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Farmaci biosimilari, il Piemonte regione virtuosa per consumi. Intanto le associazioni pazienti chiedono di partecipare ai tavoli decisionali
7 Dicembre 2023 - I farmaci biosimilari rappresentano un'opportunità per contribuire alla sostenibilità del sistema sanitario, mantenendo invariate le opportunità terapeutiche a disposizione dei pazienti, e sono una grande opportunità anche per creare sostenibilità e garanzia di accesso all’innovazione stessa.Il Piemonte è, tra le grandi regioni del Nord, quella più virtuosa con il 57,6% secondo l’ultimo position paper. Il Nord utilizza più farmaci biosimilari del Centro e del Sud in una media del 50% a livello nazionale, sotto l’Umbria si scende sotto il 50%, fino ad arrivare al Sud in cui le regioni si mostrano meno virtuose nell’utilizzo di questi farmaci. Ma esistono alcune criticità e a portarle all’attenzione sono le associazioni dei pazienti nel corso del webinar di Motore Sanità-“Biosimilari, una soluzione concreta a garanzia dell’equità e dell’accesso sostenibile alle cure. Piemonte”, organizzato con il patrocinio di ANMAR Associazione Nazionale Malati Reumatici, AAPRA ODV ETS Associazione Ammalati Pazienti Reumatici Autoimmuni, Azienda Ospedaliera di Alessandria Santi Antonio e Biagio e Cesare Arrigo, AMAR Piemonte Onlus Associazione Malati Reumatici del Piemonte, ANAP onlus Associazione Nazionale “Gli Amici per la Pelle”, Azienda Ospedaliera Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino e Università del Piemonte Orientale.
Sui valori di equità e sostenibilità è intervenuto Domenico Ro ssi, Vice Presidente IV Commissione (Sanità, politiche e sociali e politiche per gli anziani): “sono fondamentali quando parliamo del nostro sistema sanitario che vuole e deve essere universalitstico ma che fa fatica ad esserlo. Siamo alle prese con una sfida importante che è quella di una nuova organizzazione del nostro sistema sanitario che sia in grado di rispondere ai bisogni di salute dei cittadini. Per elaborare una nuova organizzazione si passa dal confronto all’approfondimento a momenti di incontro come questi”.
L’ESPERIENZA DELL’AO DI ALESSANDRIA
Valter Alpe, Direttore Generale dell’Azienda ospedaliera di Alessandria, ha spiegato che nel 2022 sui farmaci biosimilari di maggiore utilizzo (area oncologica, dermatologica, gastroenterologica, reumatologica) in un anno si è avuto sulla spesa complessiva dell’azienda, includendo i farmaci innovativi oncologici e non oncologici, un risparmio di 2milioni di euro rispetto ai farmaci originator “una cifra particolarmente significativa – ha rimarcato Alpe- perché vale circa il 6-7% di risparmio sulla spesa che abbiamo. Ma quanto siamo stati in grado a reinvestirlo? A livello regionale:poco”.
LA VOCE DEI PAZIENTI: ANSIE, TIMORI E DIFFICOLTA’ NON TENUTE IN CONSIDERAZIONE
Le difficoltà che incontrano pazienti reumatici – che in Piemonte sono il 7% della popolazione - quando hanno a che fare con i farmaci biosimilari sono:ritornare dal medico prescrittore per modificare il piano terapeutico;lo switch; ottenere la dispensazione del farmaco prescritto dal clinico; ottenere una vera medicina di prossimità e il giusto riconoscimento dell'invalidità derivante dalla patologia e riuscire ad avere un adeguato monitoraggio della malattia. A questo si aggiungono ansie, timori e difficoltà che non sono mai state tenute in considerazione, secondo le Associazioni pazienti,e l’autonomia prescrittiva del medico è stata spesso condizionata da linee di indirizzo regionali e locali.
“Ora un nuovo problema si sta delineando e deve essere assolutamente affrontato e risolto: le nuove recenti terapie (già in uso e in arrivo), spesso molto più efficaci delle prime “biologiche” e con modalità di somministrazione che favoriscono aderenza e persistenza, sono di nuovo viste come “minaccia” al contenimento della spesa farmaceutica” ha rimarcato Ugo Viora, Manager Esecutivo AMaR Piemonte Onlus e Presidente ANAP.“Inoltre, la personalizzazione delle terapie non solo in base alle esigenze di vita del paziente, ma addirittura sulla loro effettiva efficacia sui singoli soggetti diversi è ormai una realtà. Eppure, già si sente aleggiare l’idea di creare percorsi “virtuosi” di presa in carico che non ne tengono conto e prevedono per tutti uno step di accesso che fa ricorso alle terapie di cui attualmente sono disponibili i biosimilari. Se tali ipotesi dovessero diventare realtà, medici e pazienti insieme si dovrebbero adoperare per rendere molto difficile l’attuazione di un simile disegno e sicuramente le associazioni si muoveranno unite per contrastarla”.
Silvia Tonolo, Presidente dell'Associazione Nazionale Malati Reumatici ANMAR, ha rimarcato che “serve costituire entro tempi brevissimi tavoli o gruppi di discussione sulle patologie reumatologiche per dare concreta attuazione all'atto di indirizzo del Ministero della Salute del 3 ottobre 2022 e della mozione approvata in bicamerale a marzo 2022. Serve che le associazioni dei pazienti partecipino ai processi decisionali; serve aggiornare i criteri di programmazione della spesa e riservare una quota per l'approvvigionamento dei farmaci prescritti dai clinici per garantire la continuità terapeutica anche se questi non sono vincitori di gara o non abbiano partecipato alla gara, garantendo la piena rimborsabilità di questi, così come è ribadito a chiare lettere dalla magistratura amministrativa. Infine, serve garantire la partecipazione del medico specialista reumatologo nel contesto delle visite collegiali INPS per la valutazione dell'invalidità”.
AAPRA Associazione Ammalati Pazienti Reumatici Autoimmuni sostiene l'utilizzo dei farmaci biosimilari in un'ottica di sostenibilità, in quanto si sono dimostrati, in termini di efficacia e sicurezza, alla stregua degli originator, “tuttavia – come sostiene Stefania Plateroti, Vicepresidente- l'uso dei multi-switch, ovvero la pratica di passare da un farmaco all'altro, sembra essere meno sicuro e potrebbe essere motivato da fini economici piuttosto che di salute. Riteniamo fondamentale un'adeguata formazione dei pazienti nel management della loro patologia. A tal fine, promuoviamo incontri formativi con focus sui farmaci biosimilari, al fine di ridurre perplessità e dubbi, ma anche di rafforzare la consapevolezza favorendone un approccio più sereno e partecipativo. Inoltre, proponiamo che il monitoraggio terapeutico passi anche attraverso i pazienti, rendendo possibile per loro l'accesso ai registri di farmacovigilanza.Questo permetterebbe un utilizzo attivo e di più profonda contezza dei farmaci biosimilari. Infine, suggeriamo di salvaguardare l'aderenza alle terapie, non solo attraverso un approvvigionamento dei farmaci da parte dei pazienti più accessibile attraverso una più estesa distribuzione sul territorio, ma anche attraverso una somministrazione, la dov'è possibile e sicura, controllata nell'esecuzione delle terapie perché diretta”.
Come ha sottolinea Enrico Fusaro, Direttore SC Reumatologia AOU Città della Salute e della Scienza di Torino, in presenza di un'elevata attività di malattia o in occasione di uno switch effettuato senza la piena consapevolezza del paziente, il passaggio a biosimilare avrà maggiore probabilità di fallimento“questo comporterà il passaggio ad un farmaco biologico differente, spesso tra quelli non biosimilari, con il risultato di avere creato un disagio al paziente interrompendo il trattamento, e di avere sostituito il farmaco con uno a maggior costo. È pertanto indispensabile che tutti gli attori di questo processo, decisori, medici, farmacisti siano allineati sull'obiettivo della persistenza in terapia, a tutela del paziente e del controllo della spesa. Purtroppo talvolta si assiste a tentativi di forzatura del processo che comunque vede il clinico come primo responsabile della prescrizione in un contesto che non prevede la sostituzione automatica".
Grazia Ceravolo, Direttrice della Farmacia ospedaliera dell'Asl To 3 ha spiegato come fare per aiutare il paziente: “Operatori sanitari, cittadini e pazienti è importante che onorino il compito della segnalazione della farmacovigilanza, perché in questo modo si riesce ad epurare il mercato di quei farmaci che, malgrado abbiano avuto delle autorizzazioni dagli enti regolatori, non si sono poi dimostrati all’altezza di una efficacia dichiarata sin dall’inizio nella dichiarazione presentata ad Aifa. Per quanto riguarda l’aggiudicazione della gara, se si riuscisse a dare un prezzo a parità di principio attivo, forma farmaceutica e di indicazione terapeutica si faciliterebbe la gestione quotidiana dei pazienti”.
Si ringrazia Sandoz per il contributo incondizionato.
Ufficio stampa Motore Sanità
Laura Avalle - 320 098 1950
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comunicazione@motoresanita.it
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Il Solito Dandy
"Irresistibile" è l’inno di un nuovo inizio che risuona d'amore e rinascita
Milano, 26 aprile 2024 - Dopo il successo di X-Factor il Solito Dandy torna oggi con Irresistibile, il nuovo singolo per Neverending Mina con distribuzione ADA/Warner. Questo brano rappresenta un viaggio intenso di rinascita, ricco di speranza e di nuovi inizi.
"Irresistibile" si immerge nelle profondità dell'esperienza umana, toccando le corde delle nostre ferite più profonde e della nostra intrinseca capacità di rinascita. Il Solito Dandy, attraverso questo singolo, invita ad accogliere la nuova primavera della vita, trovando bellezza e forza nel processo di guarigione e rinnovamento.
Il videoclip del brano, diretto da Valerio Desirò e prodotto da Bad Boss Production, è una rappresentazione visiva di questo messaggio. Ambientato in un castello barocco, il video narra la storia d'amore tra Il Solito Dandy e la Donna Aragosta, che liberatasi dalla sua maschera di crostaceo rivela il volto di una ragazza ferita ma libera di amare di nuovo. Tra elementi surreali, come una discoteca di fiori e occhi psichedelici, emerge un racconto di rinascita e di amore redentore.
«In questo mondo distratto e rumoroso mi piace immaginare una rivoluzione gentile, fatta di persone che rispondono alla rabbia con comprensione” dice l’artista. “Un’incredibile rivoluzione dove tutti puntiamo al bene altrui, oltre gli individualismi augurandoci il meglio.”
"Irresistibile" non è solo un singolo, ma un invito a credere di nuovo nell'amore, a lasciarsi alle spalle le corazze del passato per abbracciare con coraggio e dolcezza un futuro. È una canzone per tutti coloro che, nonostante le battute d'arresto, continuano a cercare la bellezza e la gentilezza in questo mondo.
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SNAI – Serie A: Juve-Milan vale il secondo posto, Allegri a...
Bologna in casa con l’Udinese per alimentare le speranze Champions: un altro successo per Motta a 1,60. A San Siro festa Inter con il Torino: tre punti nerazzurri a 1,55
Milano, 26 aprile – Assegnato lo scudetto, con l’Inter che ha già festeggiato il tricolore nel derby di lunedì scorso, le ultime cinque giornate del campionato di Serie A valgono per gli altri obiettivi: la qualificazione alle coppe europee e la salvezza. Il big match si gioca sabato alle 18 allo Stadium tra Juventus e Milan, con in palio il secondo posto. La Juventus, che in settimana ha raggiunto la finale di Coppa Italia, cerca tre punti per tornare a contatto con la seconda posizione e le quote Snai sono dalla parte di Allegri, favorito a 2,05. Per il pareggio si sale a 3,35, con il «2» in favore di un Milan in grande difficoltà a 3,60. Equilibrio tra Under (1,80) e Over (1,90), con il Goal a 1,70 che si fa preferire al No Goal a 2,00. Vlahovic e Milik a 3,25 sono i marcatori più probabili, seguiti da altri due juventini come Chiesa e Kean a 3,50, stessa quota di Giroud. Subito dietro, Leao, Yildiz e Jovic a 4,50.
Sfida Champions L’altra sfida da seguire è quella di domenica alle 18 al ‘Maradona’ tra Napoli e Roma, con i giallorossi che arrivano dalla vittoria nel recupero a Udine che li ha avvicinati alla Champions League, il prossimo anno riservata alle prime cinque. Per la squadra di Calzona, invece, è l’ultima chiamata. Le quote pendono però dalla parte della vincitrice dello scudetto 2023: segno «1» a 1,95, pareggio a 3,35, «2» a 3,90.
Così come per Juventus-Milan, anche per Napoli-Roma poca distanza tra Under (1,87) e Over (1,80), con il Goal a 1,65 che ha un’offerta più bassa rispetto al No Goal a 2,10.
Sogno Bologna In zona Champions c’è anche il Bologna, reduce dal successo proprio contro la Roma all’Olimpico. I rossoblù, domenica alle 15, ospitano un’Udinese beffata dai giallorossi nel recupero: lavagna tutta sbilanciata dalla parte degli emiliani, favoriti a 1,60. Il pareggio vale 3,75, mentre la prima vittoria dei friulani nella gestione Cannavaro vola a 6,00. A sperare nella qualificazione alla Champions c’è anche l’Atalanta, reduce dall’impegno infrasettimanale in Coppa Italia contro la Fiorentina che è valso l’accesso alla finale: al Gewiss arriva l’Empoli, con Gasperini avanti a 1,45 rispetto a Nicola a 6,75; a metà strada il pareggio a 4,50. Più attardata la Lazio, che comunque non vuole arrendersi: dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia, il riscatto contro un Verona in salute nel match in programma sabato sera paga 1,60. Impresa di Baroni a 5,50, «X» in mezzo a 3,80.
Festa Inter La partita di domenica alle 12.30 sarà invece una passerella per l’Inter che riceve il Torino. Dopo l’aritmetica certezza di conquistare lo scudetto, le quote Snai restano tutte dalla parte della squadra di Simone Inzaghi: altri tre punti a 1,55, con il pari a 3,90 e il colpo granata a 6,25.
Ufficio stampa Snaitech
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Cell: 348.4963434
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Anatomia di un attacco phishing
Kaspersky spiega come i criminali informatici prendono di mira le e-mail aziendali
Milano, 26 aprile 2024. Il phishing è tra le tecniche più diffuse ed efficaci utilizzate dai criminali informatici per colpire le aziende. Questi attacchi mirano a ingannare i dipendenti, spacciandosi per fonti legittime e inducendoli così a rivelare informazioni sensibili, come le credenziali di accesso o i dati finanziari. Gli attacchi di phishing si presentano in varie forme, ma spesso prendono di mira i sistemi aziendali di posta elettronica per la quantità di informazioni sensibili contenute. Kaspersky svela l’anatomia di un attacco di phishing per aiutare le aziende a rafforzare le difese contro possibili violazioni.
Secondo il report "The State of Email Security 2023" di Mimecast, l'83% dei CISO intervistati considera la posta elettronica come la fonte principale di attacchi informatici. Il recente caso Pepco Group ha dimostrato le gravi conseguenze aziendali degli attacchi di phishing. A fine febbraio, l'azienda ha comunicato che la sua filiale ungherese era stata vittima di un sofisticato attacco di phishing, che ha causato la Perdita di circa 15,5 milioni di euro. Questo incidente evidenzia la crescente minaccia rappresentata dai criminali informatici, sottolineando la necessità per le organizzazioni di rafforzare le proprie difese di sicurezza informatica. In risposta a questo problema, Kaspersky svela l'anatomia di un attacco di phishing per aiutare le aziende a proteggersi in modo efficace da potenziali violazioni.
1. Motivazioni dei cyber criminali
Gli attacchi di phishing sono riconducibili a criminali informatici motivati da vari fattori. In generale, cercano un guadagno economico acquisendo illegalmente informazioni sensibili come i dati della carta di credito o le credenziali di accesso, che possono essere vendute o utilizzate per transazioni fraudolente. Inoltre, alcuni sono mossi da motivazioni politiche o ideologiche, o ancora a scopo di spionaggio; qualsiasi sia la ragione, gli attacchi comportano sempre gravi rischi per le aziende.
2. L'approccio iniziale
Gli attacchi di phishing iniziano tipicamente con la creazione di e-mail fraudolente da parte dei criminali informatici, concepite per indurre i destinatari ad agire. Queste e-mail spesso imitano comunicazioni legittime provenienti da fonti affidabili, come colleghi, partner commerciali o organizzazioni note. Per aumentare la credibilità, gli aggressori possono utilizzare tecniche come lo spoofing degli indirizzi dei mittenti o la riproduzione del marchio aziendale. La situazione è ulteriormente aggravata dall'emergere di attacchi di phishing basati sull'intelligenza artificiale, che sfruttano algoritmi sofisticati per creare e-mail di phishing altamente convincenti e personalizzate. Questo rende ancora più difficile individuare e combattere tali minacce.
3. Contenuti e tecniche ingannevoli
Il successo degli attacchi di phishing è legato allo sfruttamento dei punti di debolezza delle persone. I criminali informatici fanno leva su tecniche di manipolazione psicologica, costringendo le vittime ad agire d'impulso senza valutare a fondo la legittimità dell'e-mail.
Le e-mail di phishing utilizzano varie strategie per ingannare i destinatari e ottenere le risposte desiderate. Le tecniche più comuni includono:
• Falsi pretesti: le e-mail possono sembrare urgenti o importanti, invitando i destinatari ad agire rapidamente per evitare presunte conseguenze o approfittare di opportunità che possono sembrare reali.
•Social engineering: gli aggressori personalizzano le e-mail e adattano i messaggi in base a interessi, ruoli o esigenze dei destinatari, aumentando la probabilità di attirare la vittima.
•Link e allegati dannosi: le e-mail di phishing spesso contengono link a siti web fraudolenti o allegati malevoli per raccogliere credenziali, installare malware o avviare transazioni non autorizzate.
4. Eludere il rilevamento
Per evitare il rilevamento da parte dei sistemi di protezione delle e-mail e delle soluzioni anti-phishing, i criminali informatici affinano costantemente le loro tattiche e si adeguano all'evoluzione delle misure di cybersecurity. Possono utilizzare tecniche di offuscamento, metodi di crittografia o reindirizzamento degli URL per eludere il rilevamento e aumentare l'efficacia degli attacchi.
5. Conseguenze degli attacchi di phishing riusciti
Quando gli attacchi di phishing hanno successo, le conseguenze per le aziende possono essere gravi. Le violazioni dei sistemi aziendali di posta elettronica possono causare accessi non autorizzati a dati sensibili, perdite finanziarie, danni alla reputazione e mancata conformità alle normative. Inoltre, gli account di posta elettronica compromessi possono fungere da punto di partenza per ulteriori attacchi informatici, come Business Email Compromise (BEC) o esfiltrazione dei dati.
Strategia di mitigazione
Per proteggersi dagli attacchi di phishing che colpiscono i sistemi aziendali di posta elettronica, le aziende devono implementare solide misure di cybersecurity ed formare i dipendenti per aumentare la consapevolezza e le best practice in materia di phishing. Le strategie di mitigazione efficaci includono la formazione dei dipendenti, l'introduzione dell'autenticazione a più fattori, la formulazione di piani di risposta agli incidenti e l'implementazione di soluzioni avanzate di filtraggio e sicurezza delle e-mail.
"Nell'attuale panorama dinamico delle minacce, le aziende si trovano ad affrontare una serie sempre crescente di rischi informatici con attacchi basati sulle e-mail, che rappresentano una minaccia particolarmente insidiosa. In Kaspersky riconosciamo l'importanza fondamentale di dotare le aziende di solide soluzioni di cybersecurity per aiutarle a difendersi da queste minacce in continua evoluzione. Kaspersky Security for Mail Server combina funzionalità avanzate di filtraggio dei contenuti con una tecnologia di apprendimento automatico all'avanguardia per fornire una protezione senza precedenti ai sistemi aziendali di posta elettronica, anche contro gli attacchi di phishing basati sull'intelligenza artificiale. Sfruttando le nostre soluzioni, le aziende possono difendersi in modo proattivo dagli attacchi di phishing e da altre minacce dannose, garantendo la sicurezza e l'integrità dei loro dati sensibili", ha commentato Timofey Titkov, Head of Cloud & Network Security Product Line di Kaspersky.
Informazioni su Kaspersky
Kaspersky è un’azienda globale di sicurezza informatica e digital privacy fondata nel 1997. Le profonde competenze in materia di Threat Intelligence e sicurezza si trasformano costantemente in soluzioni e servizi innovativi per proteggere aziende, infrastrutture critiche, governi e utenti in tutto il mondo. Il portfolio completo di sicurezza dell’azienda comprende una protezione leader degli endpoint e diverse soluzioni e servizi di sicurezza specializzati e soluzioni Cyber Immune, per combattere le sofisticate minacce digitali in continua evoluzione. Oltre 400 milioni di utenti sono protetti dalle tecnologie Kaspersky e aiutiamo 220.000 aziende a tenere al sicuro ciò che più conta per loro. Per ulteriori informazioni è possibile consultare https://www.kaspersky.it/
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