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Curiosità

Cinque Carceri in Europa trasformate in Hotel

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“Chi di voi è senza colpe, scagli la prima pietra”

Dimenticate per un attimo i classici Alberghi ed immergetevi per qualche attimo nella lettura di quest’articolo, ne rimarrete emozionati e stupiti.
Diteci, cosa c’è di meglio che passare la notte in una Prigione trasformata in Hotel?
Si avete letto bene, una PRIGIONE trasformata in HOTEL e che Hotel
Eccone alcuni da non perdere per un fine settimana o una vacanza all’insegna dell’originalità.

Effetto Prison Break per espiare nel nostro inconscio, piccoli peccati o malefatte? Ai posteri l’ardua sentenza…

Beh, negli ultimi anni, le case sull’albero o le iurte, le classiche tende, usate come abitazione; hanno lasciato il posto a un’altra categoria di alloggi stravaganti: “Le vecchie prigioni“.

Gli “Hotel Prigioni“, come vengono denominati, si stanno moltiplicando in tutto il mondo e attirano sempre più followers alla ricerca di un’esperienza originale,indimenticabile ed autentica.
Ci sono anche notevoli vantaggi nello scegliere di soggiornare in questi di Hotel di custodia cautelare.
Primo fra tutti è l’ubicazione, tutte queste vecchie prigioni sono state infatti costruite nel cuore di magnifiche città.
Ecco la descrizione di cinque insoliti Hotel Prigioni, per trascorrere le vacanze come nessun altro al mondo…

Langholmen Hotel, Stoccolma, Svezia
Situata nel cuore della capitale svedese, la piccola isola di Langholem ha ospitato un istituto penale per quasi 250 anni. Chiuso nel 1975, il carcere è stato riabilitato alcuni anni fa per essere trasformato in un vero e proprio albergo. Il punto di forza del luogo sono senza dubbio gli spazi verdi presenti sull’isola.
Un’oasi di verde per un’atmosfera bucolica che si deve ai carcerati, che hanno piantato ben 3.000 alberi durante i loro anni di prigionia.
Il direttore del Carcere Hotel, con uno smagliante sorriso, rassicura subito i gentili vacanzieri all’arrivo. Infatti a differenza dei galeotti che hanno vissuto lì in passato, loro, potranno tenere tranquillamente la chiave della propria cella durante il soggiorno si, non vivranno reclusi come si dovrebbe in ogni carcere che si rispetti ma al contrario, saranno liberi di uscire quando, quanto e come vorranno…
Per informazioni:
Langholmen Hotel
Långholmsuren 20
11733 Stoccolma
SVEZIA
Telefono: +46 8720 85 00


Het Arresthuis, Roermond, Paesi Bassi
Palazzo episcopale dal XVII alla fine del XVIII secolo, l’Het Arresthuis ha avuto diverse vite.
Ospedale militare, tribunale, ma poi fu finalmente trasformato in casa penitenziario, poi in prigione di stato nel 1863. Un carcere che in particolare ha ospitato, dal 2002 al 2007, trafficanti e narcotrafficanti, detti anche “Body packers“. Costruito nel 2009 sull’ex sede del centro di detenzione, il lussuoso hotel Het Arresthuis è stato ufficialmente inaugurato nel 2011. Lontano dalle condizioni di vita del tempo, le persone vengono qui oggi per rilassarsi in un’atmosfera idilliaca chic ed accogliente.
Per informazioni:
Het Arresthuis Hotel
Pollartstraat 7
6041 GC Roermond
Paesi Bassi.
Telefono: +31475870870


Malmaison, Oxford, Inghilterra
Il gruppo alberghiero Malmaison ha scommesso di installare uno dei suoi hotel in un luogo insolito: l’ex prigione di HM Oxford. Situata nel castello medievale della città, la struttura si trova nel blocco “Ala A”, costruito nel 1850.
Il carcere ha chiuso i battenti nel 1996 e tutti i suoi detenuti sono stati trasferiti nelle carceri di sicurezza situate nella nazione. L’edificio è stato poi ristrutturato all’inizio degli anni 2000 e il Malmaison Oxford Hotel è stato inaugurato nel 2004. Le vecchie celle sono state trasformate in camere da letto e gli alloggi dei direttori della prigione in suite. Per un’atmosfera molto più lussuosa, pur conservando ovviamente alcuni ricordi ben visibili della prigione, i muri spessi e le volte in mattoni, le finestre sbarrate o le porte pesanti tutto è rimasto intatto.
Per informazioni:
Malmaison Oxford
Oxford Castle, 3 New Road
Oxford, OX1 1AY
Regno Unito
Telefono: +44 1865 689944


Hotel Katajanokka, Helsinki, Finlandia
Il Katajanokka è stato installato nei locali storici dell’ex carcere della contea di Helsinki. Costruito tra il 1837 e il 1888, le diverse parti dell’edificio ospitavano la prigione, ma anche un centro di custodia cautelare. Prima che il carcere chiudesse i battenti nel 2002. Dopo ampi lavori di ristrutturazione, l’omonimo Boutique Hotel è stato aperto nel 2007. Desideroso di tramandare il passato del luogo, l’hotel ricorda alcune date importanti ai suoi ospiti visitatori, dall’esplosione di una bomba aerea nel 1944, che consentirà la fuga di cinque prigionieri, agli anni ’70, che vedranno sparire le catene e rimuovere le altre sanzioni disciplinari.
Per informazioni:
Hotel Katajanokka
Merikasarminkatu 1a
00160 Helsinki
Finlandia
Telefono: +358 9 686450


Fængslet Sleepin, Horsens, Danimarca
È stato circa 14 anni fa, esattamente nel 2006, che l’ultimo prigioniero ha lasciato il vecchio penitenziario di Horsens, in Danimarca. Solo sei anni dopo, nel 2012, è stato presentato il progetto “FÆNGSLET” , “Prigione”, in lingua italiana. Più che un semplice hotel, l’ex carcere ospita oggi molti altri luoghi di interesse, come il museo della prigione, il centro di informazioni turistiche della città, uno spazio di lavoro condiviso, eventi professionali e concerti.
I visitatori, probabilmente, non verranno qui per l’eleganza della struttura, poiché le celle rimangono piccole e prive di un vero arredamento, ma verranno, piuttosto, per l’atmosfera e l’abbondante vita culturale che la circonda e che vive e si respira ancora in essa !
Per informazioni:
Sleepin Fængslet
Fussingsvej 8
8700 Horsens
Danimarca
Telefono: +45 88 77 04 40

Ora, carissimi lettori, dopo aver letto tutto ciò, rifacendoci alla nota e simpaticissima canzone “Johnny il Bassotto” del nostro compianto Lino Toffolo il cui testo recita:
“Chi ha rubato la marmellata? Chi sarà?
Ed un uovo di cioccolata? Chi sarà?
Etcc..
Possiamo espiare senza indugio alcuno, le nostre piccole colpe da peccati di gola, in un Hotel Prigione e che Prigione!!!

*L’immagine di copertina di questo articolo riporta trasformato in Hotel Prigione Extralusso, l’hotel Ritz Carlton di Riad, capitale saudita…

Una sofisticata esperta in viaggi, turismo e tempo libero, che esplora con passione le frontiere del settore turistico per fornire ai nostri lettori intuizioni uniche e consigli preziosi. Con una profonda conoscenza che va dalle destinazioni esotiche alle gemme nascoste locali, la sua competenza è indispensabile per chi cerca di trasformare ogni viaggio in un’esperienza memorabile. Le sue analisi ricche di sfumature e le sue raccomandazioni su misura sono fondamentali per offrire un panorama completo di tutto ciò che il mondo del turismo ha da offrire.

Attualità

HyperSport Responder: l’ambulanza da 395 km/h che...

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Quando ci viene in mente un mezzo di soccorso, ci immaginiamo il solito veicolo pratico, progettato per arrivare il più velocemente possibile dove c’è un’emergenza. Ma, come spesso accade, a Dubai le cose funzionano in modo un po’ diverso. Qui anche un mezzo sanitario può diventare un vero e proprio bolide di lusso. La HyperSport Responder, con una velocità massima di 395 km/h, non è solo un mezzo di soccorso ma detiene il record mondiale come l’ambulanza più veloce (e costosa) mai costruita: roba da Guinness, insomma.

Una supercar che diventa ambulanza

Dimentica quello che sai sulle ambulanze. Questa è basata sulla Lykan HyperSport, una supercar di cui esistono solo sette esemplari al mondo. Il prezzo? Oltre 3 milioni di euro per ciascuna. Già qui la cosa fa riflettere. Ma non è solo questione di soldi: c’è lusso dappertutto. Dai fari tempestati di diamanti agli interni placcati in oro. Sì, hai letto bene. Oro.

E sotto il cofano? Ovviamente non poteva mancare un motore degno di una vettura sportiva: parliamo di un Porsche twin-turbo da 780 cavalli. Questo bestione è capace di far schizzare il veicolo da 0 a 100 km/h in meno di tre secondi. Sì, hai capito bene! È roba che ti lascia a bocca aperta, soprattutto se pensi che stiamo parlando di un servizio di emergenza e non di una macchina da pista. Surreale, vero?

Nonostante tutta questa potenza, la Lykan HyperSport non si dimentica di essere lussuosa. I fari decorati con 440 diamanti e gli interni placcati in oro la rendono unica nel suo genere. Se fosse solo una macchina di lusso, già sarebbe assurda, figuriamoci come ambulanza!

Un’ambulanza contro il tempo

Ma torniamo alla domanda principale: tutta questa velocità serve davvero in situazioni di emergenza? Secondo Khalifa bin Darrai, CEO della Dubai Corporation for Ambulance Services (DCAS), l’obiettivo è ridurre i tempi di risposta. In una città come Dubai, con traffico caotico e strade affollate, arrivare in fretta è essenziale. Potrebbe essere la differenza tra salvare o meno una vita.

La HyperSport Responder non è solo un “giocattolo” di lusso. È stata pensata per situazioni molto specifiche, come il trasporto rapido di organi vitali o per soccorrere in aree dove il traffico è davvero bloccato. Certo, però, non tutti sono convinti che una velocità del genere basti da sola. Oltre alla velocità, c’è bisogno di spazio e comfort, e questo tipo di supercar non è esattamente famosa per la sua capienza interna.

Un gioiello tecnologico

Oltre alla velocità, questo mezzo è un vero e proprio concentrato di tecnologia. Il motore potente è solo l’inizio. La HyperSport Responder è equipaggiata con un display olografico 3D, un sistema di navigazione satellitare ultra moderno e una connessione internet continua per restare sempre in contatto con gli ospedali. Insomma, è un mix tra un bolide da corsa e una sala operativa volante.

Ma, nonostante tutte queste caratteristiche futuristiche, c’è chi si chiede quanto sia davvero utile in situazioni più complesse. Alcuni pensano che, più che un’ambulanza, sia una mossa per promuovere l’immagine di Dubai come città ultramoderna. E, guardando il design, viene proprio il sospetto che un po’ di marketing ci sia dietro.

Un’ambulanza da record in una città da record

Non sorprende che questa innovazione sia stata introdotta proprio a nella città degli Emirati, la città dove lusso e innovazione vanno a braccetto. Negli Emirati Arabi, supercar come questa non sono una novità, nemmeno per le forze dell’ordine. La polizia ha un parco auto che comprende Ferrari, Lamborghini e persino Bugatti. Aggiungerne una come ambulanza sembra perfettamente in linea con il loro stile di vita esagerato.

Ma fuori da Dubai? Forse sarebbe meno utile. In molte città, infatti, la cosa più importante per un’ambulanza non è tanto la velocità, quanto la capacità di muoversi agilmente tra le strade strette o bloccate. In questo senso, la HyperSport Responder sembra più una vetrina di lusso che un vero strumento pratico.

C’è chi, però, pensa che veicoli così avanzati possano davvero migliorare i servizi di emergenza, soprattutto in grandi città congestionate. Forse un giorno vedremo ambulanze come la HyperSport Responder girare per le strade di tutto il mondo. Chi lo sa.

Un’ambulanza che racconta una città

A pensarci bene, la HyperSport Responder racconta sicuramente molto di Dubai. È una città che non si accontenta mai dell’ordinario e cerca sempre di superare qualsiasi limite, ebbene sì, anche quando si parla di sanità. Questo veicolo è la perfetta incarnazione di lusso e innovazione che definisce Dubai, dove anche le cose più inaspettate diventano occasione per stupire.

Quest’ambulanza rivoluzionaria sarà davvero la svolta nel mondo dei soccorsi? Questo solo il tempo ce lo dirà. Per ora continuerà a far parlare di sé, come un simbolo di una città che non smette mai di sorprendere.

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Curiosità

Margarita: Il ritorno della magia di Floricienta tra nuove...

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Facciamo seguito al nostro precedente articolo in cui avevamo anticipato l’arrivo della serie Margarita, que tu cuento valga la pena, sequel di Floricienta, per condividere aggiornamenti più dettagliati e approfondire lo sviluppo della storia a partire dalla sua uscita ufficiale il 2 settembre 2024 su HBO Max.

Un mondo magico rinnovato

La serie, ideata da Cris Morena per celebrare i 20 anni di Floricienta, riprende la vita della figlia di Flor e Massimo, Margarita, interpretata da Mora Bianchi. La giovane cresce senza conoscere le sue nobili origini e, durante il suo percorso di scoperta, si ritrova immersa in una competizione di talenti a Hangar Soho, dove incontra vecchie conoscenze, tra cui Delfina, l’antagonista storica, e nuovi amici e nemici che daranno vita a intrighi e avventure. La trama si sviluppa tra la ricerca dell’identità di Margarita e la battaglia per riconquistare il proprio destino, contro la trama di Delfina, che continua a tessere i suoi inganni per usurpare il trono di Krikoragán.

I primi episodi: intrighi e rivelazioni

Il 2 settembre sono stati rilasciati i primi cinque episodi della serie, ognuno con una durata che va dai 37 ai 41 minuti. Ecco un riassunto delle principali trame:

Episodio 1: “Una historia de cuento” – Margarita inizia il suo viaggio alla scoperta di se stessa e così viene a sapere della possibilità di ottenere una borsa di studio, partecipando a un talent show presso Hangar Soho. Qui, senza sapere chi sia veramente, si ritroverà a vivere una vita nuova e ricca di sorprese.

Episodio 2: “La Reina de la Basura” – Durante le audizioni, Margarita conquista l’attenzione di tutti, compresa Delfina, che inizia a sentirsi minacciata dalla sua presenza. Qui, si gettano le basi per il conflitto tra le due, con Delfina pronta a tutto pur di ostacolare la protagonista.

Episodio 3: “Videoclip triste” – Margarita scappa dal set di un videoclip triste e torna alla villa Fritzenwalden, dove inizia a legare di più con Daisy, un altro dei nuovi personaggi. Questo episodio segna un momento di riflessione per la protagonista, che inizia a scoprire maggiori dettagli sul suo passato.

Episodio 4: “Los Cardos” – Margarita approfondisce le ricerche sulla madre Flor, mentre i suoi compagni di borsa di studio affrontano la prima vera sfida del programma. Nel frattempo, Delfina è sempre più vicina a scoprire la verità sulle origini di Margarita.

Episodio 5: “El lugar de Romeo” – Una crisi alla rivista che dirige Delfina costringe i giovani talenti a lavorare su un progetto apparentemente impossibile. Sarà Margarita, con la sua astuzia e creatività, a trovare una soluzione innovativa.

Cast e nuove aggiunte

Accanto alla già citata Mora Bianchi, la serie vede il ritorno di Isabel Macedo nel ruolo di Delfina e di Graciela Stéfani nel ruolo di Malala, oltre all’ingresso di giovani talenti come Ramiro Spangenberg, che interpreta Merlín, un alleato di Margarita. L’introduzione di nuovi personaggi arricchisce la narrazione, portando freschezza e dinamismo a una storia che mescola con abilità passato e presente. Rivedremo anche Benjamín Rojas, sempre nel ruolo di Franco Fritzenwalden che, tuttavia, sembra non essere tra i personaggi principali.

Il ritorno di Delfina Santillán come potente imprenditrice, insieme a nuove tematiche legate all’inclusività, rende la serie più attuale e in linea con i tempi, senza perdere il suo caratteristico tocco fiabesco e musicale. Inoltre, vengono toccati temi moderni come il linguaggio inclusivo e la rappresentazione di personaggi non binari, offrendo una narrazione più inclusiva e diversificata rispetto alla serie madre.

La magia di Cris Morena

Come già accennato, Cris Morena non ha solo creato un sequel nostalgico, ma ha voluto che Margarita fosse un progetto capace di connettere vecchie e nuove generazioni, mantenendo intatta la magia delle sue precedenti produzioni. I riferimenti a Floricienta sono molteplici, dalle canzoni iconiche come “Corazones al viento” e “Por qué”, alle espressioni tipiche come “flikiti”, che continuano a risuonare anche in questa nuova storia.

Dove guardare la serie

Margarita è attualmente disponibile su HBO Max in America Latina, con una distribuzione in streaming che permette al pubblico di seguire la serie comodamente su piattaforma. Nonostante non sia ancora disponibile in Italia, si attende con grande entusiasmo una possibile distribuzione europea nei prossimi mesi.

Margarita, que tu cuento valga la pena si sta rivelando un successo, grazie alla sua capacità di coniugare nostalgia e innovazione, continuando a far sognare vecchi e nuovi fan. L’attesa per i prossimi episodi cresce, così come la curiosità di scoprire fino a che punto Margarita sarà in grado di scoprire la verità sul suo passato e di realizzare i suoi sogni. La serie rappresenta, senza dubbio, un perfetto omaggio ai vent’anni di Floricienta, con un occhio sempre rivolto al futuro.

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Curiosità

Lampadari moderni: ecco come valorizzarli in maniera...

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La grande varietà di lampadari moderni che il mercato dell’illuminazione mette a disposizione in questi anni fa sì che qualunque esigenza di arredamento possa essere soddisfatta con facilità. Si spazia, infatti, da prodotti elaborati ad altri più essenziali; modelli che di volta in volta possono essere minimalisti o ricchi di dettagli artistici, ma comunque di tendenza. Che si tratti di lampade a sospensione o di soluzioni alternative, le installazioni luminose progettate secondo uno stile contemporaneo hanno la capacità di valorizzare qualunque stile di arredo attraverso trasparenze e giochi di luce, così che lo spazio abitativo possa essere addirittura rivoluzionato. Nelle prossime righe cercheremo di capirne di più, e soprattutto scopriremo dove è possibile comprare online i lampadari moderni migliori.

I migliori marchi di Crotti Lampadari

Visitando il sito web crottilampadari.it si può scoprire un negozio ricco di soluzioni per chiunque abbia la necessità di acquistare lampadari a sospensione, applique, lampade da terra o qualunque altro tipo di corpo illuminante. Il catalogo di questo store online permette di comprare articoli dei migliori marchi del settore, caratterizzati da materiali di qualità e da uno stile innovativo: ciò che serve per assicurare i più alti standard di efficienza.

I materiali di composizione

Sono numerosi i materiali con i quali possono essere realizzati i lampadari moderni, a cominciare dal vetro: ma occorre menzionare anche il metallo – declinato in tutte le sue varianti -, la plastica, la ceramica e il legno. Il vetro, però, può essere considerato il re di tutte le proposte, per la sua nobiltà e per la sua trasparenza. Ovviamente può essere lavorato in modo da offrire una resa estetica differente a seconda dell’obiettivo che ci si propone di raggiungere: ecco, allora, lampadari in vetro ambrato, in vetro fumé, in vetro satinato, in vetro iridato e, ovviamente, in vetro colorato. Tante soluzioni per il cristallo e la sua resa scenica a dir poco significativa.

La tendenza del quiet luxury

Avete mai sentito parlare del quiet luxury? Si tratta di un trend che si è diffuso da poco, in realtà proveniente dal mondo del fashion e poi adattato al comparto del design di interni. Stiamo parlando in sostanza di una proposta di lusso che fa della discrezione il proprio tratto distintivo: una vera e propria filosofia secondo la quale lo stile è definito da forme ricercate e materiali sofisticati, ma sempre con sfumature delicate. Ebbene, anche i lampadari moderni possono adottare questo trend, come dimostrano i modelli in cristallo e vetro.

Il vetro, materiale nobile per eccellenza

Il vetro è un materiale decisamente diffuso per la progettazione e la realizzazione di lampadari, anche grazie alla sua malleabilità e alla sua duttilità: caratteristiche grazie a cui risulta in grado di sopportare una grande varietà di procedimenti di trasformazione e di lavorazioni, da cui derivano prodotti di valore artistico assoluto. Un esempio noto a tutti può essere individuato nei lampadari realizzati in vetro di Murano, vero e proprio simbolo del Made in Italy. Il vetro liscio può essere valorizzato da decorazioni create con lavorazioni della superficie che mirano a cambiare la sua texture. Negli ultimi tempi si stanno diffondendo sempre di più i lampadari in vetro scanalato, caratterizzati da motivi a costolature dritte o curve; non meno interessanti sono le lampade in vetro alveolare, le sospensioni in vetro balloton e i diffusori in vetro irregolare.

Le caratteristiche dei lampadari in metallo

Il metallo, d’altro canto, si presta alla creazione di intricati reticoli e filamenti dalla resa estetica lieve, con lamine delicate: ne derivano corpi illuminanti e paralumi alquanto eleganti. Si tratta di un materiale che per lungo tempo è stato accostato allo stile industriale, ma che si adatta alla perfezione anche alle necessità del light design di oggi. Con il metallo è possibile dar vita a lampadari minimal, con un’estetica semplice ma non per questo banale. Lungi dal rappresentare un materiale pesante o statico, come veniva percepito fino a qualche tempo fa, il metallo può essere declinato in tante soluzioni: ecco, allora, i lampadari in acciaio goffrato, verniciato, laccato, lucidato, satinato o inox. Le opzioni decorative sono quasi infinite, a maggior ragione nel caso in cui si preveda un abbinamento con il cristallo o con il legno.

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