Economia
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Internet, a gennaio picco di richieste di ripetizioni degli studenti italiani
Indagine ProntoPro, al 61% sono ragazzi delle superiori, la materia più ostica è la matematica
Su internet monta a gennaio il picco di richieste di ripetizioni scolastiche da parte degli studenti italiani. E che sia per migliorare i propri voti in vista delle pagelle del primo quadrimestre, e per iniziare con il piede giusto la seconda parte dell’anno scolastico, o per arrivare preparati alla sessione d’esame, è proprio nel primo mese dell'anno che scatta lo 'studio matto e disperatissimo'. Stando ad una indagine di ProntoPro, il marketplace di riferimento per i servizi professionali che mette in contatto domanda e offerta, la maggior parte di richieste di ripetizioni da parte di studenti delle scuole di ogni ordine e grado si concentra proprio nel primo mese dell’anno (14% delle ricerche totali, contro una media mensile dell’8% nel resto dell’anno).
E secondo gli analisti a cercare supporto non sono solo gli alunni più giovani. Se la maggior parte delle richieste di ripetizioni raccolte durante l’anno riguarda gli studenti delle scuole superiori (61%), quasi un terzo delle ricerche di tutor arriva infatti dagli universitari (32%), mentre solo il 7% di chi necessita di affiancamento per lo studio frequenta le scuole medie. Inoltre, indipendentemente dall’età e dalla scuola frequentata, secondo i dati raccolti e analizzati da ProntoPro.it, la materia più ostica per gli studenti italiani è la matematica, che rappresenta il 37% delle richieste complessive; seguono inglese (12%) ed economia (10%).
Il podio delle materie in cui gli studenti incontrano maggiori difficoltà è un perfetto portavoce della Top 10, in cui le protagoniste sono proprio le discipline scientifiche e le lingue, antiche e moderne. Curiosamente, all’inizio dell’anno è la tavola periodica a dare del filo da torcere agli italiani: le lezioni di chimica subiscono un’impennata tra metà gennaio e metà febbraio, passando dal 6% (media annuale) al 12% del totale e posizionandosi al secondo posto per volume di ricerche.
Se alle medie le richieste per le ripetizioni di matematica arrivano soprattutto dagli studenti di terza (43%), alle superiori a cercare supporto sono in particolare i ragazzi del primo (25%) e del secondo anno (22%), alle prese con una disciplina più complessa o con le lacune che li accompagnano dalle scuole secondarie di primo grado. Minori, invece, le richieste da parte di chi frequenta il quarto e il quinto anno (rispettivamente 16% e 17%). Per le superiori, secondo ProntoPro, 4 richieste su 10 arrivano dal liceo scientifico, seguite da quelle dei ragazzi degli istituti tecnici (25%): due indirizzi che prevedono più ore di matematica e, spesso, un livello avanzato. Si attestano tutte sotto il 10%, invece, le ricerche che partono da altri licei e dagli istituti professionali.
La maggior parte degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, indipendentemente dall’istituto frequentato, cerca il supporto di tutor per migliorare i voti scolastici (41%), una necessità che si fa sentire con più forza tra gennaio e febbraio, quando le richieste aumentano di 6 punti percentuali rispetto alla media annuale. Un quinto (19%) cerca invece un tutor per migliorare il proprio metodo di studio, ma c’è anche chi ha bisogno di aiuto per prepararsi a uno specifico compito in classe (16%) o all’esame di riparazione (16%). Decisamente più uniforme la situazione negli atenei: la larga maggioranza degli universitari si rivolge ai tutor in primis per superare un esame (87%), in particolare tra gennaio e febbraio, in concomitanza con la sessione invernale (+5 punti percentuali rispetto alla media annuale).
Per 'far tornare i conti' e superare le difficoltà in matematica, la maggior parte degli studenti opta per più incontri settimanali (63%). I prezzi delle ripetizioni variano a seconda della complessità della materia: in media, per un’ora, si spendono 21,50 euro per le scuole medie, 22,50 euro per le superiori e 32,50 euro per l’università. Ipotizzando che, per colmare le lacune e padroneggiare la materia, siano necessari tre mesi di tutoring e prevedendo 2 ore di lezione a settimana, emerge l’impatto significativo delle ripetizioni sul portafoglio degli studenti e delle loro famiglie: a trimestre, 516 euro per le scuole medie, 540 euro per le scuole superiori e ben 780 euro per chi frequenta l’università. Per l’inglese, la chimica e il latino si arriva anche a un costo medio di 600 euro a trimestre (calcolando una tariffa media oraria di 25 euro), mentre per l’economia a 576 euro (24 euro all’ora in media).
Nell'indagine di ProntoPro la matematica si conferma la materia più ostica in quasi tutte le regioni: nella Marche, la percentuale di richieste di tutor tocca i 42%, mentre in altre regioni, come la Campania, la disciplina sembra creare meno problemi rispetto alle altre aree dello Stivale (-8 punti percentuali rispetto alla media nazionale). Unica eccezione la Valle d’Aosta, dove al primo posto della classifica c’è l’economia (35%). La chimica è fonte di grattacapi soprattutto in Calabria (dove supera l’11%, contro il 6% della media nazionale, e ottiene il secondo posto per numero di richieste di tutoring), mentre la fisica fa disperare soprattutto gli studenti di Basilicata e Abruzzo (rispettivamente 17% e 11% di richieste, contro una media italiana del 7%).
L’inglese, invece, in seconda posizione nella classifica nazionale, si rivela particolarmente ostico in Sicilia e in Campania, dove raccoglie rispettivamente il 15% e il 14% delle richieste, contro un 12% a livello nazionale, ma esce dalla Top 5 in Trentino-Alto Adige e in Valle d’Aosta, dove fa posto sul podio al tedesco (in seconda posizione nella classifica trentina con il 16%) e allo spagnolo (medaglia di bronzo in Valle d’Aosta con il 12%). Tra le lingue antiche, infine, le difficoltà con il latino emergono soprattutto in Basilicata, dove le richieste per passare da 'aspera ad astra' sfiorano il 21%, mentre la media nazionale si ferma all’8%.
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Bper rinnova partnership con Aop Gruppo Viva per nuovi...
Concessa una linea di garanzie bancarie di 26 milioni di euro
Bper Banca ha rinnovato la partnership con Aop Gruppo Viva attraverso la concessione di una linea di garanzie bancarie di 26 milioni di euro, volte a finanziare i progetti di sviluppo dell’azienda previsti per il 2024. Aop Gruppo Viva - Visione Valore Società Cooperativa Agricola, con sede a Cesena, è tra le più importanti associazioni di organizzazioni di produttori a livello europeo. Alla cooperativa sono associate tredici organizzazioni di produttori con circa 4.500 aziende agricole localizzate in tutta Italia con una capacità produttiva di oltre 1 milione di tonnellate di ortofrutta, con un valore della produzione ortofrutticola commercializzata di oltre 650 milioni di euro.
Aop Gruppo Viva - Visione Valore, affonda le sue radici proprio nel “fare insieme” attraverso la realizzazione di progetti che intendono creare un’integrazione “a rete”, al fine di sviluppare le rispettive competenze, di ridurre i costi, di meglio posizionarsi nel mercato per poter creare valore a favore dei rispettivi soci. Questa operazione, fa sapere Bper Banca testimonia l’azione costante a sostegno delle imprese. Particolare attenzione è rivolta al settore agroalimentare, dove recentemente è stato istituito il Servizio Agri Banking, completamente dedicato al supporto del comparto con soluzioni innovative di finanza sostenibile utili ad affiancare l'imprenditore agricolo nel suo percorso di crescita e sviluppo.
“Siamo orgogliosi di continuare a collaborare con un partner di primo livello come Aop - dichiara Cecilia Bavera, responsabile direzione territoriale Centro Est di Bper Banca - Con questa operazione garantiamo un sostegno concreto a una filiera che rappresenta il primo settore economico del nostro Paese con quasi 4 milioni di occupati, pari al 17% del totale nazionale. Nonostante le catastrofi naturali che lo hanno colpito, le evidenze mostrano che c’è spazio per uno sviluppo dinamico, facendo leva sulle eccellenze e sulla sostenibilità”.
Per Mario Tamant, direttore dell’Aop Gruppo Viva, "l’ortofrutta italiana sta vivendo una fase importante con molte sfide da affrontare ed è fondamentale avere prospettive solide. Per questo continueremo nella nostra mission di dare maggiore competitività ai soci, costruire sinergie per la valorizzazione nei mercati e per la realizzazione di progetti comuni di ricerca, per la sperimentazione e l’efficienza produttiva, favorendo l’innovazione e la sostenibilità. In quest’ottica, Bper Banca si configura come un vero e proprio partner che ci affianca nelle strategie di sviluppo. L’aspetto finanziario e la partecipazione attiva di una Banca come Bper, molto vicina al mondo produttivo, la riteniamo essenziale per affrontare i nuovi scenari e generare opportunità di crescita”.