Cronaca
Medici di famiglia a pagamento a Londra per tagliare le...
Medici di famiglia a pagamento a Londra per tagliare le attese. In Italia che succede?
Nella capitale inglese sbarca la piattaforma privata norvegese Dr Dropin, oltre 90 euro a visita
Medici di famiglia a pagamento. E' la soluzione per tagliare le liste d'attesa che soffocano il Servizio sanitario nazionale anche Oltremanica. Nel Regno Unito, secondo dati recenti del National Health Service (Nhs), un paziente su 20 aspetta almeno un mese per riuscire a farsi visitare da un general practitioner - il Gp, l'equivalente inglese del nostro medico di famiglia - e solo a novembre scorso si contavano oltre 1,5 milioni di appuntamenti per un centro di assistenza medica di base evasi dopo un minimo di 4 settimane dal momento della prenotazione.
Ed ecco che a Londra arriva il medico di famiglia a pagamento: a Fulham, nel sud-ovest della metropoli - informa il quotidiano locale gratuito 'The Standard' - apre la sua prima sede Dr Dropin, una piattaforma privata norvegese di medici di base che ha in programma altre 3 aperture nella capitale britannica entro fine anno.
Fondata a Oslo nel 2017, Dr Dropin offre nella sede di Fulham appuntamenti di 15 minuti con un medico di famiglia al prezzo di 79 sterline a persona (poco più di 92 euro), che scendono a 59 (poco meno di 69 euro) per una consulenza virtuale. Si prenota e si fa la visita, senza attese.
Nel Regno Unito le lunghe attese in sanità hanno portato a un'impennata della domanda di cure mediche private: l'assicurazione sanitaria Vitality ha registrato una percentuale di richieste di assistenza di base decuplicata rispetto al 2015, riporta ancora The Standard.
Il quotidiano cita Daniel Sørli, fondatore e Chief Medical Officer di Dr Dropin: "In tutto il Paese - afferma - i pazienti hanno difficoltà a vedere un medico di famiglia di persona e questo sta peggiorando gli esiti sanitari, con diagnosi e terapie mancate o ritardate. Al contempo, anche il morale dei medici è molto basso e tanti sono esausti". Proporre qualcosa che sia "una via di mezzo tra ciò che offre il Nhs e i costosi servizi medici privati esclusivi per i più ricchi" è l'obiettivo di Dr Dropin.
E in Italia che succede?
Il 'modello inglese' è da imitare o respingere? Il medico di famiglia a pagamento "rappresenta un pericolo anche in Italia se non ci saranno correttivi". E la 'ricetta' per evitarlo è, soprattutto, quella di "valorizzare gli operatori sanitari che sono il fulcro del sistema. Dobbiamo ricordare che un medico di medicina generale accessibile, come evidenziano gli studi, fa bene alla salute dei cittadino. Quindi teniamoci stretto il nostro sistema sanitario nazionale pubblico e solidale", dice all'Adnkronos Salute il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici e degli odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli, commenta gli sviluppi della situazione a Londra.
"Se noi italiani vogliamo evitare una deriva verso il privato come sta avvenendo in Gran Bretagna, Paese che pure ha inventato il Servizio sanitario nazionale - ricorda Anelli - bisogna puntare sui professionisti e sulla valorizzazione delle competenze. Se questo non avviene, se sempre più si gonfiano liste d'attesa, è chiaro che le persone devono trovare una soluzione al bisogno immediato. Già questo avviene per molte aree sanitarie. La medicina generale rappresenta un'isola dove vengono ancora garantite uguaglianza e gratuità nella stragrande maggioranza dei casi, anche se vediamo già l'accenno di qualche lista di attesa".
La nostra medicina di famiglia "è un fiore all'occhiello - sottolinea il presidente Fnomceo - anche per la capillarità. Due grandi presidi del Ssn sono le farmacie e i medici di famiglia (e questi ultimi hanno in più la gratuità dell'assistenza), e oggi sono punto di riferimento". Arriveremo anche noi ad avere una medicina di famiglia privata? "Se continuiamo di questo passo", per Anelli "il pericolo c'è. Oggi - osserva - la carenza dei medici di famiglia ha costretto ad aumentare il rapporto ottimale tra numero di assistiti e dottori di fiducia, passati da uno a mille a uno a 1.200. Se questa tendenza dovesse continuare, temo che il rischio privato ci sia. Ma con la medicina generale privata perderemmo soprattutto l'aspetto della prevenzione, che oggi caratterizza il nostro Ssn e che evidenza una visione complessiva della medicina di comunità, non limitata alla singola prestazione. La continuità della cure, inoltre, produce un prolungamento della sopravvivenza. In questo senso il modello di medico di famiglia pubblico fa bene alla salute. Cerchiamo di non perderlo".
Cronaca
Monastero sotto sfratto nel Lazio, Sos dei monaci...
Un monastero sotto sfratto. Se non cambierà qualcosa i monaci del monastero ortodosso di Campo di Carne, a sud della capitale, dovranno sgomberare a giorni, dopo avere celebrato la Pasqua ortodossa. Padre Luca Monti, il Superiore del monastero, all’Adnkronos lancia un sos: “Si sta cercando di forzare i tempi per cedere l’immobile. Chiediamo soltanto che si attenda l’udienza del Tribunale di Latina fissata per il 3 luglio prossimo”. La chiesa ortodossa oggetto di sfratto esecutivo è’ stata fondata nel 1991 da mons. Antonio De Rosso, una sorta di ‘eminenza grigia’ di Giovanni Paolo I. De Rosso venne consacrato prete cattolico da Albino Luciani e alla sua morte si fece consacrare vescovo ortodosso, continuando la sua attività nella chiesa a Campo di Carne.
“Questo monastero - spiega il padre superiore - è la nostra sede legale ed è la sola chiesa che possediamo in Italia. Poco prima di morire, mons. De Rosso ha acceso un mutuo, non a nome della chiesa, ma della diaconia Onlus tuttora esistente”. Le cose, come spiega padre Monti, sono filate lisce sino al 2014 quando, in assenza di disponibilità , il mutuo non e’ stato più pagato. “La chiesa - spiega padre Monti subentrato successivamente come superiore del monastero - è andata all’asta giudiziaria come luogo di culto”.
Le aste giudiziarie per un po’ si conclusero con un nulla di fatto. “All’epoca - spiega il padre superiore - non avevamo la disponibilità economica che ora invece avremmo . Due anni fa pare abbiano comprato degli indiani per 124 mila euro a fronte di un edificio che occupa mille metri quadrati : la cosa strana è che si sono palesati per avere i loro diritti solo qualche mese fa”. Nel frattempo il monastero ha continuato ad essere attivo con le funzioni religiose. Padre Monti segnala quelle che definisce 'anomalie’: “Noi non abbiamo mai ricevuto alcuna notifica; probabilmente perche’ si riteneva che la chiesa fosse vuota e sconsacrata ma non e’ così. Ho chiesto al tribunale di sospendere la vendita in attesa dell’udienza fissata per il prossimo 3 luglio. In teoria fino a quella data tutto dovrebbe restare fermo invece ora è arrivata una mail che comunica che lo sfratto esecutivo avverrà il 6 maggio, il giorno dopo la Pasqua. Il che significa che dovremmo smontare la chiesa l’indomani le celebrazioni pasquali in poche ore per liberare tutto. Se il 3 luglio avremo torto lo deciderà il giudice, nel frattempo non si capisce il perché si stiano forzando i tempi ”.
Il Vaticano a quanto risulta a padre Monti non sarebbe al corrente della questione. Intanto, spiega, “stiamo pensando di fare una manifestazione davanti al Tribunale di Latina il 2 maggio . Il paradosso è che l’ufficiale giudiziario scavalca il giudice . E’ vero che lo sfratto è esecutivo ma il rischio è che ci buttino fuori ora per farci rientrare a luglio se il giudice ci darà ragione. Non chiediamo la luna. Ora noi abbiamo i mezzi per pagare e in tribunale riproporremo l’acquisto, rendendo i soldi agli indiani in maniera trasparente”. Lamenta il superiore del monastero ortodosso:”Si sta cercando di forzare i tempi per cedere l’immobile a persone che non si sa che ne faranno. Garantiranno il luogo di culto e poi quale culto?”.
Cronaca
La squadra di magistrati al Torneo di calcio a 8
Dal 25 al 28 aprile, Montesilvano ospita il prestigioso Torneo Nazionale ANM di calcio a 8, sui campi del centro sportivo Vestina nella città adriatica in provincia di Pescara. L'ANM - Associazione Nazionale Magistrati promuove questo evento sportivo, che vede la partecipazione di 13 squadre provenienti da tutte le zone d'Italia. "Le compagini partecipanti - si legge in una nota - rappresentano le seguenti località: Abruzzo, Cagliari, Catania, Catanzaro, MarchEmilia, Milano, Napoli, Palermo, Puglia-Messina, Reggio Calabria, Roma, Salerno e Torino. Si prevedono partite avvincenti e un alto livello di competizione ma allo stesso tempo anche di sportività, con i migliori giocatori provenienti dalle magistrature di tutta Italia". "Nelle fila della squadra dell'ANM di Palermo, tra i protagonisti in campo - sottolinea la nota -, spicca la presenza di Manfredi Borsellino, figlio del noto magistrato Paolo e del portierone il Colonnello dei Carabinieri Filippo Barreca. La loro partecipazione aggiunge un significato speciale al torneo, portando avanti il ricordo e l'eredità dei magistrati Falcone e Borsellino, simboli della lotta alla mafia e al crimine organizzato".
"La squadra dell'ANM di Palermo, oltre a competere con determinazione e passione, indossa con orgoglio la maglia che porta impressa proprio l'iconica immagine di Falcone e Borsellino, i due magistrati antimafia assassinati nel 1992 in due diversi attentati e nella partita inaugurale di ieri si è imposta con un secco 1-0 sulla squadra di Salerno con gol di Hamel al 19° - conclude la nota -. L'evento non è solo un'occasione per celebrare lo sport e la competizione sana, ma anche per ricordare il coraggio e l'impegno dei magistrati italiani nel contrastare ogni forma di criminalità e nell'affermare i valori della legalità e della giustizia".
Cronaca
Stabilimenti Ostia, da 2025 nuovi bandi per le concessioni
Il sindaco Gualtieri: "Si volta pagina"
Obbligo di cartelli per segnalare i varchi di accesso al mare, pulizia, servizi igienici e bagnini per le spiagge libere e nuovi criteri per i bandi delle concessioni 2025 per gli stabilimenti. La nuova strategia sul mare di Roma, con l’ordinanza per l’apertura della stagione dal 1 maggio e la delibera con le linee guida per le concessioni, è stata presentata in Campidoglio dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri, insieme all’assessore al Patrimonio Tobia Zevi.
"Si apre una nuova stagione per il mare di Roma - ha detto Gualtieri - che parte dal 1 maggio, con la pulizia delle spiagge libere affidata ad Ama, con i bagnini e i servizi igienici e con una maggiore accessibilità delle spiagge libere: ci sarà un cartello ben visibile e su Google map si vedranno gli accessi alle spiagge libere. In contemporanea si apre una nuova stagione perché oggi abbiamo deliberato di realizzare dei bandi per l’assegnazione delle concessioni demaniali per gli stabilimenti, che consentirà di avere un quadro di certezze giuridiche e migliorare la qualità ambientale e sociale degli stabilimenti che verranno mappati e conosciuti con un insediamento più attento all’ambiente, in linea con le tendenze più avanzate in tutto il mondo, e il rispetto delle condizioni di lavoro. Si volta pagina. Il mare di Roma per noi è una priorità, tra l’altro un mare pulitissimo come è stato attestato recentemente e vogliamo sia fruibile nel miglior modo possibile e al tempo stesso che si possano realizzare investimenti di qualità all’insegna della sostenibilità e della valorizzazione di questa straordinaria risorsa di Roma’’.
Per l'assessore al Patrimonio di Roma, Tobia Zevi, si apre "una nuova stagione per il litorale, significa che il primo maggio potrà partire una nuova estate in sicurezza, con una spiaggia pulita, con il servizio di salvamento e tutti gli altri connessi, ma significa anche che per la prima volta a Roma, con la Capitale che indica un modello per il resto d'Italia, si faranno delle procedure di evidenza pubblica per attribuire le concessioni demaniali".
"Si tratta di un percorso lungo perché veniamo da decenni di gestione confusa del litorale romano, pensiamo che con un po' di buon senso, efficienza e volontà si può cambiare e siamo convinti di essere partiti bene per impostare il lavoro dei prossimi anni’’.
Già dal 2 maggio per l’avvio delle gare, inizierà il lavoro della task force con componenti del Dipartimento Valorizzazione del Patrimonio, Urbanistica, Risorse per Roma, Municipio X e Capitaneria di Porto, per effettuare sopralluoghi e rilievi topografici e la ricognizione tecnico-amministrativa delle attuali situazioni, allo scopo di eseguire l’aggiornamento delle consistenze e verificare la legittimità delle strutture presenti, dal punto di vista demaniale, edilizio, urbanistico, catastale e paesaggistico. Tra i nuovi criteri per i bandi una maggiore visibilità del mare, così da eliminare l’effetto Lungomuro, la professionalità ed esperienza degli operatori ma senza precludere l’accesso a nuovi, la tutela dei diritti dei lavoratori è una progettazione ambientale sostenibile con l’utilizzo di materiali ecosostenibili.