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Torino-Lecce 2-0, gol di Bellanova e Zapata
I granata salgono al nono posto
Sesto risultato utile di fila per il Torino, ancora imbattuto nel 2024, che supera 2-0 il Lecce allo stadio Olimpico grazie al primo gol stagionale di Bellanova al 50' e alla rete di Zapata all'81'. I granata salgono al 9° posto con 36 punti, scavalcando momentaneamente il Napoli e restando in corsa per un posto in Europa per la prossima stagione. I giallorossi salentini, che chiudono il match in dieci per l'espulsione di Pongracic al 70', restano invece fermi in 13/a posizione con 24 punti.
La partita
E' la squadra di casa a fare la partita sin dai primi minuti e si rende pericoloso in un paio di occasioni con Bellanova, nella prima occasione sbaglia l'ultimo dribbling che lo avrebbe liberato al tiro in area di rigore, nella seconda il suo colpo di testa è fuori misura. Al 12' Milinkovic-Savic si lascia sfuggire la palla e per poco non ne approfitta Piccoli: salva tutto Masina. Al 19' ci prova ancora Bellanova che va al tiro, respinge Baschirotto. Al 25' Vlasic cerca il suggerimento interno verso Zapata, ancora Baschirotto attento in chiusura.
Alla mezz'ora tentativo di Zapata che batte a rete da posizione defilata: Falcone para. Al 39' di nuovo pericoloso l'attaccante colombiano in tuffo di testa sul cross di Lazaro: c'è di nuovo Baschirotto a difendere la porta di Falcone. Al 43' l'ultima occasione del primo tempo con Vlasic la cui conclusione finisce a lato di poco. All'intervallo è 0-0.
Al 3' della ripresa ci prova Almqvist con un destro in area di rigore ma Djidji e Lovato murano il suo tiro. Al 5' il Torino sblocca la partita con Bellanova. Primo gol in campionato dell'ex Inter che calcia da fuori con il destro e pesca l'angolino: nulla da fare per Falcone. Al 13' tentativo da fuori area di Ramadani ben parato da Milinkovic-Savic. Al 16' doppio cambio per D'Aversa: dentro Kaba e Sansone al posto di Rafia e Blin. Immediata la risposta di Juric con Linetty e Sanabria per Vlasic e Pellegri.
Al 23' chance per gli ospiti con il nuovo entrato Kaba, che svirgola il pallone da ottima posizione e manda fuori. Al 25' il Lecce resta in dieci per l'espulsione di Pongracic per doppia ammonizione. Un minuto dopo grandissima parata di Falcone su Sanabria. Il portiere del Lecce toglie letteralmente la palla dalla rete con un tuffo stupendo sul colpo di testa dell'ex Roma. Alla mezz'ora il Lecce manda in campo Touba per Oudin. Al 32' si fa vedere il Lecce nonostante l'inferiorità numerica: Almqvist scappa sulla destra e mette una palla insidiosa al centro, nessun compagno di squadra arriva in tempo per la deviazione vincente.
Al 36' arriva il raddoppio granata con Zapata. L'ex Atalanta va a segno sugli sviluppi di un calcio d'angolo battuto da Vojvoda, entrato da pochi minuti al posto di Lazaro. Malgrado il doppio svantaggio il Lecce non molla e Gallo da fuori area impegna Milinkovic-Savic a un difficile intervento al 40'. Nel recupero gol annullato a Okereke (entrato al posto di Zapata) perché la palla era uscita dal campo prima del passaggio di Linetty.
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Napoli-Roma 2-2, Abraham salva De Rossi dopo la rimonta...
Giallorossi avanti con il rigore di Dybala, i campioni d'Italia ribaltano il risultato con Olivera e Osimhen. Nel finale, il pari di Abraham. Atalanta-Empoli 2-0
Napoli e Roma pareggiano 2-2 nel match valido per la 34esima giornata della Serie A. Gli azzurri, che sognano la rimonta con i gol di Olivera e Osimhen, salgono a 50 punti ma perdono terreno nella corsa a un piazzamento europeo. La Roma, illusa dal vantaggio firmato da Dybala, si salva in extremis con Abraham. I giallorossi di De Rossi sono quinti con 59 punti e hanno solo 2 lunghezze di vantaggio sull'Atalanta, che batte l'Empoli con il rigore di Pasalic e il gol di Lookman salendo a quota 57.
La partita
Il match in avvio è caratterizzato dall'atteggiamento aggressivo di entrambe le squadre. Pellegrini, al 6', spaventa il Napoli con un colpo di testa che finisce alto. Il Napoli si accende e cerca di innescare Osimhen. Le accelerazioni del centravanti vengono contrastate a ripetizione da Ndicka. I padroni di casa si rendono pericolosi al 20' con l'inserimento di Di Lorenzo, che riceve palla da Politano e calcia: Svilar è attento. Al 30' prima sbavatura di Ndicka e spazio per Osimhen, Svilar respinge la conclusione del nigeriano. Al 36' il portiere giallorosso ringrazia Anguissa che si presenta da solo in area e spedisce il pallone sul fondo. La Roma soffre e rischia grosso al 39'. Kvaratskhelia entra in partita, tiro deviato da Ndicka e palla fuori di pochi centimetri. Prima dell'intervallo, altre due chance azzurre: Juan Jesus e Di Lorenzo, però, non trovano la porta.
La ripresa propone un copione più equilibrato, con la Roma decisa a guadagnare campo rispetto al primo tempo. La sfida si stappa al 59'. Juan Jesus stende Azmoun e per l'arbitro Sozza è rigore. Dybala trasforma, 0-1 e Roma avanti dopo un'ora targata Napoli. I padroni di casa hanno il merito di incassare il colpo e di reagire subito. Olivera calcia dal limite, Kristensen devia e inganna Svilar: 1-1 al 64'.
Il pareggio non soddisfa nessuna delle due squadre. Napoli e Roma continuano a spingere e le occasioni fioccano. Al 66' Osimhen non inquadra la porta di testa, dall'altra parte Pellegrini mette alla prova la reattività di Meret. Passa una manciata di secondi e Politano spreca l'appoggio di Osimhen sparando alto. Al 74' serve un prodigio di Svilar per negare il gol a Osimhen, che perde il duello con il portiere giallorosso. L'equilibrio salta all'83'. Sanchez interviene su Osimhen, il Var invita l'arbitro Sozza a rivedere l'episodio: rigore, l'attaccante del Napoli fa centro per il 2-1. La Roma reagisce e pareggia all'88'. Corner di Dybala, sponda di Ndicka e Abraham non ha problemi a insaccare per il 2-2.
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Scudetto Inter, lo striscione di Dumfries contro Theo...
Il giocatore del Milan raffigurato come un cane
Non poteva mancare il 'caso striscione' durante la festa scudetto dell'Inter. Nella sfilata della squadra nerazzurra sul pullman scoperto, per le vie di Milano, spicca il 'due aste' esibito da Denzel Dumfries. L'olandese riceve lo striscione da un tifoso e lo mostra festante. Il drappo raffigura Dumfries che tiene al guinzaglio un cane: il rottweiler ha il volto di Theo Hernandez, giocatore del Milan che - proprio dopo un confronto acceso con Dumfries - la scorsa settimana è stato espulso con il nerazzurro nel derby vinto 2-1 dall'Inter. Tra cori e sfottò, più innocuo il due aste impugnato da Davide Frattesi: un 'milanista chiacchierone' con emoji piangente destinato a passare in secondo piano.
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Bologna-Udinese 1-1, gol di Payero e Saelemaekers
I rossoblu falliscono l'aggancio alla Juve al terzo posto
Il Bologna pareggia 1-1 in casa con l'Udinese nel match della 34esima giornata della Serie A. I rossoblu salgono a 63 punti e perdono la chance di agganciare la Juve al terzo posto a quota 65. L'Udinese, che nel finale vede sfumare una vittoria preziosissima, ha 29 punti ed è terz'ultima da sola: oggi sarebbe in Serie B.
La partita
Il match si apre con una lunga fase bloccata. Il Bologna gestisce il possesso del pallone ma non trova spazi per affondare il colpo. La squadra di Thiago Motta prova ad aggirare il muro bianconero, ma i cross dalle fasce vengono sistematicamente neutralizzati. I friulani, dopo 45 minuti di pura opposizione, colpiscono nel recupero. Freuler perde palla, l'Udinese accelera con Samardzic: il pallone capita sui piedi di Payero che da pochi passi buca Skorupski, 0-1.
Il Bologna prova ad alzare il ritmo nella ripresa, ma il fortino friulano regge e la porta di Okoye non corre rischi reali, se si eccettua una debole conclusione di Ndoye al 59'. Poco dopo, la missione dei padroni di casa si complica. Beukema stende Samardzic lanciato verso la porta, cartellino rosso e Bologna in 10 dal 64'. Con l'uomo in meno, i rossoblu trovano il pari con un pizzico di fortuna. Al 78' la punizione di Saelemaekers è un cross velenoso che beffa Okoye, 1-1. Gli ultimi giri di orologio regalano un brivido a testa. Al 90' Saelemaekers sfiora il bis dal limite dell'area, in pieno recupero Davis timbra la traversa e sfiora il colpaccio per l'Udinese in extremis.