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Roma, open day carta d’identità elettronica: sabato 27 e domenica 28 aprile 2024
Per poter richiedere il documento è sempre obbligatorio l’appuntamento
Nuovo open day dedicato alla carta d’identità elettronica a Roma. L'appuntamento è per il weekend di sabato 27 e domenca 28 aprile con le aperture straordinarie degli uffici anagrafici del Municipio XI e degli ex Punti Informativi Turistici del centro che, insieme al nuovo punto di rilascio di via Petroselli 52.
Prenotazione e rinnovo
Per poter richiedere la carta d’identità in occasione degli Open Day è sempre obbligatorio l’appuntamento, prenotabile a partire da venerdì 26 aprile dalle ore 9 fino a esaurimento disponibilità sul sito Agenda CIE del Ministero dell’Interno ( https://www.prenotazionicie.interno.gov.it/ ).
Per questo nuovo open day, saranno oltre 500 le richieste di CIE che potranno essere accolte. Per espletare la richiesta bisognerà presentarsi muniti di prenotazione, di fototessera, di una carta di pagamento elettronico e del vecchio documento.
Orari e indirizzi
Municipio XI: la sede di Via Portuense 579 sarà aperta sabato 27 aprile dalle ore 8.00 alle ore 16.00
Piazza Santa Maria Maggiore, Piazza Sonnino, Piazza delle Cinque Lune e Via Petroselli 52: sabato 27 aprile 8.30-16.30, domenica 28 aprile 8.30-12.30.
Politica
Vannacci: “Mussolini statista come Cavour e Stalin....
Le parole del generale, intervistato da 'La Stampa'
"Mussolini è uno statista come lo sono stati anche Cavour, Stalin e tutti gli uomini che hanno occupato posizioni di Stato: è la prima definizione di statista' sul dizionario". Così il generale Roberto Vannacci intervistato da 'La Stampa'.
"Trovo" che l’antifascismo "non abbia alcun senso. A me non piace essere ‘anti’. E poi il fascismo è finito quasi cento anni fa. Lei è antinapoleonico?", chiede. I valori della Resistenza, aggiunge, “sono tutti valori che sono garantiti dalla Costituzione e io la Costituzione l'ho difesa sui campi di battaglia di mezzo mondo, tra colpi di mortaio e proiettili, rischiando la mia vita. Sarebbe una buona prova per tutti”.
Sul fronte Lega, “non c'è bisogno di porgere ramoscelli d'ulivo, perché io non ho mai sollevato alcun problema. Se qualcuno si è espresso negativamente nei miei confronti, lo capisco, fa parte di una fase, ma quando si tratterà di lavorare insieme spero si chiudano gli armadi del passato e si guardi al futuro", dice a proposito delle critiche emerse all’interno della Lega per la sua candidatura alle Europee.
Sul fronte sicurezza, spiega ancora, “le forze di Polizia sono chiamate a intervenire per far rispettare le regole. Se qualcuno vuole infrangerle, si mette nelle condizioni di essere manganellato”.
Per quanto riguarda l'aborto, “si devono trovare tutte le soluzioni alternative che possano spingere e convincere la donna a non abortire. Fermo restando che la scelta resta in mano alla donna”, sottolinea quindi il generale, aggiungendo di essere favorevole alla presenza dei pro-vita nei consultori perché “va offerta qualunque alternativa all'aborto”.
E sulla scuola qual è il pensiero del candidato? “Sono un fautore delle scuole pubbliche, ma vorrei fossero più severe. Oggi si appiattisce verso il basso il livello di tutti gli studenti, anche di quelli più bravi. E invece la scuola dovrebbe essere come lo sport, dove si mettono insieme le persone con prestazioni simili”.
“Credo - spiega - che delle classi con ‘caratteristiche separate’ aiuterebbero i ragazzi con grandi potenzialità a esprimersi al massimo, e anche quelli con più difficoltà verrebbero aiutati in modo peculiare. Non è discriminatorio. Per gli studenti con delle problematiche mi affido agli specialisti. Non sono specializzato in disabilità. Un disabile, però, non lo metterei di certo a correre con uno che fa il record dei cento metri. Gli puoi far fare una lezione insieme, per spirito di appartenenza, ma poi ha bisogno di un aiuto specifico. La stessa cosa vale per la scuola”.
“Chi ha un grave ritardo di apprendimento si sente più o meno discriminato in una classe dove tutti capiscono al volo? Non sono esperto di disabilità, ma sono convito - conclude Vannacci - che la scuola debba essere dura e selettiva, perché così sarà poi la vita. O almeno, così è stata la mia vita”.
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Terremoto in Toscana, sciame sismico tra Firenze e Prato
Il presidente della Regione Giani: "Registrate circa 50 scosse di lieve entità, in corso monitoraggio"
Terremoto oggi in Toscana, con "sciame sismico con scosse di lieve entità" tra le province di Firenze e Prato. "Una nuova scossa di terremoto di magnitudo 3 è stata avvertita dalla popolazione tra Barberino di Mugello e la Val di Bisenzio. Sono circa 50 le scosse registrate nello sciame sismico, al momento non sono segnalate criticità", scrive su Facebook il presidente della Regione, Eugenio Giani, informando che è "in corso il monitoraggio del sistema regionale".
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Navalny, “per 007 Usa Putin non ordinò la morte”
La conclusione a cui è arrivata l'intelligence americana secondo quanto riferisce il Wall Street Journal. Scettiche sull'estraneità del presidente russo le agenzie europee
La morte del dissidente russo Alexey Navalny, avvenuta lo scorso febbraio in una colonia penale nell'Artico, probabilmente non fu ordinata direttamente dal presidente Vladimir Putin, nonostante le dure critiche mosse dall'oppositore al capo del Cremlino. E' la conclusione a cui è arrivata l'intelligence americana, secondo quanto riferisce il Wall Street Journal.
Nonostante le circostanze sospette della morte del leader dell'opposizione russa, il Wsj, citando "persone che hanno familiarità con la questione", ha riferito che diverse agenzie di intelligence statunitensi, tra cui la Cia, l'ufficio del Direttore dell'Intelligence Nazionale e l'unità di intelligence del Dipartimento di Stato, condividono la tesi secondo cui la tempistica della morte di Navalny non sia stata specificamente voluta da Putin.
Tuttavia il giornale sottolinea che analisti polacchi e alcune agenzie di intelligence europee rimangono scettici sul fatto che il presidente fosse estraneo alla vicenda, mentre gli alleati di Navalny continuano a insistere sul fatto che il Cremlino abbia orchestrato tutto. Leonid Volkov, l'ex braccio destro del dissidente, ha affermato che l'idea che Putin non sia stato informato e non abbia approvato l'uccisione di Navalny è "ridicola".