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Aumento degli infortuni nel tennis, il fisiatra:...
Aumento degli infortuni nel tennis, il fisiatra: “Cambi di superficie e tante ore giocate”
"E' uno sport con uno spettro unico di lesioni, acute più spesso negli gli arti inferiori e croniche in quelle superiori"
La lista dei tennisti che nelle ultime settimane hanno dato forfait durante i tornei, dal Mutua Madrid Open agli Internazionali d'Italia, in vista dello slam di Parigi, il Roland-Garros (Sinner, Alcaraz e Medvedev si sono ritirati, mentre Nadal e Berrettini rientrano con grande accortezza da problemi fisici), ripropone il tema di un maggiore numero di infortuni tra i professionisti che giocano tanto e su superificie di gioco diverse.
"Sebbene gli infortuni osservati nel tennis siano comuni ad altri sport, la sua natura continuativa durante tutto l'anno, combinata con le diverse superfici su cui viene giocato, l'attrezzatura utilizzata e la biomeccanica, porta a uno spettro unico di lesioni. In generale le lesioni acute si verificano più frequentemente e tendono a colpire più spesso gli arti inferiori, mentre le lesioni croniche tendono a colpire più frequentemente gli arti superiori", spiega all'Adnkronos Salute Andrea Bernetti, vice presidente della Società italiana di medicina fisica e riabilitativa (Simfer). Dal punto di vista del trattamento, "la maggior parte degli infortuni può essere generalmente gestita tramite approcci conservativi che includano strategie di intervento riabilitativo da valutare caso per caso - osserva - Fondamentale è poi la fase di 'return to play' e la prevenzione delle ricadute".
"Le spiegazioni dietro agli infortuni degli sportivi d'élite sono sempre difficili da fornire senza conoscere nel dettaglio il caso specifico e non è corretto quindi generalizzare - precisa Bernetti - Tuttavia, basandoci su dati di letteratura, possiamo in parte sottolineare due elementi come plausibili fattori di rischio. In primis un ruolo centrale è dato dalle ore di gioco e dal numero degli incontri giocati. In particolare, una recente ricerca scientifica ha mostrato un'incidenza di infortuni compresa tra 0,04 e 3 per 1.000 ore di gioco. Inoltre - prosegue il fisiatra - utilizzando i dati sui minuti giocati in tutti gli eventi di tennis professionale dell'Association of Tennis Professionals (Atp) e della Women's Tennis Association (Wta) tra il 2011 e il 2016, hanno trovato tassi di infortuni di 201,7 per 10.000 esposizioni di gioco per le donne e di 148,6 per gli uomini. Inoltre, hanno notato differenze significative nella distribuzione degli infortuni tra uomini e donne, con la spalla, il piede, il polso e il ginocchio come siti di infortuni più comuni tra le donne, mentre le lesioni a ginocchio, caviglia e coscia erano le più diffuse tra gli uomini".
"Un ulteriore dato interessante - rimarca Bernetti - proviene da uno studio olandese condotto su oltre 3.500 tennisti amatoriali della Royal Netherlands Lawn Tennis Association, che ha dimostrato come sia stato osservato un tasso più elevato di lesioni da sovraccarico nei giocatori che giocavano su più superfici rispetto ai giocatori che giocavano principalmente su una superficie. Questo cambiamento tra le superfici di gioco - avverte l'esperto - potrebbe essere un fattore di rischio per infortuni anche tra i giocatori d'élite e può almeno in parte spiegare l'aumento di incidenza degli infortuni al passaggio dal periodo di gioco su una superficie a quello immediatamente successivo. Naturalmente sono dati generali, ogni infortunio deve essere valutato e trattato in modo personalizzato analizzando ogni singola peculiare caratteristica dell'atleta".
"Dal punto di vista terapeutico andrebbero conosciuti i dettagli precisi dei singoli infortuni. In linea generale si può ragionare su due aspetti - suggerisce Bernetti - la prevenzione da un lato e la terapia in caso di infortunio dall'altro. I tennisti d'elite sono seguiti da staff completi con professionisti di alto livello che approcciano ad entrambi questi aspetti con altissima preparazione. Infatti, gli elementi da considerare sono molteplici ben oltre la mera preparazione atletica, e vanno ad esempio dalla valutazione della biomeccanica del gesto atletico, all'attrezzatura sportiva, passando per gli aspetti nutrizionali e psicologici, solo per citarne alcuni".
Nell'ambito della valutazione del movimento e del gesto atletico "sono sempre più utilizzati dispositivi tecnologici, come ad esempio sensori inerziali e sistemi di analisi video, che permettono di oggettivare il movimento e di comprendere cosa e come eventualmente correggere se opportuno. Dal punto di vista del trattamento - osserva il fisiatra - la maggior parte degli infortuni può essere generalmente gestita tramite approcci conservativi che includano strategie di intervento riabilitativo da valutare caso per caso. Fondamentale è poi la fase di 'return to play' e la prevenzione delle ricadute, per cui in alcuni casi si deve intervenire prevedendo anche un cambiamento della tipologia di gioco e di colpi".
"La tecnologia naturalmente è anche a supporto della fase di cura attraverso l'utilizzo di terapie fisiche strumentali di ultima generazione e di strumentazioni per incrementare la forza o la propriocezione anche attraverso strumenti di biofeedback - conclude - Ove opportuno poi possono essere previsti trattamenti di tipo infiltrativo sotto guida ecografica utilizzando ad esempio acido ialuronico o il 'platelet rich plasma' (Prp) chiamato in modo non scientifico 'pappa piastrinica'. Ogni caso deve essere comunque valutato e gestito in modo altamente personalizzato".
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Sassuolo-Cagliari 0-2, gol di Prati e rigore di Lapadula:...
Emiliani verso la Serie B
Il Cagliari vince per 2-0 sul campo del Sassuolo oggi nel match della 37esima e penultima giornata della Serie A e conquista la salvezza. I sardi allenati da Ranieri centrano il successo decisivo grazie al gol di Prati, a segno al 71' su suggerimento di Dossena, e al rigore di Lapadula, che trasforma un penalty al 92'. Il Cagliari sale a 36 punti e si guadagna la permanenza in Serie A. Il Sassuolo, fermo a quota 29, rimane penultimo e ha un piede e mezzo in Serie B.
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Juventus, Paolo Montero è il nuovo allenatore
La nota del club a due giorni dall'esonero di Massimiliano Allegri
Paolo Montero è il nuovo allenatore della Juventus, dopo l'esonero, due giorni fa, di Massimiliano Allegri. Lo comunica il club con una nota sul suo sito. Montero guiderà la Juve nel match in programma domani sul campo del Bologna e, tra una settimana, nella sfida casalinga con il Monza che chiuderà il campionato. Domani, in particolare, i bianconeri si troveranno come avversario Thiago Motta, attuale tecnico del Bologna e con ogni probabilità nuovo allenatore dei torinesi nella stagione 2024-2025.
La nota della Juve
"Le prossime due giornate di Serie A, le ultime del Campionato 2023/24, vedranno Paolo Montero sulla panchina della prima squadra maschile - si legge -. Montero è attualmente il tecnico dell’Under 19 che proprio ieri, 18 maggio, ha concluso il Campionato Primavera 1: questa mattina, domenica 19 maggio, dirigerà il suo primo allenamento con la squadra che poi guiderà nelle partite contro il Bologna (lunedì 20 alle 20.45 al “Dall’Ara”) e contro il Monza, all’Allianz Stadium, in data e orario ancora da definire, match che chiuderà la nostra stagione".
"A Paolo, prima leggenda bianconera in campo, poi portatore del Dna Juventus in panchina (come conferma l’Original “Plantar una Semilla”, prodotto da Juventus Creator Lab qualche settimana fa), auguri di buon lavoro per questo doppio impegno", conclude la nota della Juve.
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Usyk batte Fury, è il super campione dei pesi massimi
L'ucraino si impone ai punti. Il rematch a ottobre è una certezza
Oleksandr Usyk è il super campione dei pesi massimi. L'ucraino, 36 anni, batte ai punti il 35enne inglese Tyson Fury a Riad, in Arabia Saudita, con un verdetto non unanime. Due giudici assegnano la vittoria a Usyk (115-112 e 114-113), un cartellino per Fury (114-113).
Usyk, detentore della cintura di campione Ibf, Wba e Wbo, strappa al rivale la corone Wbc al termine di un match estremamente equilibrato e di altissimo livello. L'ucraino detiene i 4 titoli: negli ultimi 25 anni non era mai successo nella categoria dei pesi massimi. Usyk, alla 25esima vittoria in una carriera perfetta, impone la prima sconfitta a Fury, che ora ha un record di 34-1-1.
"Grazie al mio paese, l'Ucraina", le parole del vincitore sul ring. "Grazie al mio team, è una grande opportunità per me, per la mia famiglia, per il mio paese. E' un momento splendido, un gran giorno. Sono pronto per un rematch", dice Usyk.
Fury non nasconde la delusione per il verdetto e si prepara alla rivincita in autunno. "Penso di aver vinto il match -dice l'inglese-. Ora torniamo dalle nostre famiglie e ci incontriamo di nuovo a ottobre. Ci riposiamo e di sicuro ci rivediamo a ottobre. Pensav di aver vinto, ma non starò qui a piagnucolare e a cercare scuse", dice il pugile di Manchester.