Politica
Europee, Meritocrazia Italia: “Ci sia consapevolezza...
Europee, Meritocrazia Italia: “Ci sia consapevolezza dell’importanza del voto”
"L’Europa resti un concetto di fratellanza tra popoli che sia anche la zona in cui si alimenti la conciliazione e la pace evitando questa escalation di corsa agli armamenti"
Manca ormai davvero poco alle elezioni europee. Il 9 giugno i cittadini saranno chiamati alle urne, ma l’importanza del momento sembra dai più sottovalutata. Anche a seguito dell’approvazione del nuovo Patto di stabilità e bilancio, il ruolo del Parlamento europeo è rafforzato, e tantissimo della politica interna dipende dalle scelte fatte in quella sede. Per questo è importante che l’Italia ci sia con consapevolezza. Perché le istanze del Paese siano portate all’attenzione dell’Europa e ricevano le meritate risposte, e perché l’Italia possa riconquistare credibilità e tornare a incidere sugli equilibri internazionali, senza subire le determinazioni di quegli Stati che finora hanno pilotato le politiche, tra l’altro, monetarie, agricole, ambientali e dell’immigrazione". Così, in una nota, Meritocrazia Italia che desidera che "l’Europa resti un concetto di fratellanza tra popoli che sia anche la zona in cui si alimenti la conciliazione e la pace evitando questa escalation di corsa agli armamenti"
Nell’epoca del Mondo Globale, scrive MI, "i cittadini si sentono sempre più uniti mentre, paradossalmente, chi Governa acuisce con scelte scellerate la voglia di conquista. Il valore della occupazione ha solo lo scopo di arricchirsi sempre di più con energia del sottosuolo ed è chiaro che questo sia l’unico vero motivo che alimenta la foga dei SuperPotenti in dispregio della voglia di ogni comune mortale di vivere in benessere ed in condivisione. A questo punto spetterà ai cittadini votare non l’amico o il conoscente ma il programma che più si addica alla reale volontà dei cittadini. Nei Programmi ci vuole il chiaro No alla guerra, anche sottoforma di corsa agli armamenti!"
"Serve arrivare con idee chiare, obiettivi definiti e programmi realistici, fattibili, che sappiano valorizzare il nostro lavoro e garanti-re sicurezza e benessere. Meritocrazia Italia - aggiunge - sollecita anche un’attenzione e propone idee e soluzioni su alcuni dei tantissimi punti programmatici che non possono essere trascurati".
In particolare, reputa necessario: - "attivarsi per restituire centralità alle politiche agricole, valorizzando il lavoro di un ampio settore delle eccellenze italiane e garantendo realmente sostenibilità ambientale e sociale, senza trascurare la competitività economica del comparto a livello europeo. Le politiche europee devono essere riviste nel senso della migliore adeguatezza rispetto a sfide sempre più complesse, garantendo in uno la tutela dei diritti degli agricoltori e la protezione dell’ambiente e del pianeta per le generazioni future. In questo senso, servirebbe riscrivere gli eco-schemi, rivedere i criteri sanzionatori, semplificare la burocrazia mediante il confronto diretto con gli enti, velocizzare i pagamenti della Pac, vietare l’ingresso in Italia di prodotti che non rispettano gli standard produttivi e qualitativi del Paese e vietare l’accesso sui mercati del cibo sintetico".
E poi: - "promuovere nuove strategie di tutela ambientale, anche con iniziative semplici come, ad esempio, l’incremento di alcune coltivazioni utili (come barbabietole da zucchero, canapa e leguminose), e l’aumento di allevamenti di mitili e ostriche che, oltre a sequestrare e immagazzinare CO2 dall’atmosfera, costituiscono una interessante opportunità economica per lo sviluppo del Paese e la valorizzazione delle coste; o come la previsione di versare un deposito per ogni contenitore di plastica, con restituzione della cauzione al momento del reso; - nella medesima prospettiva, rendere obbligatoria l’indicazione sulle etichette di tutti prodotti e nelle offerte di servizi della Car-bon Footprint, cioè̀ della quantità̀ di CO2 emessa per la loro movimentazione".
Inoltre, - "regolare il mercato Ets, nel quale si registra una fluttuazione incontrollata dei prezzi delle quote evidenti distorsioni; occorre istituire un organismo di sorveglianza e tutela, per evitare irragionevoli disparità di trattamento e ingiustificati sprechi di risorse, che possa operare anche a supporto e in sinergia con l’Autorità di vigilanza europea sui mercati finanziari; e mettere le aziende italiane in condizione di reperire le risorse adeguate per l’acquisto delle dotazioni tecnologiche indispensabili al raggiungimento degli obiettivi prefissati dall’Unione.
Meritocrazia Italia reputa necessario ancora: - "lavorare all’obiettivo dell’azzeramento delle emissioni nocive. È all’uopo necessario garantire sgravi fiscali per tutti gli investimenti che i cittadini potranno e dovranno sostenere per il raggiungimento, anche parziale, degli obiettivi della direttiva europea nella realizzazione di opere di edilizia; provvedere a razionalizzare le norme e ‘disboscare’ gli adempimenti che soffocano il settore delle ristrutturazioni edilizie, per facilitare la realizzazione di questi interventi, che troppo spesso richiedono tempi biblici e costi importanti, per il solo espletamento delle pratiche burocratiche necessarie per poter avviare i lavori; prevedere un sostegno per quelle famiglie che non sono in grado di provvedere alla realizzazione dei lavori necessari a migliorare l’efficienza energetica della propria abitazione, come per altro indicato nella Direttiva europea; definire un nuovo piano di mobilità cittadina, flessibile in relazione alle esigenze dei singoli contesti".
- "Favorire il rilancio del Made in Italy, con potenziamento dei controlli sul mercato estero, per una migliore tutela delle proprie-tà intellettuali delle denominazioni di origine riconosciute e delle indicazioni geografiche italiane. Che sia intensificata la lotta all’italian sounding, contro lo sfruttamento dei termini utilizzati al solo scopo di aumentare la capacità attrattiva del prodotto; - per il rilancio delle Pmi, riconoscere premialità a quei soggetti che decidono di aggregarsi con altre imprese al fine di ottenere delle agevolazioni dal punto di vista fiscale e per incoraggiare gli investimenti delle Mpmi europee soprattutto all’interno della transizione digitale ed ecologica; rivedere il regime de minimis per le imprese che ottengono finanziamenti come partecipanti ad una rete di imprese; promuovere e diffondere all’interno delle reti di imprese fra MPMI europee tutti gli strumenti microfinanziari promossi dall’Unione Europea (come il microcredito); promuovere l’attivazione di piattaforme di crowdfunding che consento-no l’incontro tra le reti di imprese che promuovono progetti, iniziative imprenditoriali o una buona causa e i soggetti istituziona-li e non che desiderano finanziarli; creare un ecosistema finanziario dedicato alle reti di imprese europee per rilanciare la direttiva europea sui pagamenti digitali, emanata nel 2018, per avere una maggiore competizione tra i tradizionali istituti di credito e le fin-tech, anche per accrescere il potere contrattuale delle imprese di piccole dimensioni".
- "Regolamentare la gestione delle piattaforme social, se non altro mediante l’imposizione dell’obbligo di adozione di tutte le misure possibili per responsabilizzare le azioni dei gestori, investendo su risorse umane qualificate per la moderazione dei contenuti; utilizzo di algoritmi di moderazione automatica, basati anche sull’uso dell’IA, per supportare i moderatori a identificare i contenuti illeciti; fornire agli utenti la possibilità di segnalare tempestivamente i contenuti che violano le regole di buonsenso prestabilite; pubblicare giornalmente un report sulla moderazione dei contenuti illeciti effettuate. Necessaria, ovviamente, anche la previsione di relative sanzioni in caso di inadempimento, anche con previsione di pene pecuniarie i cui proventi siano destinati a un fondo finalizzato alla formazione ed educazione digitale dei cittadini, per un uso responsabile del mezzo. L’Europa si doti di un Comitato etico permanente con il compito di vigilare sui contenuti dei social network e sulle azioni da intraprese dai gestori per garantire gli standard etici di qualità dei contenuti concordati".
- "Rivedere alcuni principi di mercato, annullando quelle differenze che portano a continui atti di concorrenza interna nello stesso mercato unico europeo, anche sotto il profilo tributario. Se, da un lato, all’Italia vengono imposti alcuni vincoli produttivi e di filiera, con ricadute importanti sull’occupazione, deve essere altrettanto serrato il principio di non concorrenza finanziaria tra Stati appartenenti alla stessa comunità. Le delocalizzazioni per ragioni legate alle differenze politiche di tassazione su imprese e lavoro non dovrebbero essere consentite. Gli investimenti siano diretti verso i settori propri dell’economia reale del Paese per recuperare quella leadership continentale e quella competitività che l’Italia merita; - per la migliore gestione dei flussi migratori, da subito individuare le potenzialità di inserimento in termini di domanda e offerta di lavoro, predisponendo percorsi di inserimento e formazione anche alle collettività agevolanti; ottimizzare il sistema di accoglienza e integrazione, tenendo conto della popolazione residente e stilando una mappatura di tutte le strutture di accoglienza; creare un Centro di accoglienza europeo in Sicilia, per semplificare le operazioni di ricongiungimento familiare e la ricollocazione per quote nei Paesi dell’Unione europea, introducendo il principio di reciprocità per permettere mobilità tra alcuni Paesi europei; creare un’Agenzia europea per l’immigrazione e accogliere le domande di protezione e asilo dei profughi nei consolati e ambasciate europee site nei Paesi di origine dei migranti e nei Paesi di transito; investire in programmi statali non di mero assistenzialismo, ma che elaborino piani di formazione per il raggiungimento di una piena integrazione degli immigrati regolari e per lo sviluppo di un livello uniforme di diritti e doveri quale base per una vera cittadinanza".
Quanto alla gestione dei conflitti internazionali, "garantire maggiori trasparenza e chiarezza e porre al centro dell’agenda politica europea la creazione di una vera unità, anche sotto il profilo della difesa, con superamento di una visione a oggi stagnante in un mero accordo economico e monetario. La pace sia un principio da perseguire con ogni forza, a tutela della persona in quanto tale, dando effettività ai principi sanciti dal diritto e dai trattati internazionali, e valorizzando la funzione dell’Onu, oggi purtroppo sbiadita".
Politica
Vannacci a Zan: “Lei gay non rappresenta...
Scontro tra il generale e l'esponente del Pd: "Hitler parlava così"
"Come gay, non rappresenta la normalità". Il generale Roberto Vannacci, candidato con la Lega alle elezioni europee 2024, si rivolge così a Alessandro Zan, esponente del Pd, durante Quarta Repubblica su Rete4. "Lei sta dicendo cose che sono fuori dalla Costituzione", la replica di Zan. Controribatte Vannacci: "Non c'è nessuna differenza di diritti tra chi è omosessuale e chi non lo è. Dico solo che ciò che non è normale non rientra nella norma. Se avessi detto voi siete eccezionali, avrei detto la stessa cosa. Non ho mai ritrattato nulla di ciò che ha scritto. Lei Zan che è un omosessuale non rappresenta la normalità per un fatto statistico". Parole da "nazista", commenta Zan: "Hitler diceva che gli omosessuali non sono normali".
Vannacci si sofferma su un altro tema affrontato in passato con dichiarazioni che hanno scatenato polemiche: "Il pensiero unico ci ha portato a cambiare il significato delle parole. Io non dico che una persone di colore non è italiana, dico che i suoi tratti somatici rappresentano l'italianità". "Sono parole gravissime che infangano le forze armate" visto il ruolo del candidato leghista alle europee. "Lei fa una discriminazione, alimenta odio", dice Zan.
Per il generale, quindi, anche un botta e risposta social con il tenente colonnello Gianfranco Paglia, consigliere del ministro della Difesa Guido Crosetto. Nel corso del programma tv 'Zona Bianca' su Rete4, Paglia ha espresso disappunto per il libro di Vannacci sostenendo che il pensiero del generale non è quello della Difesa. La replica di Vannacci arriva via social: "Non ho visto la TV ma mi faccio una domanda: parlando in Uniforme esprimeva un suo parere personale o quello dell'Istituzione a cui appartiene? Perché io, per aver scritto un libro a titolo personale nel mio tempo libero, sono stato accusato e sospeso anche per aver suscitato l'associazione tra l’autore e le idee dallo stesso espresse all’Istituzione di appartenenza! Ma non mi preoccupo... si tratta di un fuoco di Paglia!".
Politica
Strage di operai a Casteldaccia, il cordoglio della...
Mattarella: "Necessità di un impegno comune". Schlein: "Cordoglio non basta, politica può e deve fare di più"
L'ennesima strage del lavoro di oggi a Casteldaccia in cui hanno perso la vita 5 operai e un sesto è ricoverato in gravi condizioni, non lascia indifferente la politica. "Sconvolge la notizia degli operai coinvolti nel tragico incidente avvenuto a Casteldaccia, nel palermitano", scrive su X la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. "Alle famiglie delle vittime il mio profondo cordoglio, unitamente al sentimento di vicinanza verso il lavoratore che si trova attualmente nel reparto di Rianimazione all'ospedale Policlinico di Palermo. Sia fatta piena luce su questa tragedia".
Richiesta analoga arriva dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che da New York esprime il suo cordoglio per la grave tragedia sul lavoro. "Auspico - afferma il Capo dello Stato - che sia fatta piena luce sulle dinamiche dell’incidente. Ma l’ennesima inaccettabile strage sul lavoro - a pochi giorni dal 1 maggio - deve riproporre con forza la necessità di un impegno comune che deve riguardare le forze sociali, gli imprenditori e le istituzioni preposte”.
Anche il vicepremier Antonio Tajani esprime "le mie condoglianze a tutte le famiglie, bisogna fare di tutto perché si possa rinforzare la sicurezza" sui posti di lavoro, "aumentare il numero degli ispettori e aiutare le imprese detassando le attività che vanno nella direzione di rinforzare la sicurezza sul lavoro".
"Profondo dolore" viene espresso anche dal presidente del Senato Ignazio La Russa per "la notizia del grave incidente sul lavoro avvenuto nel Palermitano e che ha portato alla morte di cinque operai. Ai loro familiari e alla comunità di Casteldaccia - afferma - giungano i sentimenti del mio più sincero cordoglio".
Dalla segretaria del Pd Elly Schlein arriva uno scossone alla politica: "Esprimiamo la nostra forte vicinanza ma non basta e non può bastare. Non possiamo trovarci ogni volta davanti a una morte sul lavoro a ribadire che la sicurezza è una priorità tra le altre: è la priorità. Perché se siamo una Repubblica fondata sul lavoro bisogna essere conseguenti e tutte le istituzioni devono mettere il massimo impegno per dire basta a questa strage quotidiana. Occorre investire di più in prevenzione, formazione, sull'assunzione di personale per i controlli. Insomma, la politica può e deve fare molto di più. Noi continueremo a batterci in questa direzione".
Di "un’immane tragedia che ci colpisce al cuore" parla via social anche il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte. "A nome dell’intera comunità del Movimento 5 Stelle esprimo profonda vicinanza alle famiglie dei 5 operai che hanno perso la vita a Casteldaccia e ai feriti. La sicurezza sia l’ossessione di tutti. Basta morti sul lavoro".
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Europee 2024, sondaggio: in lieve calo Fdi e Pd, Azione a...
Lo rivela un sondaggio di Quorum/YouTrend per SkyTG24
Se si votasse oggi, a un mese dalle elezioni europee 2024, Fratelli d’Italia sarebbe sempre il primo partito con il 27,3%, quasi sette punti in più rispetto al Pd (20,5%) e più di undici sopra il M5S (16,0%). Lo rivela un sondaggio di Quorum/YouTrend per SkyTG24, che vede i primi tre partiti tutti in leggero calo rispetto a una settimana fa. Risale la Lega (8,3%; +0,4) che raggiunge Forza Italia - Noi Moderati, mentre più indietro Azione (3,8%) guadagna lo 0,3% e si avvicina alla soglia di sbarramento.
Fratelli d’Italia 27,3% (-0,3%); Partito Democratico 20,5% (-0,1%); Movimento 5 Stelle 16,0% (-0,3%); Forza Italia - Noi Moderati 8,3% (=); Lega 8,3% (+0,4%); Stati Uniti d’Europa 4,5% (+0,1%); Alleanza Verdi-Sinistra 4,4% (+0,1%); Azione 3,8% (+0,3%); Pace Terra Dignità 1,9% (-0,1%); Libertà 1,5% (+0,5%); Un altro partito 3,5% (-0,6%). Astenuti + Indecisi 39,5% (-1,0%).
Sondaggio svolto con metodologia CAWI tra il 2 e il 3 maggio 2024 su un campione di 800 intervistati rappresentativi della popolazione maggiorenne residente in Italia, indagate per quote di genere ed età incrociate, stratificate per titolo di studio e ripartizione ISTAT di residenza. Il margine d’errore è del +/-3,5% con un intervallo di confidenza del 95%.