Nonostante l’avvio positivo delle contrattazioni a Wall Street, dove gli indici non perdono occasione per aggiornare i massimi storici, l’umore delle borse europee nel corso del pomeriggio è peggiorato. Dal meeting della Fed di ieri non sono emerse, come era nelle attese, novità di rilievo: la politica monetaria è stata confermata e, nonostante i miglioramenti del contesto macroeconomico, il n.1 Powell ha confermato che per assistere ad un cambio di rotta sarà ancora necessario parecchio tempo.
Sul Ftse Mib, che ha segnato un -0,74% a 24.278,20 punti, performance particolarmente negative sono state registrate da Saipem e Tenaris, scese rispettivamente del 4,92 e del 6,78 per cento (mentre Eni ha terminato con un -0,02%). Tenaris ha chiuso il primo trimestre con un utile per azione di 9 centesimi di dollaro, dai -56 del 2020. A penalizzare l’andamento del titolo è il giro d’affari, sceso di oltre 30 punti percentuali a 1,18 miliardi.
Giornata positiva per A2A (+1,63%) e, dopo la diffusione dei conti, per STMicroelectronics (+1,63%). Quest’ultima ha terminato il primo trimestre con un fatturato in aumento del 35% a 3 miliardi di dollari ed un utile netto di 364 milioni, dai 192 milioni del 2020.
Nel comparto bancario si segnala la seduta positiva di UniCredit (+0,86%) e Intesa Sanpaolo (+0,91%).
Denaro anche su Mediaset (+6,02%). Secondo i ben informati, l’accordo con Vivendi potrebbe prevedere la distribuzione di un dividendo di 30 centesimi per azione e l’impegno del gruppo francese a ridurre la quota detenuta in un arco temporale di cinque anni.
In rosso invece Brembo (-2,53%) che ha annunciato di aver acquisito il 100% del capitale del gruppo J.Juan, azienda che produce sistemi frenanti per moto, per circa 70 milioni di euro.
Lo spread tra Bpt a 10 anni e Bund si è confermato a 106 punti base nel giorno in cui il Ministero dell’economia ha collocato Btp a cinque anni per 2,75 miliardi. In linea con la tendenza emersa nelle ultime aste, il rendimento ha fatto segnare un modesto incremento, salendo di 12 punti base allo 0,17%. Il decennale è stato invece collocato per 2,5 miliardi allo 0,88%, +15pb rispetto all’appuntamento precedente. (In collaborazione con money.it)

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