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Biden, il discorso sullo Stato dell’Unione: “Il...
Biden, il discorso sullo Stato dell’Unione: “Il mio messaggio per Putin: non mi inchino”
Il presidente degli Stati Uniti dedica ampio spazio alla politica estera: "Non abbandoniamo l'Ucraina". Attacchi ripetuti a Trump
"La storia ci guarda, non mi inchinerò a Putin. Il mio messaggio per il presidente Putin è semplice: non ce ne andremo, non ci inchineremo. Io non mi inchinerò. Dobbiamo dare all'Ucraina gli aiuti che chiede". Joe Biden, presidente degli Stati Uniti, tiene per circa 1h15' il discorso sullo Stato dell'Unione alla Camera dei Rappresentanti e davanti ai membri del Congresso rinnova l'appello a sbloccare il pacchetto da 60 miliardi con armi e aiuti per Kiev.
Gli argomenti del discorso
La politica estera è il primo tema che il presidente affronta nel suo discorso: Biden, tra attacchi ripetuti a Donald Trump, definito più volte "il mio predecessore" senza esplicito riferimento al nome, spazia a 360 gradi tra economia, diritti civili, politiche sociali.
Alla fine, secondo l'analisi dettagliata, Biden parlerà per 19' di politica interna. Per quasi 14' si soffermerà sull'economia, per oltre 11' sulle elezioni 2024, per 11' sulla sanità e la previdenza, per 10'30'' circa sulla politica estera, tra Ucraina, Israele, Hamas e Cina.
Gli attacchi a Trump, "il predecessore"
"La storia ci guardava 3 anni fa, quando un'insurrezione investì questi luoghi. Molti di voi erano qui in uno dei giorni più bui. Abbiamo visto tutti che a insorgere non erano patrioti, erano persone che volevano fermare il pacifico trasferimento di poteri e ribaltare la volontà popolare" dopo le elezioni 2022, dice ricordando "la più grande minaccia alla democrazia americana dai tempi della Guerra Civile. Ma hanno fallito, l'America ha resistito e la democrazia ha prevalso". "Non si può amare il proprio paese solo quando si vince", è l'affondo contro Trump.
L'appello al Congresso: "E' un momento straordinario"
"Mandatemi una legge bipartisan sulla sicurezza", dice invocando la svolta che consenta alla Camera dei Rappresentanti, a maggioranza repubblicana, di superare lo stallo sugli aiuti all'Ucraina con una legge complessiva che comprenda anche il tema della sicurezza del confine con il Messico.
Biden esordisce ricordando il discorso pronunciato dal presidente Franklin Delano Roosevelt nel 1941. "Ora siamo noi che affrontiamo un momento senza precedenti nella storia e il mio scopo stasera è svegliare il Congresso, avvisare il popolo americano che neanche questo è un momento ordinario", dice Biden.
"Putin non si fermerà, io non mi inchino"
"Se qualcuno pensa che Putin si fermerà all'Ucraina, vi assicuro che non lo farà", aggiunge Biden tra gli applausi della Camera. "L'Ucraina può fermare Putin se noi siamo accanto all'Ucraina e forniamo le armi di cui ha bisogno. E' tutto ciò che l'Ucraina sta chiedendo: non chiedono soldati americani e infatti non ci sono soldati americani sul suolo ucraino e io sono determinato a proseguire in questa direzione. In questo momento gli aiuti ucraini sono bloccati da chi vuole rinunciare alla nostra leadership mondiale", dice ancora.
"Non è passato molto tempo da quando un presidente repubblicano di nome Ronald Reagan tuonò: 'Mr. Gorbaciov, abbatti questo muro'", afferma ricordando l'intervento di Reagan a Berlino. "Ora, il mio predecessore, un ex presidente repubblicano, dice a Putin: 'Fai quello che diavolo vuoi'. Questa è una citazione. Un ex presidente lo ha effettivamente detto, inchinandosi davanti a un leader russo. Penso che sia scandaloso, pericoloso e inaccettabile", afferma chiamando ancora in causa Trump.
La protesta del repubblicano
Un passaggio contro Trump viene sottolineato dall'urlo "bugie" che parte dall'Aula. Secondo i media americani, a gridare è il deputato repubblicano Derrick Van Orden. Il discorso di Biden non è nemmeno a metà ma, secondo la Cnn, diversi repubblicani abbandonano la Camera senza ascoltare tutto l'intervento. "Questo non è degno di un presidente. È totalmente un discorso della campagna elettorale", dice il deputato Max Miller.
L'America è tornata
"L'America è membro fondatore della Nato e abbiamo reso la Nato più forte che mai", dice ricordando l'ingresso della Finlandia e quello appena avvenuto della Svezia. "Dico al Congresso: dobbiamo opporci a Putin, la storia ci guarda. La storia ci guarda. Se gli Stati Uniti si defilano, l'Ucraina sarà a rischio. L'Europa sarà a rischio, il mondo libero sarà a rischio. Il mio messaggio per il presidente Putin è semplice: non ce ne andremo, non ci inchineremo. Io non mi inchinerò", ripete.
"Quando l'America va al tappeto, ci rimettiamo in piedi. Continuiamo ad andare avanti. Questa è l'America, questo è il popolo americano. E' per merito vostro che l'America sta tornando e che il nostro futuro è luminoso. E' per merito vostro che stasera possiamo dire che lo Stati dell'Unione è forte e diventerà ancora più forte", dice Biden dopo il 'capitolo economico' del suo discorso, mentre dall'Aula si alza il coro 'altri 4 anni, altri 4 anni' con l'auspicio della rielezione a novembre.
Il piano per Gaza
Come anticipato, Biden annuncia il piano per la costruzione di un porto temporaneo a Gaza per agevolare l'arrivo di aiuti umanitari alla popolazione. "Darò istruzioni all'esercito americano di condurre una missione di emergenza per stabilire un porto provvisorio Mediterraneo, sulla costa di Gaza, che possa ricevere grandi spedizioni di cibo, acqua, medicine e ripari temporanei", dice il presidente evidenziando che "non ci saranno truppe americane sul terreno".
"Un porto provvisorio consentirà un massiccio aumento della quantità di assistenza umanitaria che arriva a Gaza ogni giorno. Israele deve consentire più aiuti a Gaza e garantire che gli operatori umanitari non vengano colpiti dal fuoco incrociato", dice.
Le battute sull'età
In chiusura, Biden tocca un tema che diventerà probabilmente centrale nel corso della campagna per le elezioni: l'età "So che potrebbe non sembrare, ma sono in giro da un po'", dice l'81enne presidente, il più anziano ad aver mai ricoperto l'incarico. "Quando si arriva alla mia età certe cose diventano più chiare che mai. Conosco la storia americana. Ho visto più volte il contrasto tra le forze in competizione nella battaglia per l'anima della nostra nazione, tra coloro che vogliono riportare l'America al passato e coloro che vogliono portare l'America nel futuro", aggiunge.
"Mi è stato detto che sono troppo vecchio. Da giovane o da vecchio, ho sempre saputo che cosa dura. Ho conosciuto la nostra stella polare, l'idea stessa degli americani, secondo cui siamo tutti creati uguali, meritiamo di essere trattati allo stesso modo per tutta la vita. Non siamo mai stati pienamente all'altezza di quell'idea. Non ce ne siamo nemmeno mai allontanati. E non la abbandonerò ora", scandisce. "Sono fiducioso, lo sono davvero. Sono ottimista. Cari americani, la questione per la nostra nazione non è quanto siamo vecchi. Ma quanto sono vecchie le nostre idee. Non si può guidare l'America con idee vecchie".
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Usa, Urbinati (Columbia): ”La rettrice ha scatenato...
La docente di Teoria politica difende la protesta pacifica degli studenti e sostiene il dialogo senza toni aggressivi in spazi dedicati. Occorre portare avanti una trattativa che permetta il ritorno alla normalità ed eviti un grave danno di immagine per il campus, sostiene.
E' stata una ''reazione folle'' quella della rettrice della Columbia University, Nemat Shafik, di chiamare la polizia per rimuovere la manifestazione studentesca contro Israele. ''Era una protesta pacifica, fatta a suon di rap con giochi, canti e balli'', ma lei ''l'ha trasformata in un inferno''. Per fortuna, anche grazie ''a un documento di appello al dialogo che ho firmato anche io'', ora ''il clima è molto cambiato'' e si è aperto ''un tavolo di trattativa e negoziazione tra i rappresentanti degli studenti, il corpo docente, i dipendenti e l'ammnistrazione dell'università''. L'obiettivo è quello di rientrare in un ''clima di trattativa per riportare la normalità'', altrimenti ''c'è il rischio che salti il semestre'', ma ''nessuno vuole che si arrivi a tanto, sarebbe un danno di immagine incredibile, una rovina enorme''. Nadia Urbinati, che dal 1996 insegna Teoria politica alla Columbia University di New York, racconta ad Adnkronos dall'interno le contestazioni. ''Si tratta di un accampamento pacifico, gli studenti sono molto più moderati della rettrice, ma sono stati trattati da criminali e questo non è possibile'', ha aggiunto Urbinati.
Lei stessa ha avuto contatti con gli studenti, ''hanno scritto un documento bellissimo e molto moderato rivolto alla rettrice che ho firmato insieme a colleghi del mio dipartimento. Un documento in cui chiedevano di tenere in considerazione il problema della violenza che si amplifica se si chiama la polizia''. Tra i suoi studenti, racconta, ''uno che aveva fatto con me un corso sulla retorica è stato arrestato ieri per uso sconsiderato del linguaggio. Ha detto che i sionisti dovrebbero sparire dalla faccia della terra... Ma a parte questo caso nessuno mio studente è stato sospeso o arrestato''. Sottolineando che ''il 20 per cento degli studenti della Columbia arrestati sono ebrei'', Urbinati racconta anche il caso di ''uno studente ebreo israeliano che ha chiesto di non venire in classe per non attraversare il campus in quanto si sente a disagio''. La sua richiesta è stata accolta, ''un caso eccezionale risolto permettendogli di seguire le lezioni tramite Zoom''.
Urbinati racconta poi che in questi giorni hanno visitato la protesta al campus ''il rappresentante repubblicano e quello democratico. Entrambi sono stati ottusamente arroganti. L'esponente repubblicano ha proposto di chiamare guardia nazionale, il che avrebbe riportato il campus a livelli raggiunti solo nel '68''. Secondo la politologa, quindi, è stata ''la rettrice che ha radicalizzato'' la manifestazione. Shafik, spiega Urbinati, ''è alla Columbia da nove mesi e si è dimostrata molto inadeguata. Viene dal mondo delle finanza e ha dimostrato totale incapacità di comprendere che qui non si tratta di dipendenti di una banca, ma di persone varie con le quali occorre entrare in contatto''. E invece, durante la protesta, ''la rettrice è rimasta sempre chiusa nel suo ufficio o nella sua casa. Non ha mai interagito con gli studenti''.
L'auspicio, ora, è che ''vengano messi a disposizione degli spazi, delle aule, dove poter proseguire il dibattito sulla guerra e sui rapporti con Israele''. Perché, prosegue Urbinati, ''se c'è libertà di insegnamento, se si studiano argomenti come la guerra e la pace, gli stati nazione, è evidente che ne esca un dibattito''. Anzi, aggiunge, ''ben venga il dialogo e la riflessione promossi dagli studenti, certo senza usare toni aggressivi''.
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Elezioni Usa, Biden prende in giro Trump: “Sono in...
Durante la cena annuale con i corrispondenti accreditati alla Casa Bianca
''Sono un uomo adulto e sono in corsa contro un bambino di sei anni''. Così il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha preso il giro l'ex inquilino della Casa Bianca e suo rivale alle prossime elezioni americane Donald Trump. ''L'unica cosa che abbiamo in comune è l'età'', ha aggiunto Biden durante la cena annuale con i corrispondenti accreditati alla Casa Bianca. Anche se, età anagrafica alla mano, Biden ha 81 anni contro i 77 di Trump. ''Le elezioni del 2024 sono in pieno svolgimento e sì, l'età è un argomento - ha detto Joe Biden - Sono un adulto che corre contro un bambino di sei anni''.
Molti gli ospiti illustri, giornalisti e celebrità presenti all'hotel Hilton di Washington mentre all'esterno un centinaio di manifestanti hanno scandito slogan contro la guerra di Israele nella Striscia di Gaza e sventolato una bandiera palestinese lunga diversi metri. Ma all'interno il conflitto in Medioriente non è stato al centro della scena, soppiantato appunto dalle battute sull'età dei candidati alla presidenza Usa.
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Re Carlo torna agli impegni pubblici, martedì la visita a...
Buckingham Palace: "Medici incoraggiati dai suoi progressi"
Buckingham Palace mette fine alle congetture sullo stato di salute di Re Carlo. Il sovrano, malato di cancro, da martedì riprenderà i suoi impegni pubblici. Con la regina Camilla si recherà in visita a un centro di cure per i tumori. "Il team medico di Sua Maestà - fa sapere una nota della Casa Reale - è molto incoraggiato dai progressi compiuti finora e rimane positivo quanto al continuo recupero del re".