Connect with us

Published

on

Gli errori comuni da evitare quando si vuole iniziare a fare trading

Gli errori comuni da evitare quando si vuole iniziare a fare trading

In collaborazione con: Renditepassive

La possibilità di guadagnare con il trading fa gola a molti. Sarà il fascino di lavorare come i geni dell'alta finanza, sarà l'idea di poter ottenere una rendita mentre si è comodamente seduti davanti al proprio computer... fatto sta che sempre più persone si approcciano con interesse a questo settore.

Effettivamente, il trading finanziario è un'opportunità che consente a molte persone di guadagnarsi da vivere e, in alcuni casi, di portarsi a casa uno stipendio da sogno.

Ma le cose non sono così scontate come possono sembrare. Tante altre persone si ritrovano a perdere soldi e a rimanere delusi dal trading, giungendo facilmente alla conclusione che si tratti di una truffa.

Ma come stanno veramente le cose?

Il trading online è una truffa?

Rispondiamo prima di tutto a questa domanda più che lecita. E quindi, il trading online è una truffa? Detto in maniera semplice, no.

Si tratta di un'attività finanziaria che comporta (come qualsiasi altra attività finanziaria) grandi potenzialità di guadagno e rischi di perdite.

Certo, ci si può imbattere in una vere e propria truffe, che non sono altro che trappole create ad arte da chi promette guadagni facili e a rischio zero.

Esiste anche il rischio di imbattersi in piattaforme non regolamentate e non autorizzate che operano completamente nell'illegalità. Ma, come potete ben immaginare, queste situazioni sono comuni, presenti in qualsiasi settore.

Il principio che sta alla base del guadagno con il trading online è in realtà piuttosto semplice. Il trader (l'investitore), cerca di guadagnare acquistando e vendendo strumenti finanziari, che possono essere di diversa natura: azioni, obbligazioni, valute, materie prime, etc. L'obiettivo del trader è di vendere il proprio asset ad un prezzo maggiore rispetto a quello di acquisto, ottenendo così un profitto.

Grazie a internet, un trader può effettuare questi movimenti operando direttamente dal proprio computer o dal proprio smartphone.

Assodato dunque il fatto che il trading rappresenta un'opportunità di guadagno reale, andiamo scoprire quali sono gli errori più comuni commessi dai principianti.

Approccio sbagliato

Un primo errore commesso dai novizi che vogliono guadagnare con il trading sta proprio nell'approccio.

Diverse persone considerano il trading un modo per arricchirsi facilmente e in poco tempo. Altri pensano che, investendo poche decine di euro, potranno pian piano ottenere dei guadagni cospicui e ottenere in poco tempo la tanto desiderata libertà finanziaria.

In realtà il trading è un lavoro vero e proprio, nel quale è necessario metterci impegno e dove solamente i più preparati riescono a portare a casa un profitto. E il guadagno non dipende nemmeno da quanto siamo fortunati, né dalla capacità di "indovinare" dove si deve investire.

Mancanza di formazione e di aggiornamento

L'ansia di voler iniziare a guadagnare con il trading, di mettersi alla prova e di portare a casa i primi risultati spinge molti trader a trascurare la formazione.

La realtà è che una comprensione profonda delle dinamiche dei mercati finanziari è assolutamente necessaria. Senza conoscenze si rischia di fare esperienza con i propri soldi, subendo perdite sostanziali di capitale.

La buona notizia è che la formazione al giorno d'oggi è più alla portata di quanto non lo fosse una volta. Sul web si possono trovare facilmente corsi e webinar online. A volte questi corsi vengono proposti dalle migliori piattaforme di trading, che mettono a disposizione dei propri iscritti gli strumenti necessari per avere successo in questo campo.

Non utilizzare un conto demo

Un conto demo è importantissimo per iniziare familiarizzarsi con questo mondo prima di mettere a rischio il proprio capitale. Grazie a un contodemo potremo capire quali scenari potrebbero presentarsi, stabilire quale strategia attuare in ciascuna situazione. Il tutto con denaro fittizio.

Assenza di un piano di trading

Questo è un altro punto fondamentale. Hai compreso appieno le regole che determinano il mercato? Ottimo. Hai imparato a fare un'analisi tecnica e fondamentale? Benissimo. Padroneggi in maniera approfondita la materia? Perfetto. È sufficiente per guadagnare con il trading? Assolutamente no!

Quello che ti serve per andare in profitto è una strategia di investimento. Questo principio è valido in tutti i campi lavorativi e in diversi ambiti della vita. Anche la comprensione più ferrea di un argomento non serve a nulla senza una strategia chiara e ben definita.

È la strategia che ti permette di stabilire gli obiettivi, i comportamenti da attuare per gestire il rischio, i criteri di uscita, etc.

Senza una strategia chiara, le tue scelte verranno guidate dall'emotività. E questo ci porta all'errore successivo.

Sottovalutare la psicologia del trading

Sentimenti tipici della natura umana come la paura e l'avidità possono portare a decisioni irrazionali, scollegate dalla propria strategia.

Tra i primi insegnamenti proposti nei corsi di trading vi è la capacità di sviluppare una sorta di distacco dal denaro.

Le emozioni incontrollate sono strettamente correlate al cosiddetto dollar counting. Con questo termine ci si riferisce al desiderio incontrollato di verificare più volte al giorno l'andamento delle posizioni aperte. Si tratta di azioni compulsive che non sono di alcun aiuto.

Il rischio è quello di apportare continue modifiche alla propria strategia, cercando di sfruttare ogni piccola fluttuazione del mercato e riducendo le possibilità di ottenere dei risultati.

Non saper gestire il rischio

Trovare il giusto equilibrio tra freddezza e gestione del rischio è un punto cardine per non perdere soldi con il trading. In generale sono due gli errori più comuni che si possono commettere: investire troppo capitale su una sola operazione e dimenticare di impostare lo stop loss.

Prima di iniziare a investire è importante capire quanto capitale possiamo rischiare. È altrettanto importante diversificare i propri investimenti, di modo da compensare eventuali perdite e sfruttando più asset contemporaneamente.

Lo stop loss è essenziale per limitare le perdite. Dovremmo stabilire dall'inizio qual è la soglia massima di perdita, oltre alla quale non siamo disposti a scendere su una posizione.

Spostare continuamente lo stop loss è un altro errore che accomuna chi è alle prime armi. Questa pratica viene eseguita nella speranza (o convinzione) che prima o poi il valore risalirà. Ma spostare continuamente lo stop loss vanifica di fatto il suo scopo di esistere, portando nella maggior parte dei casi a perdite sempre più consistenti.

Aspettative irrealistiche

Molti nuovi trader si avvicinano al trading con aspettative irrealistiche di guadagni rapidi e facili. Questo atteggiamento può portare a frustrazione e decisioni affrettate. La realtà è che l'attività del trader richiede perseveranza e pazienza. Solo se sei disposto a concederti la possibilità di sbagliare potrai raggiungere i tuoi obiettivi.

Conclusioni

Come tutte le forme di investimento nel campo della finanza, il trading presenta rischi e opportunità. Se pensi che questa possa essere la tua strada per guadagnare, è importante che ti approcci a questo mondo nel modo giusto. Siamo convinti che i consigli contenuti in questo articolo ti aiuteranno ad avere una visione realistica e obiettiva sul trading.

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

Finanza

Unicredit: Messori, ‘con Commerzbank può nascere...

Published

on

Unicredit: Messori, 'con Commerzbank può nascere colosso bancario tra primi cinque Ue'

Unicredit tenta la scalata a Commerzbank, ma in Germania si alzano le barricate: i sindacati temono per i posti di lavoro, i politici difendono l’identità nazionale della banca, e i gruppi bancari tedeschi mostrano reticenze. Tra i piccoli e medi imprenditori emerge qualche segnale di apertura, con l’idea che una fusione possa agevolare l’economia reale. Sullo sfondo si profila Deutsche Bank, che potrebbe muoversi in ottica di strategia difensiva, pur essendo ancora gravata da problemi interni. A segnalare all’Adnkronos queste dinamiche è Marcello Messori, ex presidente delle Ferrovie dello Stato ed economista dell’Istituto Universitario Europeo di Firenze: "Superare le barriere nazionali nel mercato bancario è essenziale per il progresso dell'Unione europea". Se l’operazione di Unicredit andasse a buon fine, nascerebbe un colosso bancario europeo "tra i primi cinque-sei del continente per dimensione dell'attivo - spiega il professore - in grado di oltrepassare definitivamente i vecchi confini nazionali. Sarebbe perfettamente in linea con la strada indicata anche da Draghi, e sebbene i timori sindacali per eventuali riduzioni di personale siano legittimi, opporsi alla fusione in nome della 'germanicità' di una banca è inaccettabile".

La strada è complessa ma l'operazione non è priva di sostegno: "Ci sono stati dei segnali da parte di istituzioni europee importanti - dice - la Banca Centrale europea e la stessa Banca Centrale tedesca si sono espresse favorevolmente: ovviamente non rispetto a quest'operazione nello specifico, ma rispetto ad aggregazioni transfrontaliere". Quali i prossimi passi di Unicredit? "L'amministratore delegato, Andrea Orcel, ha sottolineato in alcune occasioni che la prima mossa a questo punto non spetta a Unicredit, ma agli azionisti e, diciamo così, agli stakeholder di Commerzbank". Approccio amichevole nella scalata, ha ribadito Orcel: "Anche perché - spiega Messori - ci sono dei passaggi istituzionali comunque complicati: Unicredit attualmente ha raggiunto ufficialmente il 9% di quota proprietaria, per superare la barriera del 10% deve fare una comunicazione alla banca centrale europea e questo lo dovrà fare per i multipli del 10% fino a che poi, secondo la legge tedesca, superata la soglia del 30% dovrebbe lanciare un'offerta pubblica di acquisto. Prima di arrivare a questo punto - spiega ancora l'economista - è evidente che Unicredit voglia attendere le reazioni effettive da parte degli azionisti e degli stakeholder di Commerzbank".

I sindacati sono sul piede di guerra: "È comprensibile - continua l'economista - che vogliano vederci chiaro sull'operazione. Un'acquisizione di questa portata solleva questioni delicate. Unicredit ha già una presenza significativa sul mercato tedesco, e una fusione di tale entità comporterebbe inevitabilmente riorganizzazioni e possibili impatti occupazionali. Le preoccupazioni per i posti di lavoro sono, dunque, più che legittime". Gli imprenditori tedeschi, però, sembrano aprire: "C’è un forte interesse, da parte del settore economico reale tedesco, nel garantire che le proprie banche siano efficienti - dice Messori - non possiamo dimenticare che Commerzbank ha attraversato momenti estremamente difficili durante le crisi finanziarie, al punto che lo Stato tedesco è dovuto intervenire come azionista di maggioranza relativa. Da subito, però, il governo aveva chiarito che la sua partecipazione sarebbe stata temporanea, e infatti ha mantenuto l’impegno mettendo in vendita una quota significativa, circa un quarto, della sua partecipazione. Quota che è stata poi acquisita da Unicredit". Questo, continua, fa parte di un più ampio processo di rafforzamento e riorganizzazione di Commerzbank, che non può che portare benefici all’economia reale e al tessuto imprenditoriale tedesco. "Non sorprende quindi che molti imprenditori vedano di buon occhio l’operazione". Chi si oppone allora? "Un intreccio complesso - dice Messori - che vede, da un lato, politici che difendono l’identità nazionale delle banche, dall’altro gruppi bancari, preoccupati che l’operazione possa abbattere le storiche barriere del mercato. Il settore bancario tedesco, non dimentichiamolo, gode di protezioni molto forti rispetto alla concorrenza".

Ci si chiede se Deutsche Bank abbia le munizioni per opporsi a questa operazione: "Innanzitutto - dice l'economista - bisogna verificare che ci sia un effettivo interesse di Deutsche Bank. Qualora ci fosse - continua- mi sembra che la logica non sarebbe tanto di razionalizzazione del settore bancario tedesco, ma piuttosto una logica difensiva posta in essere per evitare l'apertura al mercato. Deutsche Bank, spiega il professore, è in una fase di riorganizzazione che dura da molti anni, ha compiuto passi avanti in termini di superamento delle inefficienze, però ha ancora vulnerabilità. "Quella banca - dice - ha avuto problemi molto gravi anche di capitalizzazione, quindi va verificato con attenzione se abbia le risorse compatibili con la sua riorganizzazione per un'operazione così impegnativa".

Continue Reading

Finanza

Del Vecchio e Wertheimer, una nuova partnership...

Published

on

LMDV Capital, il Family Office di Leonardo Maria Del Vecchio, investe in 1686 Partners, il fondo lanciato da David Wertheimer dedicato a lifestyle e hospitality

Del Vecchio e Wertheimer, una nuova partnership internazionale

“Una partnership che amplia l’orizzonte dei nostri investimenti in Europa, rafforza il posizionamento internazionale di LMDV Capital e certifica, da parte di un attore di assoluto prestigio nell’orizzonte finanziario, la premialità e la bontà dei nostri investimenti nel mondo hospitality”.

Così Leonardo Maria Del Vecchio annuncia la firma di un accordo che vede il suo family office LMDV Capital entrare come limited partner in ‘1686 Partners’, società di private equity dedicata all’innovazione nei settori lifestyle e hospitality e attiva sia in Europa che in Asia ed America. Il modus operandi di 1686 Partners è affiancare i player più promettenti del mercato e portarli a divenire leader dei loro settori soddisfacendo le aspettative delle nuove generazioni che cercano brand purpose-driven capaci di combinare innovazioni dirompenti e pratiche sostenibili all’interno di esperienze uniche ed esclusive.

“Un obiettivo che si sposa in maniera perfettamente complementare con quello di LMDV Capital – continua Del Vecchio -: portare innovazione nei settori consolidati, contribuendo alla crescita del Mmade in Italy e creando un ritorno benefico per la società a partire dai nostri investimenti, per esempio nel rinnovamento urbano o , più in generale, nella sostenibilità”.

Si aggiunga che 1686 Partners è stata fondata da David Wertheimer: ad avvicinare i due imprenditori, oltre ad una sensibilità e visione strategica comune c’è, perciò, anche la tradizione di una lunga amicizia.

“Sono particolarmente felice di questa nuova partnership che mi permette di rafforzare e internazionalizzare la nostra presenza nel mercato dell’hospitality con un solido attore del lifestyle” ha sottolineato Leonardo Maria Del Vecchio.

LMDV Capital, infatti, investe già nel settore attraverso la partecipata al 78% Triple Sea Food Holding detentrice dei tre brand della ristorazione VESTA, CASA Fiori Chiari e Trattoria del Ciumbia. L’attività di TSF è iniziata a fine 2022, quando ha avviato tre ristoranti a pochi passi di distanza l’uno dall’altro a Milano. VESTA, CASA Fiori Chiari e Trattoria del Ciumbia hanno riportato i milanesi a cenare nella zona di Brera, solitamente considerata esclusivamente turistica, offrendo tre stili culinari genuini e originali, insieme a diverse innovazioni nei menù, nella gestione e negli orari di apertura. Nel 2024 il brand VESTA cresce a Portofino e Marina di Pietrasanta con due nuovi ristoranti che seguono la filosofia della ‘cucina di mare direttamente dentro il mare’ e con accesso diretto all’acqua dalla spiaggia. Il primo aprirà nella bellissima Baia di Paraggi, all’interno del resort Le Carillon Dolce&Gabbana, un punto di riferimento sulla costa ligure da più di 130 anni. Il secondo si troverà all’interno dello storico e architettonicamente eccezionale stabilimento Franco Mare.

Parallelamente all'investimento di LMDV Capital in 1686 Partners, anche il fondo lussemburghese di David Wertheimer entrerà, come socio di minoranza, in TSF Holding. “Una conferma importante – conclude Del Vecchio – della lungimiranza e bontà dei nostri asset e della loro capacità di interpretare correttamente i trend di mercato e posizionarsi in anticipo per intercettarli”. Con i due nuovi VESTA inaugurati nel 2024, TSF Holding raggiunge le cinque aperture in meno di due anni di attività e supera la soglia di 250 dipendenti con un fatturato complessivo di oltre 20 milioni.

Continue Reading

Finanza

Borsa, Tokyo rimbalza dopo il crollo. Piazza Affari apre in...

Published

on

In mattinata l'indice azionario Nikkei guadagnava l'8,02%. Apertura in cauto rialzo per le europee

La Borsa - (Fotogramma)

La borsa di Tokyo registra un forte rimbalzo dopo la giornata di ieri, lunedì 5 agosto. Alle 9.30 ora locale, l'indice azionario Nikkei ha guadagnato l'8,02%, o 2.522,03 punti, dopo il record di perdite di lunedì.

Le borse europee aprono in cauto rialzo. Dopo i primi scambi il Ftse Mib avanza dello 0,61% a 31.484 punti, il Dax di Francoforte segna +0,79% e il Ftse 100 di Londra +0,54%. Avvio poco mosso per Parigi, dove il Cac 40 registra +0,04%.

Cosa è successo ieri

Lunedì nero ieri 5 agosto 2024 per le borse europee, dopo il tonfo di Tokyo. Nel pomeriggio, dopo l'avvio di Wall Street, le perdite si sono leggermente ridotte. A fine giornata Milano ha lasciato sul terreno il 2,26% con il Ftse Mib a 31.293 punti. A Francoforte il Dax ha chiuso con -1,81% a 17.323, il Ftse 100 ha ceduto il 2,05% e il Cac 40 ha segnato -1,61%.

Continue Reading

Ultime notizie

Cronaca1 ora ago

Capo Gendarmeria francese: “Cooperazione con...

"Conosciamo solo il 20 per cento di quello che avviene nel cybercrime. I criminali del cybercrime sono molto duttili e...

Immediapress1 ora ago

Cecconato Impianti entra nel mercato del rifornimento per...

La storica azienda di Arcade, in provincia di Treviso, ha realizzato un impianto di rifornimento carburante per elicotteri per un’azienda...

Moda1 ora ago

Tod’s celebra l’intelligenza artigianale:...

Il direttore creativo, Matteo Tamburini, alla seconda prova per il marchio marchigiano: "Vogliamo mettere in primo piano il valore manuale"...

Immediapress1 ora ago

Fondazione Snaitech con ChangeTheGame per un mondo dello...

Apre presso la Sapienza Università di Roma il primo sportello in Italia di assistenza psicologica per le vittime di abusi...

Esteri1 ora ago

Nuovi raid aerei di Israele nel sud del Libano –...

Nuovi raid aerei di Israele contro il sud del Libano. Distrutti centinaia di razzi pronti per essere lanciati in territorio...

Spettacolo1 ora ago

Riparte il festival ‘Orizzonte’, il primo...

La fondazione Arnaldo Pomodoro ospita a Milano tre nuovi appuntamenti per la seconda edizione del programma di incontri a cura...

Immediapress1 ora ago

Superare lo skills gap: in Alto Adige nasce il primo...

Bolzano, 20 settembre 2024. Formazione, impresa e innovazione non sono mai state così vicine. Per rispondere alle sfide di un...

Tecnologia1 ora ago

Stop caldaie a gas: dal 2025 addio incentivo

Viessmann propone soluzioni integrate di riscaldamento, climatizzazione e fotovoltaico per la transizione energetica L'Unione Europea continua a mostrare un impegno...

Esteri2 ore ago

Israele-Libano, rischio escalation preoccupa Usa e Russia:...

Wsj: "Pentagono non esclude operazione di terra Tel Aviv nel prossimo futuro". Ma Washington teme che la situazione possa andare...

Cronaca2 ore ago

Totò Schillaci, gremita la Cattedrale di Palermo per i...

Un lungo applauso accoglie il feretro Un lungo applauso ha accolto l'ingresso in una Cattedrale di Palermo gremita del feretro...

Immediapress2 ore ago

Città della Posa 2024: Innovazione e formazione nel mondo...

Città della Posa, in collaborazione con Assoposa, si immerge quest'anno in una visione avanguardista per il settore della piastrellatura ceramica....

Immediapress2 ore ago

Serie A, quote nerazzurre per il derby di Milano....

Quinta giornata di fuoco: gli analisti puntano sull'Inter (a 1,62) e sui bianconeri (2,20), la nuova Roma cerca il primo...

Spettacolo2 ore ago

‘Claudio è per sempre’, Baglioni commuove i fan...

Al primo di otto concerti sold out, il cantautore dichiara: "Siccome ce lo possiamo ancora permettere e promettere, ci vediamo...

Economia2 ore ago

Food & Beverage, Zattoni (Vecchia Romagna):...

“Vecchia Romagna fa parte dei brand storici italiani: dal 2019 abbiamo aperto le nostre cantine e abbiamo unito le nostre...

Economia2 ore ago

XXI convegno Codau, al via seconda giornata a Unifirenze

Nel pomeriggio l'attribuzione del premio per l’innovazione 'Clara Coviello' Al via la seconda giornata a Unifirenze del XXI Convegno Codau....

Economia2 ore ago

Food & Beverage, De Angelis (Gruppo Montenegro): “Le...

“Con oltre 200 anni di storia alle spalle, Vecchia Romagna è da sempre emblema della grande distillazione italiana. Con il...

Cronaca2 ore ago

Equinozio d’autunno 2024, quando inizia la nuova...

Ogni anno è diverso il momento in cui si passa dall'estate all'autunno E' tempo di dire addio ufficialmente all'estate. Domenica...

Immediapress2 ore ago

Carcinoma del seno: in cinque anni il tasso di mortalità...

Si apre oggi a Udine la Riunione Annuale del Gruppo Italiano Mammella Grazie ai programmi di screening e all’innovazione terapeutica...

Spettacolo2 ore ago

Esibizione del mezzosoprano Alessandra Ragusa alla Festa di...

L’arte torna a fondersi con la spiritualità al Santuario di San Salvatore in Lauro di Roma L’arte torna a fondersi...

Cronaca2 ore ago

‘Metti la psoriasi fuorigioco’, domani la...

Uno stand dedicato e un team di esperti a disposizione per fornire informazioni utili sulla patologia. Arriva a Roma la...