Economia
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Ex Ilva, governo commissaria Adi e assicura liquidità: in arrivo prestito ponte
Si chiude una settimana di scontri durissimi tra Invitalia e ArcelorMittal, il prestito a condizioni di mercato per 320 milioni di euro
Acciaierie d'Italia sarà commissariata. Si chiude così una settimana di scontri durissimi tra Invitalia e ArcelorMittal sul futuro dell'ex gruppo Ilva. Il governo infatti, ha formalizzato ieri ai sindacati il ricorso all'amministrazione straordinaria, seppure temporanea, già decisa di fatto dal Cdm di martedì scorso che aveva varato, a tamburo battente, un decreto legge ad hoc, in Gazzetta Ufficiale oggi, con cui rafforzare la continuità produttiva e occupazionale dell'ex Gruppo Ilva e che, all'articolo 1, sancisce la possibilità che il socio di minoranza pubblico possa attivare la procedura di commissariamento.
Il provvedimento inevitabile
Un provvedimento che si era reso inevitabile a fronte dell'ultima mossa di ArcelorMittal che lunedì scorso, a trattative ancora aperte per testare la strada di un 'divorzio consensuale', aveva presentato alla Camera di Commercio di Milano una istanza di composizione negoziata al tribunale di Milano.
Una mossa che avrebbe profilato per il governo sicuramente un allungamento dei tempi della trattativa oltre che interpretata come una vera e propria 'azione di disturbo' da parte della multinazionale franco-indiana. E mercoledì Invitalia ha inviato una lettera ad Acciaierie d’Italia holding e Acciaierie d’Italia per chiedere la verifica dei presupposti per avviare le procedure per l’amministrazione straordinaria che potrà essere operativa tra due settimane, il tempo per Mittal di rispondere se ci siano o meno le condizioni di insolvenza.
Adi vince il ricorso al Consiglio di Stato
Intanto ieri Acciaierie d'Italia si aggiudica il round sul blocco della fornitura del gas da parte di Snam per mancati pagamenti che il Tar della Lombardia aveva reso operativo lunedì scorso, dopo averne sospeso gli effetti fino al 10 gennaio: Adi infatti ha vinto il ricorso presentato al Consiglio di Stato che ha così sospeso l’ordinanza dei giudici lombardi.
Il prestito ponte da 320 milioni
Amministrazione straordinaria dunque ma temporanea, in attesa di trovare nuovi partner industriali "autorevoli" per il rilancio dell’azienda che potrà avvalersi di una liquidità corrente che il governo garantirà, ha spiegato il governo nella nota finale dell'incontro, "con un prestito ponte a condizioni di mercato per 320 milioni di euro", gli stessi che avrebbe dovuto mettere sul tavolo per acquisire la maggioranza di Acciaierie d'Italia. Gli obiettivi per l'ex Gruppo Ilva, pur commissariato, infatti , hanno spiegato i ministri presenti, per gli Affari europei, Raffaele Fitto (in videocollegamento), per le Imprese Adolfo Urso, per il Lavoro Marina Calderone, per l’Economia, Giancarlo Giorgetti (in videocollegamento) e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, restano "la salvaguardia della continuità produttiva, la tutela dell’occupazione e la sicurezza dei lavoratori", dice ancora Palazzo Chigi che ribadisce di voler fare "la propria parte".
E massima attenzione è stata riservata dal governo anche all'indotto di Taranto, ieri in sciopero con la minaccia di trasformarlo in un blocco totale delle attività all'interno dello stabilimento di Taranto, se non dovessero arrivare garanzie precise sui 120 milioni di crediti mai pagati che vantano al 31 dicembre scorso nei confronti di Acciaierie d'Italia. Per oggi il ministro Urso infatti ha già convocato un incontro in videoconferenza per un aggiornamento sulla situazione. Alla riunione parteciperà anche il ministro del Lavoro, Marina Calderone che ha già peraltro annunciato l'imminente apertura di un tavolo sugli ammortizzatori sociale per i lavoratori dell'ex gruppo Ilva.
Nuova riunione governo-sindacati tra due settimane
"Ci sono ancora dei passaggi legali da gestire ma noi su questo abbiamo dato un segnale di celerità perché le risposte devono essere date in tempi celeri'', ha spiegato ieri. Tra 15 giorni, comunque, quando sarà operativo il dl del governo, esecutivo e sindacati torneranno a riunirsi nuovamente alla sala Monumentale di largo Chigi per fare il punto della situazione. E i sindacati escono dall'incontro con il governo sicuramente più sollevati dall'operatività dell'esecutivo che ha detronizzato Mittal, anche se l'amministrazione straordinaria evoca sempre, nell'esperienza di Fim Fiom Uilm Uglm e Usb, scenari poco confortanti.
La reazione dei sindacati
Ma, come spiega il leader Fim, Roberto Benaglia, "si tratta di una misura drastica, ma l'unica possibile per dare continuità produttiva all’ex gruppo Ilva”. Certo, "un passaggio difficile ma finalmente cominciamo a vedere il futuro, cominciamo a vedere un 2024 diverso dal 2023. La soluzione in campo mantiene fede alla parola data dal governo che stasera varerà il dl ad hoc, domani (oggi, ndr) in Gazzetta Ufficiale", conclude Benaglia. Cauta la Fiom. Un primo passo in avanti? "Noi un primo passo lo faremo quando monitoreremo le condizioni dentro gli impianti e quando saranno dati elementi di garanzia. Fino ad allora siamo sulla strada ma ad oggi queste condizioni ancora non ci sono verificate", spiega il leader Michele De Palma che sul commissariamento di Adi risponde: "Noi eravamo per la soluzione pubblica e continuiamo a essere per la soluzione pubblica che resta la via maestra".
Soddisfatto per l'estromissione di Mittal, più che per il commissariamento, invece, Rocco Palombella, leader Uilm. "La strategia di Mittal è al capolinea. Il Governo ha risposto con decreto legge che lo mette nelle condizioni di interrompere la continuità societaria con la richiesta di amministrazione straordinaria entro quattordici giorni. Noi ovviamente ribadiamo la nostra contrarietà all’amministrazione straordinaria, che nel 2015 ha fatto tabula rasa e ha creato un disastro per le aziende dell’indotto. Abbiamo avuto però delle rassicurazioni da parte di tutti i Ministeri interessati sulla salvaguardia occupazionale e sulla gestione di un eventuale commissariamento che sarà solo temporaneo e che mira a trovare un investitore privato all’altezza dell’ex Ilva”.
Cauta anche l'Uglm. “Ora bisogna creare un cronoprogramma effettivo per dare continuità all’attività produttiva. Non solo. I commissari che dovrà indicare il governo auspichiamo arrivino dal mondo produttivo non da quello della finanza", spiega il segretario generale Antonio Spera. E anche l'Usb “prende atto dell’amministrazione straordinaria" sollecitando una vera continuità produttiva e soprattutto, "richiesta pregiudiziale", la tutela dei lavoratori di appalto e di Ilva in amministrazione straordinaria.
(di Alessandra Testorio)
Economia
Ita-Lufthansa, decisione Ue slitta di 5 giorni al 13 giugno
Lo ha ufficializzato la Commissione europea indicando che il termine viene prorogato di 5 giorni lavorativi
La decisione della Commissione europea sull'operazione tra le due compagnie aeree Lufthansa e Ita slitta dal 6 al 13 giugno. Lo ha ufficializzato la Commissione europea indicando che il termine viene prorogato di 5 giorni lavorativi.
Lufthansa e Ita Airways sarebbero disposte a cedere 11 coppie di slot al giorno all'aeroporto di Milano Linate che corrispondono a 22 voli nell'ambito del pacchetto di 'rimedi' richiesti dall’Antitrust Ue per dare il via libera alle 'nozze' in alta quota. Le due società sarebbero inoltre in trattative 'avanzate' con easyJet, individuata come 'remedy taker', cioè il soggetto che dovrà subentrare laddove, secondo l’Ue, i due promessi sposi diventerebbero monopolisti. E' quanto risulta al Corriere della Sera, notizia che ha appreso da quattro fonti comunitarie a conoscenza delle discussioni e che sottolineano come spetti ai soggetti coinvolti consegnare il pacchetto definitivo.
Ita, ministero dell’Economia, Lufthansa e Commissione europea non commentano. No comment 'sulle speculazioni' anche da easyJet dove una portavoce conferma che "ci siamo impegnati nel processo che la Commissione normalmente conduce". Gli uffici guidati dalla commissaria Margrethe Vestager hanno chiesto alcune integrazioni al secondo pacchetto di 'rimedi' che Ita e Lufthansa hanno inviato l’11 aprile. Per questo la data ultima del parere Ue sulla proposta di nozze è stata spostata dal 6 al 13 giugno 2024.
Economia
G7, Pichetto: “Clima molto buono, convergenze tra...
“Il nucleare di quarta generazione è l'indirizzo di ricerca e sperimentazione che abbiamo avuto dal Parlamento e di conseguenza lo sto portando avanti"
“Vi sono molte convergenze e limature tra le posizioni dei diversi Paesi, che rispecchiano la realtà rispetto alle condizioni energetiche dei vari Paesi, ma il clima è molto buono”. Lo dice, a margine della sua partecipazione all'incontro 'Bridging tradition and sustainable energy', promosso da Italgas, il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, che sulle priorità del G7 aggiunge: “Siamo il Paese che è al centro del Mediterraneo e che proprio per questo soffre più di tutti il cambiamento climatico, il rischio di perdita di biodiversità che è una caratteristica forte del nostro Paese, e naturalmente anche la questione dell’inquinamento, usiamo il termine più comune ma che dà più senso. Quindi le priorità sono le variazioni da realizzare sulla decarbonizzazione: un termine che significa la riduzione in modo forte dell'emissione carbonica, che parte dal primo inquinante, il carbone, poi passa al petrolio e infine alla produzione di energia pulita, utilizzando il gas come transizione al 2050”.
“Il nucleare di quarta generazione è l'indirizzo di ricerca e sperimentazione che abbiamo avuto dal Parlamento – aggiunge Pichetto Fratin – di conseguenza lo sto portando avanti. All'altra parte, rispetto alle varie ipotesi di scenario, tengo conto e riporterò nell'ambito di ciò che mi compete, quelle che sono le risultanze della piattaforma per il nucleare sostenibile". Sul tema della sicurezza energetica il Ministro non si sbilancia: “Ci sarà il confronto durante le Ministeriali sia nella parte plenaria, sia in quella Ambiente che Energia, che sono le due settoriali, sia nelle molte bilaterali che si terranno in questi giorni, a partire da oggi”.
Economia
G7, Pichetto: “Ruolo determinante per accelerare la...
Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica a proposito del G7 Ambiente, Clima ed Energia che si svolge in questi giorni a Venaria
"E' un'agenda fittissima perché copre tutti i campi, quello che stiamo vivendo è un momento di forte cambiamento climatico, di rischio di perdita biodiversità, di inquinamento e dobbiamo svolgere azioni prima di tutto di mitigazione che significa di decarbonizzare e ridurre a livello mondiale le emissione di CO2, e il ruolo del G7 che rappresenta i 7 Paesi industrializzati, può essere determinate per le scelte a livello di Cop per accelerare percorsi di decarbonizzazione nel tentativo di evitare che le temperature della Terra superino un grado e mezzo". Lo ha affermato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, a proposito del G7 Ambiente, Clima ed Energia che si svolge inq questi giorni a Venaria (Torino), del ospite della trasmissione radiofonica 'Non stop News' su Rtl 102,5.