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Gp Australia, Verstappen in pole a Melbourne davanti a Sainz
L'olandese della Red Bull centra la terza partenza su tre gare stagionali, precedendo lo spagnolo della Ferrari con il tempo di 1'15"915
Il tre volte campione del mondo Max Verstappen conquista la pole position del Gp d'Australia 2024 sul circuito di Albert Park a Melbourne. L'olandese della Red Bull centra la terza partenza al palo su tre gare stagionali, la 35/a in carriera con il tempo di 1'15"915 precedendo lo spagnolo della Ferrari Carlos Sainz (1'16"185) che partirà con lui dalla prima fila. Seconda fila per l'inglese della McLaren Lando Norris (1'26"315) e per la seconda Rossa, quella del monegasco Charles Leclerc (1'16"435). Terza fila per l'altra McLaren dell'australiano Oscar Piastri (1'16"572) e per il messicano della Red Bull Sergio Perez (1'16"274), autore del terzo tempo ma retrocesso di tre posizioni per 'impending' nei confronti del tedesco della Haas Nico Hulkenberg.
Verstappen: "Pole inattesa, le Ferrari sono veloci"
“La pole stavolta non era così attesa ma sono molto soddisfatto di questa Q3. Entrambi i giri sono andati molto bene, me la sono davvero goduta. Il weekend è stato difficile, ma alla fine ce l’abbiamo fatta e sono molto soddisfatto", le parole di Max Verstappen dopo la pole position. "La gara sarà molto strategica, le Ferrari sembrano essere molto veloci sui long run. C’è un punto interrogativo per domani, ma questo rende le cose divertenti", aggiunge il campione del mondo e leader iridato.
Leclerc: "Red Bull più veloci, l'obiettivo è il podio"
"Forse abbiamo sottostimato la potenza della Red Bull, perdevamo molto di più di quanto pensavamo. Non ho fatto un buon lavoro nelle terze libere, speravo di riprendere confidenza in qualifica ma l'ho perso ancora di più. Concentriamoci per domani, sperando che il passo gara ci riporti dove eravamo. Oggi abbiamo perso l'anteriore, sono andato aggressivo nell'ultimo tentativo ma non è andata bene. Volevo provarci, forse avrei fatto meglio a prendere il 3° posto ed essere là davanti, forse sono stato troppo aggressivo", ha detto Leclerc dopo le qualifiche. "La gara? Ci sono 4 DRS zone, tutto è possibile. Il passo gara non è male, il podio è l'obiettivo. La vittoria, anche con il 2° posto in qualifica, è difficile: salvo sorprese, il passo della Red Bull è ancora più veloce del nostro", aggiunge il monegasco al microfono di Sky Sport.
Sainz ottimista: "Con un lavoro perfetto si può vincere"
"Sono state due settimane molto difficili. Ho passato due giorni a letto e non sapevo se ci sarei stato o no. Alla fine sono riuscito ad essere qui e sono riuscito a partire in prima fila. Quasi non ci credevo, è stata davvero dura ma sono molto soddisfatto. Sono felice di poter battagliare con le Red Bull. Ieri ero un po’ arrugginito, ma oggi sono riuscito a ritrovare il passo e mi trovo molto bene con la macchina. Se me lo avessero detto due settimane fa non ci avrei creduto", afferma il pilota della Ferrari Carlos Sainz. "La gara? Non sono nella condizione perfetta quando guido, non voglio mentire. Ma credo di potercela fare e finché ce la faccio senza troppi dolori va bene. Chiaramente è difficile e scomodo, ma non ho troppo male, quindi spingerò. Per battere Max bisogna essere al 100%: non lo sono, ma darò tutto. Sto facendo di tutto per recuperare, domani devo fare 58 giri e non sono pochi. Non ho dolore e questo è importante. Con un lavoro perfetto si può vincere", conclude Sainz.
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Napoli-Roma 2-2, Abraham salva De Rossi dopo la rimonta...
Giallorossi avanti con il rigore di Dybala, i campioni d'Italia ribaltano il risultato con Olivera e Osimhen. Nel finale, il pari di Abraham. Atalanta-Empoli 2-0
Napoli e Roma pareggiano 2-2 nel match valido per la 34esima giornata della Serie A. Gli azzurri, che sognano la rimonta con i gol di Olivera e Osimhen, salgono a 50 punti ma perdono terreno nella corsa a un piazzamento europeo. La Roma, illusa dal vantaggio firmato da Dybala, si salva in extremis con Abraham. I giallorossi di De Rossi sono quinti con 59 punti e hanno solo 2 lunghezze di vantaggio sull'Atalanta, che batte l'Empoli con il rigore di Pasalic e il gol di Lookman salendo a quota 57.
La partita
Il match in avvio è caratterizzato dall'atteggiamento aggressivo di entrambe le squadre. Pellegrini, al 6', spaventa il Napoli con un colpo di testa che finisce alto. Il Napoli si accende e cerca di innescare Osimhen. Le accelerazioni del centravanti vengono contrastate a ripetizione da Ndicka. I padroni di casa si rendono pericolosi al 20' con l'inserimento di Di Lorenzo, che riceve palla da Politano e calcia: Svilar è attento. Al 30' prima sbavatura di Ndicka e spazio per Osimhen, Svilar respinge la conclusione del nigeriano. Al 36' il portiere giallorosso ringrazia Anguissa che si presenta da solo in area e spedisce il pallone sul fondo. La Roma soffre e rischia grosso al 39'. Kvaratskhelia entra in partita, tiro deviato da Ndicka e palla fuori di pochi centimetri. Prima dell'intervallo, altre due chance azzurre: Juan Jesus e Di Lorenzo, però, non trovano la porta.
La ripresa propone un copione più equilibrato, con la Roma decisa a guadagnare campo rispetto al primo tempo. La sfida si stappa al 59'. Juan Jesus stende Azmoun e per l'arbitro Sozza è rigore. Dybala trasforma, 0-1 e Roma avanti dopo un'ora targata Napoli. I padroni di casa hanno il merito di incassare il colpo e di reagire subito. Olivera calcia dal limite, Kristensen devia e inganna Svilar: 1-1 al 64'.
Il pareggio non soddisfa nessuna delle due squadre. Napoli e Roma continuano a spingere e le occasioni fioccano. Al 66' Osimhen non inquadra la porta di testa, dall'altra parte Pellegrini mette alla prova la reattività di Meret. Passa una manciata di secondi e Politano spreca l'appoggio di Osimhen sparando alto. Al 74' serve un prodigio di Svilar per negare il gol a Osimhen, che perde il duello con il portiere giallorosso. L'equilibrio salta all'83'. Sanchez interviene su Osimhen, il Var invita l'arbitro Sozza a rivedere l'episodio: rigore, l'attaccante del Napoli fa centro per il 2-1. La Roma reagisce e pareggia all'88'. Corner di Dybala, sponda di Ndicka e Abraham non ha problemi a insaccare per il 2-2.
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Scudetto Inter, lo striscione di Dumfries contro Theo...
Il giocatore del Milan raffigurato come un cane
Non poteva mancare il 'caso striscione' durante la festa scudetto dell'Inter. Nella sfilata della squadra nerazzurra sul pullman scoperto, per le vie di Milano, spicca il 'due aste' esibito da Denzel Dumfries. L'olandese riceve lo striscione da un tifoso e lo mostra festante. Il drappo raffigura Dumfries che tiene al guinzaglio un cane: il rottweiler ha il volto di Theo Hernandez, giocatore del Milan che - proprio dopo un confronto acceso con Dumfries - la scorsa settimana è stato espulso con il nerazzurro nel derby vinto 2-1 dall'Inter. Tra cori e sfottò, più innocuo il due aste impugnato da Davide Frattesi: un 'milanista chiacchierone' con emoji piangente destinato a passare in secondo piano.
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Bologna-Udinese 1-1, gol di Payero e Saelemaekers
I rossoblu falliscono l'aggancio alla Juve al terzo posto
Il Bologna pareggia 1-1 in casa con l'Udinese nel match della 34esima giornata della Serie A. I rossoblu salgono a 63 punti e perdono la chance di agganciare la Juve al terzo posto a quota 65. L'Udinese, che nel finale vede sfumare una vittoria preziosissima, ha 29 punti ed è terz'ultima da sola: oggi sarebbe in Serie B.
La partita
Il match si apre con una lunga fase bloccata. Il Bologna gestisce il possesso del pallone ma non trova spazi per affondare il colpo. La squadra di Thiago Motta prova ad aggirare il muro bianconero, ma i cross dalle fasce vengono sistematicamente neutralizzati. I friulani, dopo 45 minuti di pura opposizione, colpiscono nel recupero. Freuler perde palla, l'Udinese accelera con Samardzic: il pallone capita sui piedi di Payero che da pochi passi buca Skorupski, 0-1.
Il Bologna prova ad alzare il ritmo nella ripresa, ma il fortino friulano regge e la porta di Okoye non corre rischi reali, se si eccettua una debole conclusione di Ndoye al 59'. Poco dopo, la missione dei padroni di casa si complica. Beukema stende Samardzic lanciato verso la porta, cartellino rosso e Bologna in 10 dal 64'. Con l'uomo in meno, i rossoblu trovano il pari con un pizzico di fortuna. Al 78' la punizione di Saelemaekers è un cross velenoso che beffa Okoye, 1-1. Gli ultimi giri di orologio regalano un brivido a testa. Al 90' Saelemaekers sfiora il bis dal limite dell'area, in pieno recupero Davis timbra la traversa e sfiora il colpaccio per l'Udinese in extremis.