Politica
Elezioni Basilicata, Pittella: “Io trattato come un...
Elezioni Basilicata, Pittella: “Io trattato come un ebreo che deve morire”. Poi le scuse
Le parole dell'ex governatore e consigliere regionale di Azione in un audio su Whatsapp inviato ai sostenitori per spiegare le ragioni del sostegno al candidato del centrodestra
Ha fatto discutere un vocale su Whatsapp dell'ex governatore della Basilicata e consigliere regionale di Azione Marcello Pittella, che ieri sera comunicava ai sostenitori la decisione di aderire al centrodestra a causa delle vicissitudini della coalizione progressiste. Nel commentare il comunicato del Pd rilasciato dopo l'intesa su Piero Marrese, Pittella si è lasciato andare. ''C'è un'azione a far male - ha detto - a far morire. Sapete quando deportavano gli ebrei e dovevano portarli nella camera a gas? Ecco io per loro sono un ebreo che deve morire, insieme a me Azione''. Concetto di morte, in senso politico, che è tornato anche in un passaggio successivo dell'audio che ha girato sulle messaggerie in modo molto rapido. ''Aderiamo al centrodestra, con tutte le difficoltà del caso - ha detto ancora - solo per una ragione programmatica. Ora dobbiamo lavorare molto per dimostrare che siamo forti, che siamo in campo determinati e capaci e sopravviviamo anche a coloro che attentano alla nostra vita politica e istituzionale''. Questa mattina Pittella si è scusato con chi può sentirsi offeso, dicendosi ''dispiaciuto'' per aver usato questa iperbole.
Calenda al Pd: "Buona strada sotto la guida di Conte"
"Il Pd ha lanciato il candidato - oculista - dei 5S mettendo un veto all’ingresso di Azione nella coalizione. Il candidato era talmente improbabile che si è ritirato dopo due giorni. Nel mentre si è candidato un altro dal centrosinistra, Chiorazzo, che è ancora in campo e dopo dodici ore è stato candidato un altro sempre di sinistra, tale Marrese, mantenendo lo stesso veto imposto dai 5S su Azione. Questa la cronistoria. Se lascia soddisfatti gli elettori del Pd bene così. Per quanto ci riguarda una coalizione che si muove in questo modo non può governare un condomino. Vi auguro buona strada sotto la guida del 'grande punto di riferimento dei progressisti', Giuseppe Conte", commenta intanto Carlo Calenda su twitter in merito alla coalizione dem-M5S in Basilicata.
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Giorgia Meloni, Mantovano: “Mai a rischio la sua...
Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio riferisce in merito a notizie giornalistiche sulla presenza di due uomini vicino all'auto dell'ex compagno della premier, Andrea Giambruno
"La sicurezza del presidente Meloni non è mai stata posta a rischio". Lo sottolinea il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, in riferimento a notizie giornalistiche che parlavano della presenza di due uomini nei pressi dell'auto dell'ex compagno della presidente del Consiglio, Andrea Giambruno.
"Dell'episodio accaduto sotto l'abitazione del presidente del Consiglio nella notte tra il 30 novembre e il 1 dicembre, mentre il presidente Meloni era impegnata in una missione all'estero, ho puntualmente riferito - quale Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica - nella mia ultima audizione al Copasir il 4 aprile scorso. Non ho difficoltà a ribadire quanto già chiarito nella sede parlamentare propria, e cioè che gli accertamenti svolti per la parte di competenza dell'intelligence hanno consentito con certezza di escludere il coinvolgimento nell'episodio di appartenenti ai Servizi".
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Europee, Calenda si candida: “La scelta di Meloni...
"In tutte le circoscrizioni"
Il leader di Azione Carlo Calenda si candida alle elezioni Europee. "Dopo aver consultato il Direttivo del partito, i o ed Elena Bonetti abbiamo deciso di accettare la sfida e candidarci insieme in tutte le circoscrizioni - annuncia - per dare ancora più forza alla squadra di straordinaria qualità che abbiamo messo in campo da settimane, con un programma netto e chiaro e l'obbligo per tutti i candidati di aderire al gruppo Renew. Siamo europei e lo dimostreremo l'8 e il 9 giugno" aggiunge.
"Dobbiamo opporci al progetto di Giorgia Meloni"
"Nei mesi scorsi ho più volte sollecitato pubblicamente tutti i leader politici a firmare un accordo per non candidarsi alle Europee" dice. "Schlein e Tajani hanno già scelto la strada della candidatura diretta. Ma la discesa in campo della presidente del Consiglio e la sua piattaforma antieuropea e sovranista, cambiano completamente lo scenario. Dobbiamo opporci con tutti i mezzi al progetto di 'una piccola Italia in una piccola Europa' di Giorgia Meloni. È necessario rispondere a questa sfida antieuropea mettendosi direttamente in gioco".
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Europee, ecco perché si potrà votare Meloni scrivendo solo...
Le schede che riporteranno solo il nome di battesimo della premier saranno valide
"Chiedo agli italiani di scrivere sulla scheda il mio nome, ma il mio nome di battesimo, scrivete sulla scheda Giorgia, perché io sono e sarò sempre una di voi". Dal palco di Pescara, dove ha annunciato la sua candidatura alle Europee come capolista in tutte le circoscrizioni, Giorgia Meloni ha invitato gli elettori a scrivere sulla scheda solo 'Giorgia'. A spiegare il perché e a fugare ogni dubbio sulla scelta è stato poco dopo il ministro per le Politiche agricole Francesco Lollobrigida, che, al termine dei lavori della kermesse Fdi, ha spiegato che, sulla scheda per le Europee, "ci sarà scritto 'Giorgia Meloni detta Giorgia'", chiarendo quindi che le schede che riporteranno solo il nome di battesimo della premier saranno perfettamente valide.
"È una possibilità che la norma dà proprio per semplificare il concetto", ha chiarito il ministro. Una possibilità, quella dello pseudonimo elettorale, usata più volte anche in passato. L'esempio più noto è quello dello scomparso leader dei Radicali, che sulla scheda elettorale compariva come "Giacinto Pannella detto Marco". Più di recente, nell'elezione che lo ha incoronato sindaco di Milano, Sala ha usato sulla scheda "Giuseppe Sala detto Beppe". Ha aggiunto invece il solo nome di battesimo proprio come farà la premier una candidata delle liste di Carlo Calenda alle comunali di Roma del 2021, "Cecilia Frielingsdorf detta Cecilia".