Cronaca
Brandizzo in lutto: cinque vite spezzate nella notte, una...
Brandizzo in lutto: cinque vite spezzate nella notte, una Comunità cerca risposte e consolazione
In una notte che sembrava come tutte le altre, il destino ha colpito in modo crudele la tranquilla comunità di Brandizzo, in Piemonte. Cinque operai, uomini con famiglie, sogni e speranze, hanno perso la vita in un evento che nessuno avrebbe potuto prevedere. A circa un chilometro dalla stazione ferroviaria, mentre la mezzanotte era ormai vicina, un treno ha falciato questi lavoratori, interrompendo improvvisamente le loro esistenze e lasciando dietro di sé un’onda d’urto di dolore e incredulità.
Era un lavoro come tanti, una di quelle notti passate a garantire che i binari tra Torino e Milano restassero sicuri e funzionali. Gli operai erano parte di una squadra da una ditta di Borgovercelli e stavano sostituendo tratti di ferrovia quando un treno, non in servizio per passeggeri ma comunque lanciato a una velocità di 160 chilometri all’ora, è apparso come un fulmine a ciel sereno. Non c’è stato tempo per scappare, per gridare, solo un istante e poi il nulla.
Due dei loro colleghi, per fortuna, sono riusciti a sfuggire alla tragedia, rimanendo miracolosamente illesi. Sono sopravvissuti, sì, ma saranno per sempre segnati dall’immagine di quella notte terribile. Il macchinista del treno, anch’egli una vittima in un certo senso, era visibilmente sconvolto. Un’ambulanza lo ha visitato sul luogo dell’incidente prima di mandarlo a casa, una casa che immaginiamo non potrà più essere la stessa.
Le forze dell’ordine, inclusa la polizia ferroviaria e i carabinieri di Chivasso, si sono prontamente attivate, coordinate dalla Procura di Ivrea. Sul posto è anche presente la pm Giulia Nicodemi. Tutti sono impegnati nel doloroso compito di far luce su questa tragedia incomprensibile, mentre ambulanze e vigili del fuoco hanno fornito i primi, disperati, soccorsi.
Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) ha espresso il suo “profondo dolore” attraverso una nota ufficiale, estendendo le proprie condoglianze ai familiari degli operai che hanno perso la vita. Una vita di lavoro, di sacrifici, interrotta in un attimo. Rfi ha sottolineato che gli operai erano impiegati da un’impresa esterna e che le indagini sono in corso per capire come e perché questo sia potuto accadere.
Brandizzo, un piccolo gioiello di comunità situato a meno di venti chilometri da Torino, è ora un luogo di lutto. Il sindaco Paolo Bodoni ha parlato apertamente dell’angoscia che pervade il paese: “È una tragedia. Potrebbe essere stato un errore di comunicazione, ma per ora tutto è nelle mani degli investigatori”.
In questo momento di oscurità, mentre il servizio ferroviario sulla linea Torino-Milano rimane sospeso e le indagini continuano, una domanda rimane: come possiamo evitare che tragedie come questa si ripetano? Come comunità, come società, come esseri umani, siamo chiamati a cercare risposte, anche quando il dolore sembra insopportabile.
Sì, Brandizzo piange oggi. Piangono le famiglie, piangono i colleghi, piange una nazione. E mentre piangiamo, dobbiamo anche cercare di capire, per dare un senso a ciò che ora sembra così insensato, e per fare tutto il possibile affinché nessun altro debba subire una perdita tanto devastante.
Cronaca
Ricetta elettronica Lombardia, ‘corsa’ alla...
Bertolaso: "No scadenze su scelta ricetta elettronica, non serve affrettarsi"
Corsa al sito web del fascicolo sanitario elettronico in Lombardia per confermare la possibilità di ricevere via sms o email la ricetta elettronica. Nonostante le rassicurazioni della Regione sul fatto che non ci sarebbe stata interruzione del servizio dall'1 maggio, molti cittadini che ancora non lo avevano fatto si sono affrettati a eseguire la procedura per la scelta della modalità di invio digitale del numero delle ricette (Nre), senza bisogno del promemoria cartaceo, generando presumibilmente un picco di traffico sul portale, uno dei canali disponibili per la conferma del servizio. Risultato: rallentamenti nelle operazioni sul sito web, secondo le segnalazioni di molti lombardi, pur essendo comunque possibile portare a termine le procedure.
Che cosa succede
In realtà, spiegano gli addetti ai lavori, il nodo della deadline non c'è, nel senso che non si tratta di un termine perentorio. Quella riportata è una scadenza indicativa che era stata inserita nella schermata informativa per dare un'idea alle persone di un margine temporale entro cui completare l'operazione, confermano dalla Regione.
La possibilità di ricevere il codice della ricetta elettronica sul cellulare o via email è stata introdotta ai tempi dell'emergenza Covid, ma con gli ultimi provvedimenti è stata resa definitiva. L'operazione richiesta in Lombardia, nell'ambito del rinnovo del servizio di notifiche del fascicolo sanitario, si rende necessaria per raccogliere una sorta di consenso (trattandosi di dati personali) alle modalità del servizio che si desidera attivare e sancire dunque questo passaggio a un sistema strutturale. E' un passaggio quest'ultimo che invece interessa ovviamente tutto il territorio nazionale. La ricetta elettronica era stata infatti prima prorogata fino a fine 2024, per poi essere trasformata in definitiva.
Bertolaso: "No scadenze su scelta ricetta elettronica, non serve affrettarsi"
L'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Guido Bertolaso, parlando al 'Tgr' Lombardia ha puntualizzato: "Avevamo indicato questa data di fine aprile" entro cui esprimere la conferma e la scelta della modalità del servizio, "che non era una data obbligatoria: era semplicemente uno stimolo" a completare la procedura, "perché addirittura già il 50% di chi aveva la possibilità di farlo ha aderito". Ma "non c'è un'interruzione, non c'è una data finale oltre la quale poi si chiude questo procedimento". Quindi "non c'è nessuna esigenza di affrettarsi", ha sottolineato.
Medici famiglia Milano: "Su ricetta elettronica a noi nessuna comunicazione"
Fibrillazioni in Lombardia per confermare l'invio della ricetta elettronica via Sms o e-mail? "Nei nostri studi, in realtà, tutto procede regolarmente. Non abbiamo registrato preoccupazioni da parte degli assistiti nei giorni scorsi, ma nemmeno abbiamo avuto molte informazioni: nessuna comunicazione da parte di Ats per quanto riguarda Milano. Siamo in attesa di riceverla, ovviamente, perché siamo assolutamente disponibili a collaborare e, soprattutto, ad aiutare i nostri pazienti. Stiamo attendendo", ha risposto all'Adnkronos Salute Anna Pozzi, segretaria provinciale dei medici di medicina generale della Fimmg Milano, spiegando, dall'osservatorio degli ambulatori dei dottori di famiglia, la 'corsa' di molti cittadini lombardi a confermare il proprio 'si' a ricevere la ricetta elettronica o via mail o via cellulare.
"Durante il Covid, a causa dell'emergenza - ha continuato Pozzi - la possibilità, come in tutto il Paese, di inviare online le ricette si è dimostrata fondamentale per i pazienti cronici che devono ripetere costantemente le prescrizioni. Recentemente comunicazioni a mezzo stampa hanno avvertito che il cittadino doveva validare il servizio attraverso i canali preposti: online, negli uffici 'Scelta e revoca' di Ats, in farmacia o, abbiamo letto, dai medici di famiglia, ma noi al momento non abbiamo ricevuto, ribadisco, nessuna comunicazione".
L'impressione della rappresentante sindacale "è che gli assistiti, fino ad oggi, non abbiano dato peso alla cosa, perché il servizio funziona - ha precisato - e ha funzionato. Sul piano pratico, probabilmente, in futuro avremo qualche disagio, se non partiranno le ricette e gli assistiti che non l'hanno fatto dovranno affrettarsi a mettersi in regola". Anche perché "la ricetta elettronica ormai è imprescindibile - ha sottolineato - ed evita al paziente cronico molti disagi. Il problema è legato, infatti, fondamentalmente alle cronicità che oggi riguardano una vasta fascia di pazienti. Se devo prescrivere un antibiotico, è ovvio che dovrò visitare il paziente e, in quel caso, non si pone il problema dell'invio online. Ma per il paziente cronico che ha una terapia continuativa è un servizio indispensabile - ha concluso Pozzi - quello di poter avere sul telefono il codice per ritirare il farmaco".
Cronaca
Concerto primo maggio, Gualtieri: “Prossimo anno si...
L'annuncio del sindaco di Roma al Circo Massimo
"Siamo contenti di essere riusciti a realizzare il Concertone qui al Circo Massimo". Lo dice il sindaco Roberto Gualtieri nel backstage del concerto del primo maggio di Roma che quest'anno eccezionalmente si svolge al Circo Massimo. E parlando di San Giovanni, storica sede dell'evento, il sindaco annuncia: “Dall’anno prossimo la piazza sarà di nuovo agibile e si potrà tornare lì. L’importante è che la macchina organizzativa sia riuscita comunque a mettere in piedi questo evento”.
Tra gli artisti più attesi, il sindaco ha menzionato Ultimo, aggiungendo: "Ci sono tanti artisti bravi e non voglio fare un torto a nessuno. Ma Ultimo è molto bravo". "Sarà una bella giornata di festa, per il lavoro e i diritti", conclude il sindaco.
Cronaca
Primo Maggio, Circo Massimo al centro della Festa dei...
Per il Concertone del 1 maggio organizzato da Cgil, Cisl e Uil previste alcune limitazioni alla viabilità e un piano di trasporto pubblico dedicato
Dalle 13.15 Circo Massimo al centro delle celebrazioni per la Festa dei Lavoratori a Roma. Per il Concertone del 1 maggio organizzato da Cgil, Cisl e Uil previste alcune limitazioni alla viabilità e un piano di trasporto pubblico dedicato. Alla conduzione dell'evento Noemi ed Ermal Meta, tra i big presenti BigMama, Ultimo, Mahmood, Tananai, Negramaro e Piero Pelù.