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Scadenze Tari 2024, quanto si paga? Ipotesi proroga per le...
Scadenze Tari 2024, quanto si paga? Ipotesi proroga per le tariffe
Potrebbero essere fissate entro il 30 giugno e non entro il 30 aprile
Solitamente la scadenza per fissare le tariffe della Tari - la tassa sui rifiuti - con il piano economico dei Comuni (PEF) che deve essere approvato annualmente, arriva entro il 30 aprile, ma quest'anno potrebbe esserci una proroga al 30 giugno con la legge di conversione del decreto 39 del 2024 (quello sui bonus edilizi).
Nella conversione del decreto potrebbe essere inserito un emendamento che dia tempo fino al 30 giugno agli enti locali per determinare le tariffe della Tari, senza l'obbligo di dover confermare quelle del 2023 provvisoriamente. Il rinvio è stato richiesto dall'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani e servirebbe per adeguare le tariffe della tassa ai prezzi correnti. Una proroga necessaria, visti anche gli incrementi dei costi del servizio. Una conferma delle tariffe dello scorso anno senza approvazione di nuove, potrebbe far correre agli enti locali il rischio di non riuscire, con il gettito della tassa, a coprire i costi del servizio.
Se i Comuni non rispettano la scadenza del 30 aprile per la delibera, senza una proroga saranno costretti a confermare provvisoriamente le tariffe del 2023 e provvedere all'approvazione delle nuove tariffe successivamente. Questo provocherebbe una discrepanza con quanto previsto dalle norme e prescrizioni Arera, visto che le tariffe provvisorie sarebbero attuabili solo per la Tari ma non per la tariffa rifiuti corrispettiva (quella che valorizza chi si impegna nella raccolta differenziata).
Quando detto fino a ora, ovviamente non andrebbe minimamente a intaccare, in un caso o nell'altro, il calendario delle scadenze Tari che devono rispettare i cittadini per i versamenti. Ricordiamo che la Tari essendo una tassa a livello locale, è regolata dal singolo Comune e prevede scadenze differenti in base alla zona di residenza. Ci sono Comuni che prevedono solo due rate per il versamento della tassa, mentre altri possono arrivare anche a quattro. L'unica regola da rispettare a livello nazionale è quella che prevede che l'ultima rata debba essere richiesta successivamente al 30 novembre (e solitamente entro fine anno) o dopo la pubblicazione delle tariffe per l'anno in corso.
Esteri
Gaza, Usa ferma consegna bombe a Israele per timori su Rafah
La spedizione comprende 1.800 bombe da 910 chili e 1.700 bombe da 225 chili. Tel Aviv ha il controllo del valico
Gli Stati Uniti hanno sospeso la spedizione di bombe a Israele a causa delle preoccupazioni sul loro potenziale utilizzo nell'annunciata incursione a Rafah. Lo riportano i media americani citando un funzionario dell'amministrazione Biden. La spedizione, trattenuta la settimana scorsa, comprende 1.800 bombe da 910 chili e 1.700 bombe da 225 chili.
"Siamo particolarmente concentrati sull'uso finale delle bombe e sull'impatto che potrebbero avere in ambienti urbani densi, come abbiamo visto in alcune parti di Gaza", ha detto il funzionario, aggiungendo che "non abbiamo preso una decisione definitiva su come procedere con questa spedizione".
Washington si oppone a un'offensiva su larga scala preparata dalle truppe israeliane a Rafah, e ha chiarito che non sosterrà un attacco senza un piano per proteggere i civili ed evitare un’espansione della catastrofe umanitaria in corso nell’enclave palestinese.
Ieri Israele ha effettuato quella che gli Stati Uniti hanno descritto come un’operazione “limitata” a Rafah, prendendo il controllo del valico di frontiera con l’Egitto dalla quale passano gli aiuti umanitari per la popolazione. "Questa sembra essere un'operazione limitata, ma ovviamente molto dipende da ciò che verrà dopo", ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato Matt Miller. “Hanno detto chiaramente che vogliono condurre lì una grande operazione militare. Abbiamo chiarito che siamo contrari a tale operazione”.
Cronaca
Mai aprile caldo come nel 2024: i dati
Temperatura media superiore ai 15 gradi, l'analisi di Copernicus
Aprile 2024 è stato più caldo a livello globale di qualsiasi altro mese di aprile precedente registrato, con una temperatura media dell’aria superficiale di 15,03 gradi centigradi, 0,67 gradi al di sopra della media del periodo 1991-2020 per aprile e 0,14 gradi al di sopra del precedente massimo stabilito nell'aprile 2016. Questo è l'undicesimo mese consecutivo che risulta il più caldo mai registrato per il rispettivo mese dell'anno.
E' quanto rileva il servizio Copernicus Climate Change (C3S), implementato dal Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine per conto della Commissione europea. Tutti i risultati riportati si basano su analisi generate al computer e secondo il set di dati Era5, utilizzando miliardi di misurazioni provenienti da satelliti, navi, aerei e stazioni meteorologiche in tutto il mondo.
Il mese scorso è stato di 1,58 gradi più caldo rispetto alla media dello stesso mese per il periodo 1850-1900, il periodo di riferimento preindustriale. Inoltre, la temperatura media globale degli ultimi dodici mesi (maggio 2023 - aprile 2024) è la più alta mai registrata, pari a 0,73 gradi sopra la media del periodo 1991-2020 e 1,61 sopra la media preindustriale del periodo 1850-1900.
La temperatura media europea per marzo 2024 è stata di 1,49 gradi al di sopra della media tra il 1991 e il 2020, rendendo il mese il secondo aprile più caldo del continente. Le temperature sono state più alte della media in particolare nelle regioni orientali del continente.
Sport
Giro d’Italia 2024, oggi quinta tappa: orari e dove...
Si corre la Genova-Lucca di 178 km
Il Giro d'Italia affronta oggi la quinta tappa, la Genova-Lucca di 178 km che porta il gruppo dalla Liguria alla Toscana. La frazione di oggi, 8 maggio 2024, è destinata a trasformarsi in un nuovo palcoscenico per i velocisti con un più che probabile arrivo in volata da seguire in diretta tv e streaming. Nessun rischio, sulla carta, per la maglia rosa Tadej Pogacar.
Il percorso prevede una prima parte di tappa vivace, in particolare con il Passo del Bosco dopo 62 km: il Gran premio della montagna di terza categoria può vivacizzare la corsa ma difficilmente può diventare il trampolino per una fuga. Per quasi 100 km, infatti, si va in totale pianura fino al secondo Gpm della giornata: a circa 20 km dall'arrivo ecco il Montemagno, un quarta categoria che fa prologo all'ultimo tratto del percorso verso il traguardo.
Il Giro in tv in chiaro e in streaming
La quarta tappa del Giro d'Italia sarà trasmessa in diretta in tv in chiaro e in streaming. La Rai racconterà la giornata della seconda tappa in chiaro ogni giorno di gara. La giornata televisiva comincerà con un'ora di 'Giro Mattina' su Rai Sport HD, che proporrà poi 'Prima diretta' per seguire il momento della partenza della tappa, in programma oggi alle 13, fino alle 14.
Per la parte clou della programmazione il palinsesto della Corsa Rosa si trasferisce su Rai 2, con 'Giro in Diretta' fino alle 16:15 e 'Giro all’Arrivo' immediatamente a seguire, per il racconto delle fasi culminanti di ciascuna frazione fino al traguardo previsto tra le 17.00 e le 17.30 circa. Subito a ruota, le tradizionali analisi del dopo gara del Processo alla Tappa.
Il Giro può essere visto anche su Eurosport 1 HD e in streaming su Rai Play, discovery+, Sky Go, NOW e DAZN.