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Narcos, il mondo dei narcotrafficanti non si ferma solo...
Narcos, il mondo dei narcotrafficanti non si ferma solo alle serie tv
La celebre serie TV creata da Chris Brancato, Carlo Bernard e Doug Miro ha attirato l’attenzione del pubblico di Netflix già dai primi episodi, ed è divenuta presto un cult capace di ispirare diversi progetti satellite. Nasce quindi la slot machine Narcos che, come quelle legate ai film di Dario Argento, riprende alla lettera le vicende della serie e ci catapulta nell’America degli anni Ottanta tra droga e narcotrafficanti.
Creata da Netent Better Gaming, si tratta di una slot con 5 rulli e 3 righe con 243 linee di vincita. Le puntate sono variabili a livello, da 1 a 10 aumentando di 20 ogni volta, e il valore del gettone va da 0,01€ fino a 2,00€. Vale a dire, quindi, che la puntata minima è di 0,20€, mentre la massima è di 400€. All’interno del gioco è presente il simbolo Wild, che sostituisce tutti i simboli eccetto i simboli Scatter e Locked Up; il simbolo Walking Wild, che rimangono sui rulli e si spostano orizzontalmente si una posizione verso sinistra per ciascun giro; il simbolo Locked Up, che attiva l’omonima funzione quando ne compaiono 3 o più sulla stessa riga, regalando da 1x a 10x il valore della puntata.
E poi la funzione Drive-By, che viene attivata a caso durante il gioco e trasforma alcuni dei simboli di alto valore in simbolo Wild e il simbolo Golden Locked Up, che attiva uno dei tre bonus seguenti: il Moltiplicatore, i Simboli Upgrade e il Grande valore iniziale. Infine, il simbolo Free Spins, che può attivare fino a 10 free spins.
Il gioco è impostato con una grafica 2D molto gradevole, con la musica messicana ad accompagnare il gioco ed effetti speciali a tema. Giocare alla slot Narcos ci farà sentire parte del cartello di Medellin, e spesso ci si chiede come fregare le slot machine, dimenticandosi che sono governate da un algoritmo che rende le vincite totalmente casuali.
Sulla scia della prima serie è nata anche la slot Narcos Mexico, ripresa dallo spin-off della serie, incentrata sul Cartello di Guadalajara, in Messico. La storia, lo sappiamo, è incentrata sulla nascita e l’ascesa del Cartello guidato da Miguel Angel Felix Gallardo, detto El Padrino o El Jefe de Jefes, che negli anni ‘80 unificò tutti i commercianti di droga del Messico sotto un solo comando. Kiki Camarena, l’agente della DEA, l’agenzia federale antidroga statunitense, indagherà sugli eventi legati al traffico di droga e la guerra per accaparrarsi la migliore piazza.
Il gioco, realizzato da Red Tiger Gaming nel 2022, riporta esattamente gli stessi personaggi. La caratteristica musica sudamericana accompagna anche questo titolo, e la griglia 5×3 riporta i protagonisti della serie ed altri simboli tipici nello stesso formato 2D dell’altra slot. Narcos Mexico ha un costo minimo pari a 0,20€ e massimo pari a 10€, con 243 linee di pagamento e la possibilità di trovare un moltiplicatore massimo fino a 10.486 volte la posta. L’RTP (Return to Players) dichiarato è del 95,7%, il che ne fa una slot machine in linea con la media del mercato.
L’aspetto forse più interessante di questa slot è l’opzione Win Exchange, ovvero la possibilità, al raggiungimento di almeno 100 volte la puntata, di barattare questa vincita con i Cartel Spin. Se la vincita è compresa tra 30 e 100 si può, invece, girare la ruota e provare a vincere 3 Cartel Spin. Questo è un modo per attivare la funzione speciale prima del tempo.
Nel gioco sono presenti nove simboli base, di cui 5 low e 4 high pays: i classici 10, J, Q, K e A, che sono quelli che pagano meno, e poi i quattro personaggi della serie. Sono presenti inoltre dei simboli extra, come il Wild, che viene paracadutato dal cielo, e il simbolo Scatter, rappresentato dal fondatore del Cartello in persona. Se lo Scatter appare almeno 3 volte farà scatenare la guerra tra le bande, con lo schermo che cambierà ambientazione presentando i quattro boss ai quattro angoli dello schermo pronti ad espandere il loro territorio e scatenare la Cartel War. Dunque, una slot machine che farà contenti gli appassionati della serie e non solo.
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Salute, Mercurio (Persone sordocieche): “Parlamento...
“Per le persone sordocieche il problema fondamentale è culturale, non solo giuridico. Quello che manca è un pieno riconoscimento delle persone sordocieche per la loro disabilità nello specifico. Il disegno di legge” Semplificazioni “recentemente approvato dal Governo va in questo senso e auspichiamo che il Parlamento lo approvi al più presto”. Lo ha dichiarato Francesco Mercurio, presidente del Comitato delle Persone sordocieche, a margine dell’evento organizzato dalla Lega del Filo d’Oro alla Camera dei deputati, per la presentazione del Manifesto delle persone sordocieche.
“Per noi persone sordocieche la Lega del Filo d’Oro è fondamentale – ha aggiunto Mercurio – perché ci permette di uscire dall’isolamento, ci riconosce per ciò che siamo e ci permette di essere cittadini alla pari di tutti gli altri”.
Cronaca
Terremoto in Friuli Venezia Giulia, scossa di magnitudo...
Secondo quanto segnalato dall'Ingv, i comuni più vicini all’epicentro della scossa, sono stati quelli di Socchieve e Tramonti di Sopra
Una scossa di terremoto di magnitudo 4.5 è stata registrata in provincia di Udine, Friuli Venezia Giulia nella tarda serata di ieri, intorno le 22,19 ad una profondità di 10 km. Secondo quanto segnalato dall'Ingv, i comuni più vicini all’epicentro della scossa, sono stati quelli di Socchieve e Tramonti di Sopra. Non risulterebbero danni a persone o cose.
Cronaca
Salute, Bartoli (Lega Filo d’Oro):...
Il presidente della Fondazione: "Passo positivo includere anche le persone di ogni età che non vedono e non sentono"
"Con la decisione presa dal Governo c'è il riconoscimento dell'identità di una persona sordocieca. Credo che sia stato un passo positivo, fondamentale. Il Governo, appoggiato anche da chi non sta al Governo, ha deciso di modificare la definizione della sordocecità, includendo in questo concetto le persone che non vedono e non sentono di qualsiasi età, anche quando questa doppia minorazione arriva nell'età adulta. A distanza di un certo numero di anni di lavoro, di informazione e di sensibilizzazione, le istituzioni hanno preso atto che c'è questa realtà che necessita di essere prima riconosciuta e poi aiutata". Lo ha detto Rossano Bartoli, presidente della Fondazione Lega del Filo d'Oro, commentando il ddl Semplificazioni appena approvato dal Consiglio dei ministri, in cui è prevista una modifica della legge 107/2010 in materia di riconoscimento dei diritti delle persone sordocieche.
"Alla Camera dei deputati abbiamo avuto l'opportunità di presentare il Manifesto delle persone sordocieche, cioè un elenco delle problematiche principali che riguardano la vita di una persona che vive la condizione della sordocecità, una persona con pluriminorazione - ha aggiunto Bartoli a margine dell'evento tenutosi ieri presso alla Camera - In questo elenco chiediamo interventi adeguati da parte delle istituzioni pubbliche". Le richieste principali del documento riguardano il "poter aspirare a una vita quanto più autonoma possibile e poter accedere a servizi anche al di fuori della regione di residenza. Chiediamo inoltre di avere un'effettiva disponibilità per il personale" necessario "per la comunicazione, gli interpreti e le persone di accompagnamento, perché abbiamo persone non vedenti e non udenti che dipendono inevitabilmente dall'assistenza di altri. Dobbiamo inoltre pensare al futuro, al dopo di noi, soprattutto per persone con pluridisabilità, che sono in crescita visto che si vive sempre di più".
Ricordando l'anniversario dei 60 anni di attività della Lega del Filo d'Oro, Battoli ha commentato: "Per un'organizzazione è una bella età che ci lascia ben sperare. Le famiglie ci chiedono di fare ulteriori sforzi e i progetti che abbiamo in cantiere magari potranno essere realizzati con tempi più rapidi. Quando abbiamo aperto il primo centro fuori dalle Marche, in Lombardia, ci sono voluti alcuni decenni. Negli ultimi tempi invece i progetti vengono realizzati anche nell'arco di pochi anni, ovviamente se incrociamo amministrazioni e persone attente e sensibili alla realtà della persona con gravi disabilità".