Cronaca
Capodanno 2024, ecco i concerti nelle principali città...
Capodanno 2024, ecco i concerti nelle principali città italiane
Da Roma a Caltanissetta passando per Genova e Napoli - con la Sardegna che incassa il pienone di big - ecco tutti gli eventi e gli artisti sui palchi. Milano senza concertone
Capodanno 2024 ricco di concerti ed eventi sui palchi di tutta Italia. Dall'appuntamento di Roma al Circo Massimo, passando per Genova tra vecchie e nuove glorie e arrivando al Capodanno Rai in scena a Crotone o alla Sardegna che fa incetta di big, l'ultimo dell'anno e l'inizio del nuovo si annunciano all'insegna della musica e del divertimento. Controcorrente Milano, dove invece il concertone non ci sarà.
Roma festeggia al Circo Massimo
E' "Roma 2024. You are here" lo slogan scelto per il concertone della notte di San Silvestro, organizzato da Roma Capitale Rds, che vedrà la folla radunanrsi al Circo Massimo per le esibizioni sul palco di Blanco, Lazza e Francesca Michielin. Dopo il brindisi di mezzanotte la festa continuerà con uno speciale DJ set a cura di Dimensione Suono Roma per continuare a ballare e divertirsi. Prevista la diretta radiofonica del concerto.
Genova tra nuove e vecchie glorie: da Al Bano a Rocco Hunt
Capodanno in Musica anche quest’anno per Genova, con il concerto di capodanno tragato Mediaset in piazza De Ferrari tra nuove e vecchie glorie: Al Bano, Orietta Berti, Articolo 31, Rocco Hunt, Iva Zanicchi, Fausto Leali, MicheleBravi, Mietta, Luigi Strangis, Matteo Romano, Gemelli Diversi, Ivana Spagna, Gaia, Sophie and The Giants, Enrico Nigiotti, Big Boy, Paolo Meneguzzi, Leo Gassman, Berna, Federica, Wax, con la partecipazione speciale di tutta la scuola di “Amici". La serata del 31 dicembre sarà condotta da Federica Panicucci e, oltre a poter essere ascoltata sulle frequenze di Radio 105, R101, Radio Monte Carlo, Radio Subasio, Radio Norba, Radio Bruno, RadioPiterpan, sarà trasmessa in diretta su Canale 5, subito dopo il discorso di fine anno del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Nel corso della diretta su Canale 5 saranno aperti dei collegamenti con la Piazza di Bari dove Mariasole Pollio di Radio 105 presenterà le esibizioni di Ermal Meta, Coeze Frah Quintale.
A Crotone il Capodanno Rai con Amadeus
A Crotone arriva quindi il Capodanno Rai, con il tradizionale appuntamento in diretta condotto da Amadeus tra ospiti musicali e personaggi dello spettacolo. Sul palco di piazza Pitagora, si alterneranno tra gli altri Annalisa, Paola e Chiara, i Ricchi e Poveri, Il Volo, Sangiovanni, Nino Frassica, Cristiano Malgioglio, Dargen D’Amico e Maninni.
A Firenze Diodato in piazza della Signoria
A Firenze per Capodanno arriva Diodato in piazza della Signoria, ospite con una selezione di brani di una serata di musica e spettacolo tra lirica, magia e canto. E sarà proprio piazza della Signoria il centro di una serie di appuntamenti sparsi in città per festeggiare insieme l’arrivo del nuovo anno. Sei le piazze coinvolte per un Capodanno diffuso, promosso dal Comune di Firenze e coordinato da Muse con il sostegno di Toscana Energia, con eventi rivolti a ogni tipo di pubblico: oltre a piazza della Signoria, si farà festa in piazza Santissima Annunziata con il jazz di Circolo Exwide, in piazza San Giovanni con i cori gospel di Musart, in piazza Santa Croce con l’orchestra di Toscana Classica, in piazza del Carmine con l’orchestra pop di Anfiteatro 2010 e in piazza Santo Spirito e Oltrarno con la Marching band itinerante di Music Pool.
Mengoni a Cagliari. Ligabue, Zucchero, Mahmood, Nek e Renga tra i big in Sardegna
È un Capodanno in grande quello che si festeggerà nei principali centri della Sardegna. Per i concertoni in piazza arriva un numero mai visto di big della musica italiana. Alla fiera di Cagliari ci sarà il concerto a numero chiuso di Marco Mengoni, ci sono ancora biglietti disponibili per la sua prima tappa nell'Isola. Gli altri eventi principali saranno nel nord della Sardegna. Nel giro di settanta chilometri sono in programma tre grandi concerti nel Nordovest. Per la prima volta nella sua carriera Luciano Ligabue suonerà per San Silvestro e lo farà ad Alghero. I festeggiamenti nella Riviera del Corallo partono in anticipo perché domani sul palco nel piazzale della Pace ci sarà l'antipasto con Anna, Noyz Narcos e Guè. Nel cuore di Sassari per Capodanno andrà in scena l'accoppiata Renga e Nek, mentre nella vicina Castelsardo si esibirà Mahmood.
Doppio evento per il 31 dicembre a Olbia: ospiterà il concerto di Zucchero per chiudere il 2023 e il dj set di Salmo per aprire il 2024. In piazza a Nuoro ci sarà invece Noemi, mentre Dorgali mette in campo Mondo Marcio e Tortolì schiera il giovane Alfa. A Iglesias ci sarà il concerto di Fred De Palma mentre in piazza a Villasimius ci sarà Joe Bastianich accompagnato dai La terza classe. Niente cantante per Oristano, in piazza Eleonora si alterneranno cinque deejay.
A Palermo con Elodie
L'attesa per il Capodanno di Palermo è più per il concerto di Elodie che per l'arrivo del nuovo anno. La regina del pop italiano che mette d'accordo giovani e famiglie si esibirà sul palco di piazza Castelnuovo - circa 20 metri, coperto su tre lati in modo da poter fronteggiare anche un'eventuale pioggia - dopo la mezzanotte ed è tanta la voglia di vederla finalmente dal vivo e gratis. In piazza si potrà entrare solo dopo le 20 e nell'area transennata potranno stare solo 9.800 persone "Il concerto di Capodanno in piazza deve essere un grande momento di festa della città - ha sottolineato il sindaco Roberto Lagalla - L’augurio è che sia vissuto dal pubblico con la voglia di divertirsi nell’ottica di amare sempre di più questa città".
A condurre la lunga festa dell'ultimo dell'anno saranno Salvo La Rosa ed Eliana Chiavetta che, oltre ad Elodie, avranno sul palco la Massimo Youth Orchestra, il violinista Samuele Palumbo, il quartetto di Antonio Zarcone, Daria Biancardi, Pamela Barone, Samaritano e Giuliana Di Liberto. Le risate saranno affidate a Sergio Vespertino e Antonio Pandolfo e fino a tarda notte a garantire musica e balli sarà il dj-set di Ornella P.
A Bari Frah Quintale, Coez ed Ermal Meta
Sono diverse le feste in piazza per la notte di San Silvestro nelle grandi e nelle piccole città della Puglia. Il grande palco di piazza Libertà, a Bari, si accenderà ancora una volta per il grande concerto dell’ultimo dell’anno per accogliere tre grandi protagonisti della scena musicale italiana: Coez, Frah Quintale ed Ermal Meta. L’evento sarà ancora una volta firmato da Radio Norba. Prevista la diretta del concerto su Telenorba a partire dalle 22 (in realtà la serata sulla tv di Conversano partirà alle 19.30 con Serata Norba, condotta da Mary de Gennaro e Antonio Procacci). Alcuni collegamenti con la piazza di Bari saranno effettuati anche da Canale 5 che trasmetterà lo show principale da Genova. La festa in piazza Libertà continuerà fino a notte fonda con l’esclusivo dj set firmato Radio Norba in collaborazione con Radio 105.
A Napoli i The Kolors, Arisa e Avitabile. Venditti ad Avellino
Il 31 dicembre alle 21, in Piazza del Plebiscito, ci sarà il comico Peppe Iodice con il cast del programma tv “Peppy Night”. Con Iodice saliranno sul palco il comico e imitatore Francesco Cicchella, poi i The Kolors, Arisa ed Enzo Avitabile. La serata inizierà alle 21 con l’esibizione dei vincitori del Contest per Giovani Talenti della Comicità. Ad Avellino si festeggerà il Capodanno 2024 con il concerto di Antonello Venditti. L’artista romano si esibirà dalle 22,15 in Piazza della Libertà sino a oltre la mezzanotte, poi sarà il turno del rapper napoletano Luchè.
Madame a Mantova, Max Gazzè a Vicenza, Gabbani a Padova
Mentre a Mantova Madame si esibirà in Piazza Sordello, a Vicenza Max Gazzè salirà sul palco di viale Roma a partire dalla mezzanotte. A Padova ospite di punta Francesco Gabbani con concerto in piazza Insurrezione. E se in piazza Brà a Verona si esibiranno a partire dalle 21 e fino all’1 di notte i quattro finalisti di X Factor 2023 (Sarafine, Maria Tomba, Il Solito Dandy e gli Stunt Pilots), a Jesolo gran finale con Dargen D'Amico.
Caltanissetta, Irama in piazza
Cresce l'attesa per il concerto di Capodanno a Caltanissetta con la presenza di Irama, uno degli artisti più amati del panorama musicale italiano. Il cantautore salirà sul palco (16 x 16 metri), allestito in viale Regina Margherita, per salutare il passaggio al nuovo anno. L’evento, gratuito e aperto a tutti, darà la possibilità di godere dal vivo della musica di Irama, ma non solo, in un'atmosfera festosa e coinvolgente. L’inizio dello spettacolo è programmato alle 22 e vedrà, oltre a Irama, anche la partecipazione dell’orchestra del maestro Lino Zimbone, che si esibirà in un’interpretazione pop dei brani più ballati del Capodanno. Ci sarà spazio anche per una formazione di dj set e grandi sorprese sul palco che l’Amministrazione nissena sta preparando per rendere unica questa notte.
Cronaca
“Sono malato, ho un cancro”: chi è Franco Di...
Il giornalista in collegamento con Fabio Fazio
Franco Di Mare, 68 anni, annuncia a Che tempo che fa di essere malato. "Ho un mesotelioma, un tumore molto cattivo", dice il giornalista. Di Mare è un nome e un volto notissimo per i telespettatori italiani. La sua carriera comincia negli anni '80, con una serie di collaborazioni prima dell'assunzione a L'Unità, presso cui diventa inviato e caporedattore. Nel 1991 Di Mare approda in Rai e dal 1995 diventa inviato Speciale per il Tg2. Nel 2002 il passaggio al Tg1.
Nel 2003 diventa conduttore televisivo con Unomattina Estate prima di Uno Mattina week end . Dal 2004 diventa il volto di Uno Mattina. Il curriculum comprende programmi di informazione e attualità nella fascia mattutina e una serie di serate su Rai1. Nel 2019 diventa vicedirettore di Raiuno, con delega ad approfondimenti ed inchieste, e l'anno successivo viene nominato direttore generale dei programmi del giorno della Rai prima di assumere la direzione di Raitre il 15 maggio 2020.
Cronaca
G7, corteo di protesta a Torino: manifestanti bloccano...
Avrebbero dovuto sfilare per le vie del capoluogo piemontese, ma a sorpresa hanno cambiato percorso. Bruciate le gigantografie dei leader dei sette Paesi più industrializzati
È durato una decina di minuti il blocco della tangenziale da parte dei manifestanti che hanno sfilato nel corteo di protesta contro il G7 di domani e martedì a Venaria Reale. Hanno, infatti, cambiato percorso all'improvviso e scavalcato il guardrail, bloccando il traffico con lancio di fumogeni e lo sventolio delle bandiere. Dopo aver ribadito al megafono che "chi blocca il nostro futuro si troverà centinaia di blocchi come questo di persone non disposte a far decidere sulla propria testa", i manifestanti stanno ora tornando sui propri passi verso Venaria. "Siamo stati bravissimi ci siamo ripresi la città ma non ci fermiamo qui continueremo, non abbasseremo la testa", hanno scandito dal megafono mentre continuavano a sfilare.
Arrivati nel viale che conduce alla Reggia di Venaria, i manifestanti dopo aver posizionato davanti al cordone di forze dell’ordine grandi foto dei leader dei sette paesi più industrializzati hanno acceso un falò sul quale hanno bruciato le gigantografie. “Siamo qui non per dialogare ma per protestare per dire no al modello di sviluppo che ci vuole imporre il G7”. Così i manifestanti dal megafono poco aver dato alle fiamme le gigantografie dei leader dei sette paesi più industrializzati. “Continueremo la nostra lotta per i nostri territori, per la libertà del popolo palestinese e di tutti i popoli oppressi, per un futuro degno di questo nome, per garantire una vita che non sia solo sopravvivenza”.
Si è conclusa con gli ultimi interventi dei manifestanti la protesta popolare a Venaria Reale contro il G7 ambiente, clima ed energia in programma domani e martedì alla Reggia. Prima di concludere la manifestazione, gli organizzatori si sono dati appuntamento per domani sera alle 19 a Torino davanti a Palazzo. Nuovo per una nuova iniziativa di mobilitazione mentre Ultima Generazione ha annunciato per domattina a Venaria un’assemblea popolare in piazza.
Cronaca
Il Papa oggi a Venezia, le tappe della visita lampo
Il Pontefice alle detenute della Giudecca: "Vi ricorderò, non mollate". Poi gli incontri con gli artisti e i giovani e la messa a Piazza San Marco
Visita lampo di Papa Francesco oggi a Venezia. E' la prima volta di un Pontefice alla Biennale. Bergoglio è atterrato con l'elicottero alle 7.55 nel piazzale interno della Casa di Reclusione all’Isola della Giudecca. Ad accoglierlo Papa Francesco il Patriarca di Venezia, Mons. Francesco Moraglia, il ministro della Giustizia Carlo Nordio, il provveditore Rosella Santoro, la direttrice della struttura, Mariagrazia Felicita Bregoli e il comandante della Polizia penitenziaria, Lara Boco.
"Venezia sia accessibile a tutti"
"Se oggi guardiamo a questa città di Venezia, ammiriamo la sua incantevole bellezza, ma siamo anche preoccupati per le tante problematiche che la minacciano" ha osservato il Papa nel corso della messa in Piazza San Marco.
Bergoglio ha elencato i problemi che affliggono la città lagunare: “I cambiamenti climatici, che hanno un impatto sulle acque della Laguna e sul territorio; la fragilità delle costruzioni, dei beni culturali, ma anche quella delle persone; la difficoltà di creare un ambiente che sia a misura d’uomo attraverso un’adeguata gestione del turismo; e inoltre tutto ciò che queste realtà rischiano di generare in termini di relazioni sociali sfilacciate, di individualismo e solitudine”. Un passaggio applaudito dai 10mila fedeli in Piazza San Marco.
Bergoglio chiama in causa i cristiani: "E noi, che siamo tralci uniti alla vite, vigna del Dio che ha cura dell’umanità e ha creato il mondo come un giardino perché noi possiamo fiorirvi e farlo fiorire, come rispondiamo? Restando uniti a Cristo potremo portare i frutti del Vangelo dentro la realtà che abitiamo: frutti di giustizia e di pace, frutti di solidarietà e di cura vicendevole; scelte di attenzione per la salvaguardia del patrimonio ambientale ma anche di quello umano: abbiamo bisogno che le nostre comunità cristiane, i nostri quartieri, le città, diventino luoghi ospitali, accoglienti, inclusivi. E Venezia, che da sempre è luogo di incontro e di scambio culturale, è chiamata a essere segno di bellezza accessibile a tutti, a partire dagli ultimi, segno di fraternità e di cura per la nostra casa comune. Venezia che fa fratelli”.
L'incontro con le detenute
Bergoglio, sulla sedia a rotelle, ha salutato le detenute del carcere della Giudecca all’interno del quale è stato allestito il Padiglione della Santa Sede per la Biennale. “Vi ricorderò, non mollate”, è stato l’incoraggiamento. “Non isolare la dignità, dare nuove possibilità” a chi è recluso in carcere, ha detto nel corso della visita. “Care sorelle e fratelli, tutti siamo fratelli, nessuno può rinnegare l’altro. Ho desiderato incontrarvi all’inizio della mia visita a Venezia per dirvi che avete un posto speciale nel mio cuore - ha affermato - il carcere è una realtà dura, e problemi come il sovraffollamento, la carenza di strutture e di risorse, gli episodi di violenza, vi generano tanta sofferenza. Però può anche diventare un luogo di rinascita, morale e materiale, in cui la dignità di donne e uomini non è 'messa in isolamento', ma promossa attraverso il rispetto reciproco e la cura di talenti e capacità, magari rimaste sopite o imprigionate dalle vicende della vita, ma che possono riemergere per il bene di tutti e che meritano attenzione e fiducia. Nessuno toglie la dignità di una persona”.
“Non dimentichiamo che tutti abbiamo errori di cui farci perdonare e ferite da curare, io anche, e che tutti possiamo diventare guariti che portano guarigione, perdonati che portano perdono, rinati che portano rinascita”, è stato un altro dei passaggi del discorso.
L'incontro con gli artisti
Concluso l’incontro con le detenute, Bergoglio ha raggiunto la Chiesa della Maddalena (Cappella del Carcere). Qui l'incontro con gli artisti che hanno realizzato le loro opere per il Padiglione. Sia valorizzato adeguatamente il contributo delle donne nell’arte, è stato il mandato che il Papa ha affidato agli artisti: “Oggi abbiamo scelto di ritrovarci tutti insieme qui, nel carcere femminile della Giudecca. È vero che nessuno ha il monopolio del dolore umano. Ma ci sono una gioia e una sofferenza che si uniscono nel femminile in una forma unica e di cui dobbiamo metterci in ascolto, perché hanno qualcosa di importante da insegnarci. Penso ad artiste come Frida Khalo, Corita Kent o Louise Bourgeois e tante altre”.
I giovani e la messa in Piazza San Marco
E dopo avere incontrato le detenute e gli artisti, in motovedetta è arrivato alla Basilica della Salute per incontrare i giovani di Venezia e delle Diocesi del Veneto.
“Andate controcorrente. E insieme: il 'fai da te' nelle grandi cose non funziona. Per questo vi dico: non isolatevi, cercate gli altri, fate esperienza di Dio assieme, seguite cammini di gruppo senza stancarvi”, è stato il mandato che il Papa ha consegnato ai giovani. Bergoglio ha incoraggiato i giovani a creare: “Pensiamo al nostro Padre, che ha creato tutto per noi: e noi, suoi figli, per chi creiamo qualcosa di bello? La bellezza della gioventù quando diventa paternità e maternità. Pensate ai figli che avrete. Non siate professionisti del digitare compulsivo, ma creatori di novità! Siate creativi con gratuità, date vita a una sinfonia di gratuità in un mondo che cerca l’utile! Allora sarete rivoluzionari. Andate, donatevi senza paura! Alzati e vai!”.
Dopo aver rivolto ai presenti il suo discorso, il Papa, accompagnato da una delegazione di giovani, ha attraversato il ponte di barche che collega la Basilica della Salute con Piazza San Marco da dove ha presieduto la messa e il Regina Coeli.
In Piazza San Marco circa 10.500 fedeli secondo la stima del Vaticano. “Se oggi guardiamo a questa città di Venezia, ammiriamo la sua incantevole bellezza, ma siamo anche preoccupati per le tante problematiche che la minacciano”, ha osservato.
Bergoglio ha quindi elencato i problemi che affliggono la città lagunare: “I cambiamenti climatici, che hanno un impatto sulle acque della Laguna e sul territorio; la fragilità delle costruzioni, dei beni culturali, ma anche quella delle persone; la difficoltà di creare un ambiente che sia a misura d’uomo attraverso un’adeguata gestione del turismo; e inoltre tutto ciò che queste realtà rischiano di generare in termini di relazioni sociali sfilacciate, di individualismo e solitudine”.
Il ritorno in Vaticano
Papa Francesco, in elicottero, è tornato in Vaticano alle 14,40 e ha fatto rientro a Casa Santa Marta dopo la visita lampo a Venezia.
Zaia: "Con la sua visita ha portato un segnale di pace"
"È stato un privilegio oggi aver ricevuto la visita di papa Francesco a Venezia, la capitale del Veneto con i suoi 1.100 anni di storia e la meravigliosa Basilica di San Marco, simbolo di tutto ciò che rappresenta questa città". . Lo ha detto Luca Zaia, presidente della Regione del Veneto in occasione della visita a Venezia di Papa Francesco. "Con la sua visita pastorale il Papa ha portato un segnale di pace, invocandola non solo per il Medio Oriente e l'Ucraina, due terre segnate da pesanti conflitti, ma anche per tutte quelle zone del mondo, oltre una sessantina, in cui si continua a morire".
"Come diceva Hemingway, la guerra è il luogo dove gli uomini peggiori mandano a morire gli uomini migliori. Dobbiamo lavorare tutti per la pace. Qui in Veneto esiste una comunità dalle profonde radici cristiane, dove credenti e non credenti si riconoscono uniti da un carattere comune, la solidarietà. Basti pensare che un veneto su cinque, credente e non credente, è impegnato in attività di volontariato. Una regione, la nostra, che è non solo cosmopolita ma anche inclusiva, come ha auspicato il Papa. Un Pontefice - sottolinea - che ha sempre saputo parlare agli ultimi, con quella particolare attenzione che non siano lasciate indietro persone per scelte di vita o condizioni di disagio. Mi sono sentito particolarmente orgoglioso quando il Santo Padre ha definito Venezia una 'terra che fa fratelli': un riconoscimento a questa Regione che da sempre è un crocevia tra Oriente e Occidente, quindi luogo ideale per parlare di pace. A Papa Francesco un grande grazie e un arrivederci a Verona il prossimo 18 maggio”.
Il presidente della Regione Veneto ha voluto ricordare che "oltre all'Ucraina e alla crisi israelo-palestinese, nel mondo ci sono 60 guerre di cui non si parla mai e dobbiamo tutti lavorare per la pace". Ha sottolineato, inoltre, come le radici cristiane della regione siano alla base della dimensione solidale del Veneto "dove 1 veneto su 5 fa volontariato, a prescindere se sia credente o meno, secondo una prospettiva inclusiva e cosmopolita e anche il Veneto sta andando in questa direzione". Al presidente Zaia piace questo Papa che "parla agli ultimi, che è attento a che non ci siano persone lasciate indietro".