Lavoro
Europee, tributaristi a candidati: “Vigilare su...
Europee, tributaristi a candidati: “Vigilare su rispetto dei vincoli Ue per le regolamentazioni professionali”
L’Istituto nazionale tributaristi (Int) negli incontri con i candidati al parlamento europeo, l’ultimo si è svolto nei giorni scorsi su piattaforma digitale e ha avuto grande partecipazione, oltre a sottolineare l’interesse dei tributaristi Int per la politica europea, che incide ovviamente su quella di ogni stato membro, ha evidenziato la necessità della vigilanza, da parte dei futuri euro deputati, su proposte legislative di nuove regolamentazioni e riserve nel settore professionale attuate dai singoli stati.
In questo ambito, in Italia, vige il D.Lgs. n.142/2020 che ha recepito e dato attuazione alla direttiva Ue 2018/958 che, in tema di professioni, prevede un test di proporzionalità prima dell’adozione di una nuova regolamentazione al fine di determinarne o meno l’esigenza per uno specifico interesse generale da tutelare. Purtroppo non sempre a livello nazionale ci si è ricordati di questa legge in tema di professioni, per questo l’appello ai candidati alle elezioni europee affinché siano ‘sentinelle’ dell’applicazione della legge.
“D’altra parte - sottolinea il presidente dell’Int Riccardo Alemanno - se l’Unione europea ha ritenuto necessario mettere un freno e un controllo a nuove regolamentazioni professionali con la direttiva 958 e il legislatore italiano ha emanato un decreto legislativo per recepirla e attuarla, significa che i tentativi di nuove regolamentazioni non necessarie per l’ interesse generale o di applicazione di riserve ad attività oggi libere, sono ancora oggetto di desiderio da parte di taluni settori, anche se ciò provocherebbe un danno alla comunità, sia per la limitazione al libero esercizio di attività, sia per l’incremento di costi a carico dell’utenza che avviene inevitabilmente in regime di monopolio. Da qui dunque la necessità di una barriera legislativa a richieste di nuove regolamentazioni, che non siano giustificate dalla tutela dell’interesse generale o che danneggino altre professionalità”.
Lavoro
Aggregazione della spesa alla luce del nuovo codice degli...
Valorizzare l’esperienza decennale dei professionisti in una nuova ottica volta a supporto del sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti e della digitalizzazione del ciclo degli appalti pubblici
'L’aggregazione della spesa alla luce del nuovo codice degli appalti: il ruolo dei soggetti aggregatori a dieci anni dalla loro istituzione' è il titolo dell'evento che si è tenuto al ministero dell’Economia e delle Finanze, organizzato dal Tavolo tecnico dei soggetti aggregatori costituito nell’ambito del Dipartimento dell’Amministrazione Generale e dei Servizi del Mef, ha visto la partecipazione dei principali stakeholders del settore. In particolare, vi hanno preso parte: quale moderatore Francesco Paolo Schiavo (coordinatore segreteria tecnica tavolo dei soggetti aggregatori – Mef), Filippo Romano (segretario generale di Anac), Ilaria Antonini (capo dipartimento Dag Mef-presidente tavolo tecnico soggetti aggregatori), Simonetta Saporito (capo dell’ufficio del Bilancio – Presidenza del Consiglio dei Ministri), Americo Cicchetti (direttore generale della Programmazione Sanitaria-ministero della Salute).
A seguire si è svolta una tavola rotonda moderata da Giuseppe Rizzuto (direttore Itaca-Istituto per l’innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale), con la presenza di Silvia Baietto (Città Metropolitana di Torino), Marco Pantera (Aria Spa – Regione Lombardia – coordinatore Ssaa regionali Itaca), Caterina Marcantonio (responsabile divisione Promozione sistema e-proc. Consip). A concludere l’evento l’intervento di Elisa De Berti (vicepresidente Regione Veneto e presidente Itaca), in rappresentanza della Conferenza delle Regioni e Province Autonome).
Il convegno è stata l’occasione per un confronto tra i bayer pubblici qualificati ex lege alla luce dell'attuale contesto normativo innovato dal Codice dei contratti pubblici (DLgs 36/2023) e sulla centralità del ruolo dei soggetti aggregatori anche per il raggiungimento degli obiettivi indicati dalla riforma degli appalti e dal Pnrr. Dalla tavola rotonda è emersa l’esigenza di valorizzare l’esperienza decennale dei soggetti aggregatori in una nuova ottica volta a supporto del sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti e della digitalizzazione del ciclo degli appalti pubblici. Nel corso dell’evento sono stati illustrati i dati rilevati nell’ambito della spesa sanitaria aggregata, presentati dal ministero della Sanità.
Lavoro
Scuola, Anief: “Su ricostruzione carriera Corte di...
Il presidente nazionale Pacifico, legali a lavoro, la nostra azione porterà al riconoscimento del diritto
"Il sì al riconoscimento giuridico dell’anno 2013 ai fini della ricostruzione della carriera arriva dalla Corte di cassazione: una sentenza importantissima dà ragione ad Anief confermando quello che da anni il sindacato ha sempre ribadito. La Cassazione ha dunque detto no al ricorso che, ricordiamo, era stato presentato proprio dal Ministero dell’istruzione e del merito". E' quanto si legge in una nota dell'Anief.
"L’importante notizia - spiega - riguarda docenti, educatori e personale Ata che abbiano un decreto di ricostruzione di carriera, dunque un contratto a tempo indeterminato, e che abbiano prestato servizio nell’anno 2013".
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ha commentato dicendosi “soddisfatto, ancora una volta il nostro sindacato ha intravisto un diritto negato già da tempo. Abbiamo già un ricorso attivo che destiniamo a chi ha i requisiti per partecipare, in maniera del tutto gratuita. Invitiamo dunque a partecipare al ricorso, specificando che bisognerà presentare anche lo stato matricolare. Siamo certi che riusciremo anche a far riconoscere il diritto sulle ferie non godute e gli scatti stipendiali. Siamo sempre a fianco dei lavoratori della scuola, al fine di tutelare i loro diritti”, ha concluso il leader Anief. Il sindacato Anief invita tutti i lavoratori della scuola che hanno i requisiti su indicati a partecipare all’azione legale gratuita che certamente porterà a un riconoscimento dell’anno in questione ai fini della ricostruzione di carriera.
Lavoro
Caldo, Assoclima: “Per settore climatizzazione...
Federico Musazzi: "Incremento degli investimenti in produzione nazionale e il tentativo di un’industria di rafforzarsi rimanendo radicata al territorio
"Per il settore della climatizzazione il primo trimestre 2024 fin dalle prime battute si conferma come un anno difficile da interpretare, con alcuni settori, come il residenziale, che certamente soffrono più di altri per via delle politiche sui crediti fiscali e con numeri invece molto positivi in ambiti diversi dal residenziale. L’eterogeneità dei risultati rispecchia la complessità di un comparto che in ogni caso ha un unico filo conduttore: l’incremento degli investimenti in produzione nazionale e il tentativo di un’industria di rafforzarsi rimanendo radicata al territorio". Lo dice all'Adnkronos/Labitalia l’ingegnere Federico Musazzi, responsabile associativo di Assoclima-costruttori sistemi di climatizzazione, Associazione autonoma federata ad Anima Confindustria, dove confluiscono vari gruppi di prodotto: pompe di calore elettriche, apparecchi e sistemi di climatizzazione ad aria, rooftop, chiller, ventilconvettori, torri di raffreddamento, ventilatori, unità di ventilazione e trattamento aria (uta), unità di ventilazione residenziali (vmc).
Dati alla mano emerge una partenza leggermente in salita nel primo trimestre 2024 per il settore della climatizzazione: i dati rilevati da Assoclima nel periodo gennaio-marzo indicano una crescita modesta in termini di unità e percentuali leggermente negative a valore nel comparto dell’espansione diretta, una delle categorie merceologiche economicamente più significative.
Al 31 marzo 2024 i dati mostrano una variazione percentuale di +0,3% a volume e -6,8% a valore per i climatizzatori monosplit e di +2,3% a volume e -3,2% a valore per i sistemi multisplit. In leggera crescita, invece, sia a volume (+3,9%) che a valore (+2,9%) i sistemi minivrf e vrf.
In negativo la performance delle apparecchiature idroniche condensate ad aria, per le quali l’indagine Assoclima rileva dati percentuali complessivi (raffrescamento + riscaldamento) del -34,2% a volume e del -17,4% a valore. Sul dato incide soprattutto il calo delle vendite di pompe di calore idroniche destinate al settore residenziale: il primo trimestre 2024 riporta infatti -33,3% a volume e -36,1% a valore per i modelli con potenza fino a 10 kW, e -46% a volume e -49,3% a valore per le apparecchiature con potenze da 11 a 17 kW.
Segnali positivi arrivano dai gruppi refrigeratori di liquido con condensazione ad acqua, che chiudono il primo trimestre 2024 con +38,1% a volume e +10,8% a valore, dalle centrali di trattamento aria (+18,8%% a volume e +18,4%% a valore), dai sistemi per la ventilazione meccanica residenziale (+4,2% a volume e +15,8% a valore), dai condizionatori packaged e rooftop (+25,5% a volume e +20,2% a valore) e dai condizionatori monoblocco (+75,6% a volume e +83,8% a valore).
La rilevazione di Assoclima registra poi percentuali negative per le unità terminali (-5,8% a volume e -3,7% a valore) e i condizionatori trasferibili (-32,5% a volume e -39,7% a valore).