Economia
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Ue, il nuovo ‘Whatever it takes’ di Draghi: “Fate qualcosa, non si può dire sempre no”
L'ex presidente della Bce parla ai presidenti delle commissioni del Parlamento Ue
Non è il 'whatever it takes' ma ci si avvicina. Quando Mario Draghi vuole mandare messaggi chiari sceglie parole che possono essere difficilmente equivocate e per richiamare il Parlamento europeo all'urgenza di fare le riforme strutturali che servono non utilizza giri di parole: fate qualcosa, non si può dire sempre di no. Ci sono, insieme, lo stimolo a cambiare e una denuncia esplicita di quello che meno funziona nella gestione delle politiche europee, partendo dai veti che bloccano qualsiasi prospettiva di innovazione. Allo stesso modo, e qui il richiamo alla celebre rassicurazione usata per indicare la determinazione a salvare l'Euro è ancora più pertinente, servono investimenti che vanno stimolati "con qualsiasi mezzo".
Draghi, come ricostruito dall'Adnkronos con Tommaso Gallavotti, parla ai presidenti delle commissioni del Parlamento Europeo, a Strasburgo, del dossier sulla competitività che ha preparato su invito della Commissione Ue, facendo riferimento all'Ecofin informale di Gand, di sabato scorso: "Mi hanno chiesto 'qual è l'ordine in cui tutte queste riforme andrebbero fatte'? Non ho idea di quale sia l'ordine, ma vi posso dire solo una cosa: per favore, fate qualcosa. Fate qualcosa: scegliete voi che cosa, ma fate qualcosa. Non potete passare altro tempo dicendo di no a tutto".
L'ex presidente della Bce, del resto, ha sempre avuto lo stesso approccio. Per dare una prospettiva reale all'Europa, come comunità politica e come comunità economica, è indispensabile partire da quello che non funziona. "I soldi sono solo un aspetto del problema. L'altro aspetto è una profonda rivisitazione delle regole che abbiamo costruito e sulle quali abbiamo lavorato". In particolare, Draghi fa riferimento al mercato unico. "Le chiamavamo riforme strutturali. E' quello che dobbiamo fare ora: riforme strutturali, a livello di Unione Europea. Il mercato unico è altamente imperfetto: ci sono centinaia di direttive che non vengono attuate, o che vengono attuate in modo diverso a seconda dei Paesi". Poi c'è il riferimento, altrettanto significativo, al mercato elettrico. "E' un altro settore cui dobbiamo guardare, perché chiaramente l'Europa non può essere competitiva, se paghiamo l'elettricità tre volte tanto quanto costa negli Usa e il gas naturale cinque o sei volte tanto. Ci sono molte cose che dobbiamo fare, delle quali i soldi sono solo una".
Proprio parlando di soldi, di risorse, un altro passaggio chiave. Nell'Ue, dice, c'è "un immenso bisogno di investimenti", che dovrebbe essere soddisfatto con "qualsiasi mezzo" utile allo scopo. Si potrebbe anche pensare "ad un mix di molte cose. Una delle cose, probabilmente la più importante, è la capacità di mobilitare i risparmi privati".
Uno dei punti deboli dell'Ue, è infatti il ragionamento di Draghi, è che la ricerca è "scarsamente" finanziata dal settore privato. La conseguenza sono una serie di domande. "Come possiamo mobilitare meglio i risparmi privati e i soldi pubblici per questi progetti? Ma il secondo punto è l'innovazione: come la stimoliamo nell'Ue? Mi riferisco agli Usa, perché sono una democrazia. In Cina, chiaramente, la società è molto diversa. Negli Usa circa i due terzi della ricerca vengono finanziati dal settore privato, solo un terzo dal pubblico. Nell'Ue due terzi della ricerca è finanziata dal settore pubblico. Perché il finanziamento privato è così scarso nell'Ue?". Domande che cercano risposte e che non ammettono ulteriori tentennamenti, con uno spirito molto vicino a quello del 'Whatever it takes'. (Di Fabio Insenga)
Economia
Ita-Lufthansa, decisione Ue slitta di 5 giorni al 13 giugno
Lo ha ufficializzato la Commissione europea indicando che il termine viene prorogato di 5 giorni lavorativi
La decisione della Commissione europea sull'operazione tra le due compagnie aeree Lufthansa e Ita slitta dal 6 al 13 giugno. Lo ha ufficializzato la Commissione europea indicando che il termine viene prorogato di 5 giorni lavorativi.
Lufthansa e Ita Airways sarebbero disposte a cedere 11 coppie di slot al giorno all'aeroporto di Milano Linate che corrispondono a 22 voli nell'ambito del pacchetto di 'rimedi' richiesti dall’Antitrust Ue per dare il via libera alle 'nozze' in alta quota. Le due società sarebbero inoltre in trattative 'avanzate' con easyJet, individuata come 'remedy taker', cioè il soggetto che dovrà subentrare laddove, secondo l’Ue, i due promessi sposi diventerebbero monopolisti. E' quanto risulta al Corriere della Sera, notizia che ha appreso da quattro fonti comunitarie a conoscenza delle discussioni e che sottolineano come spetti ai soggetti coinvolti consegnare il pacchetto definitivo.
Ita, ministero dell’Economia, Lufthansa e Commissione europea non commentano. No comment 'sulle speculazioni' anche da easyJet dove una portavoce conferma che "ci siamo impegnati nel processo che la Commissione normalmente conduce". Gli uffici guidati dalla commissaria Margrethe Vestager hanno chiesto alcune integrazioni al secondo pacchetto di 'rimedi' che Ita e Lufthansa hanno inviato l’11 aprile. Per questo la data ultima del parere Ue sulla proposta di nozze è stata spostata dal 6 al 13 giugno 2024.
Economia
G7, Pichetto: “Clima molto buono, convergenze tra...
“Il nucleare di quarta generazione è l'indirizzo di ricerca e sperimentazione che abbiamo avuto dal Parlamento e di conseguenza lo sto portando avanti"
“Vi sono molte convergenze e limature tra le posizioni dei diversi Paesi, che rispecchiano la realtà rispetto alle condizioni energetiche dei vari Paesi, ma il clima è molto buono”. Lo dice, a margine della sua partecipazione all'incontro 'Bridging tradition and sustainable energy', promosso da Italgas, il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, che sulle priorità del G7 aggiunge: “Siamo il Paese che è al centro del Mediterraneo e che proprio per questo soffre più di tutti il cambiamento climatico, il rischio di perdita di biodiversità che è una caratteristica forte del nostro Paese, e naturalmente anche la questione dell’inquinamento, usiamo il termine più comune ma che dà più senso. Quindi le priorità sono le variazioni da realizzare sulla decarbonizzazione: un termine che significa la riduzione in modo forte dell'emissione carbonica, che parte dal primo inquinante, il carbone, poi passa al petrolio e infine alla produzione di energia pulita, utilizzando il gas come transizione al 2050”.
“Il nucleare di quarta generazione è l'indirizzo di ricerca e sperimentazione che abbiamo avuto dal Parlamento – aggiunge Pichetto Fratin – di conseguenza lo sto portando avanti. All'altra parte, rispetto alle varie ipotesi di scenario, tengo conto e riporterò nell'ambito di ciò che mi compete, quelle che sono le risultanze della piattaforma per il nucleare sostenibile". Sul tema della sicurezza energetica il Ministro non si sbilancia: “Ci sarà il confronto durante le Ministeriali sia nella parte plenaria, sia in quella Ambiente che Energia, che sono le due settoriali, sia nelle molte bilaterali che si terranno in questi giorni, a partire da oggi”.
Economia
G7, Pichetto: “Ruolo determinante per accelerare la...
Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica a proposito del G7 Ambiente, Clima ed Energia che si svolge in questi giorni a Venaria
"E' un'agenda fittissima perché copre tutti i campi, quello che stiamo vivendo è un momento di forte cambiamento climatico, di rischio di perdita biodiversità, di inquinamento e dobbiamo svolgere azioni prima di tutto di mitigazione che significa di decarbonizzare e ridurre a livello mondiale le emissione di CO2, e il ruolo del G7 che rappresenta i 7 Paesi industrializzati, può essere determinate per le scelte a livello di Cop per accelerare percorsi di decarbonizzazione nel tentativo di evitare che le temperature della Terra superino un grado e mezzo". Lo ha affermato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, a proposito del G7 Ambiente, Clima ed Energia che si svolge inq questi giorni a Venaria (Torino), del ospite della trasmissione radiofonica 'Non stop News' su Rtl 102,5.