Economia
Pil, in Italia crescita dello 0,7% su anno. Ma in Europa è...
Pil, in Italia crescita dello 0,7% su anno. Ma in Europa è stagnazione
La variazione acquisita per il 2024 è pari a +0,1%: i dati dell'Istat
Pil Italia in crescita dello 0,7% nel 2023 rispetto all'anno precedente, chiuso a a +3,7%, e poco sotto le stime del governo contenute nella Nadef (+0,8%). Lo rileva l'Istat che per il quarto trimestre del 2023 stima che il prodotto interno lordo, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, sia aumentato dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dello 0,5% in termini tendenziali. Il quarto trimestre del 2023 - ricorda l'istituto di statistica - ha avuto tre giornate lavorative in meno rispetto al trimestre precedente e una giornata lavorativa in meno rispetto al quarto trimestre del 2022.
"Questo risultato - commenta l'Istat - di cui si sottolinea la natura provvisoria, fa seguito al lieve aumento registrato nel terzo trimestre (+0,1%), e determina una crescita dello 0,7% nel 2023 in termini di valori reali corretti per gli effetti di calendario e destagionalizzati". Inoltre, sottolinea, "la stima preliminare del quarto trimestre 2023 riflette una flessione del comparto primario ed un aumento sia del settore industriale sia dei servizi. Dal lato della domanda, la componente nazionale misurata al lordo delle scorte è in diminuzione, mentre si stima un aumento della componente estera netta".
La variazione acquisita per il 2024 resta leggermente positiva, pari al +0,1%
Pil Eurozona fermo nel quarto trimestre, +0,5% nel 2023
Nel quarto trimestre del 2023 il Pil dell'Eurozona è rimasto invariato rispetto al terzo (0%), secondo la stima preliminare di Eurostat. La crescita per il 2023 rispetto al 2022 è stimata allo 0,5%. Rispetto al quarto trimestre del 2022, l'incremento è dello 0,1%. Anche nell'Ue nel quarto trimestre il Pil è rimasto invariato, crescendo dello 0,5% nel 2023 sul 2022; l'aumento tendenziale nell'ultimo trimestre 2023 è dello 0,2%. I dati della stima preliminare sono incompleti e soggetti a revisione.
Tra gli Stati membri per i quali sono disponibili dati relativi al quarto trimestre del 2023, il Portogallo ha registrato l'aumento più elevato rispetto al trimestre precedente (+0,8%), seguito da Spagna (+0,6%), Belgio e Lettonia (entrambi +0.4%). Cali sono stati registrati in Irlanda (-0,7%), Germania e Lituania (-0,3%)
Nel 2023 prezzi produzione industria -5,7%, edilizia +1,4%
Nel 2023 i prezzi alla produzione dell’industria diminuiscono in media del 5,7% (+34,4% nel 2022); la flessione è sintesi di dinamiche differenziate sul mercato interno (-8,3%; era +42,7% l’anno precedente) e sul mercato estero (+1,9%; +12,0% nel 2022). Lo comunica l'Istat. Nella media del 2023, i prezzi alla produzione per “edifici residenziali e non residenziali” crescono dell’1,4%, quelli di “strade e ferrovie” dell’1,2% (rispettivamente +8,2% e +8,3% nel 2022).
Nella media 2023, i prezzi alla produzione nell'industria registrano ''la più ampia flessione dal 2000, da quando è disponibile la serie storica dell’indice per il mercato totale, ma l’indice (140,9) resta su un livello elevato (100,4 nel 2020)''. La flessione dei prezzi nel 2023, secondo l'Istat, è spiegata dalle ''dinamiche rilevate sul mercato interno (-8,3%; +42,7% nel 2022), che riflettono soprattutto il venire meno delle tensioni sui prezzi dei prodotti energetici (-24,4%; +104,3% nel 2022); al netto di questi prodotti, i prezzi sul mercato interno crescono del 2,5% in media d’anno (+12,8% nel 2022). Per le costruzioni, la decisa attenuazione della crescita dei prezzi nel 2023 riflette principalmente i ribassi dei costi dei materiali''.
Nel quarto trimestre 2023, rispetto al precedente, i prezzi alla produzione dell’industria crescono dell’1,1% (+1,5% mercato interno, -0,3% mercato estero). A dicembre, i prezzi alla produzione dell’industria segnano ''un calo su base mensile e un’accentuazione della flessione su base annua, dovuti in particolare alle dinamiche negative dei prezzi dei prodotti energetici'', osserva l'Istituto. A dicembre 2023 i prezzi alla produzione dell’industria diminuiscono dello 0,9% su base mensile e del 16,0% su base annua (era -12,8% novembre). Sul mercato interno i prezzi diminuiscono dell’1,2% rispetto a novembre e del 20,5% su base annua (da -16,5% del mese precedente). Al netto del comparto energetico, i prezzi registrano un calo congiunturale modesto (-0,1%) e una flessione tendenziale stabile all’1,5%.
Economia
Ita-Lufthansa, decisione Ue slitta di 5 giorni al 13 giugno
Lo ha ufficializzato la Commissione europea indicando che il termine viene prorogato di 5 giorni lavorativi
La decisione della Commissione europea sull'operazione tra le due compagnie aeree Lufthansa e Ita slitta dal 6 al 13 giugno. Lo ha ufficializzato la Commissione europea indicando che il termine viene prorogato di 5 giorni lavorativi.
Lufthansa e Ita Airways sarebbero disposte a cedere 11 coppie di slot al giorno all'aeroporto di Milano Linate che corrispondono a 22 voli nell'ambito del pacchetto di 'rimedi' richiesti dall’Antitrust Ue per dare il via libera alle 'nozze' in alta quota. Le due società sarebbero inoltre in trattative 'avanzate' con easyJet, individuata come 'remedy taker', cioè il soggetto che dovrà subentrare laddove, secondo l’Ue, i due promessi sposi diventerebbero monopolisti. E' quanto risulta al Corriere della Sera, notizia che ha appreso da quattro fonti comunitarie a conoscenza delle discussioni e che sottolineano come spetti ai soggetti coinvolti consegnare il pacchetto definitivo.
Ita, ministero dell’Economia, Lufthansa e Commissione europea non commentano. No comment 'sulle speculazioni' anche da easyJet dove una portavoce conferma che "ci siamo impegnati nel processo che la Commissione normalmente conduce". Gli uffici guidati dalla commissaria Margrethe Vestager hanno chiesto alcune integrazioni al secondo pacchetto di 'rimedi' che Ita e Lufthansa hanno inviato l’11 aprile. Per questo la data ultima del parere Ue sulla proposta di nozze è stata spostata dal 6 al 13 giugno 2024.
Economia
G7, Pichetto: “Clima molto buono, convergenze tra...
“Il nucleare di quarta generazione è l'indirizzo di ricerca e sperimentazione che abbiamo avuto dal Parlamento e di conseguenza lo sto portando avanti"
“Vi sono molte convergenze e limature tra le posizioni dei diversi Paesi, che rispecchiano la realtà rispetto alle condizioni energetiche dei vari Paesi, ma il clima è molto buono”. Lo dice, a margine della sua partecipazione all'incontro 'Bridging tradition and sustainable energy', promosso da Italgas, il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, che sulle priorità del G7 aggiunge: “Siamo il Paese che è al centro del Mediterraneo e che proprio per questo soffre più di tutti il cambiamento climatico, il rischio di perdita di biodiversità che è una caratteristica forte del nostro Paese, e naturalmente anche la questione dell’inquinamento, usiamo il termine più comune ma che dà più senso. Quindi le priorità sono le variazioni da realizzare sulla decarbonizzazione: un termine che significa la riduzione in modo forte dell'emissione carbonica, che parte dal primo inquinante, il carbone, poi passa al petrolio e infine alla produzione di energia pulita, utilizzando il gas come transizione al 2050”.
“Il nucleare di quarta generazione è l'indirizzo di ricerca e sperimentazione che abbiamo avuto dal Parlamento – aggiunge Pichetto Fratin – di conseguenza lo sto portando avanti. All'altra parte, rispetto alle varie ipotesi di scenario, tengo conto e riporterò nell'ambito di ciò che mi compete, quelle che sono le risultanze della piattaforma per il nucleare sostenibile". Sul tema della sicurezza energetica il Ministro non si sbilancia: “Ci sarà il confronto durante le Ministeriali sia nella parte plenaria, sia in quella Ambiente che Energia, che sono le due settoriali, sia nelle molte bilaterali che si terranno in questi giorni, a partire da oggi”.
Economia
G7, Pichetto: “Ruolo determinante per accelerare la...
Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica a proposito del G7 Ambiente, Clima ed Energia che si svolge in questi giorni a Venaria
"E' un'agenda fittissima perché copre tutti i campi, quello che stiamo vivendo è un momento di forte cambiamento climatico, di rischio di perdita biodiversità, di inquinamento e dobbiamo svolgere azioni prima di tutto di mitigazione che significa di decarbonizzare e ridurre a livello mondiale le emissione di CO2, e il ruolo del G7 che rappresenta i 7 Paesi industrializzati, può essere determinate per le scelte a livello di Cop per accelerare percorsi di decarbonizzazione nel tentativo di evitare che le temperature della Terra superino un grado e mezzo". Lo ha affermato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, a proposito del G7 Ambiente, Clima ed Energia che si svolge inq questi giorni a Venaria (Torino), del ospite della trasmissione radiofonica 'Non stop News' su Rtl 102,5.