Spettacolo
Fuori ora il videoclip ufficiale del brano “Non sto...
Fuori ora il videoclip ufficiale del brano “Non sto bene con me” di Lavinia Abate
Quando Lavinia Abate fu incoronata Miss Italia 2022, il pubblico aveva scorto soltanto la punta dell’iceberg del suo talento multiforme. Oltre al titolo e al sorriso che ha conquistato l’Italia, si cela una giovane donna il cui amore per la musica ha radici profonde, che affondano nell’infanzia. A soli 12 anni, Lavinia iniziò a scrivere canzoni, suonando il pianoforte in un’esplorazione precoce del suo talento innato.
Il suo debutto musicale con il singolo “Non sto bene con me”, uscito il 3 novembre, è stato un’introduzione intima al suo mondo interiore: il brano esplora temi di autostima e ricerca di approvazione, riflettendo un’esperienza universale di insicurezza personale esacerbata dall’isolamento durante la quarantena. La sua apertura vulnerabile, “È come se io tutto quello che faccio lo faccio per compiacere qualcuno, non per me stessa”, mette a nudo il conflitto tra vivere per se stessi e sotto il peso delle aspettative altrui.
Un riflesso di emozioni condivise
Il singolo di Lavinia cattura una dualità emotiva palpabile: il desiderio di indifferenza verso le opinioni altrui contrapposto alla sete di approvazione. Il ritornello, “Perché non sto bene con te se non sto bene da me”, risuona come un mantra di autoconsapevolezza che parla direttamente all’anima degli ascoltatori, ricordando l’importanza di trovare la propria identità e autostima prima di cercare l’accettazione altrui.
Lavinia Abate non solo ha rivelato una dimensione inaspettata di sé ma ha anche mostrato di essere una promettente voce nel panorama musicale italiano. Il suo messaggio, intriso di profondità sull’autoaccettazione, si staglia in un contesto culturale dominato dall’immagine pubblica e dai giudizi esterni.
La metamorfosi di un’artista
Il 9 novembre segna l’evoluzione della narrazione musicale di Lavinia Abate, con il lancio del videoclip ufficiale di “Non sto bene con me”. Attraverso immagini potentemente simboliche, il video apre una finestra sull’anima dell’artista. “La sedia rappresenta il peso che mi devo trascinare dietro per essere accettata dagli altri”, dichiara Lavinia, sottolineando la lotta interiore tra la ricerca di auto-approvazione e la pressione di conformarsi alle aspettative sociali.
Le riprese a casa di Lavinia aggiungono un altro strato di intimità: rivelano “la vera me con un animo sensibile e insicuro,” nelle sue stesse parole. Il videoclip mostra una casa incompleta, con scatole ammucchiate, metafora visiva del suo caos interiore. Il piano è il suo rifugio, un’ancora nella tempesta delle sue incertezze.
La casa e il cuore: scene di vita vissuta
Il video prosegue mostrando un’abitazione che simboleggia lo stato d’animo di Lavinia. Non è solo un set, ma una rappresentazione del suo “essere interiore molto confusionario e disordinato“. Il disordine esterno è una metafora dello stato interno, come ci spiega la stessa Lavinia, offrendo agli spettatori uno sguardo più profondo nel suo mondo. La sua connessione con il pianoforte è palpabile, un legame che trascende la musica per diventare una forma di espressione personale. Il suo tocco non è solo una performance ma un dialogo, un modo per Lavinia di comunicare le sue emozioni più profonde.
Il finale lascia lo spettatore di fronte a una sedia vuota, simboleggiando il fallimento nell’ottenere l’approvazione esterna e la difficoltà di trovare accettazione interiore. È una scelta artistica audace che sottolinea il messaggio della canzone: senza pace interiore, la ricerca di un posto nel mondo è infruttuosa.
Lavinia non cerca di offrire soluzioni facili. La sedia vuota non è una risposta ma un punto di partenza per un dialogo più ampio su autoaccettazione e realizzazione personale. “Il video finisce con la sedia vuota che simboleggia il mio tentativo non riuscito di trovare un posto dove sto bene con me,” afferma Lavinia, invitando all’introspezione.
Una promessa per il futuro
Il cammino di Lavinia non si fermerà con “Non sto bene con me”: questo brano rappresenta l’apertura di un capitolo artistico, pieno di potenzialità e aspettative per il futuro. Il singolo, già apprezzato per la sua sincerità e profondità, si arricchisce ora di una dimensione visiva che promette di lasciare un’impronta duratura. Il videoclip è disponibile su YouTube, è inoltre possibile ascoltare il brano su Spotify e su tutte le principali piattaforme.
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Eurovision 2024, le 8 cose che (forse) non sai sulla...
Domani al via l'edizione 2024, Angelina Mango pronta a rappresentare l'Italia
Ci siamo: l'Eurovision scalda i motori, e alla Malmo Arena è tutto pronto per il debutto. Da domani fino a sabato 11 maggio al via la kermesse musicale più importante d'Europa, che sbarcherà sulle tv di milioni di persone appassionate pronte a tifare i loro beniamini. L'Italia, già in finale insieme a Francia, Germania, Spagna e Regno Unito, sarà rappresentata da Angelina Mango - vincitrice di Sanremo 2024 con il suo brano 'La Noia'- che si esibirà nel gran finale di sabato accanto ai 20 selezionati dalle due semifinali e agli altri Big Five più la Svezia.
Le 8 cose che (forse) non sai sulla kermesse
Vediamo alcune curiosità della manifestazione che forse non tutti conoscono. Quando è nata Eurovision? Quella del 2024 è la 68esima edizione del concorso: la prima edizione si tenne nel 1956 al teatro Kursaal di Lugano, in Svizzera, e allora furono sette i Paesi concorrenti, tra cui l'Italia. L'Eurovision si è mai svolto in Italia? Sì, il nostro Paese ha ospitato altre due volte questa gara: nel 1965, al centro Rai di Napoli e nel 1991 a Cinecittà (Roma). Quanti sono i Paesi in gara? Le nazioni concorrenti sono ben 40, con artisti che cantano in 14 lingue diverse: dallo spagnolo al serbo, dal tedesco al greco, dal portoghese allo svedese.
E' vero che esiste un gruppo di fan che vota prima della gara? Sì. Ogni anno i membri dell'Ogae, un'organizzazione internazionale formata da una rete di gruppi fan della competizione, di paesi europei e non, ha l'opportunità di ascoltare i brani e votarli. Quest'anno, le votazioni si sono svolte dal 1º al 28 aprile e i risultati sono stati pubblicati sul sito web dell'organizzazione. La classifica dell'Ogae è questa: Svezia al primo posto, poi Filnandia, Francia, Norvegia e Austria.
Quanti sono gli ascoltatori delll'Eurovision Song Contest? Nel 2023 l'evento è stato seguito in diretta televisiva da 162 milioni di spettatori nei 38 paesi che hanno reso disponibili i propri dati di ascolto, 1 milione in più rispetto all'edizione precedente. Al dato devono aggiungersi quelli dei social: 7,6 milioni di utenti che hanno seguito la trasmissione della finale su YouTube e 4,8 milioni su TikTok. L'Italia ha mai vinto, e quante volte? Il nostro Paese ha vinto tre volte: nel 1964 con 'Non ho l'età' di Gigliola Cinquetti, nel 1990 con 'Insieme: 1992' di Toto Cutugno e nel 2021 con 'Zitti e buoni' dei Maneskin.
E' sempre andato in onda regolarmente dalla sua nascita? Solo nel 2020 il Covid ha imposto uno stop. L'evento avrebbe dovuto svolgersi al Rotterdam Ahoy nei Paesi Bassi; la pandemia in corso non ha permesso il regolare svolgimento della manifestazione, che, per la prima volta nella sua storia, viene annullata. C'è un limite di età per partecipare? I concorrenti devono avere compiuto almeno 16 anni di età, e sul palco non possono essere presenti più di sei persone (sono inclusi i gruppi e gli eventuali ballerini o coristi). La regola fu inserita a partire dal 1990, a seguito delle polemiche sull'edizione del 1989, cjhe scatenò un putiferio perché due artisti in gara avevano appena 12 anni: si trattava della francese Nathalie Paque e dell'israeliano Gili Netanael.
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Ascolti tv, testa a testa tra ‘Avanti un altro’...
Terzo posto per 'Che Tempo Che Fa', condotto da Fabio Fazio
Testa a testa nel prime time di ieri sera tra la replica di 'Makari' che su Rai1 conquista 2.323.000 telespettatori (share del 14,1%) e l’ultima puntata di 'Avanti un Altro!' che su Canale 5 è stato seguito da 2.664.000 telespettatori raggiungendo uno share del 14.2%. Terzo posto per 'Che Tempo Che Fa', il talk show creato e condotto da Fabio Fazio, che su Nove ottiene 1.709.000 spettatori pari al 9% di share. A seguire, su Rai3 'Report' ha interessato 1.436.000 telespettatori con uno share dell’8%, mentre su Italia1 'Jack Reacher - Punto di non ritorno' ne ha conquistati 1.195.000 registrando uno share del 7%.
Su Rete4 il programma 'Zona Bianca' è stato visto da 685.000 spettatori (share del 4.9%) mentre su Tv8 il programma '4 Ristoranti' conquista 720.000 spettatori e il 3.8% di share. Rai2 realizza con '9-1-1' 628.000 spettatori (share del 3.2%) e con '9-1-1: Lone Star' 707.000 spettatori (share del 3.9%). Chiude gli ascolti La7 con 'Il Talento di Mister Ripley' che ottiene 287.000 spettatori (share dell’1.8%).
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Fedez-Codacons, l’ironia del rapper sui social prima...
Il rapper: "E’ l’undicesima volta che un magistrato chiede il proscioglimento. Il Codacons si metta il cuore in pace". Ironia sui social prima dell'udienza: "Rienzi mi invidia gli addominali"
La procura di Roma ha chiesto il proscioglimento per Fedez, al secolo Federico Lucia, nel procedimento che lo vede imputato con l'accusa di calunnia ai danni del Codacons dopo che il rapper aveva accusato l’associazione di aver pubblicato un banner ingannevole durante la pandemia di Covid.
Fedez è stato sentito oggi, 6 maggio, in aula nel corso dell’udienza preliminare davanti al gup Marisa Mosetti, come chiesto dai suoi difensori, e ha risposto alle domande per un’ora e mezzo difendendosi dalle accuse. La decisione del giudice è attesa per il prossimo 17 giugno.
La reazione di Fedez
“E’ andata benissimo. E’ l’undicesima volta che un magistrato chiede il proscioglimento. Il Codacons si metta il cuore in pace e si dedichi a cose più utili. In aula mi sono difeso affermando che il banner per la raccolta fondi era ingannevole", ha detto Fedez lasciando il Tribunale.
L'ironia social prima dell'udienza
Prima dell'udienza il rapper ha utilizzato i social per commentare con ironia la situazione (GUARDA IL VIDEO ESCLUSIVO). Su Instagram, con un post intitolato "un giorno in pretura, proteggimi”, ha annunciato il suo viaggio a Roma per “l’ennesimo processo inutile contro quella associazione inutile”.
Poi imitando la famosa serie animata ‘Mignolo e Prof’, nella storia il rapper mostra una collaboratrice che chiede: “Prof, che cosa facciamo questa sera?”. La risposta è un chiaro riferimento alla battaglia legale in corso: “Quello che facciamo tutte le sere, Mignolo. Cercare di non farci condannare dal Codacons". Si vede poi il rapper conversare con un dipendente dell'albergo: "Una piccola domanda per un sondaggio Istat: nella diatriba Fedez-Codacons, lei per chi ti fa?", chiede l'artista. La risposta è a favore di Fedez che, infine, a torso nudo ironizza sulla presunta invidia del presidente del Codacons per i suoi addominali.