È morto all’età di 91 anni il celebre artista plastico colombiano Fernando Botero, famoso in tutto il mondo per i suoi caratteristici personaggi voluminosi. L’illustre pittore e scultore è deceduto di polmonite nella sua residenza di Monaco.
La notizia è stata confermata il 15 settembre 2023 dal giornalista Julio Sánchez Cristo su W Radio in Colombia.
Il presidente della Colombia, Gustavo Petro, ha scritto su Twitter: “È morto Fernando Botero, il pittore delle nostre tradizioni e dei nostri difetti, il pittore delle nostre virtù. Il pittore della nostra violenza e della nostra pace. Della Colomba mille volte scartata e mille volte posta sul suo trono.”

Fernando Botero è stato uno dei pochi artisti dell’America Latina ad aver raggiunto una fama mondiale. Il suo stile inconfondibile, segnato dall’amplificazione o dall’alterazione delle forme, ha catturato sia il rispetto degli esperti che l’interesse del grande pubblico, affascinato dal suo modo unico di riflettere temi umani e sociali.
Chi era Fernando Botero?
Fernando Botero è stato un pittore, scultore e disegnatore colombiano nato a Medellín, Colombia, il 19 aprile 1932. Era il secondo dei tre figli del matrimonio tra David Botero Mejía e Flora Angulo Jaramillo
Ha avuto 4 figli: Fernando Botero Zea, Lina Botero, Pedro Botero Zambrano e Juan Carlos Botero. È stato sposato tre volte.
La sua formazione artistica è stata da autodidatta, nonostante abbia frequentato per un breve periodo l’Accademia di San Fernando a Madrid e l’Accademia di San Marco a Firenze.
Si può dire che fosse un autodidatta in tutti i sensi, come si evince dalle sue stesse parole: “L’arte dovrebbe produrre piacere, una certa tendenza verso un sentimento positivo, ma io ho dipinto cose drammatiche. Ho sempre cercato la coerenza, l’estetica, ma ho dipinto la violenza, la tortura, la passione di Cristo. C’è un piacere diverso nella pittura drammatica, nella pittura stessa. La gioia più grande della pittura, la bellezza, non mette in contrasto il drammatico e il piacevole”, ha affermato nel 2019 in un’intervista al quotidiano el PAIS.
Nel 1948 Fernando Botero iniziò la sua carriera come illustratore. Tre anni dopo, nel 1951, si trasferisce a Bogotá e tiene la sua prima mostra presso la galleria Leo Matiz. Nel 1952 decide di trasferirsi a Madrid, dove studia all’Accademia di San Fernando. Tra il 1953 e il 1955 Botero è a Firenze, dove perfeziona la tecnica dell’affresco e arricchisce le sue conoscenze di storia dell’arte, che influenzeranno profondamente il suo stile pittorico futuro.
Al ritorno in Colombia, presenta le sue opere alla Biblioteca Nazionale di Bogotá e inizia a insegnare presso la Scuola di Belle Arti dell’Università Nazionale. Nello stesso anno si recò in Messico per studiare i murales di artisti iconici come Rivera e Orozco, e il suo impegno politico fu profondamente influenzato da questi maestri.
Nel 1958 Botero visitò gli Stati Uniti, un’esperienza che lo avrebbe portato a tornare e stabilirsi a New York dieci anni dopo. Nonostante la sua attrazione per l’espressionismo astratto, trovò una fonte di ispirazione nell’arte rinascimentale italiana. Fu in questo periodo che iniziò a giocare con le proporzioni nelle sue opere, amplificando le figure e riducendo lo spazio circostante. Questa tecnica diventerà la sua firma, utilizzandola nella rappresentazione di ensemble fittizi e nelle reinterpretazioni umoristiche di brani di artisti rinomati.
Negli anni ’70 fece parte delle più importanti gallerie d’Europa dove espose i suoi bronzi dal Grand Palais di Parigi all’Hishborn Museum di Washington. Da allora le sue opere hanno fatto il giro del mondo.
Premi e riconoscimenti
Botero è stato protagonista di numerose mostre in tutta Europa e in America, sia nel Nord che nel Sud. Il suo talento è stato riconosciuto con diversi premi, tra cui il Primo Intercol assegnato dal Museo di Arte Moderna di Bogotà. Le sue opere fanno parte delle collezioni dei più rinomati musei del mondo.
Come si è distinta l’arte di Fernando Botero?
L’arte del maestro Fernando Botero porta una firma inconfondibile, chiamata “Boterismo”. Questo approccio figurativo si è affermato come un segno distintivo del pittore e scultore ed è facilmente identificabile per le sue caratteristiche particolari.
Fin dall’inizio l’imponenza e l’ingrandimento delle strutture furono sempre presenti. Una caratteristica primaria del Boterismo è l’illustrazione di personaggi e oggetti umani in maniera gonfia e sproporzionata. Sia le persone, gli animali e gli elementi catturati nelle sue opere tendono a esibire sagome rotonde, notevolmente obese e con grande volume. Questa valorizzazione delle figure produce un impatto visivo spesso percepito come comico o ironico.
La risonanza dell’arte rinascimentale nelle sue creazioni, soprattutto in termini di proporzioni ed equilibrio delle strutture, è innegabile. Nonostante la distorsione nelle loro rappresentazioni, mantengono un caratteristico equilibrio visivo.
D’altra parte, Botero utilizza nelle sue creazioni toni vivaci, luminosi e audaci, che aumentano ulteriormente la sensazione di opulenza e dinamismo nei suoi dipinti e sculture.
Gran parte del lavoro di Botero riflette la vita e la cultura della Colombia. Le sue opere solitamente mostrano momenti quotidiani dell’esistenza colombiana, come feste, mercatini, danze e lavori agricoli. Allo stesso modo, ha catturato figure significative nella storia della Colombia.
Sebbene il suo approccio possa essere interpretato come comico, Botero usa spesso la sua arte per toccare questioni di critica sia sociale che politica. I suoi dipinti e le sue sculture spesso portano una sfumatura sarcastica e interrogativa di fronte alla repressione, al conflitto e alla disuguaglianza sociale.
L’eredità artistica di Botero è vasta, dalla sua inconfondibile interpretazione della Gioconda alle illustrazioni di grandi coppie danzanti. Le sue sculture adornano diversi angoli del pianeta, e Medellín, sua città d’origine, è particolarmente privilegiata con numerose sue opere.