Cronaca
Difesa, Grosseto in campo per salvare i cavalli del Cemivet
Ordine del giorno in Comune per sensibilizzare il ministro e i vertici militari ed evitare il trasferimento a Montelibretti dell'allevamento del Centro Militare Veterinario: "Spreco di denaro pubblico e posti lavoro a rischio"
Un ordine del giorno per sensibilizzare il ministro della Difesa e i vertici militari al fine di evitare il trasferimento a Montelibretti dell'allevamento cavalli del Centro Militare Veterinario di Grosseto, struttura nata nel 1870, che riveste un ruolo essenziale per la città sia dal punto di vista del territorio che occupazionale. A presentarlo il consigliere comunale della Lega Salvini Premier Gino Tornusciolo, che ricorda come il Cemivet sia "rimasto l'unico centro in tutta Italia in cui si allevano i cavalli che vengono utilizzati dall'Esercito Italiano per scopi istituzionali, dall'attività sportiva agonistica alla rappresentanza militare e all'addestramento degli allievi delle accademie e militari". L'odg, firmato anche da altri consiglieri comunali, sarà discusso nel prossimo consiglio.
"Non vi è nessun altro posto in Italia con tali caratteristiche, l'unicità del posto, dei terreni e della superficie a disposizione rendono li Cemivet unico nel suo genere e non replicabile in nessun altro territorio", si sottolinea nell'odg, spiegando che, "per spazi e numero di nascite, rappresenta l'allevamento equino più importante su scala nazionale, coniugando la tradizione del cavallo con le più moderne tecnologie e metodologie di allevamento".
Tornusciolo ricorda che da anni è in atto "un progetto di razionalizzazione del comparto equestre che vedrebbe la città di Grosseto privata di un così importante allevamento, il tutto a scapito della spesa pubblica in quanto si andrebbe a replicare la costruzione di scuderie e strutture che già esistono presso li Centro Militare Veterinario e che da sempre assicurano in modo eccellente le esigenze dalla Forza Armata, avendo addirittura le potenzialità per aumentare i numeri richiesti di produzione di puledri".
Già in passato, si sottolinea nell'odg, li Centro Militare Veterinario "si è visto depauperato di un'articolazione importantissima come 'La scuola di Mascalcia' che da Grosseto è stata trasferita al Centro Militare di Equitazione di Montelibretti, con una spesa da parte della difesa di soldi pubblici per impiantare ex novo l'intera struttura che era perfettamente operante in Grosseto e che rappresentava l'unico ente formatore ni Italia di corsi per maniscalchi aperti anche al personale civile". Ora "il progetto di razionalizzazione del comparto equestre prevede lo spostamento dell'intero parco fattrici e puledri da Grosseto a Montelibretti che svuoterebbe e snaturerebbe lo stesso Centro Militare Veterinario li quale grazie al suo allevamento garantisce la perfetta gestione di 590 ettari di terreno creando un connubio perfetto tra li territorio maremmano e l'esigenza della Forza Armata".
Cronaca
Valanga sulle Alpi svizzere, morti 2 scialpinisti lombardi
Le due vittime travolte sul Pigne d'Arolla, tra il Cervino e il Grand Combin
Tragedia sulle Alpi svizzere. Due scialpinisti italiani sono morti travolti da una valanga sul Pigne d'Arolla, tra il Cervino e il Grand Combin. Le due vittime abitavano nella provincia di Lecco.
Cronaca
Rivolta in carcere a Benevento: “Agenti feriti e...
Tensione altissima, la denuncia dei sindacati
Due agenti feriti, altri in ostaggio, detenuti armati. È quanto denunciano i sindacati della polizia penitenziaria che segnalano una violenta rivolta in atto nel carcere di Benevento. Una situazione incandescente, con una Sezione detentiva distrutta dai rivoltosi e due agenti di polizia penitenziaria seriamente feriti dai ristretti in rivolta, armati per fronteggiare gli agenti.
“La situazione è molto grave - denuncia Tiziana Guacci, segretario del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe - Ci arrivano da Benevento segnali allarmanti di una crescente tensione, con i detenuti comuni del quarto piano, per futili motivi, hanno devastato la rotonda, computer, vetri e tutto quello che c’era. In prima battuta sembrerebbe che hanno preso in ostaggio dei colleghi, due sono stati accompagnati in ospedale. La situazione è molto critica e sul posto sono presenti anche operatori delle altre forze di polizia. Mi sembra evidente che c’è necessità di interventi immediati da parte degli organi ministeriali e regionali dell’amministrazione penitenziaria, che assicurino l’ordine e la sicurezza in carcere a Benevento tutelando gli agenti di polizia penitenziaria che vi prestano servizio. Ed è grave che non siano stati raccolti, nel corso del tempo, i segnali lanciati dal Sappe sui costanti e continui focolai di tensione nelle carceri campane”.
Il segretario generale del sindacato Donato Capece giudica la condotta dei detenuti ancora in rivolta “irresponsabile e gravissima. Sono quotidiane le nostre denunce con le quali evidenziamo che le carceri in Campania sono ad alta tensione. Alla teoria di chi parla di carceri conoscendoli poco, ossia dalla parte della polizia penitenziaria, vogliamo rispondere con la concretezza dei fatti. Che parte da un dato incontrovertibile: la Polizia Penitenziaria continua a ‘tenere botta’, nonostante le quotidiane aggressioni. I problemi del carcere sono reali, come reale è il dato che gli eventi critici nei penitenziari sono in aumento. È sotto gli occhi di tutti che servono urgenti provvedimenti per frenare la spirale di tensione e violenza che ogni giorno coinvolge, loro malgrado, appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria nelle carceri italiane e della Campania, per adulti e minori. Come dimostra quel che sta succedendo nel carcere di Benevento”, conclude il leader del primo Sindacato della Polizia Penitenziaria.
Cronaca
Caserta, sangue sulle strade nel weekend: 4 ragazzi morti...
Le vittime hanno tutte meno di 25 anni, ci sono anche tre feriti gravi
Due incidenti, quattro giovani vite spezzate. È questo il bilancio di sangue sulle strade nel weekend in provincia di Caserta. Quattro ragazzi hanno perso la vita la notte scorsa. Il più grave è avvenuto in via delle Dune a Villa Literno, dove due auto si sono scontrate: a perdere la vita una ragazza di 20 anni e due ragazzi di 23 e 24 anni, mentre sono rimasti feriti gravemente altri tre giovani. Un altro 20enne ha perso la vita a Caserta, lungo la strada statale 7, nell'incidente che ha coinvolto la sua auto, che si sarebbe ribaltata più volte, sbalzandolo all'esterno del veicolo giù nella scarpata. Per recuperare il suo corpo senza vita sono intervenuti i vigili del fuoco.