Politica
Acqua, Meritocrazia Italia: misure strutturali contro la...
Acqua, Meritocrazia Italia: misure strutturali contro la crisi idrica
Le chiede il presidente Walter Mauriello nella giornata mondiale dell'Acqua
Misure strutturali contro la crisi idrica. Le chiede Walter Mauriello, presidente di Meritocrazia Italia, nella Giornata mondiale dell'Acqua.
"Gravissima è ormai la crisi idrica determinata dall’incontrastato cambiamento climatico globale, che si manifesta da una parte con una siccità crescente, dall’altra con alluvioni eccezionali - sottolinea in una nota - Sembrerebbe un controsenso, ma è un fenomeno noto e tipico dei terri-tori tropicali, nei quali il terreno diventa impermeabile a causa dei lunghi periodi di siccità, per poi allagarsi alle prime piogge per-sistenti. A tutto questo si aggiunge una dispersione dilagante (vecchie reti idriche maltenute e dimensionate negli anni ’50) e forti carenze infrastrutturali (mancanza di costruzione di invasi di raccolta, dighe e laminatoi). Circa il 40% dell’acqua immessa nelle reti italiane si disperde a causa di impianti obsoleti e perdite non riparate. L’Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) stima che solo in Sicilia si perdono circa 335 milioni di metri cubi d’acqua all’anno. Ogni giorno, sul territorio nazionale, vengono sprecati 157 litri di acqua per abitante, pari al fabbisogno idrico di circa 43 milioni di persone. Nel 2023, il decreto Siccità ha promosso la desalinizzazione come soluzione per la scarsità idrica. La costruzione di impianti di desalinizzazione rappresenta sì una possibile soluzione per fornire acqua potabile in aree costiere, ma presenta ancora costi elevati e consumi energetici impegnativi, oltre che un impatto ambientale non trascurabile sulle coste, sui fondali e soprattutto sulla fauna ittica. Non solo, l’Italia è al primo posto in Europa per la quantità, in valore assoluto, di acqua dolce prelevata per uso potabile da corpi idrici superficiali o sotterranei. Per i consumi individuali di acqua dal rubinetto, gli italiani si dimostrano essere la popolazione meno virtuosa a livello europeo con oltre 220 litri pro capite consumati giornalmente, contro una media europea di 123 litri di acqua per abitante al giorno e con un incremento annuale costante".
"Anche quest’anno si prevede in alcune zone del Paese come la Sicilia il razionamento nell'erogazione dell’acqua a causa della carenza di risorse idriche. Malgrado siano stati realizzati negli anni ’60-’70 del secolo scorso, numerosi invasi per la raccolta delle acque piovane, l'insab-biamento dei bacini idrici ha ridotto notevolmente la captazione delle acque piovane. Le cause sono nell’erosione del suolo. Le piogge intense e l’assenza di forestazione a causa degli incendi, la carenza di adeguate opere di difesa del suolo causano l'erosione del terreno che viene trasportato dai fiumi e si deposita nei bacini idrici. La mancanza di manutenzione dei bacini idrici, come la rimozione periodica dei sedimenti, ne favorisce l’insabbiamento e la capacità di immagazzinare l’acqua piovana. Sarebbero sufficiente interventi di pulitura di questi bacini idrici per poter contare su una maggiore disponibilità idrica".
Politica
Giorgia Meloni, Mantovano: “Mai a rischio la sua...
Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio riferisce in merito a notizie giornalistiche sulla presenza di due uomini vicino all'auto dell'ex compagno della premier, Andrea Giambruno
"La sicurezza del presidente Meloni non è mai stata posta a rischio". Lo sottolinea il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, in riferimento a notizie giornalistiche che parlavano della presenza di due uomini nei pressi dell'auto dell'ex compagno della presidente del Consiglio, Andrea Giambruno.
"Dell'episodio accaduto sotto l'abitazione del presidente del Consiglio nella notte tra il 30 novembre e il 1 dicembre, mentre il presidente Meloni era impegnata in una missione all'estero, ho puntualmente riferito - quale Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica - nella mia ultima audizione al Copasir il 4 aprile scorso. Non ho difficoltà a ribadire quanto già chiarito nella sede parlamentare propria, e cioè che gli accertamenti svolti per la parte di competenza dell'intelligence hanno consentito con certezza di escludere il coinvolgimento nell'episodio di appartenenti ai Servizi".
Politica
Europee, Calenda si candida: “La scelta di Meloni...
"In tutte le circoscrizioni"
Il leader di Azione Carlo Calenda si candida alle elezioni Europee. "Dopo aver consultato il Direttivo del partito, i o ed Elena Bonetti abbiamo deciso di accettare la sfida e candidarci insieme in tutte le circoscrizioni - annuncia - per dare ancora più forza alla squadra di straordinaria qualità che abbiamo messo in campo da settimane, con un programma netto e chiaro e l'obbligo per tutti i candidati di aderire al gruppo Renew. Siamo europei e lo dimostreremo l'8 e il 9 giugno" aggiunge.
"Dobbiamo opporci al progetto di Giorgia Meloni"
"Nei mesi scorsi ho più volte sollecitato pubblicamente tutti i leader politici a firmare un accordo per non candidarsi alle Europee" dice. "Schlein e Tajani hanno già scelto la strada della candidatura diretta. Ma la discesa in campo della presidente del Consiglio e la sua piattaforma antieuropea e sovranista, cambiano completamente lo scenario. Dobbiamo opporci con tutti i mezzi al progetto di 'una piccola Italia in una piccola Europa' di Giorgia Meloni. È necessario rispondere a questa sfida antieuropea mettendosi direttamente in gioco".
Politica
Europee, ecco perché si potrà votare Meloni scrivendo solo...
Le schede che riporteranno solo il nome di battesimo della premier saranno valide
"Chiedo agli italiani di scrivere sulla scheda il mio nome, ma il mio nome di battesimo, scrivete sulla scheda Giorgia, perché io sono e sarò sempre una di voi". Dal palco di Pescara, dove ha annunciato la sua candidatura alle Europee come capolista in tutte le circoscrizioni, Giorgia Meloni ha invitato gli elettori a scrivere sulla scheda solo 'Giorgia'. A spiegare il perché e a fugare ogni dubbio sulla scelta è stato poco dopo il ministro per le Politiche agricole Francesco Lollobrigida, che, al termine dei lavori della kermesse Fdi, ha spiegato che, sulla scheda per le Europee, "ci sarà scritto 'Giorgia Meloni detta Giorgia'", chiarendo quindi che le schede che riporteranno solo il nome di battesimo della premier saranno perfettamente valide.
"È una possibilità che la norma dà proprio per semplificare il concetto", ha chiarito il ministro. Una possibilità, quella dello pseudonimo elettorale, usata più volte anche in passato. L'esempio più noto è quello dello scomparso leader dei Radicali, che sulla scheda elettorale compariva come "Giacinto Pannella detto Marco". Più di recente, nell'elezione che lo ha incoronato sindaco di Milano, Sala ha usato sulla scheda "Giuseppe Sala detto Beppe". Ha aggiunto invece il solo nome di battesimo proprio come farà la premier una candidata delle liste di Carlo Calenda alle comunali di Roma del 2021, "Cecilia Frielingsdorf detta Cecilia".