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Goggia: “Nei primi 20 giorni dopo infortunio ho visto...
Goggia: “Nei primi 20 giorni dopo infortunio ho visto tutto nero”
La velocista azzurra: "Come ho fatto a reagire? Ho pensato non sono sotto le bombe di Gaza"
"Nel momento in cui stavo ancora 'strisciando' sulla pista e non mi ero ancora fermata dalla caduta, non sono quasi riuscita a pensare a nulla, pervasa ad un senso di sgomento e dispiacere enorme, è stato difficile per me una volta accorsi allenatori e preparatori dirgli mi sono rotta la tibia, mi sono fatta male. I primi 20 giorni ho visto tutto nero, ero profondamente disperata entro di me". Lo ha detto l'azzurra Sofia Goggia in un incontro con i media online 45 giorni dopo lo stop per infortunio che ha posto fine alla stagione della sciatrice.
"So bene che nel mondo ci sono drammi ben peggiori, ma per un atleta rompersi una gamba non c'è nulle di più difficile dover affrontare un infortunio, per me non è il primo ma è stata la mia settima operazione. Come ho reagito? Ho pensato che nel mondo ci sono drammi peggiori del mio. Ho pensato: 'non sono sotto le bombe di Gaza'. Ho cercato di buttare lo sguardo oltre", ha aggiunto la velocista.
"Quando ho visto le parole nel comunicato dopo l'infortunio 'tornerò anche questa volta', ho pensato che erano parole che non sentivo mie questa volta. Poi ho iniziato a lavorare, il piede migliorava, a casa, poi palestra, piscina, ho trovato mia indipendenza. I miei programmi adesso guardano molto il quotidiano ma voglio guarire e tornare sugli sci per la prossima stagione", ha aggiunto la Goggia.
"Ho voluto aspettare una volta fatti gli esami diagnostici di controllo, altrimenti non trovavo il senso nel parlare. Abbiamo fatto questi esami la settimana scorsa. In passato mi sono rotta delle ossa, ma mai ho subito una cosa complicata come mi è accaduta il 5 febbraio. Mi sono rotta il pilone tibiale trasversalmente in più parti, un trauma da compressione e torsione fortissimo e si è frantumata la tibia in più parti. Le premesse dell'intervento erano estremamente complicate, perchè la Tac era molto brutta e riuscire a costruirlo era una impresa per gli ortopedici. L'intervento è riuscito perfettamente. Un ottimo punto di partenza per il recupero, ma bisogna andare con calma", ha confessato l'azzurra.
"Ho una piastra a forma di 'L' che mi tiene la tibia ma essendo la frattura così bassa mi hanno fatto un taglio molto lungo per infilare la placca. I tempi per il ritorno? I tempi sono di sei mesi, quelli standard, una volta saldato l'osso e se ho un fisico idoneo per sciare posso anche andare prima, spesso sono tornata prima, accorciando i tempi, cosa che non voglio fare ora ma non è detto che debba aspettare i canonici sei mesi", ha spiegato la Goggia.
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Napoli-Roma 2-2, Abraham salva De Rossi dopo la rimonta...
Giallorossi avanti con il rigore di Dybala, i campioni d'Italia ribaltano il risultato con Olivera e Osimhen. Nel finale, il pari di Abraham. Atalanta-Empoli 2-0
Napoli e Roma pareggiano 2-2 nel match valido per la 34esima giornata della Serie A. Gli azzurri, che sognano la rimonta con i gol di Olivera e Osimhen, salgono a 50 punti ma perdono terreno nella corsa a un piazzamento europeo. La Roma, illusa dal vantaggio firmato da Dybala, si salva in extremis con Abraham. I giallorossi di De Rossi sono quinti con 59 punti e hanno solo 2 lunghezze di vantaggio sull'Atalanta, che batte l'Empoli con il rigore di Pasalic e il gol di Lookman salendo a quota 57.
La partita
Il match in avvio è caratterizzato dall'atteggiamento aggressivo di entrambe le squadre. Pellegrini, al 6', spaventa il Napoli con un colpo di testa che finisce alto. Il Napoli si accende e cerca di innescare Osimhen. Le accelerazioni del centravanti vengono contrastate a ripetizione da Ndicka. I padroni di casa si rendono pericolosi al 20' con l'inserimento di Di Lorenzo, che riceve palla da Politano e calcia: Svilar è attento. Al 30' prima sbavatura di Ndicka e spazio per Osimhen, Svilar respinge la conclusione del nigeriano. Al 36' il portiere giallorosso ringrazia Anguissa che si presenta da solo in area e spedisce il pallone sul fondo. La Roma soffre e rischia grosso al 39'. Kvaratskhelia entra in partita, tiro deviato da Ndicka e palla fuori di pochi centimetri. Prima dell'intervallo, altre due chance azzurre: Juan Jesus e Di Lorenzo, però, non trovano la porta.
La ripresa propone un copione più equilibrato, con la Roma decisa a guadagnare campo rispetto al primo tempo. La sfida si stappa al 59'. Juan Jesus stende Azmoun e per l'arbitro Sozza è rigore. Dybala trasforma, 0-1 e Roma avanti dopo un'ora targata Napoli. I padroni di casa hanno il merito di incassare il colpo e di reagire subito. Olivera calcia dal limite, Kristensen devia e inganna Svilar: 1-1 al 64'.
Il pareggio non soddisfa nessuna delle due squadre. Napoli e Roma continuano a spingere e le occasioni fioccano. Al 66' Osimhen non inquadra la porta di testa, dall'altra parte Pellegrini mette alla prova la reattività di Meret. Passa una manciata di secondi e Politano spreca l'appoggio di Osimhen sparando alto. Al 74' serve un prodigio di Svilar per negare il gol a Osimhen, che perde il duello con il portiere giallorosso. L'equilibrio salta all'83'. Sanchez interviene su Osimhen, il Var invita l'arbitro Sozza a rivedere l'episodio: rigore, l'attaccante del Napoli fa centro per il 2-1. La Roma reagisce e pareggia all'88'. Corner di Dybala, sponda di Ndicka e Abraham non ha problemi a insaccare per il 2-2.
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Scudetto Inter, lo striscione di Dumfries contro Theo...
Il giocatore del Milan raffigurato come un cane
Non poteva mancare il 'caso striscione' durante la festa scudetto dell'Inter. Nella sfilata della squadra nerazzurra sul pullman scoperto, per le vie di Milano, spicca il 'due aste' esibito da Denzel Dumfries. L'olandese riceve lo striscione da un tifoso e lo mostra festante. Il drappo raffigura Dumfries che tiene al guinzaglio un cane: il rottweiler ha il volto di Theo Hernandez, giocatore del Milan che - proprio dopo un confronto acceso con Dumfries - la scorsa settimana è stato espulso con il nerazzurro nel derby vinto 2-1 dall'Inter. Tra cori e sfottò, più innocuo il due aste impugnato da Davide Frattesi: un 'milanista chiacchierone' con emoji piangente destinato a passare in secondo piano.
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Bologna-Udinese 1-1, gol di Payero e Saelemaekers
I rossoblu falliscono l'aggancio alla Juve al terzo posto
Il Bologna pareggia 1-1 in casa con l'Udinese nel match della 34esima giornata della Serie A. I rossoblu salgono a 63 punti e perdono la chance di agganciare la Juve al terzo posto a quota 65. L'Udinese, che nel finale vede sfumare una vittoria preziosissima, ha 29 punti ed è terz'ultima da sola: oggi sarebbe in Serie B.
La partita
Il match si apre con una lunga fase bloccata. Il Bologna gestisce il possesso del pallone ma non trova spazi per affondare il colpo. La squadra di Thiago Motta prova ad aggirare il muro bianconero, ma i cross dalle fasce vengono sistematicamente neutralizzati. I friulani, dopo 45 minuti di pura opposizione, colpiscono nel recupero. Freuler perde palla, l'Udinese accelera con Samardzic: il pallone capita sui piedi di Payero che da pochi passi buca Skorupski, 0-1.
Il Bologna prova ad alzare il ritmo nella ripresa, ma il fortino friulano regge e la porta di Okoye non corre rischi reali, se si eccettua una debole conclusione di Ndoye al 59'. Poco dopo, la missione dei padroni di casa si complica. Beukema stende Samardzic lanciato verso la porta, cartellino rosso e Bologna in 10 dal 64'. Con l'uomo in meno, i rossoblu trovano il pari con un pizzico di fortuna. Al 78' la punizione di Saelemaekers è un cross velenoso che beffa Okoye, 1-1. Gli ultimi giri di orologio regalano un brivido a testa. Al 90' Saelemaekers sfiora il bis dal limite dell'area, in pieno recupero Davis timbra la traversa e sfiora il colpaccio per l'Udinese in extremis.