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Russia, movimento Lgbt bandito per...
Russia, movimento Lgbt bandito per ‘estremismo’: due arresti
Si tratta di due dipendenti del club gay di Orenburg 'Pose'
Due dipendenti del club gay di Orenburg 'Pose', il gestore e il direttore artistico, sono stati arrestati nel quadro del primo caso aperto in Russia in nome del reato penale di estremismo di stampo Lgbt, ha annunciato il tribunale del distretto centrale della città russa.
Nei giorni scorsi l'attivista ultraconservatrice Ekaterina Mizulina, sorella di Elena, l'allora deputata che aveva firmato la legge contro la propaganda gay di fronte ai minori, aveva anticipato l'apertura del caso.
All'inizio del mese le forze di sicurezza avevano fatto irruzione nel club in seguito alla denuncia di "propaganda gay" da parte di un gruppo di nazionalisti pro guerra.
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L'arresto è stato confermato fino al 18 maggio. I due, che il tribunale definisce "individui con orientamento sessuale non tradizionale" e accusa di sostenere "le opinioni e le attività dell'associazione internazionale Lgbt, bandita nel nostro Paese", rischiano una condanna fino a dieci anni di carcere, se giudicati colpevoli "di aver organizzato attività estremiste".
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Il direttore artistico, Aleksander Klimov, è accusato di aver selezionato gli artisti drag per esibizioni nel locale e la manager, Diana Kamilyanova, di aver ripreso le esibizioni. La Corte suprema lo scorso novembre aveva inserito il non esistente movimento internazionale Lgbt nell'elenco delle organizzazioni estremiste. Da allora sono stati aperti solo casi amministrativi.
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Re Carlo e la malattia, le news sul re: “Piano per i...
Per The Daily Beast condizioni peggiori di quanto trapeli
Come sta Re Carlo III? Il sovrano si sta sottoponendo alle terapie per curare il cancro individuato all'inizio del 2024 dopo una procedura di routine alla prostata. A delineare un quadro più preoccupante di quanto non riportino le comunicazioni ufficiali è The Daily Beast: "Non va bene", riporta la testata, che fa riferimento a cicli di radioterapia per il sovrano.
The Daily Beast cita le parole di un anonimo amico di famiglia: Carlo "ovviamente è determinato a battere la malattia e sta dando tutto. Tutti rimangono ottimisti, ma lui sta veramente male. Più di quanto dicano".
Al Daily Beast risulta, inoltre, che i piani per i funerali di Carlo - che in codice sarebbero indicati con la definizione Operazione Menai Bridge, il ponte che colega lì'isola di Anglesey al Galles - vengano regolarmente aggiornati. Sarebbe stato redatto anche un documento per evidenziare gli aspetti positivi, a livello organizzativo, relativi ai funerali della regina Elisabetta e per sottolineare i dettagli da migliorare in una prossima cerimonia.
Un'altra fonte evidenzia che "i piani sono stati tirati fuori e vengono aggiornati. Nulla che non ci aspetti dato che al re è stato diagnosticato un cancro. Ma il fatto che i piani abbiano iniziato a circolare fa riflettere". Gli insider si moltiplicano e un'altra persona sottolinea che "stanno esaminando ogni aspetto del Menai Bridge. Al funerale della regina ha funzionato tutto in maniera perfetta, l'asticella è stata fissata altissima. Non è una questione emotiva, è un lavoro che va preso molto sul serio". Da ambienti militari si evidenzia che la questione non va enfatizzata. "Prepararsi al peggio è ciò che fanno i militari" normalmente.