il

Così lo Head of External Relations and Csr di Cap Holding, intervenendo al Forum Comunicazione Italiana presso il Palazzo dell'Informazione a Roma

“Come può la comunicazione ambientale cambiare o promuovere atteggiamenti e comportamenti sostenibili? La comunicazione di un impegno condiviso, di un piano possibile, di una solidarietà tra pari è la chiave, secondo me, per una comunicazione efficace. Se condividiamo buone pratiche e ingaggiamo i cittadini in un approccio collaborativo, dando loro una roadmap, si possono ottenere risultati. Io credo che le aziende abbiano in questo una grande responsabilità: quella di condividere questo approccio di responsabilità collettiva”. Così Matteo Colle, Head of External Relations and Csr di Cap Holding, intervenendo al Forum Comunicazione Italiana presso il Palazzo dell’Informazione a Roma

“Il servizio idrico integrato è uno dei maggiori consumatori di energia tra i servizi industriali, produce una quantità di rifiuti notevole e impatta anche sulla biodiversità per la realizzazione infrastrutturale che implica consumo di suolo – dice – Quindi siamo un’attività che ha impatti specifici sull’ambiente e allo stesso tempo amministriamo un bene che è fortemente impattato dalla crisi climatica. Ci troviamo stretti tra la capacità di ridurre gli impatti e allo stesso promuovere comportamenti virtuosi che portino ad un rispetto di questa risorsa finita”.

Continua a leggere

Lavoro

Fiere, Santanchè: “in post-pandemia numeri boom, centrali per turismo ma serve fare squadra”

Pubblicato

il

alternate text

“Oggi festeggiamo il vostro 40esimo che è importante, più di altri compleanni. Durante la pandemia dicevano che le fiere erano finite… c’hanno preso male perchè dopo la pandemia i numeri delle fiere sono esplosi. E quindi oggi è chiaro che la tecnologia è in complemento non può essere una sostituzione. La fiera ha nel suo core il rapporto fisico che c’è tra le persone, nello stringere le mani, nel vedere e toccare i prodotti che si espongono”. Lo ha detto il ministro per il Turismo, Daniela Santanchè, intervenendo al Tempo di Adriano a Roma all’evento per i 40 anni di Aefi, l’associazione delle fiere italiane.

“Da ministro del turismo -ha sottolineato Santanchè- posso dire che le fiere sono un segmento importante per il turismo non solo per la promozione del territorio ma anche perchè vengono fatte in periodi dell’anno non centrali per il turismo e quindi aiutano a destagionalizzare. E poi la nostra sfida è aumentare la qualità del nostro turismo e chi viene a visitare le fiere è il turista che ha la spesa più alta. E noi dobbiamo cercare di aumentare proprio la quota di spese che il turista lascia sui territori”, ha sottolineato.

E secondo Santanchè sulle fiere “va fatto uno sforzo in più per internazionalizzare, e allora dobbiamo anche sapere fare meglio e di più squadra. L’auspicio che vi faccio è quindi lavorare e di più e meglio di squadra. Fare qualche rinuncia e avere la capacità di guardare il grande obiettivo per il vostro settore e per il Paese. E se lo farete non avrete competitor perché siete i più bravi”, ha concluso.

Continua a leggere

Lavoro

Fiere, Danese (Aefi): “Sistema impiega 190 imprese e 3700 addetti, valore di 1,4 mld l’anno”

Pubblicato

il

È uno straordinario vettore di crescita per le imprese del made in Italy ancora però poco presente all’estero

alternate text

“Il settore fieristico italiano impiega 190 imprese e 3700 addetti ed esprime un valore di 1,4 miliardi di euro l’anno. È uno straordinario vettore di crescita per le imprese del made in Italy ancora però poco presente all’estero, dove gli attori italiani sviluppano, in media, meno del 10% dei loro ricavi complessivi; per questo la sfida, già nel medio termine, consisterà nella creazione di uno strumento in grado di assecondare la crescita delle manifestazioni leader fuori dai confini nazionali”. È la chiamata all’internazionalizzazione del settore da parte del presidente Aefi (Associazione esposizioni e fiere italiane), Maurizio Danese, oggi al Tempio di Adriano di Roma in occasione della Giornata mondiale delle fiere e dei 40 anni dell’Associazione.

Lo spunto è lo studio realizzato da Roland Berger per Aefi e presentato oggi al comparto in presenza dei ministri del Turismo, Daniela Santanchè, e delle Imprese e Made in Italy, Adolfo Urso. Nel documento, condiviso nella sua strategia dall’Associazione e ora al vaglio dei player di settore e istituzionali, la ricetta per favorire il salto di qualità internazionale passa dalla ‘Call to action’, avviata oggi.

Gli step successivi previsti riguarderanno l’adesione degli operatori fieristici e delle principali rassegne a una piattaforma (‘Club deal’), l’elaborazione di un programma condiviso con la definizione degli incroci strategici e il matching manifestazioni/Paesi-obiettivo, la quantificazione degli impatti economici e degli investimenti, anche in ottica di acquisizioni, il coinvolgimento delle istituzioni (ministeri competenti, Ice, Simest).

Il ‘Club deal’, secondo il documento Aefi/Roland Berger, sarà una piattaforma aperta a tutte le manifestazioni internazionali leader del prodotto-Italia con un duplice obiettivo: assecondare ancora di più la crescita delle esportazioni e consolidare una presenza della quarta industry fieristica mondiale anche grazie a finanziamenti a supporto dello sviluppo globale del brand tricolore. Una regia unica, coordinata e condivisa da tutti i player che saranno liberi di partecipare o meno a iniziative – anche comuni e suddivise per filiere – in funzione delle loro scelte di portafoglio.

“L’obiettivo -ha concluso Danese- è accompagnare le nostre imprese nel mondo sotto un’unica bandiera e colmare il gap internazionale del nostro sistema per condurlo sui valori di Francia e Germania, le cui manifestazioni all’estero incidono quasi per il 30% del fatturato complessivo”.

Secondo Francesco Calvi Parisetti, partner Roland Berger Italia: “Quello fieristico è un sistema che garantisce alle aziende italiane uno strumento a basso costo in grado di fornire un’elevata esposizione verso l’estero grazie agli eventi internazionali leader organizzati in Italia. Se da un lato resta dunque indispensabile continuare a sostenere le manifestazioni nel nostro Paese, dall’altro, invece, diviene sempre più cruciale supportare il rafforzamento internazionale degli attori anche al di fuori dei confini nazionali. Le fiere devono divenire sempre più una leva di politica industriale per il Paese, a supporto delle filiere d’eccellenza del Made in Italy. Per questo è fondamentale non perdere ulteriore terreno rispetto ai Paesi competitor e provare a colmare il gap sull’estero con un’azione coordinata di sistema”, ha concluso

Continua a leggere

Lavoro

Prima giornata dell’edizione 2023 del Forum della Comunicazione, oltre 50 speaker e 200 ospiti

Pubblicato

il

Tema della giornata: “Communicating Purpose”

Si è conclusa quest’oggi, 7 giugno, la prima giornata del Forum della Comunicazione 2023, svoltasi presso la sede del Gruppo Adnkronos in Roma, Palazzo dell’Informazione. L’evento, uno dei principali del paese dedicati alla comunicazione d’impresa, giunge quest’anno alla sedicesima edizione, segnando un ritorno alla presenza e realizzando nella giornata di oggi numeri importanti: oltre 50 Speaker e 200 ospiti. Tema della giornata: “Communicating Purpose”. Ovvero, le strategie comunicative per veicolare quello che è il senso stesso di un’azienda, il suo ruolo di fronte a consumatori e clienti, la sua percezione all’interno del contesto sociale. Gli ospiti intervenuti nel corso della giornata hanno dunque potuto ascoltare Talk Show e Innovation Speech su alcuni aspetti chiave della Corporate Communication, dalle conseguenze della digital transformation al contributo della comunicazione al raggiungimento degli obiettivi Esg, passando per l’impatto dei social media sulla reputazione di un brand.

L’evento è stato al contempo occasione per comunicatori, consulenti, direttori di funzione e opinion leader del mondo della comunicazione per incontri informali e discussioni riservate attraverso il format dei tavoli tematici, in ossequio a quello che è il Purpose di Comunicazione Italiana: realizzare occasioni di incontro e confronto per far circolare le idee e le best practice, al fine di promuovere uno sviluppo sostenibile, nelle aziende e nelle istituzioni. Hanno contribuito alla buona riuscita di questa prima giornata Speaker di spicco – Chief Communication Officer, Marketing Director, Head of Public Affairs e altre figure di primo piano delle aziende – da realtà leader come Eni, Lavazza, Amplifon, Janssen Italia, Sorgenia, Cap Holding, Europ Assistance Italia, Prometeon Tyre Group, 3Bee, Haier Europe, Avio Aero, Paolo Pigna, Linde, Gruppo Consoli, Antony Morato, Hemargroup, Sogin. Alla giornata hanno inoltre contribuito, in termini sia organizzativi sia di contenuto, Adnkronos in qualità di Main Media Partner, ma anche l’Official Partner Eni, i Content Partner B2You Altroconsumo, Onclusive e Weber Shandwick, i Parter Advice Group, Amarena Company, Fma Hub, Sorgenia, Spencer & Lewis e Yellow. L’evento prosegue nella giornata di domani con il tema “Involving with Purpose”, con altri Speaker e Partner, numerosi ospiti attesi e un maggior accento sul lato interno della comunicazione, tra digital transformation e nuove modalità di lavoro. Appuntamento dunque a domani, ancora a Palazzo dell’Informazione.

Continua a leggere

Lavoro

Deloitte Legal, al via il Forum Legal Next 2023 su tecnologie e avvocati

Pubblicato

il

L’evento, dal titolo 'Come le tecnologie trasformeranno la professione dell’avvocato', si terrà a Milano presso la GreenHouse di Deloitte

alternate text

Ai nastri di partenza il primo appuntamento dell’evento annuale Forum Legal Next promosso da Deloitte Legal, che in questa occasione ha come titolo: ‘Come le tecnologie trasformeranno la professione dell’avvocato’. La pervasività delle nuove tecnologie sta cambiando le fondamenta della nostra società moderna in molteplici declinazioni, compresa la professione dell’avvocato. Un cambiamento che presuppone una riflessione costante e aggiornata sugli effetti contingenti, e di prospettiva, di una rivoluzione nella quale siamo immersi e che solo parzialmente riusciamo a cogliere nelle sue potenzialità e criticità. Sullo sfondo si intravede e percepisce una svolta epocale. Dobbiamo necessariamente tenere il passo del cambiamento che avanza, saperlo interpretare e laddove possibile indirizzarlo.

A tal scopo Deloitte Legal ha deciso di lanciare un importante appuntamento periodico annuale di confronto corale sul futuro che ci attende dietro l’angolo, e sulle ricadute che tutto questo avrà sulla professione dell’Avvocato. Forum Legal Next, infatti, è un format di una giornata che sarà animato da molteplici talk tematici, oltre un talk di apertura, che prevede il coinvolgimento di numerosi professionisti, general counsel , vertici delle associazioni e istituzionali che si confronteranno sui principali trend del futuro legal.

“Le nuove tecnologie – spiega Carlo Gagliardi, managing partner Deloitte Legal – stanno cambiando profondamente il ruolo tradizionale dell’avvocato e la sua storica funzione di intermediazione della conoscenza legale rispetto alle esigenze del cliente. Con l’avvento dell’intelligenza artificiale l’attività di intermediazione verrà progressivamente meno, anche perché sempre di più le macchine saranno in grado di rispondere da sole anche quesiti complessi. Di fronte gli evidenti impatti di questa rivoluzione sembra prevalere tra gli addetti ai lavori una sorta di istinto di conservazione piuttosto che la consapevolezza della necessità dell’adattamento e dell’interpretazione del nuovo con l’obiettivo di guidare il cambiamento ed evitare il rischio di pregiudicare la professione stessa, . Da queste considerazioni nasce l’idea di promuovere uno spazio di confronto autorevole, ampio e periodico sui trend in atto e sul futuro professionale che ci attende. Questo lo scopo del Fourm Legal Next che quest’anno parte con la presenza di Richard Susskind, uno dei massimi esperti a livello internazione della tarsformazioni in atto nelle professioni”.

L’evento, che si terrà a Milano presso la GreenHouse di Deloitte, sarà aperto da Carlo Gagliardi, Managing Partner di Deloitte Legal. Subito dopo è previsto il video intervento di Alessio
Butti, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Seguiranno, successivamente, i sette talk tematici della durata di un’ora ciascuno che prevedono la parteciapazione di numerose personalità e coordinati da importanti avvocati di Deloitte Legal.

Si inizia con il talk dedicato alla presentazione del libro ‘Il futuro delle professioni: come la tecnologia trasformerà il lavoro dei professionisti’ con l’autore del testo, Richard Susskind e Carlo Gagliardi, autore della prefazione nella versione in italiano del libro edito da Rubettino.

In sequenza e della durata di un’ora seguiranno gli altri talk in calendario dai titoli: ‘La giustizia 4.0 tra Giudice robot e cyberAvvocato’,’Infrastrutture:I porti italiani e la svolta digital e ecosostenibile’, ‘La sostenibilità nella creazione del valore aziendale’, ‘Appalti pubblici, azione amministrativa e nuove tecnologie’; ‘Intelligenza artificiale: rapporto di lavoro tra opportunità e criticità’; ‘La nuova era del General Counsel: Time to build 2023’.

Continua a leggere

Lavoro

Allianz Trade, cauti sull’andamento dell’economia mondiale e delle persistenti sfide da affrontare

Pubblicato

il

L’Italia nel primo trimestre ha registrato una crescita al di sopra delle aspettative; il Pil italiano è cresciuto di fatti di più degli altri principali paesi dell’Eurozona (+0.6% contro lo 0.0-0.1% dell’Eurozona)

alternate text

In occasione del lancio dell’evento ‘L’Italia delle Imprese 2023’, Allianz Trade, il leader mondiale dell’assicurazione crediti, ha presentato il suo studio sullo stato di salute delle imprese italiane. Gli effetti negativi sulla fiducia derivanti dalle recenti turbolenze del settore bancario e dalla situazione energetica ancora irrisolta in Europa, condizioneranno il resto dell’anno con una crescita del Pil mondiale pari al +2,2%. Inoltre, il rialzo dei tassi inizia a pesare sull’economia reale. Sebbene siamo maggiormente positivi per le nostre previsioni per il 2023 rispetto ad alcuni mesi fa, grazie soprattutto ad un primo trimestre in generale più resiliente delle attese, rimaniamo cauti sull’andamento generale dell’economia mondiale e delle persistenti sfide che si trova ad affrontare. All’interno di un contesto globale estremamente complesso, l’Italia nel primo trimestre ha registrato una crescita al di sopra delle aspettative; il Pil italiano è cresciuto di fatti di più degli altri principali paesi dell’Eurozona (+0.6% contro lo 0.0-0.1% dell’Eurozona).

A sorpresa i consumi privati sono ritornati a crescere ed hanno contribuito per lo 0.3%, mentre gli investimenti, ancora resilienti, hanno contribuito per lo 0.2%. D’altra parte, l’inflazione ha da poco intrapreso un percorso di decelerazione: ad aprile infatti ha invertito il trend e a maggio è tornata a calare (a 7.6% a/a da 8.2% in aprile), principalmente trainata dal calo dei prezzi dei beni energetici. In considerazione di uno scenario ancora molto incerto, il PIL italiano nel 2023 è atteso ad atterrare vicino al +1%.

Le condizioni finanziarie più restrittive stanno avendo un impatto significativo in Italia sui consumi e sugli investimenti, dopo anni di risultati positivi. Sul fronte delle imprese, la liquidità in eccesso si è attestata nel 2022 a circa 120 miliardi di euro, ossia 10 miliardi in meno rispetto alla fine del 2021. I margini delle imprese sono migliorati notevolmente nel 2022 (+1,5%), raggiungendo il 43,1% del valore aggiunto lordo, il livello più alto dal 2018. Ciò fornisce un cuscinetto importante contro l’impatto dell’aumento dei tassi sui prestiti bancari.

Al contempo, anche la liquidità delle famiglie è in diminuzione, con un tasso di risparmio sceso al minimo storico del 7,3% del reddito disponibile a fine 2022 (e molto al di sotto della media storica del 12,7%) per compensare la perdita di potere d’acquisto. Un’altra forma di sostegno della domanda proviene dai crediti d’imposta per l’efficienza energetica degli alloggi (superbonus e bonus facciate), dalle misure di sostegno governativo introdotte per mitigare l’impatto dei prezzi elevati dell’energia e dai progetti legati al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) che sosterranno le prospettive di investimento.

“L’inasprimento della politica monetaria aumenterà i rischi di rivedere al ribasso le prospettive economiche poiché normalmente un ciclo di rialzi ha un effetto ritardato anche di 18 mesi sulla produzione. Ci attendiamo quindi che il pieno impatto dell’inasprimento dei tassi di interesse raggiunga il picco nel quarto trimestre dell’anno e si protragga nel 2024. I primi segnali sono già evidenti con la contrazione del credito privato alle imprese”, dichiara Ludovic Subran, chief economist Allianz Trade.

Allianz Trade prevede che il commercio globale crescerà lentamente in termini di volumi (+0,7% contro il +3,8% del 2022) e avrà una contrazione in termini di valore (-0,1% contro il +9,7% del 2022).

In un contesto in chiaroscuro gli esportatori italiani vedono un quadro più fosco, ma le vendite continueranno a crescere. Nel nostro sondaggio sul commercio globale 2023 abbiamo analizzato il sentiment di 3.000 imprese in 7 paesi tra cui l’Italia. Circa il 70% delle aziende si aspetta un aumento del fatturato generato dalle esportazioni nel 2023, rispetto al quasi 80% nel sondaggio dell’anno scorso e al 94% prima dell’inizio della guerra in Ucraina. Un’impresa su due prevede un moderato aumento del fatturato, compreso tra il 2% e il 5%, rispetto alla crescita a doppia cifra registrata nel 2022. Le aziende dei paesi più colpiti dalla crisi energetica, tra cui l’Italia, sono le meno ottimiste per l’onda lunga dei costi dell’energia.

“Nonostante il contesto economico, prevediamo che il Made in Italy nel 2023 porterà una crescita di export addizionale in valore pari a circa 50 miliardi di euro, con il 43% proveniente principalmente da Germania, Francia, Usa, Svizzera e UK. Quest’anno sarà ancor più necessario lavorare con i giusti partner, visto il rimbalzo delle insolvenze che cresceranno del 21% a livello globale”, afferma Luca Burrafato, responsabile Paesi Mediterranei, Medio Oriente e Africa per Allianz Trade.

In Europa, nel 2023 ci attendiamo un numero di insolvenze pari a 59.000 in Francia (+41% a/a), 28.500 nel Regno Unito (+16%), 17.800 in Germania (+22%) e 8.900 in Italia (+24%). Negli Stati Uniti, nel corso dello stesso anno prevediamo un aumento del 49% a causa delle condizioni di credito più restrittive e del previsto forte rallentamento economico, che implicherebbe un ritorno a oltre 20.000 insolvenze all’anno.

L’Italia è il primo beneficiario, in termini assoluti, degli strumenti del Next Generation EU: 191,5 miliardi di euro (il 26,5% del totale e il 10,7% del Pil italiano) da utilizzare nel periodo 2021-2026, di cui 68,9 miliardi di euro a fondo perduto. Altri 30,6 miliardi di euro di risorse nazionali sono stati stanziati per sostenere la ripresa del Paese. Nei primi due anni del programma, l’attivazione degli investimenti pubblici è andata a rilento. Alla fine del 2023, nonostante un’accelerazione sui progetti avviati, il livello di spesa cumulativa dovrebbe rimanere inferiore di quasi 15 miliardi di euro rispetto al piano. Il picco di spesa è previsto nel periodo 2024-2025, con valori annui superiori ai 45 miliardi di euro. La ripianificazione recentemente annunciata potrebbe però influire anche sui profili temporali della spesa pubblica. Sarà importante riuscire a implementare il Pnrr per consentire al Paese il percorso di ammodernamento e di transizione green.

Ma le sfide del Paese sono numerose e toccano anche tutti gli aspetti del mondo del lavoro e demografici. Citandone solo alcuni, ad esempio la mancanza di un reddito stabile e la bassa crescita dei salari reali ha contribuito al rinvio della maternità e ai bassi tassi di natalità in Italia in particolare. Il Belpaese registra anche bassi tassi di occupazione dei giovani dopo il completamento degli studi all’interno dell’Ue con meno del 60% dei giovani tra i 20 e i 34 anni stabilmente occupati nei primi tre anni dopo il completamento degli studi, rispetto all’87% della Svezia e al 79% della media Ue. Inoltre, gli sforzi fatti per raggiungere un livello di istruzione superiore non sembrano pagare significativamente sul mercato del lavoro: solo il 68% dei laureati ha un’occupazione stabile a tre anni dalla laurea, rispetto all’85% della media dell’Ue e al 94% della Germania.

“Anche se le sfide che ci attendono sono immense e saranno necessari grandi sforzi, sarà sempre più essenziale che tutti i Governi, così come anche in Italia, lavorino con efficacia alla promozione di politiche attive per la famiglia e che siano di supporto tra le generazioni, senza prescindere da un ragionamento più ampio intorno al mercato del lavoro”, commenta Ludovic Subran.

Allianz Trade è il leader mondiale dell’assicurazione crediti, specializzato in cauzioni, recuperi, credito commerciale strutturato e rischio politico. La nostra rete di intelligence proprietaria analizza quotidianamente i cambiamenti nella solvibilità di +80 milioni di aziende.

Offriamo alle imprese la garanzia di operare con sicurezza e di ottenere il pagamento dei propri crediti. Indennizziamo i crediti inesigibili, ma soprattutto assistiamo i clienti a evitare operazioni dall’esito incerto.

Ogni volta che stipuliamo una polizza di assicurazione crediti o altre soluzioni finanziarie, la nostra priorità è la protezione predittiva, ma in caso di sinistro, il nostro rating AA testimonia la solidità delle risorse che mettiamo in campo con il sostegno del Gruppo Allianz per garantire l’indennizzo dei nostri clienti. Allianz Trade, con sede a Parigi, è presente in oltre 52 paesi con 5.500 collaboratori. Nel 2022 ha raggiunto un giro d’affari consolidato di 3,3 miliardi di euro e ha coperto transazioni commerciali per un ammontare totale di 1.057 miliardi di euro.

Continua a leggere

Coronavirus

Comunicazione, Mandraffino (Eni): “Abbiamo scelto l’autenticità e l’apertura al dialogo”

Pubblicato

il

La direttrice comunicazione esterna di Eni spiegando la strategia comunicativa dell'azienda nell'affrontare le polemiche sugli extraprofitti

“La scelta è stata quella dell’autenticità e dell’apertura al dialogo per noi era molto importante continuare a portare avanti i nostri messaggi e raccontare quello che stavamo facendo non cedendo alla tentazione di essere sopra le righe e di ingaggiarsi in maniera divisiva e aggressiva”. Lo ha detto Erika Mandraffino, direttrice comunicazione esterna di Eni spiegando la strategia comunicativa dell’azienda nell’affrontare le polemiche sugli extraprofitti, in occasione dell’evento ‘Corporate communication e digital: la comunicazione quale strumento al servizio del purpose aziendale’ al palazzo dell’Informazione sede di Adnkronos. “All’interno di Eni quando si sentiva parlare del termine “extraprofitti” le persone rimanevano perplesse perché non esistono ‘extraprofitti’ ma i ‘profitti’, dato che siamo un’azienda che corre il rischio d’impresa che ci ha portato a chiudere il 2020, l’anno del covid, con una perdita di 9 miliardi. Solo per delle scelte manageriali, non semplici e appropriate abbiamo potuto fare dei profitti in un contesto molto complesso in cui altre imprese in altri Paesi hanno dovuto essere salvate dai rispettivi Stati – ha sottolineato Mandraffino – Sugli extraprofitti dal punto di vista comunicativo abbiamo analizzato le audience e le conversazionI e scelto come e quando intervenire per non accendere ulteriormente il dibattito”.

“Il nostro purpose è quello di arrivare a vendere prodotti energetici decarbonizzati e accessibili, dal punto di vista economico ai nostri clienti. Il cliente oggi è fondamentale per Eni e per la sua strategia e in linea con questo anche la nostra comunicazione sta cambiando ed è cambiata. – ha aggiunto Mandraffino – Ci troviamo in un mondo che ha dato per scontata l’energia, e solo con la guerra ci siamo resi conto di quanto non lo fosse, ma il problema dei prezzi dell’energia non è nato con la guerra, questa lo ha solo esacerbato”. Sulla transizione energetica “siamo impegnati, consapevoli e convinti che sia indispensabile e società come la nostra vogliono essere parte della soluzione, allo stesso tempo l’aumento demografico mondiale richiede energia per la crescita. Raccontare il mondo dell’energia in maniera semplice e autentica è la sfida che ci poniamo e usiamo tutti gli strumenti quali il digitale ma anche aprendoci alle relazioni”, ha concluso Mandraffino.

Continua a leggere

Articoli recenti

Post popolari

Il contenuto di questa pagina è protetto.