Connect with us

Cronaca

Caso Ferragni, procura Milano apre fascicolo

Published

on

Senza ipotesi di reato né indagati

Il pandoro griffato e Chiara Ferragni (Fotogramma)

Chiara Ferragni e la beneficenza con i pandori Balocco, la procura di Milano ha aperto oggi un fascicolo. Il provvedimento del procuratore Marcello Viola nasce dall’esposto, presentato dal Codacons e da Assourt, che ipotizza il reato di truffa sulla vicenda che vede protagonisti l'influencer e il gruppo Balocco per la vendita di pandori griffati. In questo momento il fascicolo è un modello 45 (senza ipotesi di reato, né indagati), gli eventuali accertamenti saranno affidati alla Guardia di finanza.

L’associazione dei consumatori ha inviato a ben 104 procure d’Italia lo stesso esposto, ora potrebbe sorgere un tema di competenza territoriale che potrebbe radicarsi in Piemonte visto che l'azienda dolciaria specializzata nella produzione di dolci ha sede a Fossano nel cuneese. Per il Codacons i clienti che hanno acquistato il pandoro 'solidale' a un prezzo di circa 9 euro hanno diritto a chiedere la restituzione dei soldi versati, “considerato che l’acquisto è stato realizzato sulla base di informazioni ingannevoli legate alla destinazione dei proventi delle vendite”. La campagna è già costata all’influencer Ferragni una multa dell’Antitrust. Nessun esposto risulta, invece, sulla vendita delle uova di Pasqua benefiche sponsorizzate sempre dall’imprenditrice digitale in precedenza.

La denuncia del Codacons

Chiara Ferragni, scrive il Codacons, sarà chiamata “a rispondere del possibile reato di truffa aggravata, con la richiesta di porre sotto sequestro i conti delle sue società a tutela delle azioni di rivalsa da parte dei consumatori che hanno acquistato il pandoro ‘griffato’”. L'associazione dei consumatori ha presentato “un esposto a 104 Procure della Repubblica di tutta Italia affinché valutino l’apertura di una indagine per possibili profili penali a seguito della sanzione inflitta dall’Antitrust”.

A muovere l’azione legale dell’associazione “è il gravissimo contenuto del provvedimento dell’Autorità per la concorrenza che ha portato alla sanzione milionaria per la Ferragni”, sostiene il Codacons. Nel testo della decisione dell’Autorità appaiono alcuni passaggi chiave, come quello dove si spiega che “tutti i messaggi veicolati al pubblico per presentare l’iniziativa benefica sono stati realizzati associando le vendite del Pandoro griffato Ferragni al reperimento dei fondi utili alla donazione all’Ospedale Regina Margherita di Torino, pur nella consapevolezza che la donazione era stata fatta mesi prima dell'inizio delle vendite dell'indicato Pandoro. In tutti i contenuti diffusi legati all’iniziativa del ‘Pandoro PinkChristmas’ vi sono espressioni comunque dirette ad avvalorare la circostanza che la Signora Chiara Ferragni in prima persona avesse contribuito all’iniziativa benefica. I documenti istruttori, al contrario, dimostrano la circostanza, non smentita, che la donazione pubblicizzata attraverso le confezioni del Pandoro ‘griffato’ e gli altri messaggi è stata fatta dalla sola società Balocco, senza alcuna partecipazione delle società Fenice e TBS Crew, né della Signora Chiara Ferragni”.

“C’è poi la mail interna di un dipendente Balocco -prosegue il Codacons- dove si afferma ‘Mi verrebbe da rispondere (al team Ferragni): In realtà le vendite servono per pagare il vs cachet esorbitante’. A tutto ciò si aggiunge la questione economica del rincaro del prezzo del pandoro ‘griffato Ferragni’ a danno dei consumatori, con la confezione che passa da 3,68 euro a 9,37 euro, differenza che ‘non giustificata da una maggior qualità degli ingredienti, rafforzava, agli occhi del consumatore, il convincimento che nel maggior prezzo del Pandoro griffato fosse incluso un contributo alla citata donazione’ – scrive l’Antitrust”.

“Riteniamo gravissimo sfruttare un tema delicato come i bambini malati di cancro e la beneficenza per attività commerciali tese unicamente a determinare guadagni per società private -attacca il Codacons– . Una campagna quella di Balocco e Ferragni che potrebbe aver ingannato la buona fede dei consumatori, modificando le loro scelte economiche e portandoli a spendere soldi nell’errata convinzione che il ricavato delle vendite sarebbe andato ad una struttura sanitaria. E’ già la seconda volta che le iniziative di solidarietà dei Ferragnez sono coinvolte da provvedimenti dell’Antitrust: nel 2020 la piattaforma Gofundme usata da Fedez e Ferragni per la raccolta fondi in favore dell’ospedale San Raffaele fu multata con 1,5 milioni di euro per i costi occulti a carico dei donatori”.

“Alla luce dei gravi rilievi mossi dall’Antitrust, il Codacons presenta quindi un esposto a 104 Procure della Repubblica di tutta Italia, chiedendo di valutare gli estremi per l’apertura di indagini sul territorio tese ad accertare la possibile fattispecie di truffa aggravata a danno dei consumatori legata alla vendita del pandoro Balocco griffato Ferragni, sulla base dell’art. 640 del Codice penale secondo cui ‘Chiunque, con artifizi o raggiri, inducendo taluno in errore, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 51 a euro 1.032’, penale che sale fino a 5 anni di reclusione nel caso di aggravanti previste dal Codice”.

Il Codacons chiede, inoltre, “alla Guardia di Finanza di porre sotto sequestro i conti delle società legate all’influencer, allo scopo di garantire le azioni di rivalsa dei consumatori che hanno acquistato il pandoro incriminato, consumatori che, in presenza di scontrini o documentazione attestante l’acquisto, possono avvalersi dell’associazione dei consumatori (inviando una mail all’indirizzo info@codacons.it ) per intentare causa all’influencer”.

Le scuse di Chiara Ferragni

Nei giorni scorsi Chiara Ferragni, quasi in lacrime, ha chiesto scusa per il 'caso pandoro Balocco'. L'influencer, con un video su Instagram, ha voluto "dare concretezza al gesto", dice, devolvendo "1 milione di euro al Regina Margherita per sostenere le cure dei bambini".

L'imprenditrice è stata sanzionata dall'Antitrust per la vicenda della beneficenza collegata alla vendita di un pandoro 'griffato'. In attesa di procedere con il ricorso contro la sanzione, Ferragni ha annunciato di voler fare la donazione. "Mi sono resa conto di aver commesso un errore di comunicazione. Un errore di cui farò tesoro in futuro, separando completamente qualsiasi attività di beneficienza, che ho sempre fatto e continuerò a fare, da attività commerciali", dice.

L'altra vicenda, quella delle uova

Dopo il pandoro, anche le uova di Chiara Ferragni sono entrate nel mirino di Selvaggia Lucarelli che, con alcuni post su X che rilanciano un suo articolo sul Fatto Quotidiano, sollevando dubbi su altre pratiche commerciali associate alla beneficenza dell'influencer.

"Sul Fatto scrivo di come la promozione delle uova di Pasqua benefiche di Chiara Ferragni con Dolci Preziosi nel 2021 e 2022 abbia seguito lo stesso schema, altro che errore di comunicazione. Lei ha percepito cachet di 500 e 700 000 euro e Dolci preziosi ha donato 12 e 24 000 euro. Ferragni ha promosso le uova dicendo che lei e Dolci preziosi sostenevano i Bambini delle fate, ma di fatto era una fruttuosa operazione commerciale" ha scritto la Lucarelli all'indomani del video di scuse con cui l'imprenditrice ha parlato di un "errore di comunicazione" nella vicenda dei pandori Balocco e le donazioni all'Ospedale Regina Margherita di Torino. Ma “l’errore di comunicazione era funzionale proprio a questo - attacca la Lucarelli - a generare l’equivoco. Lei guadagnava e passava pure per buona".

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

Cronaca

“Sono malato, ho un cancro”: chi è Franco Di...

Published

on

Il giornalista in collegamento con Fabio Fazio

Franco Di Mare

Franco Di Mare, 68 anni, annuncia a Che tempo che fa di essere malato. "Ho un mesotelioma, un tumore molto cattivo", dice il giornalista. Di Mare è un nome e un volto notissimo per i telespettatori italiani. La sua carriera comincia negli anni '80, con una serie di collaborazioni prima dell'assunzione a L'Unità, presso cui diventa inviato e caporedattore. Nel 1991 Di Mare approda in Rai e dal 1995 diventa inviato Speciale per il Tg2. Nel 2002 il passaggio al Tg1.

Nel 2003 diventa conduttore televisivo con Unomattina Estate prima di Uno Mattina week end . Dal 2004 diventa il volto di Uno Mattina. Il curriculum comprende programmi di informazione e attualità nella fascia mattutina e una serie di serate su Rai1. Nel 2019 diventa vicedirettore di Raiuno, con delega ad approfondimenti ed inchieste, e l'anno successivo viene nominato direttore generale dei programmi del giorno della Rai prima di assumere la direzione di Raitre il 15 maggio 2020.

Continue Reading

Cronaca

G7, corteo di protesta a Torino: manifestanti bloccano...

Published

on

Avrebbero dovuto sfilare per le vie del capoluogo piemontese, ma a sorpresa hanno cambiato percorso. Bruciate le gigantografie dei leader dei sette Paesi più industrializzati

La tangenziale di Torino bloccata dai manifestanti

È durato una decina di minuti il blocco della tangenziale da parte dei manifestanti che hanno sfilato nel corteo di protesta contro il G7 di domani e martedì a Venaria Reale. Hanno, infatti, cambiato percorso all'improvviso e scavalcato il guardrail, bloccando il traffico con lancio di fumogeni e lo sventolio delle bandiere. Dopo aver ribadito al megafono che "chi blocca il nostro futuro si troverà centinaia di blocchi come questo di persone non disposte a far decidere sulla propria testa", i manifestanti stanno ora tornando sui propri passi verso Venaria. "Siamo stati bravissimi ci siamo ripresi la città ma non ci fermiamo qui continueremo, non abbasseremo la testa", hanno scandito dal megafono mentre continuavano a sfilare.

Arrivati nel viale che conduce alla Reggia di Venaria, i manifestanti dopo aver posizionato davanti al cordone di forze dell’ordine grandi foto dei leader dei sette paesi più industrializzati hanno acceso un falò sul quale hanno bruciato le gigantografie. “Siamo qui non per dialogare ma per protestare per dire no al modello di sviluppo che ci vuole imporre il G7”. Così i manifestanti dal megafono poco aver dato alle fiamme le gigantografie dei leader dei sette paesi più industrializzati. “Continueremo la nostra lotta per i nostri territori, per la libertà del popolo palestinese e di tutti i popoli oppressi, per un futuro degno di questo nome, per garantire una vita che non sia solo sopravvivenza”.

Si è conclusa con gli ultimi interventi dei manifestanti la protesta popolare a Venaria Reale contro il G7 ambiente, clima ed energia in programma domani e martedì alla Reggia. Prima di concludere la manifestazione, gli organizzatori si sono dati appuntamento per domani sera alle 19 a Torino davanti a Palazzo. Nuovo per una nuova iniziativa di mobilitazione mentre Ultima Generazione ha annunciato per domattina a Venaria un’assemblea popolare in piazza.

Continue Reading

Cronaca

Il Papa oggi a Venezia, le tappe della visita lampo

Published

on

Il Pontefice alle detenute della Giudecca: "Vi ricorderò, non mollate". Poi gli incontri con gli artisti e i giovani e la messa a Piazza San Marco

Papa Francesco durante la sua visita a Venezia - (Afp)

Visita lampo di Papa Francesco oggi a Venezia. E' la prima volta di un Pontefice alla Biennale. Bergoglio è atterrato con l'elicottero alle 7.55 nel piazzale interno della Casa di Reclusione all’Isola della Giudecca. Ad accoglierlo Papa Francesco il Patriarca di Venezia, Mons. Francesco Moraglia, il ministro della Giustizia Carlo Nordio, il provveditore Rosella Santoro, la direttrice della struttura, Mariagrazia Felicita Bregoli e il comandante della Polizia penitenziaria, Lara Boco.

"Venezia sia accessibile a tutti"

"Se oggi guardiamo a questa città di Venezia, ammiriamo la sua incantevole bellezza, ma siamo anche preoccupati per le tante problematiche che la minacciano" ha osservato il Papa nel corso della messa in Piazza San Marco.

Bergoglio ha elencato i problemi che affliggono la città lagunare: “I cambiamenti climatici, che hanno un impatto sulle acque della Laguna e sul territorio; la fragilità delle costruzioni, dei beni culturali, ma anche quella delle persone; la difficoltà di creare un ambiente che sia a misura d’uomo attraverso un’adeguata gestione del turismo; e inoltre tutto ciò che queste realtà rischiano di generare in termini di relazioni sociali sfilacciate, di individualismo e solitudine”. Un passaggio applaudito dai 10mila fedeli in Piazza San Marco.

Bergoglio chiama in causa i cristiani: "E noi, che siamo tralci uniti alla vite, vigna del Dio che ha cura dell’umanità e ha creato il mondo come un giardino perché noi possiamo fiorirvi e farlo fiorire, come rispondiamo? Restando uniti a Cristo potremo portare i frutti del Vangelo dentro la realtà che abitiamo: frutti di giustizia e di pace, frutti di solidarietà e di cura vicendevole; scelte di attenzione per la salvaguardia del patrimonio ambientale ma anche di quello umano: abbiamo bisogno che le nostre comunità cristiane, i nostri quartieri, le città, diventino luoghi ospitali, accoglienti, inclusivi. E Venezia, che da sempre è luogo di incontro e di scambio culturale, è chiamata a essere segno di bellezza accessibile a tutti, a partire dagli ultimi, segno di fraternità e di cura per la nostra casa comune. Venezia che fa fratelli”.

L'incontro con le detenute

Bergoglio, sulla sedia a rotelle, ha salutato le detenute del carcere della Giudecca all’interno del quale è stato allestito il Padiglione della Santa Sede per la Biennale. “Vi ricorderò, non mollate”, è stato l’incoraggiamento. “Non isolare la dignità, dare nuove possibilità” a chi è recluso in carcere, ha detto nel corso della visita. “Care sorelle e fratelli, tutti siamo fratelli, nessuno può rinnegare l’altro. Ho desiderato incontrarvi all’inizio della mia visita a Venezia per dirvi che avete un posto speciale nel mio cuore - ha affermato - il carcere è una realtà dura, e problemi come il sovraffollamento, la carenza di strutture e di risorse, gli episodi di violenza, vi generano tanta sofferenza. Però può anche diventare un luogo di rinascita, morale e materiale, in cui la dignità di donne e uomini non è 'messa in isolamento', ma promossa attraverso il rispetto reciproco e la cura di talenti e capacità, magari rimaste sopite o imprigionate dalle vicende della vita, ma che possono riemergere per il bene di tutti e che meritano attenzione e fiducia. Nessuno toglie la dignità di una persona”.

“Non dimentichiamo che tutti abbiamo errori di cui farci perdonare e ferite da curare, io anche, e che tutti possiamo diventare guariti che portano guarigione, perdonati che portano perdono, rinati che portano rinascita”, è stato un altro dei passaggi del discorso.

L'incontro con gli artisti

Concluso l’incontro con le detenute, Bergoglio ha raggiunto la Chiesa della Maddalena (Cappella del Carcere). Qui l'incontro con gli artisti che hanno realizzato le loro opere per il Padiglione. Sia valorizzato adeguatamente il contributo delle donne nell’arte, è stato il mandato che il Papa ha affidato agli artisti: “Oggi abbiamo scelto di ritrovarci tutti insieme qui, nel carcere femminile della Giudecca. È vero che nessuno ha il monopolio del dolore umano. Ma ci sono una gioia e una sofferenza che si uniscono nel femminile in una forma unica e di cui dobbiamo metterci in ascolto, perché hanno qualcosa di importante da insegnarci. Penso ad artiste come Frida Khalo, Corita Kent o Louise Bourgeois e tante altre”.

I giovani e la messa in Piazza San Marco

E dopo avere incontrato le detenute e gli artisti, in motovedetta è arrivato alla Basilica della Salute per incontrare i giovani di Venezia e delle Diocesi del Veneto.

“Andate controcorrente. E insieme: il 'fai da te' nelle grandi cose non funziona. Per questo vi dico: non isolatevi, cercate gli altri, fate esperienza di Dio assieme, seguite cammini di gruppo senza stancarvi”, è stato il mandato che il Papa ha consegnato ai giovani. Bergoglio ha incoraggiato i giovani a creare: “Pensiamo al nostro Padre, che ha creato tutto per noi: e noi, suoi figli, per chi creiamo qualcosa di bello? La bellezza della gioventù quando diventa paternità e maternità. Pensate ai figli che avrete. Non siate professionisti del digitare compulsivo, ma creatori di novità! Siate creativi con gratuità, date vita a una sinfonia di gratuità in un mondo che cerca l’utile! Allora sarete rivoluzionari. Andate, donatevi senza paura! Alzati e vai!”.

Dopo aver rivolto ai presenti il suo discorso, il Papa, accompagnato da una delegazione di giovani, ha attraversato il ponte di barche che collega la Basilica della Salute con Piazza San Marco da dove ha presieduto la messa e il Regina Coeli.

In Piazza San Marco circa 10.500 fedeli secondo la stima del Vaticano. “Se oggi guardiamo a questa città di Venezia, ammiriamo la sua incantevole bellezza, ma siamo anche preoccupati per le tante problematiche che la minacciano”, ha osservato.

Bergoglio ha quindi elencato i problemi che affliggono la città lagunare: “I cambiamenti climatici, che hanno un impatto sulle acque della Laguna e sul territorio; la fragilità delle costruzioni, dei beni culturali, ma anche quella delle persone; la difficoltà di creare un ambiente che sia a misura d’uomo attraverso un’adeguata gestione del turismo; e inoltre tutto ciò che queste realtà rischiano di generare in termini di relazioni sociali sfilacciate, di individualismo e solitudine”.

Il ritorno in Vaticano

Papa Francesco, in elicottero, è tornato in Vaticano alle 14,40 e ha fatto rientro a Casa Santa Marta dopo la visita lampo a Venezia.

Zaia: "Con la sua visita ha portato un segnale di pace"

"È stato un privilegio oggi aver ricevuto la visita di papa Francesco a Venezia, la capitale del Veneto con i suoi 1.100 anni di storia e la meravigliosa Basilica di San Marco, simbolo di tutto ciò che rappresenta questa città". . Lo ha detto Luca Zaia, presidente della Regione del Veneto in occasione della visita a Venezia di Papa Francesco. "Con la sua visita pastorale il Papa ha portato un segnale di pace, invocandola non solo per il Medio Oriente e l'Ucraina, due terre segnate da pesanti conflitti, ma anche per tutte quelle zone del mondo, oltre una sessantina, in cui si continua a morire".

"Come diceva Hemingway, la guerra è il luogo dove gli uomini peggiori mandano a morire gli uomini migliori. Dobbiamo lavorare tutti per la pace. Qui in Veneto esiste una comunità dalle profonde radici cristiane, dove credenti e non credenti si riconoscono uniti da un carattere comune, la solidarietà. Basti pensare che un veneto su cinque, credente e non credente, è impegnato in attività di volontariato. Una regione, la nostra, che è non solo cosmopolita ma anche inclusiva, come ha auspicato il Papa. Un Pontefice - sottolinea - che ha sempre saputo parlare agli ultimi, con quella particolare attenzione che non siano lasciate indietro persone per scelte di vita o condizioni di disagio. Mi sono sentito particolarmente orgoglioso quando il Santo Padre ha definito Venezia una 'terra che fa fratelli': un riconoscimento a questa Regione che da sempre è un crocevia tra Oriente e Occidente, quindi luogo ideale per parlare di pace. A Papa Francesco un grande grazie e un arrivederci a Verona il prossimo 18 maggio”.

Il presidente della Regione Veneto ha voluto ricordare che "oltre all'Ucraina e alla crisi israelo-palestinese, nel mondo ci sono 60 guerre di cui non si parla mai e dobbiamo tutti lavorare per la pace". Ha sottolineato, inoltre, come le radici cristiane della regione siano alla base della dimensione solidale del Veneto "dove 1 veneto su 5 fa volontariato, a prescindere se sia credente o meno, secondo una prospettiva inclusiva e cosmopolita e anche il Veneto sta andando in questa direzione". Al presidente Zaia piace questo Papa che "parla agli ultimi, che è attento a che non ci siano persone lasciate indietro".

Continue Reading

Ultime notizie

Ultima ora8 ore ago

Ucraina, “attacco Russia in estate e poi risposta di...

L'Institute for the study of war delinea i prossimi mesi del conflitto: offensiva di Mosca, Ucraina può replicare alla fine...

Cronaca9 ore ago

“Sono malato, ho un cancro”: chi è Franco Di...

Il giornalista in collegamento con Fabio Fazio Franco Di Mare, 68 anni, annuncia a Che tempo che fa di essere...

Politica9 ore ago

Europee, Meloni in campo: “Scrivete Giorgia sulla...

Salvini si videocollega in strada con la figlia Mirta. La presidente del Consiglio punge: "Ci ha preferito il ponte" A...

Ultima ora9 ore ago

Gaza, Israele aspetta la risposta di Hamas. Biden chiama...

Israele continua a preparare l'attacco a Rafah. Hamas non accetterà "alcun accordo che non includa la fine dell'aggressione nella Striscia"...

Cultura10 ore ago

Scurati a Che tempo che fa: “Trascinato nella lotta...

"Se qualcuno vuole accusarmi di qualcosa può accusarmi di fare soldi contro Mussolini, non con Mussolini" "Se qualcuno vuole accusarmi...

Attualità11 ore ago

I nuovi casting per Mister Talent of Italy a Milano e poi a...

È nato un nuovissimo concorso maschile: “Mister Talent of Italy“. Il concorso unisce bellezza e talento con l’obiettivo di scoprire...

Ultima ora11 ore ago

Ostia, in fiamme stabilimento La Casetta: distrutte alcune...

Il rogo sul lungomare Amerigo Vespucci Fiamme nello stabilimento 'La Casetta' di Ostia. Un incendio ha coinvolto oggi pomeriggio alcune...

Ultima ora11 ore ago

Franco Di Mare, cos’è il mesotelioma: il cancro...

Il giornalista a Che tempo che fa parla della sua malattia "Mi sono preso il mesotelioma, un tumore molto cattivo"....

Ultima ora12 ore ago

Franco Di Mare: “Ho il mesotelioma, un tumore molto...

La rivelazione del giornalista a 'Che tempo che fa': "Non voglio fossilizzarmi attorno all'idea di morte, l'arbitro non ha ancora...

Sport12 ore ago

Napoli-Roma 2-2, Abraham salva De Rossi dopo la rimonta...

Giallorossi avanti con il rigore di Dybala, i campioni d'Italia ribaltano il risultato con Olivera e Osimhen. Nel finale, il...

Sport12 ore ago

Scudetto Inter, lo striscione di Dumfries contro Theo...

Il giocatore del Milan raffigurato come un cane Non poteva mancare il 'caso striscione' durante la festa scudetto dell'Inter. Nella...

Politica13 ore ago

Giorgia Meloni, Mantovano: “Mai a rischio la sua...

Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio riferisce in merito a notizie giornalistiche sulla presenza di due uomini vicino all'auto dell'ex...

Ultima ora13 ore ago

Harry a Londra a maggio, prima volta da visita a re Carlo...

Parteciperà a una cerimonia in occasione del decimo anniversario degli Invictus Games Il principe Harry tornerà nel Regno Unito il...

Politica14 ore ago

Europee, Calenda si candida: “La scelta di Meloni...

"In tutte le circoscrizioni" Il leader di Azione Carlo Calenda si candida alle elezioni Europee. "Dopo aver consultato il Direttivo...

Ultima ora14 ore ago

Cristiano Malgioglio: “Ho scritto una canzone...

L'annuncio a Verissimo: "Lui ancora non lo sa" "Ho scritto una canzone con una dedica d'amore a Cristiano Ronaldo. E'...

Spettacolo15 ore ago

I tanti progetti di Giuseppe Pisacane

Sono tanti i progetti che attendono nei prossimi mesi Giuseppe Pisacane, attore italiano con alle spalle un lungo curriculum fatto...

Cultura15 ore ago

Libri: esce ‘Palestina Israele – Il lungo inganno. La...

Scritto da Mario Capanna e Luciano Neri, il volume documenta le responsabilità nella mancata soluzione del conflitto La polveriera mediorientale,...

Sport15 ore ago

Bologna-Udinese 1-1, gol di Payero e Saelemaekers

I rossoblu falliscono l'aggancio alla Juve al terzo posto Il Bologna pareggia 1-1 in casa con l'Udinese nel match della...

Politica15 ore ago

Europee, ecco perché si potrà votare Meloni scrivendo solo...

Le schede che riporteranno solo il nome di battesimo della premier saranno valide "Chiedo agli italiani di scrivere sulla scheda...

Spettacolo15 ore ago

La ‘risposta’ di Amadeus a Presta, allo stadio...

Dopo l'intervista dell'ex manager, Ama pubblica una Storia su Instagram con lo scatto e la celebre 'Buona Domenica' di Antonello...