L’anima multicolore di Ivan Cattaneo: tra musica e pittura
A cura di Pierluigi Panciroli
Ivan Cattaneo, un’icona artistica con la “A” maiuscola, ha trascorso la sua esistenza immerso nell’arte, nella musica e nell’anticipazione di tendenze culturali. Il suo successo, un trionfo che si è gradualmente concretizzato nel corso degli anni ’80, lo ha portato ad affermarsi nelle classifiche musicali ufficiali e nelle trasmissioni televisive più prestigiose di quell’epoca.
La sua forza risiedeva nella franchezza con cui affrontava la vita e nell’ardente impegno a difendere i diritti delle persone omosessuali.
Ivan ha dovuto lottare contro pregiudizi e discriminazioni
In un’epoca in cui la società condannava l’omosessualità e cercava di costringere gli individui a rinnegare la propria identità. Il suo passato include momenti di dolore, come l’ingiusta reclusione in un ospedale neuropsichiatrico in giovane età, seguita da una dichiarazione di “guarigione” che gli permise di uscirne. Già alle elementari, Ivan fu vittima di bullismo, quando la sua maestra lo derise pubblicamente per la sua diversità di interessi e gusti.
Tuttavia, nonostante le avversità, Ivan ha mantenuto la sua autenticità. Ha affermato di non volersi identificare come un’icona gay, ma ha riconosciuto il ruolo che ha svolto nella vita di molte persone, fornendo loro la forza di affrontare la propria identità. Ha criticato aspramente le icone gay che, paradossalmente, spesso diventano le prime a condannare la comunità LGBTQ+.
Ivan Cattaneo proveniva da umili origini
Nato a Bergamo nel 1953, fin da giovane, aveva dimostrato un talento eccezionale nella pittura, che gli aveva aperto le porte del Liceo Artistico. Tuttavia, la sua sete di esperienze lo aveva spinto a Londra, dove aveva avuto l’opportunità di incontrare figure di spicco dell’arte e della musica, tra cui Mark Edwards, David Bowie e Marc Bolan. Questa esperienza aveva forgiato il suo spirito ribelle e contribuito a emanciparlo.
La sua carriera musicale era iniziata con il suo primo album, “UOAEI,” nel 1975, grazie al sostegno di Nanni Ricordi. Quest’ultimo era noto per la sua apertura mentale e per l’abilità di riunire una vasta gamma di talenti artistici. Un incontro casuale con Leonard Bernstein e Maria Callas aveva aggiunto una nota di incredibile fortuna alla sua giovane carriera.
Un artista controcorrente
Negli anni successivi, Ivan aveva continuato a sfidare gli schemi della musica italiana, sperimentando con nuovi suoni e presentando performance teatrali che andavano oltre i tradizionali concerti. Aveva reinterpretato brani classici come “Una zebra a pois” di Mina e “Nessuno mi può giudicare” di Caterina Caselli.
La sua carriera aveva subito alti e bassi, ma Ivan aveva sempre mantenuto la sua creatività e la sua passione per l’arte. Aveva esplorato la pittura in modo unico, frammentando volti e ricomponendoli in una nuova identità, simile a un mosaico di identità multiple. I suoi dipinti erano noti per l’uso di colori vivaci, che esprimevano le emozioni profonde dell’artista.
Una continua reinvenzione di sé stesso
Oltre alla musica e alla pittura, Ivan aveva esplorato altri campi artistici, recitando in film e partecipando a progetti multidisciplinari. Aveva continuato a esibirsi dal vivo e a pubblicare nuove opere.
La sua filosofia di vita sosteneva che la giovinezza fosse una questione di atteggiamento verso la vita, piuttosto che di aspetto esteriore. La sua essenza era fondata sulla scoperta di sé e sull’amore per sé stessi, principi essenziali per rimanere autentici in un mondo che spesso ci distrae da chi siamo veramente.
In definitiva, Ivan Cattaneo emerge come un’artista eclettico e provocatorio, un’icona culturale completa che ha segnato profondamente la scena musicale italiana e l’arte contemporanea con la sua schiettezza, creatività e impegno sociale.
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Ospiti di domenica 13 ottobre Al Bano, giudice del talent di Canale 5 'Io Canto Generation': sarà a 'Verissimo' con la figlia Romina Carrisi e il suo piccolo Axel Lupo. Per la prima volta insieme, saranno ospiti la giornalista e conduttrice di 'Forum' Barbara Palombelli con Francesco Rutelli e la figlia Serena. E prima intervista insieme anche per Eleonora Pedron e il compagno Fabio Troiano.
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Spettacolo
Aiello, fuori il nuovo singolo ‘Tutto Sbagliato’
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Il cantante: "E' un abbraccio che non soffoca, leggero ma profondo"
Si intitola 'Tutto Sbagliato' il nuovo singolo di Aiello, disponibile da oggi, in radio e in digitale per Epic Records/Sony Music Italy. "'Tutto Sbagliato' è un abbraccio che non soffoca, leggero ma profondo” - riassume Aiello - Ditelo a tutti, agli Zeta, ai Millennial, ai Boomer, a quelli che ascoltano rap, trap, indie..che una canzone vera è per tutti, specie per quelli che fingono di avere un cuore di pietra. Ditelo a quelli che mi conoscono ma soprattutto a quelli che non mi ascoltano per infinite ragioni che comunque rispetterei. 'Tutto Sbagliato' è una canzone. Ditelo ai vostri amici, ai vostri genitori, al vostro ex, ma soprattutto a chi vorreste amare perdutamente quando è notte".
In questo nuovo brano (prodotto da Brail) il cantautore calabrese, che ha da poco preso casa a Milano per poter vivere ancora più intensamente il suo viaggio musicale, ha condensato riflessioni sull’amore facendole incontrare con chitarre che galoppano come cavalli finalmente liberi di esprimersi. Il risultato è un brano pop, fresco, contemporaneo ma con il retrogusto della canzone d’autore degli anni ‘90. Il brano non è solo il nuovo singolo ma è anche un nuovo passo nella carriera di Aiello, nella direzione del suo nuovo disco atteso nei prossimi mesi.
All’anagrafe Antonio Aiello, classe ’85, è stato il padre a farlo innamorare della musica facendogli ascoltare fin da piccolo Battisti e Mina ma anche Carmen Consoli, Whitney Houston e Barry White. All’ascolto si passa presto ad imbracciare il violino e a toccare i tasti del pianoforte per poi iniziare solo sedicenne a scrivere le prime canzoni ispirate dalla musica soul e R&B. Folgorato a vent’anni dal cantautorato italiano e dalla scena elettronica internazionale, arriva a pubblicare nel 2017 un Ep 'Hi-Hello' e nel 2019 il suo primo singolo 'Arsenico' (brano certificato disco di Platino con cui vince, a luglio di quell’anno, il premio Lunezia Stil Novo) e a settembre 'La mia ultima storia' (certificato disco d'oro). Il 27 settembre 2019 esce per l'etichetta Rca Records il suo primo album in studio intitolato 'Ex voto' che rimane per cinque mesi nella classifica degli album più venduti in Italia. L’album contiene anche il singolo 'Il cielo di Roma'.
Nel febbraio 2020 il suo brano 'Festa' viene candidato ai David di Donatello come miglior canzone originale per il film Bangla. Durante l’estate pubblica 'Vienimi (a ballare)', altro disco di Platino. Nel 2020 Aiello fa una incursione nel mondo dell’urban italiano partecipando al brano 'Euforia' di Chris Nolan, Tedua e Madame feat. Birthh & Aiello. L'anno seguente sale sul palco del Teatro Ariston di Sanremo con 'Ora' contenuto nel disco 'Meridionale' che contiene anche i singoli 'Che Canzone siamo' e 'Fino all'alba (ti sento)'. Il 26 maggio 2023 pubblica il suo terzo album 'Romantico' che contiene i brani 'Paradiso', 'Domani torno', 'Aspettiamo mattina', 'Mi piace molto' seguito da un tour estivo e un tour nei club. All’inizio dell’estate di quest’anno ha pubblicato 'Talete', brano che ha chiuso un cerchio prima di dare il via al nuovo corso della sua carriera.