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Gp Cina, Verstappen domina la Sprint: Leclerc quarto
Sesto e settimo posto per le due Ferrari
Doppietta Red Bull nelle qualifiche del Gp della Cina a Shanghai. A conquistare la pole position, la centesima per la scuderia angloaustriaca è il solito Max Verstappen. L'olandese, tre volte iridato, centra la quinta partenza al palo consecutiva con il tempo di 1'33"660 precedendo il compagno di squadra, il messicano Sergio Perez (1'33"982) e lo spagnolo dell'Aston Martin Fernando Alonso (1'34"148). Seguono le due McLaren del britannico Lando Norris (1'34"165) e dell'australiano Oscar Piastri (1'34"273). Sesto e settimo posto per le due Ferrari del monegasco Charles Leclerc (1'34"289) e dello spagnolo Carlos Sainz (1'34"297).
Verstappen domina la Sprint: Leclerc quarto
L'olandese Max Verstappen domina la gara sprint del Gp della Cina di F1, la prima della stagione. Il pilota della Red Bull sul circuito di Shanghai si è imposto sulla Mercedes di Lewis Hamilton e sul compagno di scuderia Sergio Perez. Ai piedi del podio le due Ferrari con il quarto posto di Charles Leclerc e il quinto di Carlos Sainz, che hanno duellato testa a testa negli ultimi giri. Sesta la McLaren di Lando Norris seguita da quella di Oscar Piastri e dalla Mercedes di Geroge Russell. A chiudere la top ten Il cinese Zhou Guanyo con la Sauber e Kevin Magnussen con la Haas.
Verstappen
"Dopo la sprint abbiamo preso qualche idea per la macchina e la macchina è andata ancora meglio in qualifica. Sono molto contento per come è andata la sessione. L’auto era bella da guidare, anche nel Q3 il mio ultimo giro è stato bello. Sono felice di aver potuto guidare qui sull’asciutto, le condizioni sono buone ed è stato molto divertente", ha detto Verstappen che ha aggiunto: "Uscendo da una gara hai bisogno di qualche giro per riadattarti alla qualifica, spingere di più e ritrovare i tuoi punti di riferimento. Poi essendoci stata la pioggia ieri abbiamo avuto a disposizione un set di gomme in più. L’evoluzione della pista non è stata così evidente, ma va bene così”.
Perez
"Le qualifiche sono state molto intese. Ho rischiato di uscire in Q1. Ho trovato il traffico di una Williams e sono dovuto rientrare ai box, abortendo il giro. Poi sono rientrato con gomme nuove, molto calde e sono passato per un pelo. Lì è stato un gran pasticcio. Ma poi nel Q2 ho trovato il ritmo e un bilanciamento migliore e abbiamo fatto buoni progressi", ha commentato il pilota della Red Bull Perez dopo il 2° posto.
"Alla fine mi è mancato qualcosa per eguagliare Max, ma il risultato è comunque fantastico. La pista è cambiata tanto e anche noi abbiamo cambiato per adattarci. Domani è tutto in gioco, potremo lottare e fare una bella gara con un bel ritmo. Guardo con fiducia a domani”, ha aggiunto
Alonso
"Ho avuto un problema in curva 1 e 2 e avevo anche pensato di abortire il giro. Avrò perso due decimi in due curve, ma non abbiamo mollato e abbiamo continuato a spingere fino alla fine, facendo un bel tempo. La macchina credo sia migliorata rispetto a stamattina. Abbiamo fatto qualche cambiamento di assetto e speriamo di poterlo trasformare domani in un buon bottino di punti", ha detto dal canto suo il pilota dell'Aston Martin Alonso.
"Non puoi cambiare totalmente la macchina, ma puoi fare degli aggiustamenti di assetto - ha aggiunto il 42enne spagnolo - Un po’ tiri anche a indovinare, pensando alla gara e domani avremo la risposta. Sono fiero del team, non stiamo mollando: non siamo ancora dove vorremmo, ma continuiamo a spingere. Tifosi? Sono incredibili. Questa è una delle migliori gare dell’anno. Ringrazio tutti i fan, danno sostegno a tutti i piloti e a tutti i team”.
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Aumento degli infortuni nel tennis, il fisiatra:...
"E' uno sport con uno spettro unico di lesioni, acute più spesso negli gli arti inferiori e croniche in quelle superiori"
La lista dei tennisti che nelle ultime settimane hanno dato forfait durante i tornei, dal Mutua Madrid Open agli Internazionali d'Italia, in vista dello slam di Parigi, il Roland-Garros (Sinner, Alcaraz e Medvedev si sono ritirati, mentre Nadal e Berrettini rientrano con grande accortezza da problemi fisici), ripropone il tema di un maggiore numero di infortuni tra i professionisti che giocano tanto e su superificie di gioco diverse.
"Sebbene gli infortuni osservati nel tennis siano comuni ad altri sport, la sua natura continuativa durante tutto l'anno, combinata con le diverse superfici su cui viene giocato, l'attrezzatura utilizzata e la biomeccanica, porta a uno spettro unico di lesioni. In generale le lesioni acute si verificano più frequentemente e tendono a colpire più spesso gli arti inferiori, mentre le lesioni croniche tendono a colpire più frequentemente gli arti superiori", spiega all'Adnkronos Salute Andrea Bernetti, vice presidente della Società italiana di medicina fisica e riabilitativa (Simfer). Dal punto di vista del trattamento, "la maggior parte degli infortuni può essere generalmente gestita tramite approcci conservativi che includano strategie di intervento riabilitativo da valutare caso per caso - osserva - Fondamentale è poi la fase di 'return to play' e la prevenzione delle ricadute".
"Le spiegazioni dietro agli infortuni degli sportivi d'élite sono sempre difficili da fornire senza conoscere nel dettaglio il caso specifico e non è corretto quindi generalizzare - precisa Bernetti - Tuttavia, basandoci su dati di letteratura, possiamo in parte sottolineare due elementi come plausibili fattori di rischio. In primis un ruolo centrale è dato dalle ore di gioco e dal numero degli incontri giocati. In particolare, una recente ricerca scientifica ha mostrato un'incidenza di infortuni compresa tra 0,04 e 3 per 1.000 ore di gioco. Inoltre - prosegue il fisiatra - utilizzando i dati sui minuti giocati in tutti gli eventi di tennis professionale dell'Association of Tennis Professionals (Atp) e della Women's Tennis Association (Wta) tra il 2011 e il 2016, hanno trovato tassi di infortuni di 201,7 per 10.000 esposizioni di gioco per le donne e di 148,6 per gli uomini. Inoltre, hanno notato differenze significative nella distribuzione degli infortuni tra uomini e donne, con la spalla, il piede, il polso e il ginocchio come siti di infortuni più comuni tra le donne, mentre le lesioni a ginocchio, caviglia e coscia erano le più diffuse tra gli uomini".
"Un ulteriore dato interessante - rimarca Bernetti - proviene da uno studio olandese condotto su oltre 3.500 tennisti amatoriali della Royal Netherlands Lawn Tennis Association, che ha dimostrato come sia stato osservato un tasso più elevato di lesioni da sovraccarico nei giocatori che giocavano su più superfici rispetto ai giocatori che giocavano principalmente su una superficie. Questo cambiamento tra le superfici di gioco - avverte l'esperto - potrebbe essere un fattore di rischio per infortuni anche tra i giocatori d'élite e può almeno in parte spiegare l'aumento di incidenza degli infortuni al passaggio dal periodo di gioco su una superficie a quello immediatamente successivo. Naturalmente sono dati generali, ogni infortunio deve essere valutato e trattato in modo personalizzato analizzando ogni singola peculiare caratteristica dell'atleta".
"Dal punto di vista terapeutico andrebbero conosciuti i dettagli precisi dei singoli infortuni. In linea generale si può ragionare su due aspetti - suggerisce Bernetti - la prevenzione da un lato e la terapia in caso di infortunio dall'altro. I tennisti d'elite sono seguiti da staff completi con professionisti di alto livello che approcciano ad entrambi questi aspetti con altissima preparazione. Infatti, gli elementi da considerare sono molteplici ben oltre la mera preparazione atletica, e vanno ad esempio dalla valutazione della biomeccanica del gesto atletico, all'attrezzatura sportiva, passando per gli aspetti nutrizionali e psicologici, solo per citarne alcuni".
Nell'ambito della valutazione del movimento e del gesto atletico "sono sempre più utilizzati dispositivi tecnologici, come ad esempio sensori inerziali e sistemi di analisi video, che permettono di oggettivare il movimento e di comprendere cosa e come eventualmente correggere se opportuno. Dal punto di vista del trattamento - osserva il fisiatra - la maggior parte degli infortuni può essere generalmente gestita tramite approcci conservativi che includano strategie di intervento riabilitativo da valutare caso per caso. Fondamentale è poi la fase di 'return to play' e la prevenzione delle ricadute, per cui in alcuni casi si deve intervenire prevedendo anche un cambiamento della tipologia di gioco e di colpi".
"La tecnologia naturalmente è anche a supporto della fase di cura attraverso l'utilizzo di terapie fisiche strumentali di ultima generazione e di strumentazioni per incrementare la forza o la propriocezione anche attraverso strumenti di biofeedback - conclude - Ove opportuno poi possono essere previsti trattamenti di tipo infiltrativo sotto guida ecografica utilizzando ad esempio acido ialuronico o il 'platelet rich plasma' (Prp) chiamato in modo non scientifico 'pappa piastrinica'. Ogni caso deve essere comunque valutato e gestito in modo altamente personalizzato".
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Atp Roma 2024, non solo Sinner e Alcaraz: 7 i forfait per...
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Alcaraz invece soffre per un edema all'avambraccio che lo perseguita dall'inizio della stagione sul 'rosso'. Dopo le rinunce a Montecarlo e Barcellona, il 21enne spagnolo ha provato a giocare Madrid ma nel quarto di finale perso con Andrey Rublev il dolore è aumentato rendendo impossibile la sua partecipazione a Roma.
Oltre al numero 2 e 3 del mondo sarà assente anche Jiri Lehecka, numero 23 del ranking. Il ceco si è fatto male nel corso del primo set della semifinale di Madrid contro il canadese Felix Auger-Aliassime. La schiena si è bloccata di nuovo e lo ha costretto al ritiro dopo sei game.
Assenza di rilievo anche quelle del quasi 37enne Andy Murray, vincitore a Roma nel 2016 ed ex numero uno del mondo. Lo scozzese, attualmente numero 77, è fermo dal torneo di Miami quando ha subito la rottura dei legamenti della caviglia nel corso del match contro il ceco Tomas Machac. Un infortunio che lo terrà lontano dai campi ancora per un po' di settimane.
Non sarà in gara anche il serbo Laslo Djere. Il numero 44 del mondo non gioca da quasi un mese, dal ritiro nel corso del primo turno del torneo di Montecarlo contro il greco Stefanos Tsitsipas, quando lasciò il campo per un infortunio al braccio. Le ultime due assenze riguardano l'argentino Facundo Diaz-Acosta e il francese Arthur Cazaux. Il numero 48 del mondo ha alzato bandiera bianca per un problema alla scapola destra. Il numero 75 non ha invece ancora recuperato dall'infortunio alla caviglia patito nel match di Barcellona contro l'azzurro Matteo Arnaldi.
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Lisa Pigato subito fuori dagli Internazionali di Roma. L'azzurra è stata sconfitta in due set, 6-1, 6-0, dalla statunitense Shelby Rogers in appena un'ora e due minuti di gioco sulla terra rossa del Foro Italico.