Cronaca
Ex Ilva, procura di Milano apre fascicolo
La battaglia tra soci dovrà essere 'risolta' dal tribunale che si occupa delle crisi imprenditoriali. Il fascicolo è un modello 45, senza ipotesi di reato né indagati
La procura di Milano ha aperto un fascicolo sul caso dell'ex Ilva al centro di una battaglia tra soci che dovrà essere 'risolta' dal tribunale che si occupa delle crisi imprenditoriali e che dovrà decidere se accogliere la richiesta di insolvenza - premessa per l'amministrazione straordinaria - oppure concedere il concordato in bianco e "misure protettive" estese a tutte le società del gruppo (Acciaierie d'Italia spa, AdI Energia srl, AdI Servizi Marittimi srl e AdI Tubiforma srl).
Laddove prevalesse la prima ipotesi, ossia venisse dichiarata l'insolvenza, si potrebbe aprire un fronte penale, ossia il fascicolo esplorativo potrebbe diventare un'inchiesta con l'ipotesi di reato di bancarotta. Il fascicolo, al momento, è un modello 45, ossia senza ipotesi di reato né indagati, ed è nelle mani dell'aggiunto Laura Pedio e del pm Pasquale Addesso.
I contrasti tra soci non sono recenti, ma hanno determinato nell'ultimo periodo un'escalation che ha visto una richiesta di composizione negoziata della crisi, superata però dall'istanza di amministrazione straordinaria e dalla nomina di un commissario. Procedura che ha portato in campo anche la procura di Milano con l'aggiunta Laura Pedio che oggi ha preso parte all'udienza sulla richiesta di concordato in bianco e si è associata alla richiesta di estendere l'amministrazione straordinaria e quindi le misure protettive all'intero gruppo, con l'obiettivo di mettere in sicurezza il patrimonio del gruppo siderurgico.
La decisione della giudice Laura De Simone, presidente della sezione Crisi d'impresa, è attesa entro la settimana e se, come possibile, verrà dichiarata l'insolvenza di Acciaierie d'Italia spa, a quel punto scatterà un'inchiesta con l'ipotesi di reato di bancarotta con accertamenti e analisi sulla gestione negli ultimi anni del complesso industriale di Taranto.
Cronaca
Premio Sarzanini, tra i premiati Antonietta Ferrante...
Il riconoscimento anche al regista Marco Bellocchio
Un premio alla passione e al rigore. La terza edizione del premio Mario Sarzanini, specialista della cronaca giudiziaria morto tre anni fa, è stato assegnato al regista Marco Bellocchio per il film e la serie tv su Aldo Moro, a Francesca Fagnani (nella foto con il direttore dell'Adnkronos, Davide Desario) per le interviste da belva su Rai2; a Fabio Tonacci del quotidiano La Repubblica per i reportage in Israele.
Tra gli otto vincitori del premio patrocinato dall’Ordine dei Giornalisti del Lazio la giornalista dell’Adnkronos Antonietta Ferrante per le agenzie di stampa, Giuseppe La Venia del Tg1 per la tv, Fabiana Cofini (RaiNews.it) per il web, Sara Graziani della Casa internazionale delle donne per la categoria degli uffici stampa e Simone Spetia (Radio24) per la radio.
Cronaca
Mafia, Rando (Pd): “Orgogliosa di Roma Tre che...
‘Importante far capire senso responsabilità’
“Credo che sia una cosa lodevole quando un’università attenziona il fenomeno della mafia e ne dà conoscenza. Dedicare alle vittime delle mafie le aule dell’ateneo, significa dare nome e cognome a delle storie per la cultura della legalità”. Lo ha detto la senatrice del Partito democratico e componente della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, Vincenza Rando, a margine dell’evento ‘Roma Tre contro le mafie’ tenutosi presso l’Aula Magna del Rettorato dell’ateneo romano.
“Io sono orgogliosa di Roma Tre perché è importante far capire il senso di responsabilità”, ha concluso la Senatrice.
Cronaca
Mafia, Borrometi (Articolo21): “Roma Tre ci ricorda...
‘Non giratevi dall’altra parte’
“Io sono veramente contento di essere qui oggi perché ho partecipato lo scorso anno ad un’iniziativa con Paolo Siani, fratello di Giancarlo, nella quale nacque la promessa del Rettore di Roma Tre di intitolare 12 aule alle vittime di Mafia. Sono orgoglioso soprattutto perché, oggi, un liceo di Partinico ha negato l’intitolazione a Peppino Impastato. Oggi Roma Tre ci ricorda quanto è importante la memoria”. Così il presidente di Articolo21, Paolo Borrometi, a margine dell’evento ‘Roma Tre contro le mafie’ tenutosi presso l’Aula Magna del Rettorato dell’ateneo romano.
“Quando 12 anni fa ho iniziato a denunciare la mafia nel mio territorio, mi sono reso conto quanto sia importante che i giornalisti non girino lo sguardo altrove - ha concluso il presidente di Articolo21 - Dobbiamo ricordare che l’articolo 21 della nostra Costituzione non è soltanto il diritto e il dovere del giornalista di informare, ma anche il diritto del cittadino ad essere informato, così da poter permettergli di scegliere da che parte stare".