Politica
Ucraina, Meloni a Zelensky: “Italia al vostro fianco...
Ucraina, Meloni a Zelensky: “Italia al vostro fianco finché necessario”
"L'iniziativa di oggi, Grain from Ukraine, assume una valenza simbolica estremamente potente. L'Italia accoglie con grande favore la volontà del Governo di Kiev di dare continuità a questa iniziativa e intende offrire un contributo ulteriore di due milioni di euro. In questo contesto, torniamo a chiedere alla Russia di rinnovare la sua adesione alla Black Sea Grain Iniziative per garantire che i prodotti agricoli ucraini possano raggiungere i mercati internazionali e aiutare, in particolare, le Nazioni più fragili e che soffrono di più in termini di sicurezza alimentare". Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un videomessaggio trasmesso durante il vertice "Grain from Ukraine", in corso a Kiev.
"L'impegno che l'Italia assicura oggi alla Grain from Ukraine rientra nel sostegno a 360° gradi - militare, finanziario e umanitario - che abbiamo garantito all'Ucraina dal primo giorno dell'invasione. L'Italia è e sarà al vostro finché sarà necessario. Perché il futuro dell'Ucraina è un futuro di pace, è un futuro di libertà, è un futuro europeo. Il popolo ucraino può contare sull'Italia. Ci siamo sempre stati, e ci saremo sempre", la promessa della premier.
"Caro Presidente Zelensky, caro Volodymyr, non stiamo vivendo giornate come altre. Sono giornate particolari, per l'Ucraina e per tutti noi. Oggi è 25 novembre e insieme commemoriamo le vittime dell'Holodomor, lo sterminio per fame perpetrato novant'anni fa dal regime sovietico ai danni del vostro popolo e che causato milioni di morti", ha detto Meloni.
"Oggi è anche il 640° giorno di eroica resistenza del popolo ucraino alla guerra di aggressione russa. È il 640° giorno di resistenza a chi avrebbe voluto piegare il vostro popolo con le bombe, il buio, il freddo e la fame. Non ci sono riusciti, grazie al vostro eroismo e al vostro amore per la vostra libertà e la vostra indipendenza".
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Giorgia Meloni, Mantovano: “Mai a rischio la sua...
Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio riferisce in merito a notizie giornalistiche sulla presenza di due uomini vicino all'auto dell'ex compagno della premier, Andrea Giambruno
"La sicurezza del presidente Meloni non è mai stata posta a rischio". Lo sottolinea il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, in riferimento a notizie giornalistiche che parlavano della presenza di due uomini nei pressi dell'auto dell'ex compagno della presidente del Consiglio, Andrea Giambruno.
"Dell'episodio accaduto sotto l'abitazione del presidente del Consiglio nella notte tra il 30 novembre e il 1 dicembre, mentre il presidente Meloni era impegnata in una missione all'estero, ho puntualmente riferito - quale Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica - nella mia ultima audizione al Copasir il 4 aprile scorso. Non ho difficoltà a ribadire quanto già chiarito nella sede parlamentare propria, e cioè che gli accertamenti svolti per la parte di competenza dell'intelligence hanno consentito con certezza di escludere il coinvolgimento nell'episodio di appartenenti ai Servizi".
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Europee, Calenda si candida: “La scelta di Meloni...
"In tutte le circoscrizioni"
Il leader di Azione Carlo Calenda si candida alle elezioni Europee. "Dopo aver consultato il Direttivo del partito, i o ed Elena Bonetti abbiamo deciso di accettare la sfida e candidarci insieme in tutte le circoscrizioni - annuncia - per dare ancora più forza alla squadra di straordinaria qualità che abbiamo messo in campo da settimane, con un programma netto e chiaro e l'obbligo per tutti i candidati di aderire al gruppo Renew. Siamo europei e lo dimostreremo l'8 e il 9 giugno" aggiunge.
"Dobbiamo opporci al progetto di Giorgia Meloni"
"Nei mesi scorsi ho più volte sollecitato pubblicamente tutti i leader politici a firmare un accordo per non candidarsi alle Europee" dice. "Schlein e Tajani hanno già scelto la strada della candidatura diretta. Ma la discesa in campo della presidente del Consiglio e la sua piattaforma antieuropea e sovranista, cambiano completamente lo scenario. Dobbiamo opporci con tutti i mezzi al progetto di 'una piccola Italia in una piccola Europa' di Giorgia Meloni. È necessario rispondere a questa sfida antieuropea mettendosi direttamente in gioco".
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Europee, ecco perché si potrà votare Meloni scrivendo solo...
Le schede che riporteranno solo il nome di battesimo della premier saranno valide
"Chiedo agli italiani di scrivere sulla scheda il mio nome, ma il mio nome di battesimo, scrivete sulla scheda Giorgia, perché io sono e sarò sempre una di voi". Dal palco di Pescara, dove ha annunciato la sua candidatura alle Europee come capolista in tutte le circoscrizioni, Giorgia Meloni ha invitato gli elettori a scrivere sulla scheda solo 'Giorgia'. A spiegare il perché e a fugare ogni dubbio sulla scelta è stato poco dopo il ministro per le Politiche agricole Francesco Lollobrigida, che, al termine dei lavori della kermesse Fdi, ha spiegato che, sulla scheda per le Europee, "ci sarà scritto 'Giorgia Meloni detta Giorgia'", chiarendo quindi che le schede che riporteranno solo il nome di battesimo della premier saranno perfettamente valide.
"È una possibilità che la norma dà proprio per semplificare il concetto", ha chiarito il ministro. Una possibilità, quella dello pseudonimo elettorale, usata più volte anche in passato. L'esempio più noto è quello dello scomparso leader dei Radicali, che sulla scheda elettorale compariva come "Giacinto Pannella detto Marco". Più di recente, nell'elezione che lo ha incoronato sindaco di Milano, Sala ha usato sulla scheda "Giuseppe Sala detto Beppe". Ha aggiunto invece il solo nome di battesimo proprio come farà la premier una candidata delle liste di Carlo Calenda alle comunali di Roma del 2021, "Cecilia Frielingsdorf detta Cecilia".